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Libano, il contingente italiano si addestra con le Forze Armate Libanesi

Soldati libanesi e dell’Onu si addestrano periodicamente insieme, per affinare le procedure di coordinamento e per avere un’azione congiunta più efficiente ed efficace.

Team fucileri in posizione di sicurezza

Shama, 21 ottobre 2022 – I Caschi Blu italiani della missione UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon), a poche settimane della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ne legittima la presenza in Libano, continuano senza sosta ad assicurare il controllo della vasta area di responsabilità assieme alle LAF (Lebanese Armed Forces), il cui supporto è uno dei pilastri su cui si fonda il mandato ONU nella Terra dei Cedri.

L’ultimo modulo addestrativo appena concluso, sviluppato congiuntamente con la 5^ brigata delle LAF, ha avuto per scenario l’approccio operativo nei centri abitati, con lo scopo di armonizzare le rispettive procedure tecnico-tattiche. In particolare, la progressione addestrativa ha visto, nella sua fase iniziale, approfondire le tecniche di movimento congiunto e le formazioni di una pattuglia mista, per poi focalizzare l’attenzione sulla bonifica ambientale di singoli edifici di varia conformazione e natura.

Durante tutte le fasi, sono stati simulati il ferimento di membri dei team, la loro stabilizzazione da parte di soccorritori militari e la successiva esfiltrazione su mezzi tattici. Per innalzare il livello di corrispondenza alla realtà dell’addestramento, è stato inoltre utilizzato munizionamento da simulazione ad ogiva marcante.

Cooperazione, interoperabilità e coordinamento sono i parametri fondamentali sui quali si basa la costante attività addestrativa condotta quotidianamente dai militari del battaglione di manovra italiano che opera nel settore occidentale dell’area di operazioni di UNIFIL, affidato al comando del generale di brigata Giuseppe Bertoncello, che ricopre anche il ruolo di comandante del contingente nazionale.

Il comando a guida italiana del Settore Occidentale di UNIFIL, per l’addestramento congiunto con le Forze Armate libanesi, mette periodicamente in campo ufficiali esperti nel campo della pianificazione operativa e addestrativa, organizzando con istruttori del 5° reggimento Fanteria Aosta di Messina e del reggimento Lancieri di Aosta (6°) di Palermo intense attività addestrative nel comprensorio del poligono di Chewakeer, nei pressi dell’antica città fenicia di Tiro.

Questo ha consentito nel tempo una vera e propria amalgama tra peacekeeper di UNIFIL e LAF, garantendo così un accrescimento del reciproco supporto, una maggiore conoscenza, una migliore cooperazione e coordinazione, ai fini di un più efficiente ed efficace impiego delle rispettive risorse e dello strumento operativo.

Team fucilieri italiani e LAF in addestramento congiunto

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La missione italiana in Libano a guida brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo. 

Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano, esercitazione Steel Storm II-2022, i Caschi Blu italiani testano le procedure di interoperabilità in ambito multinazionale e interforze

Nel sud del Libano, a Naqoura, si è conclusa l’esercitazione “Steel Storm II – 2022”, per testare le procedure di interoperabilità in ambito multinazionale ed interforze tra paesi che partecipano alla missione delle Nazioni Unite e le Forze armate libanesi.

Esercito libanese e riserva mobile francese in azione

Libano del sud, 29 settembre 2022 – I Caschi Blu della missione della Nazioni Unite, che operano in Libano sulla base della risoluzione n. 1701 del 2006, recentemente rinnovata a fine agosto senza sostanziali modifiche al mandato della missione UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon), hanno condotto dal 20 al 23 settembre l’esercitazione semestrale multinazionale e interforze Steel Storm II-2022. 

L’attività esercitativa ha permesso di addestrare i peacekeeper alle procedure di integrazione delle varie componenti operative del dispositivo militare composto da 48 nazioni, di cui l’Italia costituisce una delle componenti più cospicue in termini numerici, nonché di incrementare il coordinamento e la cooperazione tra le unità operative della missione e la controparte strategica rappresentata dalle Forze Armate libanesi (LAF, Lebanese Armed Forces).

