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Joint Stars 2023, autorità civili e militari in visita alla più importante esercitazione della Difesa

Accolti a Decimomannu dal comandante del COVI, i sottosegretari di Stato alla Difesa Rauti e Perego di Cremnago, il capo di Stato Maggiore della Difesa ammiraglio Cavo Dragone e i più alti vertici militari

Carro Ariete

Decimomannu (CA) 23 maggio 2023La Joint Stars è la più importante esercitazione della Difesa e ha visto non soltanto l’integrazione interforze ma anche multi dominio ed interagenzia. Abbiamo messo in campo una rete di missione federata che ha permesso il Comando e Controllo, integrando in un’unica realtà (Joint operational picture) tutte quelle che sono le componenti operative delle Forze Armate – terrestre, navale e aerea – con attività cyber e spaziali e l’impiego di personale e piattaforme complesse di varia tipologia. Grande attenzione da parte nostra anche ai temi ambientali: l’applicazione dei disciplinari presentati in sede di Comitato Misto Paritetico ci ha consentito di preservare la bellezza dei luoghi in cui ci addestriamo”.

Con queste parole, il Comandante Operativo di Vertice Interforze, generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, ha dato il via, alla base aerea di Decimomannu, al Visit to Training Day (VTT Day), nel corso del quale i sottosegretari di Stato alla Difesa Isabella Rauti e Matteo Perego di Cremnago, accompagnati dal capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, hanno fatto visita al personale che dallo scorso 8 maggio è impiegato in diverse località della Sardegna meridionale per l’esercitazione Joint Stars 2023 (JOST23), l’evento addestrativo più importante della Difesa, pianificato e diretto dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).

Tra le autorità, i capi di Stato Maggiore dell’Esercito generale di corpo d’armata Pietro Serino, della Marina Militare ammiraglio di squadra Enrico Credendino, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri generale di corpo d’armata Teo Luzi e il neo comandante generale della Guardia di Finanza, generale di corpo d’armata Andrea De Gennaro, la cui nomina è stata formalizzata dal Consiglio dei Ministri proprio ieri, nel corso della visita. Tra i presenti anche il comandante della squadra aerea generale sq. Alberto Biavati, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi e il professore Gianni Riotta, membro del comitato per lo sviluppo e la valorizzazione della cultura della Difesa.

Ad accogliere le autorità, il comandante del COVI, generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, che ha rivolto ai presenti un indirizzo di saluto, prima di lasciare la parola al direttore dell’esercitazione, ammiraglio di divisione Fabio Agostini e al vice comandante del COVI, generale di squadra Nicola Lanza de Cristoforis, comandante della Joint Task Force di esercitazione, che con una rappresentazione multimediale hanno illustrato lo scenario esercitativo, il piano di azione e i dispositivi terrestri, navali, aerei, cibernetici e spaziali coinvolti in quella che è a tutti gli effetti la più imponente e complessa esercitazione della Difesa italiana.

L’ammiraglio di divisione Fabio Agostini, direttore dell’esercitazione

Nel corso della giornata, le autorità e gli ospiti hanno raggiunto la nave anfibia San Giusto, in navigazione al largo delle coste cagliaritane e inserita in un dispositivo navale che vedeva anche la presenza di nave Garibaldi, della fregata Alpino, del San Giorgio, del sommergibile Gazzana, di motovedette della Guardia di Finanza per un complesso di circa 1200 uomini e donne. A fare gli onori di casa, il contrammiraglio Stefano Costantino, comandante della Terza Divisione Navale. A bordo dell’unità navale, fanti della Brigata Marina “San Marco” e Lagunari del Reggimento “Serenissima” dell’Esercito Italiano, a dimostrazione della piena interoperabilità e integrazione tra reparti anfibi delle due Forze Armate, nell’ambito della Capacità Nazionale di Proiezione dal mare.

