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LIBANO: IL SECTOR WEST DI UNIFIL IN SUPPORTO ALL’UNIVERSITÀ

Inaugurato impianto fotovoltaico presso l’Universita Bint Jbeil in Libano

Libano, 29 aprile 2023 – Il contingente italiano di UNIFIL, articolato su base Brigata Paracadutisti Folgore, ha donato un sistema di Green Energy alla Facoltà di Scienze dell’Università libanese di Bint Jbeil.

Il comandante generale di brigata Roberto Vergori del Settore Ovest di UNIFIL, che ha presieduto la cerimonia di inaugurazione, nel suo discorso ha evidenziato che “UNIFIL lavora fianco a fianco con l’Esercito libanese per la stabilità e la sicurezza del Sud del Paese sempre coltivando un consapevole rispetto per le culture, le tradizioni e i costumi locali, con l’obiettivo di costruire ponti umani e relazioni solide, basate sul dialogo, sulla cooperazione e sulla fiducia reciproca.
I peacekeeper di UNIFIL tendono sempre la loro mano, perché le relazioni e il sostegno delle comunità locali sono in cima alle nostre priorità. È fondamentale investire sul capitale umano, per la crescita collettiva e individuale, e questa iniziativa conferma l’impegno e l’interesse di UNIFIL e del ​contingente italiano per soddisfare le esigenze delle comunità e delle istituzioni locali ed educative del Sud del Litani“.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), che è l’alto comando della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.​

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UNIFIL, donazioni alla Caritas di Tiro per il contingente italiano

Il 187° rgt Folgore impiegato nella missione UNIFIL ha consegnato capi d’abbigliamento e materiali per la puericultura alla CARITAS

Shama, 26 febbraio 2023 – La Task Force a guida italiana (ITALBATT), che opera nel settore Ovest della missione UNIFIL in Libano, ha effettuato in questi giorni la consegna di diversi capi di abbigliamento e di materiali per la puericultura alla CARITAS di Tiro.

Il materiale, destinato alla popolazione locale, è stato donato dalla Croce Rossa di Livorno ed è stato raccolto e spedito nel Teatro Operativo libanese grazie alla collaborazione tra quest’ultima ed il 187° reggimento paracadutisti Folgore.

Il colonnello Dario Paduano, comandante di ITALBATT, dopo aver ringraziato il direttore dell’associazione, Padre Maroun Ghafari, ha sottolineato quanto la stabilità e la sicurezza di questa terra dipendano anche dalla sinergia che i militari italiani stanno continuando ad incrementare con le municipalità e le associazioni locali, fornendo alla popolazione l’accesso ad una gamma di servizi di base che non sempre sono di facile accesso nell’area.

La donazione effettuata dalla Task Force ITALBATT è da inquadrarsi nell’ambito delle priorità assegnate dal generale di brigata Roberto Vergori, comandante del contingente italiano in Libano, mirate al supporto della popolazione locale in un area nella quale la presenza di UNIFIL è ancora oggi fondamentale e irrinunciabile per garantire la stabilità del Paese e per mantenere gli equilibri di una zona che presenta ancora oggi notevoli complessità.

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Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), che è l’alto Comando della Difesa deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Fonte e immagini: Sector West di UNIFIL


Missione in Libano: cambio al comando dell’ Italian National Support Element

Il reggimento logistico Paracadutisti Folgore subentra al Reggimento Logistico Aosta

Il comandante di JTF-L Gen di Brigata R. Vergori, passa in rassegna lo schieramento

Shama, 09 febbraio 2023 – Si è svolta alla base Millevoi, sede del comando del Settore Ovest (Sector West) di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon) a guida italiana, la cerimonia di passaggio di autorità dell’Italian National Support Element  (IT-NSE) tra il colonnello Giuliano Bilotta, comandante del reggimento logistico Paracadutisti “Folgore” e il colonnello Massimiliano Bravaccino, comandante del reggimento logistico “Aosta” di Palermo.

