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Avvicendamento del comandante dell’Arma dei Carabinieri, prende il comando il generale Teo Luzi

Roma, 17 gennaio 2021 – Il generale Teo Luzi è il nuovo Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri.

L’avvicendamento è avvenuto con una cerimonia presso la caserma “O. De Tommaso”, sede della Legione Allievi Carabinieri in Roma, il generale Giovanni Nistri ha ceduto il comando al generale Teo Luzi.

La cerimonia, svoltasi secondo le vigenti prescrizioni per il contenimento della pandemia, è stata celebrata alla presenza del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Enzo Vecciarelli

In tribuna d’onore erano presenti, a causa delle restrizioni, un limitato numero di autorità politiche, religiose, amministrative e militari, tra cui le massime autorità istituzionali,  i vertici delle Forze Armate e di Polizia, il Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo generale di corpo d’armata Libero Lo Sardo, il presidente dell’O.N.A.O.M.A.C. generale di corpo d’armata Cesare Vitale ed esponenti di tutti gli organismi di rappresentanza dell’Arma.

Prima della cerimonia di avvicendamento, i generali Nistri e Luzi hanno reso omaggio ai Caduti deponendo una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto all’Altare della Patria ed al Sacrario dei Caduti del Museo Storico dell’Arma.

Chi è il generale Teo Luzi

Il generale di Corpo d’Armata Teo Luzi è nato a Cattolica (RN) il 14 novembre 1959. È coniugato con la signora Giusy e ha una figlia, Eleonora.

Ha intrapreso la carriera militare nel 1978 con la frequenza del 160° Corso dell’Accademia Militare di Modena, completando gli studi militari presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma nel biennio 1980-1982.

Ha frequentato il 117° Corso Superiore di Stato Maggiore presso la Scuola di Guerra dell’Esercito e, a seguire, il 1° Corso ISSMI (Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze) nell’A.A. 1994/1995, poi la 64ª sessione ordinaria IASD (Istituto Alti Studi per la Difesa) presso il Centro Alti Studi della Difesa nell’A.A. 2012/2013, conseguendo, con il massimo giudizio, i relativi titoli: “Scuola di Guerra”, “ISSMI” e “IASD”.

Ha conseguito la laurea in “Scienze Politiche” presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” nel 1987 e quella in “Giurisprudenza” presso il medesimo Ateneo nel 1991. Nel 2004 si è laureato in “Scienze Internazionali e Diplomatiche” presso l’Università degli Studi di Trieste. Nello stesso anno ha conseguito il Master di 2° livello in “Scienze strategiche” presso l’Università degli Studi di Torino e nel 2013 quello di “Strategia globale e sicurezza” presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

È stato direttore della rivista “Il Carabiniere”; è iscritto all’Albo dell’ordine dei Giornalisti del Lazio dall’ottobre del 2018.

Ha retto incarichi di comando per oltre 18 anni e, in particolare, quello di Comandante della Compagnia di Roma Centro (1984-1992) e dei Comandi provinciali di Savona (2001-2003) e Palermo (2007-2012), periodo, quest’ultimo, durante il quale ha contribuito a consolidare il ruolo delle Istituzioni pubbliche nella società locale e ha dato un rilevante apporto nella lotta contro la criminalità organizzata mafiosa, sia associativa sia economico-finanziaria. Tra altre investigazioni di maggior rilievo, nel 2008 ha coordinato l’operazione “Perseo” che ha condotto in carcere, per ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, oltre 100 affiliati a “Cosa nostra”, interrompendo il progetto criminale di ricostituire la “cupola mafiosa” siciliana; ha altresì coordinato investigazioni che hanno consentito il sequestro giudiziario, ai sensi della legislazione antimafia, di beni per un valore complessivo superiore ai 500 milioni di euro.

Dal gennaio 2016 al settembre 2018, è stato Comandante della Legione Carabinieri “Lombardia”.

