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Libano, la brigata paracadutisti Folgore subentra al comando del Settore Ovest della missione delle Nazioni Unite, avvicendando la brigata Aosta

Shama, 1 febbraio 2023 – Si è svolta all’eliporto del Quartier Generale della missione delle Nazioni Unite in Libano, la cerimonia di avvicendamento al comando del contingente italiano e del Settore Ovest di UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon) tra il generale di divisione Giuseppe Bertoncello e il generale di brigata Roberto Vergori.

A sancire il trasferimento d’autorità tra i due comandanti è stato il passaggio della bandiera dell’ONU tra i due generali, avvenuto dinanzi al generale di divisione Aroldo Lázaro Saenz, Head of Mission e Force Commander di UNIFIL, del generale di divisione Fernando Paglialunga, capo di Stato Maggiore del Comando delle Forze Operative Terrestri e Comando Operativo Esercito, dell’ambasciatore d’Italia in Libano, Nicoletta Bombardiere, e delle massime autorità civili, militari e religiose del Libano del sud.

Nel corso del suo intervento, il generale Lázaro ha ringraziato il contingente italiano cedente per quanto fatto, augurando a quello subentrante di proseguire nel solco tracciato dalla Brigata Aosta, impiegata per sei mesi nella Terra dei Cedri e al suo terzo mandato dopo quelli del 2011 e del 2019.

Nel suo discorso di commiato, il generale Bertoncello ha ringraziato, prima di tutto, la comunità del Libano del sud per aver favorito le interazioni con i Caschi Blu del Settore a guida italiana.

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Nell’ambito del pilastro della risoluzione n. 1701 del 2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, presupposto giuridico della missione in Libano e relativo al monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Libano e Israele, sono state condotte oltre 40.000 pattuglie nell’area di operazioni.

Un terzo delle attività operative effettuate lungo la Blue Line sono state condotte assieme alle Lebanese Armed Forces (LAF). A esse si aggiungono le attività addestrative congiunte, grazie alle quali i militari italiani e quelli della 5ª Brigata libanese si sono integrati, scambiandosi conoscenze ed esperienze.

In supporto alla popolazione, sono stati conclusi e inaugurati 78 progetti di cooperazione civile e militare (CIMIC) dal 4 agosto 2022, data di assunzione di responsabilità da parte della Brigata Aosta.

Con la cerimonia di avvicendamento è terminato il terzo mandato nella Terra dei Cedri della Brigata Aosta al Comando della Joint Task Force Lebanon Sector West e del Contingente Italiano ed è cominciato il terzo mandato della Brigata Paracadutisti Folgore, dopo le missioni del 2007 e quella a cavallo tra 2017 e 2018.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano, il contingente italiano valorizza la cooperazione civile-militare, inaugurato sistema per l’automazione della differenziazione dei rifiuti

Inaugurato sistema per l’automazione della differenziazione dei rifiuti e donate apparecchiature medicali per gli ambulatori del sud del Libano

Il generale Bertoncello consegna il progetto ecologico al sindaco di Abbasiyah

Shama, 21 dicembre 2022 – I Caschi Blu del Contingente italiano che opera in Libano sotto l’egida della Nazioni Unite, attualmente su base Brigata “Aosta”, hanno ultimato il progetto per l’automazione della differenziazione dei rifiuti solidi urbani per il conferimento in discarica presso la municipalità di Abbasiyah, cittadina a sud del Paese.

La donazione, pianificata e condotta in tutte le fasi di esecuzione, dalla progettazione alla realizzazione finale, è stata coordinata dagli specialisti del Multinational Cimic Group di Motta di Livenza (TV) e si inquadra nell’ambito di intervento dei progetti di cooperazione civile e militare per l’amministrazione civile.

Grazie al contributo della prestazione professionale di architetti libanesi e all’apporto di manodopera locale si è cercato di dare ulteriore incentivo all’economia di un’area in difficoltà per la persistente crisi economica che attanaglia da due anni la Terra dei Cedri. In tale quadro, la prospettiva ecologica di rispetto per l’ambiente, prioritaria in questo particolare periodo, è stata uno degli incentivi alla realizzazione del progetto da parte dei peacekeeper italiani, perché la tutela del territorio è uno degli aspetti particolarmente sentiti della missione ONU in Libano.