Nell’esercitazione Steel Storm i soldati italiani e i colleghi appartenenti agli altri battaglioni di manovra dei contingenti schierati nell’ambito della missione UNIFIL si sono addestrati nell’impiego delle armi individuali e di reparto, hanno sviluppato attività a fuoco statiche, dinamiche e congiunte con le LAF appartenenti alla 5^ Brigata, unità operativa schierata nel South Litani Sector (SLS), area geografica in linea di massima corrispondente all’area di responsabilità delle forze Onu nella regione.

Alla giornata conclusiva dell’attività addestrativa ha presenziato il capo della missione e comandante delle Forze UNIFIL in Libano, il generale di divisione Aroldo Lazaro, e tutti i comandanti delle unità da esso dipendenti, tra i quali il generale di brigata Giuseppe Bertoncello, comandante del Settore Ovest e del contingente italiano.

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La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo.

Il COVI è l’organo di staff del capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano, Caschi Blu Italiani e le Forze Armate Libanesi perfezionano la loro sinergia

I Caschi Blu del Contingente Italiano in Libano impegnati quotidianamente in collaborazione con le LAF

Tiro, 18 aprile 2022 – Pattugliamento congiunto, scorta convogli e posti di blocco; sono stati questi i temi addestrativi che hanno visto operare spalla a spalla i Caschi Blu Italiani del battaglione di manovra Italiano (ITALBATT) nel Settore Ovest di UNIFIL con le Forze Armate Libanesi (LAF) nei pressi di Tiro.

L’attività, in bianco, della durata di una settimana, ha visto i soldati italiani addestrarsi con i colleghi libanesi al fine di perfezionare cooperazione, interoperabilità e coordinamento, indispensabili per poter operare sinergicamente durante le attività giornaliere che vengono condotte all’interno dell’area di operazioni.

Il momento addestrativo si è concluso con la consegna degli attestati ai colleghi libanesi da parte del comandante di ITALBATT (su base reggimento Lagunari Serenissima), colonnello Claudio Guaschino.

L’attività congiunta (operativa e addestrativa) con le Forze Armate Libanesi è prevista dalla risoluzione dell’ONU 1701 e fa parte dei compiti assegnati ai Caschi Blu di UNIFIL con l’obiettivo di incrementare l’interoperabilità e le capacità del personale delle LAF e di UNIFIL. Tali attività sono condotte anche con pattugliamenti congiunti lungo la Blue Line (linea di demarcazione tra Libano e Israele) e nell’intera Area di Operazioni compresa tra il fiume Litani a Nord e la Blue Line a Sud.

La missione Italiana in Libano è attualmente a guida brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli, al suo sesto mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, e ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3800 Caschi Blu di 16 dei 46 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte circa 1.000 militari italiani. 

I Caschi Blu italiani operano nel Libano con imparzialità e trasparenza, a ridosso della Blue Line (linea blu), linea di demarcazione con Israele, per garantire la stabilità nell’area da oltre 15 anni, monitorando la cessazione delle ostilità, assistendo e supportando le Forze Armate Libanesi (LAF) e fornendo supporto alla popolazione locale.

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Fonte e immagini
: Contingente Italiano
Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano: Blue Hammer 2, la prima esercitazione congiunta caschi blu italiani e forze armate libanesi

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Shama (Libano), 28 febbraio 2019 – I militari italiani della Joint Task Force Lebanon (JTF-L) hanno condotto Blue Hammer 2, esercitazione congiunta con le Forze Armate Libanesi (LAF), nel training hub di Chawakeer (Tiro).