Negli oltre 10 anni di servizio presso il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, dove ha ricoperto, tra gli altri, gli incarichi di Capo Ufficio Bilancio e Capo Ufficio Armamento e Equipaggiamenti Speciali, ha esercitato funzioni dirigenziali nel tempo sempre più elevate, sino a divenire quale Capo del VI Reparto (“Pianificazione Programmazione Bilancio e Controllo”), responsabile della manovra finanziaria dell’intero bilancio istituzionale e del successivo controllo strategico e, in qualità di Capo del IV Reparto ed Ispettore Logistico (“Sostegno Logistico delle Forze”), responsabile dell’organizzazione logistica, in Italia e all’estero, e dell’impiego delle risorse economiche assegnate per il funzionamento e ammodernamento dell’Arma. In tali vesti, ha fatto parte del “team dirigenziale” (D.M. 29/1/2014) incaricato di individuare la strategia per la realizzazione della “spending review” nelle Forze armate e della relativa “task force” (D.M. 280/8/2014), e ha preso parte agli analoghi lavori presso il Ministero dell’Interno finalizzati alla “spending review” delle Forze di Polizia.

Dal 2004 al 2006 è stato responsabile per il Ministro dell’Interno di progetti tecnologici del Programma Operativo Nazionale, finanziati per un valore di 40 milioni di euro dell’Unione Europea.

Ha anche assolto vari incarichi all’estero tra cui quello di Capo di Stato Maggiore presso la “Multinational Specialized Unit” (MSU) in Bosnia & Erzegovina (1998-1999) e Capo team dell’“advanced party” MSU in Kosovo.

Ha ricoperto, dal 6 settembre 2018 al 15 gennaio 2021, l’alta funzione di capo di Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.

È insignito dell’onorificenza di “Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”.

Crede fortemente nella tutela ambientale e nelle innovazioni dell’Amministrazione pubblica e, nel senso, ritiene che l’assunto di ogni buon dirigente sia l’art. 98 della Costituzione che recita «I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione».

Dal 16 gennaio 2021, il generale di Corpo d’Armata Teo Luzi è Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri.

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Pubblicata la versione per ciechi ed ipovedenti del Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri (video)

Roma, 30 dicembre 2020 – Da oggi 30 dicembre 2020 è disponibile sul sito www.carabinieri.it una speciale versione del calendario storico dell’Arma dei Carabinieri dedicata alle persone affette da cecità o ipovedenti.

L’audio racconto propone un’introduzione del giornalista Paolo Di Paolo, due interviste, rispettivamente all’autore dei testi dell’opera, professore Valerio Massimo Manfredi e al maestro Francesco Clemente, autore delle tavole nonché un intervento del professore Aldo Onorati relativo ai riferimenti danteschi presenti nei testi.

A seguire viene letta la prefazione al Calendario del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri generale di corpo d’armata Giovanni Nistri, ed i testi dei singoli mesi a cura del prof. Manfredi, preceduta dalla descrizione delle tavole.

Il Calendario, narra la storia del maresciallo Donato Alighieri che, percorrendo le dodici tavole, racconta alcuni eventi quotidiani del suo percorso professionale che misteriosamente si legano con i versi del quasi omonimo Sommo Poeta, portandoci così nella Divina Commedia e vivendo valori comuni alla stessa quali l’ispirazione, il coraggio, l’inventiva e la generosità. Il tutto è abbellito da dodici tavole del maestro Francesco Clemente, un esponente della Transavanguardia italiana, che fu anche collaboratore di Andy Warhol, in cui sono rappresentate l’essenza e le emozioni di ogni racconto. L’arte di Clemente e la scrittura di Manfredi sono perfettamente sposate alla profonda conoscenza dantiana di Aldo Onorati, testimone nel mondo della Divina Commedia, esponente della lecturae Dantis, che in maniera corale, ricordando i settecento anni della morte di Dante, raccontano lo spirito di sacrificio e di fedeltà del Carabiniere che veglia sui cittadini.

L’obiettivo di questo progetto è quello di trasmettere il vero significato del calendario, ovvero l’attenzione dell’Arma alla protezione e al supporto delle categorie più deboli, anche a coloro che non hanno la possibilità di vederne e leggerne il contenuto.

Cliccare il link seguente: https://extranet.carabinieri.it/v2015/?uid=2AE6680D2B32E712964D

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Accademia militare di Modena, giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana per gli allievi ufficiali del 201° corso “Esempio”

Modena, 31 ottobre 2020Giuramento solenne per i 211 allievi 201° corso “Esempio” ieri mattina all’interno del cortile d’onore dell’Accademia Militare e alla presenza del comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Camporeale.