Inoltre, nel settore d’intervento legato alla salute e al supporto alla popolazione per la fornitura di beni essenziali e di prima necessità, sono stati donati strumenti medici, attrezzature sanitarie ed odontoiatriche all’ambulatorio della municipalità di Qallawiyah e consegnate derrate alimentari all’orfanotrofio della cittadina di Tibnin.

Negli stessi giorni, sono stati poi consegnati ausili didattici e materiale scolastico di cancelleria alla scuola primaria di Rumaysh, donati dalla scuola dell’infanzia e primaria “Santa Chiara d’Assisi” di Avellino, giunti in Libano grazie al personale del 232° Reggimento Trasmissioni, di stanza nella stessa città campana e attualmente in forza al Contingente italiano in Libano.

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La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. 

Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano: la Costituzione italiana per diffondere la cultura

Il Contingente italiano in Libano ha ospitato il seminario sulla nascita della Costituzione italiana organizzato dalla Società Dante Alighieri

Shama, 9 dicembre 2022 – Il contingente italiano in Libano, che con la Brigata “Aosta” ha la leadership della missione delle Nazioni Unite nella terra dei Cedri, ha ospitato nella propria base di Shama il seminario dal titolo “La Costituzione italiana. Prospettiva storica di una costituzione sempre attuale”, organizzato dalla Società Dante Alighieri in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino.

Una rappresentanza di studentesse libanesi guidate dalla prof.ssa Caterina Carlini del Centro di Lingue e Traduzioni della Facoltà di Lettere dell’Università Statale di Beirut, prima dell’inizio della lezione tenuta da una docente universitaria in video-collegamento da Torino, ha ascoltato le parole del generale di brigata Giuseppe Bertoncello, comandante del contingente italiano e del Settore Ovest della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), che nel suo intervento di benvenuto ha rimarcato come sia proprio il “giuramento di osservanza della Costituzione e delle leggi dello Stato il fondamento della professione del soldato italiano”, ricordando poi, che “sui valori fondativi della Costituzione si trovi il presupposto giuridico alla base dell’intervento dei peacekeeper italiani in Libano, assieme ai colleghi di altre 47 nazioni del mondo”.

Da parte sua, l’organizzatrice dell’incontro, l’arch. Cristina Foti, presidente della Società DanteAlighieri in Libano, nell’esprimere parole di ringraziamento al generale Bertoncello, ha posto l’accento su come la presenza dei soldati di pace italiani favorisca anche la diffusione della cultura e della lingua italiana nel mondo, ricordando soprattutto la presenza all’interno della base di Shama della “Libreria della Pace”, uno dei 100 presidi letterari della lingua italiana nel mondo, unico presente all’interno di una infrastruttura militare.

La Libreria della Pace, progetto nato dalla collaborazione fra la Società Dante Alighieri e il Ministero della Difesa, nell’ambito di un protocollo d’intesa firmato nel 2018, ha lo scopo di favorire le relazioni interculturali tra i militari di diversi contingenti della missione delle Nazioni Unite nel Settore Ovest a guida italiana, attraverso la lettura.

Questo permette, attraverso lo studio, non solo ai militari di sentirsi ancora più integrati nel complesso scenario internazionale nel quale operano, ma anche a chi ne faccia richiesta di approfondire la conoscenza della lingua italiana.


La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. 

Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano, Medal Parade, militari italiani decorati con la medaglia ONU

Il Contingente Nazionale viene insignito della decorazione delle Nazioni Unite per la partecipazione alla missione UNIFIL

Il comandante della misisone UNIFIL alla Medal Parade

Shama, 14 novembre 2022 – La cerimonia militare della Medal Parade per i Caschi Blu italiani, si è svolta nei giorni scorsi nella base “Millevoi” di Shama, sede del contingente italiano in Libano.