Gli ospiti sono stati poi accompagnati presso il poligono di Capo Teulada, dove la brigata Bersaglieri Garibaldi, guidata dal generale di brigata Mario Ciorra, ha condotto esercitazioni a fuoco che hanno visto sul campo circa 750 militari e numerosi sistemi d’arma della componente terrestre, come VCC80 DARDO, carri armati Ariete , VTMM “ORSO”, mortai pesanti 120 mm thomson e missili contro carro SPIKE, ai quali si sono aggiunti elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito  (NH90, A-129 e CH-47), della Marina Militare (EH-101 e MH-90) e dell’Aeronautica Militare (F-35, MQ9 reaper e HH-101) per supportare la manovra con supporto aereo ravvicinato, inserzione di forze anfibie, operazioni di aeromobili ed aero-meccanizzate.

La giornata si è conclusa a Decimomannu con la dimostrazione di un’attività interagenzia che ha visto in azione Corpi Armati e non dello Stato, unitamente a nuclei sanitari del Corpo militare della Croce Rossa e squadre dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile.

Il SSSD Perego di Cremnago con il generale Figliuolo

Oggi ho avuto la possibilità di verificare di persona l’efficacia dello strumento militare nazionale”, ha dichiarato il sottosegretario onorevole Perego di Cremnago al termine della visita, aggiungendo che “esercitazioni come la Joint Stars sono necessarie per garantire una costante prontezza operativa negli attuali scenari multi dominio”.

Il sottosegretario senatrice Rauti ha, dal canto suo, evidenziato il carattere internazionale, multi-dominio, interforze e inter-agenzia della Joint Stars 23, che coinvolge gli assetti più preziosi delle Forze Armate italiane, impegnati in addestramento congiunto con gli altri Corpi armati e non dello Stato, con la protezione civile e con altri Paesi dell’Alleanza Atlantica. Ha aggiunto che: “l’unione significa rafforzare l’interoperabilità e fare sistema, anche per fronteggiare le emergenze”. Si è inoltre detta orgogliosa di vedere gli uomini e le donne della Difesa impegnati sul campo in tutti i domini.

Di integrazione e multidominio ha parlato anche l’ammiraglio Cavo Dragone, capo di Stato Maggiore della Difesa: “La Joint Stars è un’attività di forte integrazione tra tutte le componenti della Difesa, che ha coinvolto anche gli altri dicasteri e elementi dello Stato che possano contribuire alla difesa e alla sicurezza del paese“. Ha poi aggiunto: “Come ci insegna la storia recente è fondamentale esercitarsi tutti non solo nei domini tradizionali, terra, mare e cielo, ma anche nelle attività cyber e nella gestione dello spazio“.

La Joint Stars 2023 è un’esercitazione complessa multi-dominio che vede le Forze Armate italiane addestrarsi nella difesa degli spazi aerei, terrestri e marittimi, nella sicurezza cibernetica e spaziale, nella difesa da contaminazione chimica, biologica, radiologica o nucleare e nel contrasto alle minacce emergenti, tra cui droni sottomarini o aerei. L’esercitazione si concluderà il prossimo 26 maggio.

Il COVI ha ricevuto dal capo di Stato Maggiore della Difesa il compito di pianificare e dirigere le attività addestrative che hanno visto operare in Sardegna oltre 5.300 uomini e donne e 900 piattaforme provenienti dalle Forze Armate, inclusa Guardia Costiera, e dai Corpi Armati e non dello Stato, quali Guardia di Finanza, Protezione civile, Corpo militare della Croce Rossa Italiana, Vigili del Fuoco. Coinvolti anche assetti stranieri – tra questi un battaglione meccanizzato norvegese, assetti delle NATO Standing Naval Forces e ufficiali di staff sloveni. Alle attività hanno preso parte, per la prima volta in una esercitazione interforze, studenti universitari di importanti atenei nazionali (LUISS “Guido Carli”, LUMSA, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Università degli Studi di Genova).