Alla cerimonia di avvicendamento, presieduta dal comandante del Settore Ovest di UNIFIL e comandante del contingente italiano (IT-NCC), generale di brigata Roberto Vergori, hanno partecipato autorità civili, militari e religiose locali.

L’IT-NCC ha evidenziato che UNIFIL è una missione peculiare perché opera in un’area cruciale per la stabilità e la sicurezza del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente”, sottolineando che “la presenza dei Caschi Blu è fondamentale ed irrinunciabile per garantire la stabilità del Paese e per mantenere gli equilibri di un’area che presenta ancora oggi notevoli complessità”.

La missione italiana in Libano, a guida Brigata Paracadutisti Folgore  dal 2 febbraio 2023, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon) che si estende dalle aree periferiche della città di Tiro fino all’estremo sud del territorio Libanese, a ridosso dell’area di confine con Israele, ed opera, sotto l’egida delle Nazioni Unite, con i compiti principali di monitorare e prevenire la cessazione delle ostilità,  di supportare le Forze armate libanesi nella condotta delle attività di controllo nel Sud del Paese, nonché di assistere la popolazione locale con i progetti di Cooperazione civile e militare.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).

Il COVI é l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Libano, cambio al comando della Task Force ITALBATT

In Libano cerimonia di avvicendamento al Comando della Task Force ITALBATT della missione UNIFIL

Il generale di brigata Roberto Vergori durante il suo intervento

Shama (Libano), 08 febbraio 2023 – A, la cerimonia di avvicendamento al Comando della Task Force ITALBATT, la pedina operativa italiana della missione in Libano, tra il 187° Reggimento Paracadutisti Folgore ed il 5° Reggimento Fanteria“Aosta”.​ 

Nel salutare la Task Force ITALBATT uscente, al comando del colonnello Antonio Laudando, il comandante della JTF-L SW ha sottolineato la professionalità, l’impegno e la devozione con cui i peacekeepers italiani hanno contribuito alla sicurezza del Libano e alla stabilità della regione tenendo alto con il loro operato il nome dell’Italia nell’ambito della missione di mantenimento della pace. 

IL comandante di JTFL SW consewgna l’onorificienza al colonnello Laudando

​La missione italiana in Libano, a guida Brigata Paracadutisti Folgore dal 2 febbraio 2023, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon) che si estende dalle aree periferiche della città di Tiro fino all’estremo sud del territorio libanese a ridosso dell’area di confine con Israele ed opera, sotto l’egida delle Nazioni Unite, con i compiti principali di monitorare e prevenire la cessazione delle ostilità, di supportare le Forze Armate libanesi nella condotta delle attività di controllo nel Sud del Paese, nonché di assistere la popolazione locale con progetti di Cooperazione civile e militare. 

Da oggi la task Force ITALBATT, sotto il comando del colonnello Dario Paduano, su base 187° reggimento paracadutisti Folgore, integra assetti del reggimento Savoia Cavalleria (3°) paracadutisti, del reggimento logistico Paracadutisti Folgore, dell’8° reggimento guastatori paracadutisti Folgore e del 7° reggimento trasmissioni di Sacile. 

Le attività svolte in Teatro operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attivit​à a loro connesse.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano, la brigata paracadutisti Folgore subentra al comando del Settore Ovest della missione delle Nazioni Unite, avvicendando la brigata Aosta

Shama, 1 febbraio 2023 – Si è svolta all’eliporto del Quartier Generale della missione delle Nazioni Unite in Libano, la cerimonia di avvicendamento al comando del contingente italiano e del Settore Ovest di UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon) tra il generale di divisione Giuseppe Bertoncello e il generale di brigata Roberto Vergori.

A sancire il trasferimento d’autorità tra i due comandanti è stato il passaggio della bandiera dell’ONU tra i due generali, avvenuto dinanzi al generale di divisione Aroldo Lázaro Saenz, Head of Mission e Force Commander di UNIFIL, del generale di divisione Fernando Paglialunga, capo di Stato Maggiore del Comando delle Forze Operative Terrestri e Comando Operativo Esercito, dell’ambasciatore d’Italia in Libano, Nicoletta Bombardiere, e delle massime autorità civili, militari e religiose del Libano del sud.