Il generale di brigata Giuseppe Bertoncello, comandante del contingente Italiano in Libano e del Settore Ovest di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon), ha presieduto la cerimonia alla presenza del Force Commander e Head of Mission di UNIFIL, generale Aroldo Lazaro, del console onorario italiano a Tiro dott. Ahmad Seklaoui, del sindaco di Tiro, ing. Hassan Dbouk e di numerose autorità civili, militari e religiose.

Con la medaglia commemorativa delle Nazioni Unite, è stato così riconosciuto l’impegno profuso quotidianamente dagli uomini e dalle donne del contingente italiano nel sud del Libano, grazie al quale, senza soluzione di continuità dal 2006, viene garantita la sicurezza della vasta area di operazioni a sud del fiume Litani, in concorso alle Forze Armate libanesi.

A margine della cerimonia si è tenuta un’esibizione della Fanfara del 6° reggimento bersaglieri di Trapani, giunta nei giorni scorsi nel Paese dei Cedri, che ha consentito di dare maggiore enfasi e slancio alle attività di cooperazione civile e militare a supporto della popolazione locale nel settore a guida italiana.


La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo.

Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano, il contingente italiano dona computer e ausili didattici all’istituto scolastico delle Sorelle Antoniane di Rumaysh

Donato materiale informatico all’Istituto delle Sorelle Antoniane di Nostra Signora di Rumaysh in Libano del Sud

Shama, 27 ottobre 2022 – I Caschi Blu italiani del Settore Ovest di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon) hanno donato materiali informatici, quali personal computer portatili, videoproiettori e ausili didattici, all’Istituto scolastico delle Sorelle Antoniane di Rumaysh, municipalità all’estremo sud dell’area di operazioni del Contingente italiano in Libano.

Alla cerimonia di donazione, che si è svolta nell’Istituto scolastico, sono intervenuti il generale di brigata Giuseppe Bertoncello, comandante del Settore Ovest e del Contingente nazionale in Libano, il sindaco di Rumaysh Mr. Milad Al-Alam, il governatore distrettuale di Bint Jubail Mr. Charbel Al-Alam, sotto la cui responsabilità ricade la località sede dell’evento, e la direttrice dell’Istituto scolastico suor Rita Eid.

La direttrice nel suo intervento ha espresso parole di stima e gratitudine verso UNIFIL e il Contingente Italiano: “Grazie di essere qui e grazie per questa donazione che, oltre all’aiuto materiale che essa rappresenta, ha fatto sorridere e resi felici i nostri bambini e rappresenta un valido supporto per le nostre attività quotidiane”.

Il generale Bertoncello ha sottolineato che supportare la scuola e la cultura ad ampio spettro “è un investimento per il futuro delle nuove generazioni, nelle cui mani sono riposte tutte le speranze di un mondo che cerca di costruire la pace, come stiamo facendo tutti assieme in Libano”.

Il progetto, coordinato dagli specialisti del Multinational Cimic Group di Motta di Livenza (TV), si inquadra nell’ambito di intervento per il supporto essenziale all’ambiente civile, nel settore autorità locali e istruzione.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Il contingente italiano in Libano e l’Istituto Ricerche Studi Informazioni Difesa approfondiscono la gestione della crisi in caso di eventi naturali calamitosi

L’Istituto Studi Ricerche Informazioni Difesa (IStRID) e il Contingente italiano in Libano hanno organizzato un seminario sulla gestione delle emergenze causate da catastrofi naturali, tenuto a favore degli operatori di protezione civile della Terra dei Cedri.

Libano: seminario per gestire le crisi a supporto della popolazione

Shama, 27 ottobre 2022 – Nei giorni scorsi, il contingente italiano in Libano ha ospitato nella propria base di Shama un workshop incentrato sulla gestione della crisi e sulla ricerca dei dispersi in aree urbane a seguito di eventi naturali calamitosi.

Il seminario, sviluppato e tenuto in collaborazione con l’Istituto Ricerche Studi Informazioni Difesa (ISTRID), ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle principali organizzazioni che operano in caso di catastrofi ed emergenze a favore della popolazione del sud del Libano.