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Fonte e immagini: COVI


Conclusa la LAMPO 23, esercitazione di non combatant evacuation collegata alla Joint Stars 23

Aerosoccorritori pronti a entrare in azione durante l’operazione

Capo San Lorenzo, 13 maggio 2023 – L’esercitazione “Lampo 23″ l’attività della Difesa che si è appena conclusa in Sardegna, nella località di Capo San Lorenzo, ha visto impegnato l’Italian Joint Force Headquarters (JFHQ), Comando ad alta prontezza operativa a disposizione del COVI, in una simulazione di evacuazione di connazionali da un’area di crisi.

La Lampo 23 è una esercitazione collegata alla Joint Stars 2023 – avviata lo scorso 8 maggio – pianificata e diretta dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).

La non-combatant evacuation operation, svolta a ridosso della costa sarda, è stata concepita per incrementare la capacità di pianificare e condurre, in tempi ristretti, un’operazione di recupero di connazionali che versano in stato di pericolo in territorio straniero.

Lo svolgimento dell’esercitazione

Un’aliquota di personale è stata imbarcata a bordo della nave anfibia “San Giusto” della Marina Militare, impiegata come “base operativa avanzata”. Mezzi da sbarco con a bordo militari del Reggimento Lagunari “Serenissima” dell’Esercito Italiano e della Brigata Marina “San Marco”, hanno quindi raggiunto la costa.

A terra hanno  recuperato i connazionali e li hanno condotti dal punto di evacuazione a bordo dell’unità navale, per essere sottoposti ai controlli e allo screening sanitario. Nave “San Giusto” ha poi fatto rotta verso il porto di Cagliari dove i connazionali sono stati imbarcati su un C-130 dell’Aeronautica Militare con destinazione Roma.

Non sfuggirà come questo tipo di esercitazioni“, ha indicato il generale di brigata Giuseppe Faraglia, comandante dell’Italian Joint Force Headquarters (JFHQ) , “siano importanti in virtù di quanto è stato realmente portato a termine recentemente per l’evacuazione del personale civile dal Sudan.”

La Lampo 23, all’interno dello scenario della Joint Stars 23, è stata l’occasione per addestrare congiuntamente personale del COVI, dell’Esercito Italiano, della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare, condividendo risorse, massimizzando interoperabilità e sinergie tra gli assetti della Difesa, affinando le capacità d’intervento delle Forze Armate con un’impronta sempre più marcatamente interforze.

L’Italian Joint Force Headquarters

L’Italian Joint Force Headquarters (ITA-JFHQ) è un Comando interforze ad alta prontezza operativa, rapidamente schierabile, in grado di immettersi con breve preavviso nelle aree di crisi in tutto il mondo e di assumere le funzioni di comando e controllo degli assetti terrestri, marittimi e aerei resi disponibili per l’assolvimento di una missione.

Il Comando è dotato di personale altamente specializzato e contraddistinto da una struttura organizzativa flessibile e snella. È stato costituito nel febbraio del 2007 al fine di concretizzare gli obiettivi stabiliti dal Concetto Strategico della Difesa. La sua istituzione, in linea con le iniziative intraprese dai Paesi leader della NATO e dell’Unione Europea dotati di organizzazioni simili, ha contribuito a collocare l’Italia in una posizione di primo piano nell’ambito dello scenario internazionale.

Il JFHQ è stato recentemente impiegato in Sudan, nell’ambito dell’operazione di evacuazione degli italiani dal Karthoum avviata e conclusa con successo lo scorso 24 aprile.

In precedenza, è stato impiegato anche in occasione:

  • della crisi in Georgia nel 2008,
  • del sisma che ha colpito l’Abruzzo nel 2009,
  • delle emergenze di Haiti nel 2010,
  • della Costa d’Avorio e della Libia nel 2011,
  • nelle Filippine nel 2013.

Ha inoltre effettuato attività di evacuazione di connazionali:

  • dal Sud Sudan (2013),
  • dalla Libia (2014 e 2015),
  • dal Nepal (2015);

e ha inoltre:

  • preso parte alla fase iniziale della missione “Prima Parthica” in Iraq (2014/15).

Ha aperto:

  • la missione “Ippocrate” in Libia (2016),
  • la Missione Bilaterale di Supporto in Niger (2018)

ed è stato schierato a Kabul l’estate scorsa per la fase condotta dell’operazione “Aquila Omnia”.

