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Shama, 12 settembre 2014 – I caschi blu del contingente italiano di UNIFIL hanno realizzato ed inaugurato un progetto per l’approvvigionamento d’acqua in favore della municipalità di Al Qulaylah, villaggio situato nell’area ove operano i militari del contingente italiano, attualmente su base brigata Ariete.
In particolare, il progetto, coordinato dai tecnici del CIMIC della Joint Task Force Lebanon, diretti dal tenente colonnello Venanzio Abbatinali è consistito nella trivellazione di un pozzo di profondità pari a circa quattrocento metri e nel successivo montaggio di una pompa per il pescaggio dell’acqua.

Grazie alla realizzazione di quest’opera, i cui lavori complessivamente sono durati circa quattro settimane, tutta la comunità di Al Qulaylah avrà ora accesso all’acqua. In precedenza solo il 40% del villaggio beneficiava del servizio idrico.
L’assistenza alla popolazione locale è uno dei compiti principali assegnati ad UNIFIL dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, unitamente al monitoraggio della cessazione delle ostilità e al supporto alle Forze Armate Libanesi, compiti che i militari della brigata Ariete, svolgono qui con impegno, professionalità e trasparenza.

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Fonte: contingente italiano in Libano
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Shama, 10 settembre 2014 – Domenica scorsa il nunzio apostolico in Libano, monsignor Gabriele Caccia, ha visitato la base Millevoi di Shama, sede della Joint Task Force Lebanon, dove ha presieduto la funzione religiosa durante la quale ha amministrato il sacramento della cresima a dieci militari del contingente italiano, attualmente su base Brigata ARIETE.

Accolto all’arrivo dal Force Commander di UNIFIL, generale Luciano Portolano, e dal comandante del Sector West, generale Fabio Polli, l’alto prelato nel corso della celebrazione ha sottolineato l’importanza dei valori religiosi nella condotta di ogni individuo ed ha colto l’occasione per esprimere a tutti i caschi blu italiani il proprio apprezzamento per il loro impegno in favore della popolazione libanese.
La Santa Messa è stata celebrata con l’assistenza del cappellano militare del contingente, don Flavio Riva, il quale ha curato anche, nelle settimane precedenti, il cammino spirituale di preparazione dei cresimandi.

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Fonte: contingente italiano in Libano
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Shama, 10 settembre 2014 – Nei giorni scorsi, i caschi blu italiani hanno consegnato materiale sanitario ed attrezzature ospedaliere alla Croce Rossa di Tiro. L’attività di cooperazione civile-militare (CIMIC) a sostegno della popolazione libanese è stata condotta dai Lancieri di Novara di ITALBATT, unità di manovra della Joint Task Force Lebanon, attualmente su base brigata Ariete.
L’iniziativa, cui ha partecipato il comandante di ITALBATT, colonnello Elio Babbo, è stata resa possibile grazie alla collaborazione delle delegazioni del Triveneto di due prestigiosi sodalizi: l’associazione internazionale Regina Elena aiuti umanitari onlus ed il Sacro Ordine Costantiniano di San Giorgio.
La direttrice della croce rossa di Tiro, Muzaian Seclawi, nel corso della semplice cerimonia di consegna del materiale, ha ringraziato gli italiani per la generosità e la costante attenzione nei confronti della popolazione libanese.
L’assistenza alla popolazione locale è una delle attività più importanti condotte da UNIFIL ed è prevista dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, unitamente al monitoraggio della cessazione delle ostilità e al supporto alle Forze Armate Libanesi.
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Fonte: contingente italiano in Libano
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Shama (Libano), 29 agosto 2014 – Si è concluso ieri, presso la base Millevoi di Shama, sede della Joint Task Force Lebanon, un corso sulle tecniche di riconoscimento degli ordigni inesplosi e delle mine (UXO and Mines Awareness Course) tenuto dai militari del contingente italiano di UNIFIL, attualmente su base brigata Ariete, a favore dei colleghi delle Forze Armate Libanesi (LAF).

Gli specialisti EOD (Explosive Ordnance Disposal) di UNIFIL hanno tenuto lezioni teoriche e pratiche per incrementare le conoscenze ed applicare le procedure per mettere in sicurezza l’area interessata dal rinvenimento di una potenziale minaccia e consentire agli specialisti le successive operazioni di bonifica.
Il corso UXO and Mines Awareness rientra nel programma addestrativo predisposto dal contingente italiano a beneficio dei militari libanesi, che comprende anche corsi sulle tecniche per il controllo della folla (Anti riot and crowd control techniques), sulle tecniche di primo soccorso (Basic life support) oltre che sulla condotta delle attività operative.