Durante la fase teorica sono state trattate le tematiche relative all’Urban Search and Rescue, la ricerca e soccorso in ambiente urbano, per definire l’insieme delle pratiche da adottare per le operazioni di ricerca e soccorso di persone sepolte sotto le macerie di edifici o strutture crollate, di dispersi dopo esplosioni o eventi sismici, con lo scopo di valutare i gap capacitivi nella struttura di protezione civile, migliorandone la resa.

Questo corso, il primo a svolgersi sull’argomento dalla fine della fase acuta della pandemia da Covid19 e il quarto organizzato nella Terra dei Cedri dall’ISTRID dal 2010 ad oggi, in collaborazione con i Caschi Blu italiani, nasce dalla tragica esperienza dell’esplosione dei silos al porto di Beirut del 4 agosto del 2020 che ha messo a dura prova la macchina dei soccorsi libanesi. Da quell’evento è scaturita la necessità di un coordinamento centrale dei soccorsi, per garantire una più efficiente ed efficace gestione dei soccorsi e delle risorse da mettere in campo in caso di eventi tragici.

A margine del workshop, il generale di brigata Giuseppe Bertoncello, comandante del contingente nazionale e del Settore Ovest della missione ONU assieme al responsabile area cooperazione civile e militare dell’ISTRID, dott. Roberto Faccani, ha consegnato ai rappresentanti degli organi di protezione civile presenti (Disaster Risk Reduction Unit, Civil Defence, Caritas, Red Cross, Al-Resala, Islamic Association for Health) apparecchiature elettroniche per la ricerca dei dispersi e dispositivi di protezione individuale.

Inoltre, la trattazione delle casistiche del corso ha focalizzato l’attenzione anche sulle cosiddette “tematiche di genere”, per dare risposte concrete alle esigenze femminili, dei disabili e delle persone anziane, consentendo loro il superamento dell’emergenza in tempi ragionevolmente rapidi. Per questo, l’ISTRID ha voluto donare alla direttrice di una Scuola per bambini diversamente abili di una municipalità libanese, macchinari per la manipolazione dell’argilla che facilitano il recupero della funzionalità manuale.

Tale iniziativa, pertanto, ha avuto l’ambizione di fornire un’altra forma di collaborazione strategica tra gli operatori libanesi del settore e i peacekeeper italiani che operano in Libano per conto delle NazioniUnite. Difatti, i militari italiani continuano nella loro incessante opera di sostegno alla popolazione locale con progetti, come questo, coordinati dagli specialisti del Multinational Cimic Group di Motta di Livenza (TV), sempre in contatto con le autorità locali per la pianificazione di interventi incentrati sui reali fabbisogni e sulle concrete necessità di tutte le municipalità dell’area di responsabilità.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano, il contingente italiano si addestra con le Forze Armate Libanesi

Soldati libanesi e dell’Onu si addestrano periodicamente insieme, per affinare le procedure di coordinamento e per avere un’azione congiunta più efficiente ed efficace.

Team fucileri in posizione di sicurezza

Shama, 21 ottobre 2022 – I Caschi Blu italiani della missione UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon), a poche settimane della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ne legittima la presenza in Libano, continuano senza sosta ad assicurare il controllo della vasta area di responsabilità assieme alle LAF (Lebanese Armed Forces), il cui supporto è uno dei pilastri su cui si fonda il mandato ONU nella Terra dei Cedri.

L’ultimo modulo addestrativo appena concluso, sviluppato congiuntamente con la 5^ brigata delle LAF, ha avuto per scenario l’approccio operativo nei centri abitati, con lo scopo di armonizzare le rispettive procedure tecnico-tattiche. In particolare, la progressione addestrativa ha visto, nella sua fase iniziale, approfondire le tecniche di movimento congiunto e le formazioni di una pattuglia mista, per poi focalizzare l’attenzione sulla bonifica ambientale di singoli edifici di varia conformazione e natura.