Nel corso del suo intervento, il generale Lázaro ha ringraziato il contingente italiano cedente per quanto fatto, augurando a quello subentrante di proseguire nel solco tracciato dalla Brigata Aosta, impiegata per sei mesi nella Terra dei Cedri e al suo terzo mandato dopo quelli del 2011 e del 2019.

Nel suo discorso di commiato, il generale Bertoncello ha ringraziato, prima di tutto, la comunità del Libano del sud per aver favorito le interazioni con i Caschi Blu del Settore a guida italiana.

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Nell’ambito del pilastro della risoluzione n. 1701 del 2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, presupposto giuridico della missione in Libano e relativo al monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Libano e Israele, sono state condotte oltre 40.000 pattuglie nell’area di operazioni.

Un terzo delle attività operative effettuate lungo la Blue Line sono state condotte assieme alle Lebanese Armed Forces (LAF). A esse si aggiungono le attività addestrative congiunte, grazie alle quali i militari italiani e quelli della 5ª Brigata libanese si sono integrati, scambiandosi conoscenze ed esperienze.

In supporto alla popolazione, sono stati conclusi e inaugurati 78 progetti di cooperazione civile e militare (CIMIC) dal 4 agosto 2022, data di assunzione di responsabilità da parte della Brigata Aosta.

Con la cerimonia di avvicendamento è terminato il terzo mandato nella Terra dei Cedri della Brigata Aosta al Comando della Joint Task Force Lebanon Sector West e del Contingente Italiano ed è cominciato il terzo mandato della Brigata Paracadutisti Folgore, dopo le missioni del 2007 e quella a cavallo tra 2017 e 2018.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Il contingente italiano in Libano dispiega sul terreno il Team di personale femminile contribuendo alla ricerca scientifica dell’UniGe in collaborazione con SMD

Il contingente italiano in Libano ha dispiegato sul terreno assetti di personale femminile per il supporto e l’analisi della missione. Questa attività è stata oggetto di studio da parte dell’Università di Genova in collaborazione con lo Stato Maggiore della Difesa.

Personale dei FAST e attività di ricerca dell’Università di Genova

Libano, 14 dicembre 2022 – E’ iniziata l’attività dei Female Analysis/Assessment Team, la cui azione, concepita due anni or sono, è stata ritardata dalla crisi pandemica mondiale da Covid-19. L’iniziativa è sotto l’attuale mandato della Brigata Aosta in Libano, che detiene la guida dell’operazione “Leonte XXXII” al comando del Settore Ovest della missione delle Nazioni Unite nella Terra dei cedri.

I FAST sono team costituiti da sole donne, che rispondono alle esigenze della missione ONU in Libano per la comprensione delle necessità e delle richieste delle fasce più deboli della popolazione locale.

Grazie alla versatilità e alla diversificata fiducia di cui gode la figura femminile, si riesce ad avere un’agevole penetrazione tra le autorità civili e tra la gente del posto, durante le operazioni condotte nell’area di operazioni, permettendo così di raccogliere ulteriori elementi di valutazione per la conduzione delle attività tattiche previste dal mandato. Ciò consente di ampliare lo spettro delle conoscenze, non solo nella prospettiva di genere, ma anche di avere una più completa raccolta informativa del contesto sociale in cui operano i peacekeeper della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), orientando le attività di supporto alla popolazione a scopi più incisivi ed efficaci.

Questa esperienza è frutto di un’accurata formazione e preparazione dei FAST da parte di personale delle Nazioni Unite specializzato nel settore, tra i quali i Gender Advisor (consulenti di genere) dei comandanti italiani che, nel solco della continuità della missione, si avvicendano alla guida dei futuri contingenti.