Il supporto alle Forze Armate Libanesi è uno dei compiti principali assegnati al contingente UNIFIL dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, unitamente al monitoraggio della cessazione delle ostilità e all’assistenza alla popolazione locale, attività per le quali i militari della brigata Ariete si sono a lungo preparati in patria e svolgono qui con professionalità, trasparenza e imparzialità.
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Fonte e immagini: contingente italiano nel Libano del Sud
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Shama (Libano), 2 agosto 2014 – Nei giorni scorsi i caschi blu italiani della Joint Task Force Lebanon, appartenenti all’11° reggimento bersaglieri, che in teatro operano nell’ambito della Task Force di ITALBATT, unità di manovra del contingente italiano, su base reggimento Lancieri di Novara, alle dipendenze del colonnello Elio Babbo, hanno svolto un’esercitazione a fuoco presso il poligono di Ebel Es Saqi, nel sud del Libano, cui hanno preso parte i colleghi dell’esercito libanese.
Oltre all’attività in poligono, i programmi addestrativi predisposti dai militari italiani a beneficio di quelli libanesi comprendono corsi sul riconoscimento degli ordigni e delle mine (UXO and Mine Awareness), sulle tecniche di controllo della folla (Anti Riot and Crowd Control Techniques) e sul Primo Soccorso (Basic Life Support).

Il supporto alle Forze Armate Libanesi è uno dei compiti principali assegnati al contingente UNIFIL dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, unitamente al monitoraggio della cessazione delle ostilità e all’assistenza alla popolazione locale; attività per le quali i militari della Brigata Ariete, di cui i “Lancieri di Novara” fanno parte, si sono a lungo preparati in patria e svolgono qui con professionalità, trasparenza e imparzialità.
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Fonte: contingente italiano nel Libano del Sud
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Shama (Libano), 11 luglio 2014 – Si è conclusa ieri l’esercitazione multinazionale denominata RITEX (Reserve Integration Training Exercise), nel Sector West di UNIFIL, nel Libano del Sud, a cui hanno partecipato tutte le unità dipendenti dalla Joint Task Force Lebanon, la cui leadership è attualmente affidata alla Brigata ARIETE.
L’attività è stata pianificata e condotta al fine di mantenere elevato il livello addestrativo delle Mobile Reserve Forces di UNIFIL. Gli assetti, chiamati ad intervenire in caso di disordini e situazioni di crisi, hanno simulato un evento negativo con scontri e aggressioni, per poi eseguire azioni militari di contenimento e controllo della folla (Crowd and Riot Control). Esercitazioni che hanno consentito di testare prontezza e capacità di reazione delle unità e affinare le procedure di coordinamento tra i reparti.

Ad assistere all’attività erano presenti anche rappresentanti delle Forze Armate Libanesi, con cui i caschi blu svolgono numerose attività addestrative ed operative.
Il generale Fabio Polli, Comandante del Sector West di UNIFIL, nel commentare gli esiti dell’esercitazione, ha espresso la propria soddisfazione per il pieno conseguimento degli obiettivi addestrativi prefissati e ha manifestato il proprio apprezzamento agli organizzatori e al personale partecipante.

Le attività congiunte con le Forze Armate Libanesi rientrano fra i compiti assegnati ai caschi blu dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite che oltre al supporto alle LAF prevede anche il monitoraggio della cessazione delle ostilità e l’assistenza alle popolazione locale.
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Fonte: Continfente italiano Libano del Sud
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Shama (Libano), 9 luglio 2014 – In prossimità del termine del suo mandato, il Force Commander and Head of Mission di UNIFIL, generale Paolo Serra, è giunto oggi in visita presso la base MILLEVOI di Shama, sede della Sector West – Joint Task Force Lebanon e del contingente italiano.
Accolto all’arrivo dal comandante del settore, generale Fabio Polli, l’alto ufficiale ha ricevuto aggiornamenti sulle principali attività dei caschi blu e sugli sviluppi della situazione operativa nell’area a leadership italiana.

Successivamente il generale Serra, durante l’incontro con i comandanti delle unità del Sector West, ha sottolineato, ancora una volta, l’importanza del lavoro svolto da UNIFIL, evidenziando i risultati conseguiti negli ultimi anni nell’implementazione della Risoluzione 1701, in particolare nel supporto alle Forze Armate Libanesi, nell’assistenza alla popolazione locale e nel monitoraggio della cessazione delle ostilità. Ha quindi ringraziato il personale di tutte le nazioni per l’impegno profuso nella missione, esortandolo a proseguire gli sforzi in favore della sicurezza e della pace in questa delicata area del Medio Oriente.

Al Settore Ovest di UNIFIL, oltre all’Italia, partecipano contingenti provenienti da Finlandia, Irlanda, Ghana, Malesia, Corea del Sud, Slovenia, Tanzania e Brunei, per un totale di circa 3200 peacekeepers.
Attualmente il comando del settore è affidato alla 132^ Brigata corazzata Ariete.
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Fonte: Contingente italiano in Libano
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Shama (Libano), 4 luglio 2014 – Nel quadro delle attività di assistenza in favore della popolazione libanese, il contingente italiano di UNIFIL, attualmente su base brigata Ariete, ha avviato questa settimana un intenso programma di interventi medico-sanitari in diverse località nell’area a Sud del fiume Litani.
In particolare, gli assetti specialistici della Joint Task Force Lebanon e di ITALBATT, unità di manovra del contingente comandata dal colonnello Elio Babbo, coordinati dagli ufficiali medici, hanno effettuato in questi giorni attività ambulatoriali di medical care presso i villaggi di Majda Zun, Zibquin, Al Mansouri e Ramadyah, visitando nel complesso oltre centocinquanta pazienti, tra cui molti bambini, affetti da diverse patologie, come ustioni, traumi da caduta, polmonite, gastroenteriti, dermatiti e micosi. Tra le persone soccorse anche una bambina di pochi mesi con ferite da taglio provocate dalla rottura di un vetro. Numerosi anche i pazienti invalidi, che impossibilitati a muoversi, sono stati visitati a domicilio dai medici dei caschi blu.