L’attendamento allestito dal Joint Force Headquarters per un primo screening del personale evacuato

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Fonte e immagini: COVI


Joint Stars 2023, inizia la fase interagenzia

Posti medici avanzati, gestione profughi, ricerca e soccorso in mare, contrasto agli attacchi cyber e al traffico illecito: fino al 14 maggio previsti 28 eventi esercitativi

Decimomannu, 9 maggio 2023 – Inizia la fase interagenzia della Joint Stars 2023, l’esercitazione nazionale più importante della Difesa, pianificata e diretta dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI). Eventi esercitativi con posti medici avanzati della Croce Rossa Italiana per soccorrere i feriti, attività mirate a contrastare il contrabbando, cyber operations, gestione sfollati, evacuazione profughi, check point per fronteggiare traffici illeciti via terra, scandagliamento dei mari da parte di assetti navali specializzati.

Questa fase terminerà il 14 maggio e vedrà ben 28 eventi esercitativi che interesseranno, oltre a reparti di Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare e Arma dei Carabinieri, anche assetti della Guardia di Finanza, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa Italiana e della Capitaneria di Porto. Lo scopo è incrementare l’integrazione e l’interoperabilità tra le componenti delle Forze Armate e le altre articolazioni dello Stato coinvolte nella gestione dell’ordine pubblico, nelle attività di contrasto al terrorismo e ai traffici illeciti, nel soccorso ai profughi e nella gestione delle situazioni emergenziali. 

A Capo San Lorenzo assetti specialistici dell’Arma dei Carabinieri svolgeranno attività di Polizia di Stabilità. Nel corso di operazioni, mirate al controllo del territorio e alla ricerca di criminali, condurranno posti di controllo e perquisizioni anche con l’intervento di unità del Reparto Operativo Speciale (ROS). A Decimomannu, personale del Comando delle Operazioni Spaziali (COS), del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) dell’Arma e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco seguiranno un simulato rientro in atmosfera terrestre dei resti di un razzo impiegato per immettere satelliti in orbita, intervenendo sul luogo dell’impatto per svolgere l’analisi e la decontaminazione dell’area, in una cornice di sicurezza garantita da reparti di Polizia Militare dei Carabinieri. 

Marina Militare, Guardia di Finanza e Guardia Costiera pattuglieranno le acque antistanti la città di Cagliari per un’attività complessa di contrasto al contrabbando in mare, che vedrà l’impiego iniziale del pattugliatore multiruolo “Monte Sperone” e di un ATR-72, in servizio nei reparti navali e aerei delle Fiamme Gialle. Il velivolo localizzerà un’imbarcazione sospetta al largo della costa sarda e, dopo avere acquisito i dati identificativi dei cellulari del personale a bordo, allerterà via radio le unità navali della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera disponibili in zona, che avranno il compito di abbordare il natante sospetto e scortare a terra i componenti dell’equipaggio per i successivi adempimenti di polizia giudiziaria. 

La Croce Rossa Italiana partecipa all’esercitazione con un Posto Medico Avanzato, che sarà in azione per attività di primo soccorso e screening sanitario e triage anti-COVID di personale soccorso in mare. In particolare, si simulerà l’avvistamento, a circa 15 miglia nautiche dalla costa, di alcuni barconi in condizioni di precaria stabilità, uno dei quali si capovolgerà. Motovedette veloci della Guardia Costiera e delle Fiamme Gialle, con a bordo team sanitari della Croce Rossa, si dirigeranno alla massima velocità sul luogo dell’avvistamento dando inizio all’attività di ricerca e soccorso dei naufraghi. Previsto anche l’intervento di elicotteri dell’Aeronautica Militare, che effettueranno le evacuazioni mediche (MEDEVAC).  

Le Forze Armate, i Corpi Armati e non dello Stato e la Protezione Civile si addestreranno per mantenere un elevato livello di prontezza ed efficienza, allo scopo di reagire prontamente in qualsiasi tipo di emergenza. 