Scopo dell’esercitazione è stato quello di incrementare il livello addestrativo e l’amalgama delle unità appartenenti alle LAF, implementare la cooperazione con le unità alle dipendenze del SW di UNIFIL e raggiungere il corretto modus operandi nella ricerca continua di un addestramento finalizzato alla piena implementazione della risoluzione 1701/2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

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Il centro addestrativo, inaugurato nel mese di febbraio e ridenominato per l’occasione training area “Garibaldi”, appartiene al 54° battaglione carri della 5ª Brigata ed ha fatto da cornice ad un’esercitazione concepita, pianificata e condotta dalle LAF, in stretto coordinamento con il Sector West (SW) di UNIFIL.  Per tale scopo e per la formazione a domicilio, nel recente periodo, l’area è stata suddivisa in cinque training box, concepiti rispettivamente per l’addestramento individuale al combattimento (AIC), il Circuito Addestrativo Ginnico Sportivo Militare (CAGSM), il Metodo di Combattimento Militare (MCM), il Close Quarter Battle (CQB) e l’addestramento a fuoco con armi portatili.

L’esercitazione si è svolta alla presenza delle più alte cariche militari e civili dell’area, tra i quali i comandanti della 5ª e 7ª vrigata delle Lebanese Armed Forces (LAF) – unità dislocate rispettivamente nel Sector West e nel Sector East di UNIFIL, del South Litani Sector (SLS) e delle LAF Intelligence, nonchè del prefetto, il sindaco ed il console onorario d’Italia della città di Tiro.

La “Blue Hammer 2” ha rappresentato la sintesi di un intenso ciclo formativo congiunto, incominciato nel novembre dello scorso anno ed è stata ideata principalmente sulla base dei corsi svolti di Study of Mission, Patrol Formation, Observation Post, Fighting In Built-Up Areas (FIBUA) e CQB. In tale contesto, circa 120 militari tra LAF e personale istruttore di ITALBATT, la Task Force di manovra a guida italiana, su base reggimento cavalleggeri “Guide” (19°), hanno dato vita alla prima esercitazione sviluppata in una base militare libanese.

Nello specifico l’attività è stata suddivisa in quattro fasi: AIC, applicazione delle tecniche di base di autodifesa e MCM; superamento di un percorso ad ostacoli (CAGSM); attività tattica di combattimento in ambiente urbano (CQB) con l’impiego di assetti Explosive Detection Dog (EDD) e di soccorso medico e l’utilizzo di sistemi di simulazione al tiro in uso all’Esercito Italiano; attività dinamica a fuoco, con munizionamento ordinario e forze avversarie rappresentate da sagome, durante la quale la Quick Reaction Force (QRF) libanese e la Battalion Mobile Reserve (BMR) di ITALBATT hanno garantito la sicurezza areale ed il supporto immediato per tutta la durata dell’intervento. 

La “Blue Hammer 2” ha costituito anche un momento d’incontro e di confronto per i comandanti delle forze di sicurezza libanesi a tutti i livelli, che hanno colto anche l’occasione per riunirsi al termine dell’attività con i comandanti di SW e di ITALBATT, al fine di definire le attività addestrative e operative future volte al raggiungimento della full operational capability delle unità delle Lebanese Armed Forces schierate nel Libano del Sud.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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Libano: carabinieri continuano addestramento delle Forze Armate Libanesi

Correzione della postura

Correzione della postura

Libano, 25 agosto 2015 – È iniziato oggi, presso il training center nazionale dislocato nel Sud del Libano il secondo corso di controllo della folla (Crowd and Riot Control, CRC) per qualificare il personale delle Forze Armate Libanesi (Lebanese Armed Forces, LAF). Il corso è sviluppato dai militari dei Carabinieri, provenienti dal centro di addestramento della 2^ Brigata Mobile e dal 7° Reggimento Trentino Alto Adige. L’obiettivo è quello di provvedere alla formazione di istruttori per le tecniche di gestione della folla ed antisommossa .

Il corso s’inserisce nell’ambito della missione bilaterale in Libano (MIBIL), schierata dal 28 gennaio con il compito di organizzare, condurre e coordinare tutte le attività addestrative e di consulenza nazionali al fine di contribuire al rafforzamento capacitivo delle Forze Armate/Forze di Sicurezza libanesi (LAF).