Oltre agli interventi nei villaggi, il personale sanitario del contingente continua ad assicurare anche il servizio ambulatoriale per emergenze presso le infermerie delle basi militari di Shama e Al Mansouri, dove si presentano per ricevere cure mediche in media, settimanalmente, una cinquantina di pazienti.
Il programma di medical care proseguirà nei prossimi giorni con interventi in altre località dell’area ove opera il contingente italiano, secondo il piano d’interventi stabilito dal contingente in accordo con le locali municipalità.
L’assistenza alla popolazione locale è uno dei compiti principali assegnati ad UNIFIL dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, unitamente al monitoraggio della cessazione delle ostilità e al supporto alle Forze Armate Libanesi, compiti che i militari della Brigata Ariete, comandati dal generale Fabio Polli, svolgono qui con impegno, professionalità e trasparenza.

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Fonte: contingente italiano Libano del Sud
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Shama (Libano), 26 giugno 2014 – Nel quadro degli incontri realizzati per consolidare le buone relazioni esistenti tra il contingente militare di UNIFIL e le differenti comunità religiose presenti nell’area in cui operano i caschi blu della Joint Task Force Lebanon, attualmente su base Brigata Ariete, il comandante del Sector West, generale Fabio Polli, ha organizzato un incontro, presso la base Millevoi di Shama, con le principali autorità confessionali del Sud del Libano.
All’evento, svoltosi in un positivo clima di cordialità, a pochi giorni dall’inizio del Ramadan, hanno partecipato il Mufti sciita Hassan Abdallh, il Vescovo greco ortodosso George Bakouni e l’imam Issam Kassab, in rappresentanza del Mufti sunnita Medral Al Habbal, oltre al cappellano militare del contingente, don Flavio Riva.

Il generale Polli, nel dare il benvenuto agli illustri ospiti, ha sottolineato l’importanza del dialogo e del confronto tra le diverse comunità religiose per costruire solidi rapporti di collaborazione, nella prospettiva di una pacifica e rispettosa convivenza ed ha assicurato continuità nel proprio impegno nel favorire questo fondamentale processo. Successivamente, coadiuvato dal capo cellula CIMIC della JTF Lebanon, tenente colonnello Venanzio Abbatinali, ha illustrato le principali attività condotte dai caschi blu del Sector West a sostegno della popolazione locale.
I leaders religiosi hanno espresso al generale Polli la loro gratitudine per aver organizzato l’incontro e, in particolare, per il contributo italiano in favore della sicurezza e della pace nel Sud del Libano.
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Fonte: contingente italiano in Libano
(Capo Cellula Pubblica Informazione del Sector West di UNIFI )
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Shama (Libano), 3 giugno 2014 – Prosegue l’intensa attività addestrativa svolta dal contingente italiano di UNIFIL, attualmente su base Brigata Ariete, in favore dei militari delle Forze Armate Libanesi (LAF).
Nei giorni scorsi, i caschi blu hanno organizzato e condotto, presso la sede della Joint Task Force Lebanon di Shama, un corso di Basic Life Support (BLS) cui hanno partecipato trentadue soldati delle LAF. L’attività, coordinata dagli specialisti medico-sanitari e dai trainers del contingente, si è sviluppata tra lezioni teoriche e pratiche con l’obiettivo di incrementare le capacità d’intervento per primo soccorso dei frequentatori.
In particolare, il personale si è addestrato sulle procedure da adottare, tra l’altro, in situazioni di arresto cardio-polmonare, di traumi da incidente stradale o da esplosione di ordigni e di ferite da conflitto a fuoco.

Il corso BLS rientra nel programma addestrativo predisposto dal contingente italiano a beneficio dei militari libanesi, programma che comprende anche corsi sulle tecniche per il controllo della folla (Anti Riot and Crowd Control Techniques), sul riconoscimento degli ordigni e delle mine (UXO and Mines Awareness) oltre che sulla condotta delle attività operative.
Il supporto alle Forze Armate Libanesi è uno dei compiti principali assegnati al contingente UNIFIL dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, unitamente al monitoraggio della cessazione delle ostilità e all’assistenza alla popolazione locale, attività per le quali i militari della Brigata Ariete si sono a lungo preparati in patria e svolgono qui con professionalità, trasparenza e imparzialità.
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Fonte: contingente italiano in Libano
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