Durante tutte le fasi, sono stati simulati il ferimento di membri dei team, la loro stabilizzazione da parte di soccorritori militari e la successiva esfiltrazione su mezzi tattici. Per innalzare il livello di corrispondenza alla realtà dell’addestramento, è stato inoltre utilizzato munizionamento da simulazione ad ogiva marcante.

Cooperazione, interoperabilità e coordinamento sono i parametri fondamentali sui quali si basa la costante attività addestrativa condotta quotidianamente dai militari del battaglione di manovra italiano che opera nel settore occidentale dell’area di operazioni di UNIFIL, affidato al comando del generale di brigata Giuseppe Bertoncello, che ricopre anche il ruolo di comandante del contingente nazionale.

Il comando a guida italiana del Settore Occidentale di UNIFIL, per l’addestramento congiunto con le Forze Armate libanesi, mette periodicamente in campo ufficiali esperti nel campo della pianificazione operativa e addestrativa, organizzando con istruttori del 5° reggimento Fanteria Aosta di Messina e del reggimento Lancieri di Aosta (6°) di Palermo intense attività addestrative nel comprensorio del poligono di Chewakeer, nei pressi dell’antica città fenicia di Tiro.

Questo ha consentito nel tempo una vera e propria amalgama tra peacekeeper di UNIFIL e LAF, garantendo così un accrescimento del reciproco supporto, una maggiore conoscenza, una migliore cooperazione e coordinazione, ai fini di un più efficiente ed efficace impiego delle rispettive risorse e dello strumento operativo.

Team fucilieri italiani e LAF in addestramento congiunto

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La missione italiana in Libano a guida brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo. 

Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Libano: gara podistica di solidarietà per il contingente italiano

I Caschi Blu del Contingente italiano in Libano promuovono mensilmente un evento sportivo per supportare la popolazione libanese

Shama (Libano), 19 ottobre 2022 – Oltre 500 CaschiBlu della missione UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon), che operano nella base di Shama, dove ha sede il comando del Settore Ovest della missione delle Nazioni Unite in Libano, hanno partecipato alla gara podistica di solidarietà denominata Sector West Monthly Run. L’attività, promossa dal comandante del contingente nazionale e comandante del Settore Ovest generale di brigata Giuseppe Bertoncello, ha suggellato ancora una volta il forte legame che lega i peacekeeper italiani e di altre nazioni alla Terra dei Cedri.

Questa manifestazione, non agonistica, ha visto la partecipazione dei militari di diverse nazionalità per suggellare un momento di solidarietà a favore delle fasce sociali più bisognose. Infatti, grazie a questa iniziativa, sono stati donati kit scolastici ad alcune scuole elementari di tre villaggi delle zone più disagiate dell’area di responsabilità a guida italiana.

Le donazioni di questa attività, coordinate dagli specialisti del Multinational Cimic Groupdi Motta di Livenza (TV), si inquadrano nell’ambito dei progetti ad impatto immediato, attività svolte a favore della popolazione locale per soddisfare tempestivamente esigenze che vengono palesate dalle autorità del posto, ovvero analizzate dagli specialisti della cooperazione civile-militare.

Il loro obiettivo è quello di colmare gap capacitivi, sociali o di genere al fine di supportare le fasce della popolazione che ne hanno maggiore bisogno e, contestualmente, per avere un riscontro positivo in termini di gradimento della presenza degli operatori di pace sul territorio.

Nei prossimi mesi, con analoghe attività sportive e il coinvolgimento di tutti gli altri battaglioni multinazionali, si supporteranno altre esigenze prospettate dai sindaci delle municipalità del Libano del Sud, nel corso dei numerosi incontri con il comandante del contingente.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano: i Caschi Blu italiani sostengono la Croce Rossa libanese con attrezzature ospedaliere

Consegnate attrezzature ospedaliere acquistate con il contributo di donatori italiani e visitati da medici militari italiani pazienti libanesi

Donazione alla Croce Rossa libanese

Tiro, 12 ottobre 2022 – Il contingente italiano in Libano ancora una volta contribuisce, con la sua attività, al supporto sanitario che porta avanti da tempo a favore della popolazione locale.