Distribuzione materiali

Distribuzione materiali

L’attività degli istruttori dell’Arma  è rivolto al personale delle Forze di Sicurezza Libanesi che ha già frequentato con successo il primo corso e si articolerà su quattro settimane di lezioni teoriche e pratiche. Alcuni degli argomenti riguardano lo studio dei principi fondamentali riguardanti i diritti umani e la psicologia della folla, e, per gli aspetti pratici , l’uso degli equipaggiamenti (forniti dal comando generale dei Carabinieri) utilizzati in attività di ordine pubblico (scudi, protezioni personali, tonfa, maschere, anti-gas, ecc). I frequentatori dovranno dimostrare di essere in grado di poter istruire altri militari nel difficile compito di fronteggiare le più difficili situazioni di turbamento dell’ordine pubblico, come controllare la folla ed operare in team organizzati e coordinati.

I futuri istruttori saranno infine valutati attraverso test di accertamento delle loro capacità, sia in una fase intermedia sia in una finale.

Attività addestrativa

Attività addestrativa

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Fonte e immagini: Stato Maggiore della Difesa

Visita in Italia del Capo di Stato Maggiore della Difesa Libanese Generale Jean Kahwagi

Roma 24 febbraio 2014 – Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, ha ricevuto questa mattina, a “Palazzo Caprara”, il Generale Jean Kahwagi, Capo di Stato Maggiore della Difesa libanese che ha ringraziato per l’azione svolta dal contingente italiano in UNIFIL la cui guida è affidata dal gennaio 2012 al Gen. Div. Paolo Serra.

Le Forze Armate italiane considerano le Forze Armate Libanesi un partner chiave per garantire la stabilità e la sicurezza nello scacchiere mediorientale ed è proprio in quest’ottica che i due Capi di Stato Maggiore della Difesa hanno parlato di argomenti legati soprattutto alla missione UNIFIL, all’International Support Group delle Nazioni Unite ed alla cooperazione bilaterale.

Quale argomento centrale è stato ribadita la volontà di contribuire al rafforzamento della capacità delle Forze Armate Libanesi (LAF), in termini di mezzi, materiali e soprattutto con il coinvolgimento in un training più intensivo che le renderà sempre più capaci di  garantire la sicurezza in Libano.

In particolare, il ruolo dell’Italia nell’International Support Group, ha consentito di individuare una vasta gamma di offerte formativo-addestrativo: corsi di tiro operativo e di combattimento in centro abitato, piloti di elicottero, corsi per la formazione della Polizia Militare, basic life saver, fino alla costituzione di un Ufficio Idrografico, che contribuiranno al rafforzamento delle capacità delle unità delle forze armate libanesi.

Un impegno consolidato nel settore della formazione che vede La Difesa offrire diversi corsi in Italia, non ultimo quello di lingua italiana, organizzato sin dal 2008 da DIFEITALIA in Libano, a favore degli Ufficiali delle LAF.


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Fonte: Ministero della Difesa
Foto: © Ministero della Difesa


Libano, base Millevoi: scuola di italiano per le Forze Armate Libanesi

Shama (Libano), 12 febbraio 2014 – Il 10 febbraio 2014 è stato inaugurato, presso la base Millevoi di Shama, un corso di lingua e cultura italiana in favore delle Forze Armate Libanesi (LAF – Lebanese Armed Forces) finanziato con fondi nazionali e organizzato dalla società Dante Alighieri, istituto che si occupa della diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo.

Il corso, diviso in due classi è destinato a Ufficiali delle LAF, avrà la durata di circa quattro mesi, al termine dei quali è previsto un esame che certificherà il livello di conoscenza della lingua italiana acquisito dai frequentatori.

All’inaugurazione hanno partecipato il Presidente della società “Dante Alighieri” della sede di Tripoli (Libano) – Dott.ssa Cristina Foti, il Comandante del Settore Sud del Libano (SLS – South Litani Sector) – Brigadier General Charbel Abou Khalil, ed il Generale di Brigata Maurizio Riccò Comandante del Comando congiunto del Settore Ovest (JTF-L – Joint Task Force Lebanon).