I Female Analysis/Assessment Team sono stati, in questi giorni, coinvolti nell’ambito di un progetto di ricerca da parte del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Genova, in collaborazione con lo Stato Maggiore della Difesa.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano: la Costituzione italiana per diffondere la cultura

Il Contingente italiano in Libano ha ospitato il seminario sulla nascita della Costituzione italiana organizzato dalla Società Dante Alighieri

Shama, 9 dicembre 2022 – Il contingente italiano in Libano, che con la Brigata “Aosta” ha la leadership della missione delle Nazioni Unite nella terra dei Cedri, ha ospitato nella propria base di Shama il seminario dal titolo “La Costituzione italiana. Prospettiva storica di una costituzione sempre attuale”, organizzato dalla Società Dante Alighieri in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino.

Una rappresentanza di studentesse libanesi guidate dalla prof.ssa Caterina Carlini del Centro di Lingue e Traduzioni della Facoltà di Lettere dell’Università Statale di Beirut, prima dell’inizio della lezione tenuta da una docente universitaria in video-collegamento da Torino, ha ascoltato le parole del generale di brigata Giuseppe Bertoncello, comandante del contingente italiano e del Settore Ovest della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), che nel suo intervento di benvenuto ha rimarcato come sia proprio il “giuramento di osservanza della Costituzione e delle leggi dello Stato il fondamento della professione del soldato italiano”, ricordando poi, che “sui valori fondativi della Costituzione si trovi il presupposto giuridico alla base dell’intervento dei peacekeeper italiani in Libano, assieme ai colleghi di altre 47 nazioni del mondo”.

Da parte sua, l’organizzatrice dell’incontro, l’arch. Cristina Foti, presidente della Società DanteAlighieri in Libano, nell’esprimere parole di ringraziamento al generale Bertoncello, ha posto l’accento su come la presenza dei soldati di pace italiani favorisca anche la diffusione della cultura e della lingua italiana nel mondo, ricordando soprattutto la presenza all’interno della base di Shama della “Libreria della Pace”, uno dei 100 presidi letterari della lingua italiana nel mondo, unico presente all’interno di una infrastruttura militare.

La Libreria della Pace, progetto nato dalla collaborazione fra la Società Dante Alighieri e il Ministero della Difesa, nell’ambito di un protocollo d’intesa firmato nel 2018, ha lo scopo di favorire le relazioni interculturali tra i militari di diversi contingenti della missione delle Nazioni Unite nel Settore Ovest a guida italiana, attraverso la lettura.

Questo permette, attraverso lo studio, non solo ai militari di sentirsi ancora più integrati nel complesso scenario internazionale nel quale operano, ma anche a chi ne faccia richiesta di approfondire la conoscenza della lingua italiana.


La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. 

Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano, i militari italiani alla Maratona di Beirut

Attraverso lo sport si consolidano i rapporti tra Contingente Italiano e la popolazione in Libano

Il generale Bertoncello taglia il traguardo con il Tricolore italiano

Beirut, 16 novmbre 2022 – I militari italiani del Contingente nazionale con in testa il loro comandante, Generale di Brigata Giuseppe Bertoncello, che ha la guida del Settore Occidentale della missione delle Nazioni Unite in Libano, hanno preso parte alla Maratona di Beirut, gara podistica internazionale che ha visto la partecipazione di 11.500 atleti provenienti da tutte le parti del mondo, suggellando ancora una volta il forte legame che lega i peacekeeper italiani alla “Terra dei Cedri”.

La Presidente della Beirut Marathon Association, Madame May El Khalil, durante la manifestazione sportiva e nelle fasi organizzative che la hanno preceduta, ha più volte manifestato il suo ringraziamento al Contingente italiano, spiegando che “la vostra partecipazione e supporto sono stati preziosi affinché questa bellissima giornata di sport e di pace andasse a buon fine”.

Da parte sua, il comandante del contingente italiano, ha rimarcato come “lo sport sia uno dei principali ambasciatori del processo di pace nel mondo, ed è il trait d’union che accomuna persone di diverse nazionalità, culture e religioni”.