La Croce Rossa Italiana, l’Associazione per l’Assistenza Spirituale alle Forze Armate e l’Unione Nazionale Sottufficiali d’Italia – grazie al contributo di alcuni donatori nazionali – hanno consegnato alla Croce Rossa libanese della sede di Tiro letti da ospedale, carrozzine ad auto spinta e da transito, oltre ad un ingente quantitativo di dispositivi sanitari di protezione individuale.

Queste donazioni sono state coordinate dagli specialisti del Multinational Cimic Group di Motta di Livenza (TV) e si inquadrano nell’ambito di intervento per il supporto essenziale all’ambiente civile nel settore salute, costituendo un ulteriore aiuto per il contrasto alla pandemia da Covid-19 che da tempo l’Italia e UNIFIL (la United Nation Interim Force in Lebanon) conducono per arginare il Coronavirus. 

Nel corso della cerimonia di consegna, presente anche il sindaco di Tiro Hassan Dbouk, la direttrice del presidio sanitario Aousayan Siklawi Ajami ha indirizzato parole di ringraziamento e di profonda amicizia al generale di brigata Giuseppe Bertoncello, comandante del contingente Italiano e del Settore Ovest della missione UNIFIL.

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I rapporti tra Caschi Blu italiani e Croce Rossa libanese sono consolidati ormai da molto tempo e costituiscono uno dei pilastri del proprio mandato stabiliti dalla risoluzione n. 1701/2006 del Consiglio di Sicurezza delle nazioni Unite, a supporto della popolazione libanese. 

Tra le attività più richieste, condotte in collaborazione con la Croce Rossa di Tiro, vi è il prelievo di sacche di sangue donate dai militari che consente, periodicamente, di far fronte alle richieste per mantenere inalterate e reintegrare le riserve delle banche del sangue degli ospedali locali.

La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo. 

Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano, esercitazione Steel Storm II-2022, i Caschi Blu italiani testano le procedure di interoperabilità in ambito multinazionale e interforze

Nel sud del Libano, a Naqoura, si è conclusa l’esercitazione “Steel Storm II – 2022”, per testare le procedure di interoperabilità in ambito multinazionale ed interforze tra paesi che partecipano alla missione delle Nazioni Unite e le Forze armate libanesi.

Esercito libanese e riserva mobile francese in azione

Libano del sud, 29 settembre 2022 – I Caschi Blu della missione della Nazioni Unite, che operano in Libano sulla base della risoluzione n. 1701 del 2006, recentemente rinnovata a fine agosto senza sostanziali modifiche al mandato della missione UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon), hanno condotto dal 20 al 23 settembre l’esercitazione semestrale multinazionale e interforze Steel Storm II-2022. 

L’attività esercitativa ha permesso di addestrare i peacekeeper alle procedure di integrazione delle varie componenti operative del dispositivo militare composto da 48 nazioni, di cui l’Italia costituisce una delle componenti più cospicue in termini numerici, nonché di incrementare il coordinamento e la cooperazione tra le unità operative della missione e la controparte strategica rappresentata dalle Forze Armate libanesi (LAF, Lebanese Armed Forces).

Nell’esercitazione Steel Storm i soldati italiani e i colleghi appartenenti agli altri battaglioni di manovra dei contingenti schierati nell’ambito della missione UNIFIL si sono addestrati nell’impiego delle armi individuali e di reparto, hanno sviluppato attività a fuoco statiche, dinamiche e congiunte con le LAF appartenenti alla 5^ Brigata, unità operativa schierata nel South Litani Sector (SLS), area geografica in linea di massima corrispondente all’area di responsabilità delle forze Onu nella regione.

Alla giornata conclusiva dell’attività addestrativa ha presenziato il capo della missione e comandante delle Forze UNIFIL in Libano, il generale di divisione Aroldo Lazaro, e tutti i comandanti delle unità da esso dipendenti, tra i quali il generale di brigata Giuseppe Bertoncello, comandante del Settore Ovest e del contingente italiano.

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La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo.

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