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Fonte e immagini: COVI


DIFESA: AL VIA IN SARDEGNA LA “JOINT STARS” 2023, PRINCIPALE EVENTO ADDESTRATIVO DELLA DIFESA

L’esercitazione interforze e inter agenzia, sarà preceduta dall’esercitazione NATO Noble Jump ‘23

Roma, 28 aprile 2023 – Dall’8 al 26 maggio 2023 in Sardegna, presso l’aeroporto di Decimomannu, nei poligoni di Capo Teulada e Salto di Quirra e zone marittime antistanti, si svolgerà la “Joint Stars” l’esercitazione interforze nazionale e inter-agenzia più importante della Difesa, pianificata e condotta dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI). L’esercitazione vedrà il coinvolgimento anche di diverse articolazioni e Corpi Armati dello Stato, quali Guardia di Finanza, Capitanerie di Porto, Protezione Civile, Croce Rossa Italiana, Vigili del Fuoco, istituzioni e rappresentanti del mondo accademico.

Si tratterà di un’esercitazione multi-dominio che vedrà le Forze Armate italiane addestrarsi nella difesa degli spazi aerei, terrestri e marittimi, nella sicurezza cibernetica e spaziale, nella difesa da contaminazione chimica, biologica, radiologica o nucleare e nel contrasto alle minacce derivanti dalle tecnologie emergenti, sempre più spesso utilizzate nella fabbricazione di droni sottomarini o aerei.

Sul terreno opereranno oltre 4.000 uomini e donne e circa 900 tra mezzi terrestri, aerei e navali. L’obiettivo è addestrare unità e assetti delle Forze Armate nazionali per operazioni di difesa del territorio nazionale e dell’Alleanza, ma non solo. L’evento addestrativo verterà su una prima risposta civile ad una crisi umanitaria e di sicurezza pubblica e una successiva risposta militare interforze e multinazionale in aderenza all’art. 5 del Trattato del Nord-Atlantico, che stabilisce il principio di difesa collettiva in caso di aggressione a uno dei Paesi alleati.

In particolare, verranno simulati scenari connessi al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, all’antiterrorismo, al contrasto dei traffici illeciti, al soccorso di profughi e, più in generale, alle azioni di risposta in situazioni emergenziali.

Particolare cura verrà posta al tema della tutela ambientale. Infatti, l’organizzazione prevede il coinvolgimento di esperti e consulenti ambientali delle autorità preposte degli enti locali della Sardegna, che vigileranno, insieme agli Enti della Difesa, sul rispetto della normativa nazionale e delle disposizioni contenute nei Piani di Tutela Ambientale di ciascuna area addestrativa interessata. Bonifica approfondita e operazioni di pulizia e ripristino ambientale sono le attività che interesseranno specifiche squadre della Difesa durante tutte le fasi e anche oltre il termine delle esercitazioni. Queste ultime, saranno affiancate da assetti navali specializzati nello scandagliamento dei mari e nella localizzazione di oggetti sui fondali, che verranno così definitivamente rimossi.

L’esercitazione Joint Stars sarà preceduta dall’esercitazione NATO Noble Jump 2023: esercitazione multinazionale alla quale prenderanno parte militari e mezzi provenienti da 7 nazioni dell’Alleanza Atlantica. Le attività addestrative sono rivolte a favore delle forze in altissima prontezza operativa della NATO (NATO VJTF – Very High Readiness Joint Task Force) e sono finalizzate a verificare la capacità di allertamento e di schieramento in tempi brevi di tali forze, in seguito all’insorgere di una situazione di pericolo per la sicurezza dell’Alleanza. L’Italia come nazione ospitante fornirà il supporto logistico alle forze partecipanti.

In contemporanea alla Joint Stars 2023, saranno organizzate diverse attività collaterali di tipo sportivo, sociale, culturale, didattico e di protezione dell’ambiente a favore della popolazione, delle scuole e delle università locali, in collaborazione con le autorità e gli enti preposti della Regione Sardegna e dei comuni interessati.

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