Il corso annovera 211 allievi ufficiali, dei quali 197 italiani e 14 stranieri, provenienti da tredici diversi paesi diversi. La presenza femminile è di 39 allievi.

A premessa dell’evento, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Giovanni Nistri, sono intervenuti in video collegamento da Roma per sottolineare l’importanza del giuramento solenne.

Il generale Farina, nel portare il saluto del ministro della Difesa, onorevole Lorenzo Guerini, e del capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, ha esortato i futuri quadri dirigenziali della Forza Armata: “Siate consapevoli dell’importantissima fase di formazione che state vivendo oggi come Allievi per prepararvi al domani di Comandanti di uomini e donne. Essere Comandanti vuol dire servire il vostro personale con l’impegno continuo, la competenza e l’altruismo, promuovendo la partecipazione e la coesione del Reparto in cui opererete. Per essere all’altezza di questi compiti dovrete, oggi e sempre, dedicare tutte le vostre energie fisiche, intellettuali e valoriali. Per far questo, dovrete credere fermamente nei valori fondanti dell’Esercito Italiano, tra cui l’impegno, il sacrificio, il coraggio, la generosità e l’ESEMPIO che è anche il nome del vostro corso. La promessa solenne di fedeltà alla Repubblica e l’osservanza della Costituzione”, ha concluso il capo di SME, “sarà la strada maestra per il vostro cammino, l’impegno a credere in questi valori che hanno da sempre contraddistinto gli appartenenti all’Esercito”

Nel corso della cerimonia, il generale di brigata Rodolfo Sganga, comandante dell’Accademia, ha letto la formula del giuramento, alla quale gli allievi hanno risposto all’unisono “lo giuro!”. Quest’impegno solenne, assunto al cospetto della Bandiera d’Istituto, ha sancito l’ingresso dei cadetti a pieno titolo nell’Esercito Italiano, per servire l’Italia, le Istituzioni e i cittadini da Soldati.

Il generale di corpo d’armata Salvatore Camporeale rivolgendosi agli allievi ufficiali del 201° Corso ha detto: “L’Accademia militare vi sta formando al severo culto del dovere, unica via per forgiare intere generazioni di cittadini e comandanti di prim’ordine. Un’antica e gloriosa tradizione di impegno e dedizione che voi siete oggi chiamati a perpetuare, servendo in due Istituzioni, l’Esercito e l’Arma dei Carabinieri, che nei secoli sono sempre state in grado di confermarsi quale saldo e insostituibile punto di riferimento per la nazione.

“Comandare significa servire nel senso più alto del termine. Noi siamo un’unica schiera, come recita il motto dell’Accademia: Una Acies”

Alla cerimonia, condotta in forma ridotta, e nel pieno rispetto delle norme vigenti per il contrasto ed il contenimento da COVID-19, hanno inoltre presenziato alcune autorità civili locali. L’evento è stata trasmesso in diretta streaming, sulle piattaforme social dell’Esercito Italiano, per consentire a parenti e amici, impossibilitati a partecipare, di condividere con i propri cari un atto così importante nella vita di un soldato.

L’Istituto Militare di Modena è l’Accademia più antica d’Europa ed è collocato all’interno del palazzo Ducale, dove numerose generazioni di Ufficiali e di illustri esponenti della società Italiana, sono stati formati secondo i profondi valori alla base delle Istituzioni dello Stato: esempio, abnegazione, dignità, fedeltà, fermezza, onore.

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Fonte
: Stato Maggiore Esercito
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Carabinieri, celebrazione del centenario della nascita e del 77° anniversario del sacrificio del vicebrigadiere MOVM Salvo D’Acquisto

Torre di Palidoro (Fiumicino/RM) 23 settembre 2020 – Inaugurato nuovo polo museale storico e ambientale presso la Torre di Palidoro proprio lì dove il vice brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto versò il proprio sangue il 23 settembre 1943.
Abbiamo voluto manifestare con questo evento come questo non sia solo luogo di commemorazione ma luogo di riflessione rivolto al futuro. Un luogo della memoria storica, ma anche un luogo del futuro, dell’ambiente e dell’educazione”, queste le parole con cui il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Giovanni Nistri, ha descritto il significato del nuovo polo museale storico e ambientale.