La manifestazione sportiva, che per numero di partecipanti è una delle più prestigiose al mondo e che quest’anno festeggia il 20° anniversario, non si volgeva da prima del periodo pandemico e da sempre è promotrice del messaggio della unità tra le genti”, pilastro della missione ONU in Libano.


La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano, Medal Parade, militari italiani decorati con la medaglia ONU

Il Contingente Nazionale viene insignito della decorazione delle Nazioni Unite per la partecipazione alla missione UNIFIL

Il comandante della misisone UNIFIL alla Medal Parade

Shama, 14 novembre 2022 – La cerimonia militare della Medal Parade per i Caschi Blu italiani, si è svolta nei giorni scorsi nella base “Millevoi” di Shama, sede del contingente italiano in Libano.

Il generale di brigata Giuseppe Bertoncello, comandante del contingente Italiano in Libano e del Settore Ovest di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon), ha presieduto la cerimonia alla presenza del Force Commander e Head of Mission di UNIFIL, generale Aroldo Lazaro, del console onorario italiano a Tiro dott. Ahmad Seklaoui, del sindaco di Tiro, ing. Hassan Dbouk e di numerose autorità civili, militari e religiose.

Con la medaglia commemorativa delle Nazioni Unite, è stato così riconosciuto l’impegno profuso quotidianamente dagli uomini e dalle donne del contingente italiano nel sud del Libano, grazie al quale, senza soluzione di continuità dal 2006, viene garantita la sicurezza della vasta area di operazioni a sud del fiume Litani, in concorso alle Forze Armate libanesi.

A margine della cerimonia si è tenuta un’esibizione della Fanfara del 6° reggimento bersaglieri di Trapani, giunta nei giorni scorsi nel Paese dei Cedri, che ha consentito di dare maggiore enfasi e slancio alle attività di cooperazione civile e militare a supporto della popolazione locale nel settore a guida italiana.


La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo.

Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano, UNIFIL: i caschi blu italiani supportano la sanità locale con donazioni di sangue

Il contingente nazionale della missione UNIFIL dona sangue e conduce visite a domicilio di medicina generale nei villaggi del sud del Libano

Militari italiani in Libano donano sangue alla Croce Rossa

Tiro (Libano), 3 novembre 2022 – Attività nell’ambito dei progetti di cooperazione civile e militare, a supporto della popolazione locale, sono state condotte dal contingente italiano in Libano. Il contingente italiano ha aderito alla campagna di donazione del sangue, organizzata in collaborazione con la Croce Rossa libanese di Tiro, donando oltre un centinaio di sacche di sangue, con un prelievo che è stato effettuato nel punto di raccolta organizzato all’interno della base “Millevoi”, sede del Comando del Settore Ovest della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon) e del contingente italiano.

La donazione di sangue dei militari italiani ha permesso di far fronte alle richieste della Croce Rossa libanese per mantenere inalterate e reintegrare le riserve delle banche del sangue degli ospedali locali.

Il contingente italiano in Libano ha la leadership del settore occidentale della missione delle Nazioni Unite nella Terra dei Cedri.

Oltre a questo, a sostegno della sanità e su richiesta delle autorità locali, vengono pianificate e condotte ormai quotidianamente le cosiddette medicalcare, visite a domicilio praticate dal personale sanitario militare, grazie alle quali vengono raggiunte numerose municipalità, anche quelle più remote appartenenti all’area di operazioni a guida italiana, grazie alle quali vengono visitati anziani, donne e bambini che spesso non possiedono le risorse economiche per ricevere cure.

Le medical care, che rientrano tra le attività previste dalla risoluzione n. 1701 del 2006 delle Nazioni Unite, sono svolte per prestare supporto sanitario di medicina generale alle municipalità sprovviste di un presidio sanitario pubblico, grazie a team composti da medici, infermieri e operatori logistici di sanità dell’Esercito Italiano.

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