Il Generale Abou Khalil ha ringraziato il contingente italiano, su base Brigata Granatieri di Sardegna, per la lodevole iniziativa, paragonandola per rilevanza, a tutte le altre attività di supporto alle LAF, anche quelle più squisitamente militari. Dal canto suo, il Generale Riccò ha espresso soddisfazione per il corso che si aggiunge alle numerose attività che i Caschi Blu italiani conducono a favore dell’esercito libanese.

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Fonte:
 contingente italiano nel Libano del sud
Foto: © Brigata Granatieri di Sardegna


Libano, Base Millevoi: i caschi blu italiani addestrano le Forze Armate Libanesi nel settore ovest

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Shama (Libano), 24 gennaio 2014 – Si è conclusa oggi, dopo due settimane, una intensa fase di addestramento congiunto con le Forze Armate Libanesi (LAF) e con altri contingenti che operano nel Sector West.

Nella prima settimana , presso la base Millevoi di Shama, sede della Joint Task Force Lebanon su base Brigata Granatieri di Sardegna, le attività svolte hanno riguardato lezioni di aggiornamento, teoriche e pratiche, sulle procedure e le tecniche per le comunicazioni radio, tramite l’utilizzo di automezzi e apparati radio in dotazione all’Esercito Italiano.

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Nella seconda settimana, è stato svolto un corso denominato “Combat Medical Care” cui hanno partecipato, oltre alle LAF, anche altri contingenti del Settore Ovest quali la Finlandia, il Ghana e Irlanda. Scopo dell’attività è stato quello di incrementare le capacità di primo soccorso del personale partecipante, sia in ambiente sicuro (arresto cardiopolmonare in luoghi pubblici, trauma da incidente stradale, trauma durante attività sportive, ecc.) sia in condizioni di criticità e di rischio in ambiente ostile (conflitto a fuoco, esplosione di ordigni, ecc.). Durante il corso sono state effettuate attività teorico/pratiche relative a: manovre di rianimazione cardiopolmonare, il trattamento di feriti in operazione (Tactical Combat Casualties Care – TCCC) e nozioni sul trattamento di primo soccorso (anche in assenza di adeguati presidi ed attrezzature sanitarie).

Le attività condotte hanno evidenziato come l’integrazione in ambito UNIFIL delle LAF sia condizione necessaria affinché le unità sul terreno possano operare in piena sinergia, garantendo una maggiore sicurezza e rapidità decisionale.

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Fonte:
 contingente italiano nel Libano del sud
Foto: © Brigata Granatieri di Sardegna


Il Generale di Brigata Maurizio Riccò visita i contingenti del Settore Ovest del Libano del Sud

Shama (Libano), 26 dicembre 2013 – Il Comandante della JTFL (Joint Task Force Lebanon), su base Brigata “Granatieri di Sardegna“, Generale di Brigata Maurizio Riccò, ha fatto visita ai contingenti che operano nell’ambito del Settore Ovest del Libano del Sud.
L’occasione è stata propizia, oltre che per formulare gli auguri per le festività natalizie alle diverse nazioni che operano nell’area di operazioni (Slovenia, Repubblica di Corea, Ghana, Malesia, Finlandia, Irlanda, Brunei e Tanzania), anche per tracciare un primo bilancio sulle numerose attività svolte, da quelle operative condotte in coordinazione con le diverse unità a quelle in concorso con le LAF (Lebanese Armed Forces) fino a quelle in supporto alla popolazione locale.
Il Generale Riccò, ha inoltre ricordato a tutti i soldati del Settore Ovest, che operano lungo la Blue Line anche in questo periodo, la volontà, nell’immediato futuro, di incrementare gli aspetti “jointness” non solo con le LAF ma anche quelli delle forze di tutto il Settore.

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Fonte:
 contingente italiano in Libano, su base Granatieri di Sardegna
Foto: © Brigata Granatieri di Sardegna


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