Il polo museale con uno spazio a lui dedicato è incastonato nel contesto della riqualificazione dell’area. La medievale Torre di Palidoro è stata restaurata dalla Regione Lazio al fine di rendere fruibile il complesso, la cui gestione è stata affidata all’Arma dei Carabinieri che ha provveduto all’allestimento dello spazio interno dell’edificio garantendone l’apertura al pubblico. L’Arma ha provveduto anche al recupero dell’area verde di pertinenza, a cura del personale del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, garantendo il rispetto delle preesistenze vegetazionali e la graduale reintroduzione di specie vegetali autoctone tipiche dell’area protetta. Particolare importanza è stata attribuita alla realizzazione di un percorso didattico ambientale, con la realizzazione di “un’Aula nel Bosco” al fine di rendere fruibile l’area alle scolaresche, nonché di spazi dedicati al riposo e alla riflessione.

Il progetto museale si compone di due parti, che illustrano alcune vicende dei Carabinieri negli anni dal 1940 al 1946 nonché i dettagli della vita di Salvo D’Acquisto, dall’infanzia al suo gesto eroico. Esso è stato inaugurato alla presenza del Ministro della Difesa, onorevole Lorenzo Guerini  – che ha tagliato il nastro inaugurale – accompagnato dal presidente della giunta regionale del Lazio, onorevole Nicola Zingaretti, dal capo di Stato Maggiore della Difesa, generale di squadra aerea Enzo Vecciarelli, dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Giovanni Nistri, e dal fratello dell’Eroe, prof. Alessandro D’Acquisto. La presentazione è stata a cura del comandante interregionale “Podgora”, generale di corpo d’armata Ilio Ciceri.  

Il ministro Lorenzo Guerini ha dichiarato: “Da Palidoro, nel ricordo del sacrificio di Salvo D’Acquisto, desidero rinnovare il mio più sentito e profondo ringraziamento a tutti i Carabinieri, che ovunque siano chiamati ad operare, contribuiscono a preservare i valori civili che abbiamo conquistato a duro prezzo e per i quali, settantasette anni fa, Salvo D’Acquisto sacrificò la sua vita. Il gesto del giovane Vice Brigadiere è il simbolo dello spirito di sacrificio e della dedizione dell’Arma al servizio del prossimo e ancora oggi la sua figura, il suo messaggio e il suo esempio sono un punto di riferimento per tutti i Carabinieri d’Italia”.

La cerimonia si è svolta in occasione della celebrazione del centenario della nascita e del 77mo anniversario del sacrificio della vita del vice brigadiere Salvo D’Acquisto, per cui è stato insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria. Il ministro della Difesa, il comandante generale e le autorità hanno inoltre deposto una corona d’alloro ai piedi della stele eretta in ricordo del giovane decorato. Salvo D’Acquisto venne fucilato dai nazisti proprio in questo parco, dopo aver offerto la sua persona al posto di 22 civili che rappresentavano le vittime innocenti di una rappresaglia.

Il centenario che si avvicina”, ha rimarcato il generale Giovanni Nistri, “ci ricorda la nascita che si contrappone alla morte, come un chicco di grano che morendo ha prodotto i suoi frutti che andranno anche al di là del fatto storico. E quindi abbiamo voluto che questa giornata fosse una esemplificazione dei frutti che crescono”.

Chi era il vice brigadiere Salvo D’Acquisto

  • Il vice brigadiere Salvo D’Acquisto nacque a Napoli il 15 ottobre 1920 da Salvatore D’Acquisto, operaio di origine palermitane, e Ines Marignetti, casalinga, e fu primo di cinque figli;
  • a quattordici anni lasciò gli studi per lavorare con uno zio a contribuire ai disagi economici della famiglia;
  • il 15 agosto 1939 si arruolò nell’Arma dei Carabinieri: una strada che già fu percorsa dal nonno e da due zii materni marescialli, e da uno zio paterno, carabiniere;
  • il 15 gennaio 1940 venne promosso Carabiniere;
  • il 10 febbraio 1940 fu destinato alla Legione di Roma e assegnato al Nucleo per le fabbricazioni di guerra;
  • il 28 ottobre 1940 venne mobilitato ed assegnato alla 608ª Sezione CC RR per la divisione aerea “Pegaso” dell’Aeronautica Militare raggiungendo con la propria sezione la Tripolitania;
  • il 13 settembre 1942 rientrò in Patria per la frequenza del 1° corso accelerato allievi sottufficiali;
  • il 15 dicembre dello stesso anno venne promosso vicebrigadiere;
  • il 22 dicembre 1942 giunse, in sottordine, alla Stazione Carabinieri di Torrimpietra di cui assume il comando in S.V.;
  • il 23 settembre 1943 i tedeschi, per rappresaglia a seguito della morte, verosimilmente accidentale, di un loro militare, si apprestavano a fucilare ventidue innocenti abitanti di Torrimpietra, quando il giovane Vicebrigadiere si assunse la responsabilità di quella morte pagando con la sua vita la salvezza degli ostaggi.

Motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”, concessa motu proprio dal Luogotenente Generale del Regno Umberto di Savoia:

“ Esempio luminoso di altruismo, spinto fino alla suprema rinunzia della vita, sul luogo stesso del supplizio, dove, per barbara rappresaglia, era stato condotto dalle orde naziste, insieme con 22 ostaggi civili del territorio della sua stazione, pur essi innocenti non esitava a dichiararsi unico responsabile d’un presunto attentato contro le forze armate tedesche. Affrontava così da solo, impavido la morte, imponendosi al rispetto dei suoi stessi carnefici e scrivendo una nuova pagina indelebile di purissimo eroismo nella storia gloriosa dell’Arma.”

Torre di Palidoro (Roma), 23 settembre 1943.D. Luog. 15 febbraio 1945.          

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L’Arma dei Carabinieri celebra il 206° annuale della fondazione (video)

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Roma, 05 giugno 2020 – Ricorre oggi il 206° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, che quest’anno assume un significato ancora più profondo in quanto coincide con il centenario della concessione della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera di Guerra dell’Istituzione, per il valore dimostrato e il sangue versato durante il primo conflitto mondiale. Era il 5 giugno 1920 e da allora in questa data si celebra la Festa dell’Arma, nata come “Corpo dei Carabinieri reali” il 13 luglio del 1814.

La celebrazione della ricorrenza è avvenuta con la deposizione di una corona d’alloro ai caduti, nel Sacrario del Museo Storico dell’Arma. Presenti per rendere omaggio il ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini, il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, il comandante generale, generale di corpo d’armata Giovanni Nistri, e i presidenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Opera Nazionale di Assistenza per Orfani dei Militari dell’Arma.

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Le misure di contenimento della pandemia non hanno consentito di prevedere la tradizionale cerimonia militare, ma come ha ricordato il Comandante Generale nel messaggio rivolto a tutti i carabinieri “la solennità ideale della ricorrenza è interamente riposta nella confermata adesione di tutti ai valori fondanti dell’Istituzione. Tali principi sono emblematicamente sottesi nella concessione, esattamente cento anni fa da oggi, della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla nostra gloriosa Bandiera e hanno ricevuto rinnovata attestazione nelle attività condotte durante l’emergenza sanitaria. Sin dal suo insorgere l’Arma tutta, dai minori livelli ordinativi in su e ovunque sul territorio nazionale, ha rappresentato la più immediata espressione della prossimità dello Stato ai cittadini, dimostrandosi ancora una volta concreta interprete di quel ruolo di rassicurazione, solidarietà e protezione che è patrimonio unanimemente riconosciuto della Sua storia”.

Un contributo prezioso quello offerto dai Carabinieri in questi difficili frangenti, al pari di quello nell’ordinario contrasto a ogni forma di criminalità, reso con abnegazione silenziosa, spesso mettendo a rischio la propria incolumità. Un pericolo reale, testimoniato dai tanti Caduti di ogni tempo, basti ricordare l’eroismo del vice brigadiere Salvo d’Acquisto, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, di cui il prossimo 17 ottobre ricorre il centenario della nascita, e l’esempio del mar. magg. Vincenzo Carlo Di Gennaro, ai cui famigliari ieri il generale Nistri ha personalmente consegnato la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, e ultimi, in ordine di tempo, i Caduti appuntato scelto Emanuele Anzini e vice brigadiere Mario Cerciello Rega.

Fin dalla sua nascita l’Arma dei Carabinieri è al fianco degli italiani per garantire loro sicurezza e prossimità attraverso la capillare diffusione sul territorio delle oltre 4500 Stazioni e Tenenze territoriali, alle quali si aggiungono le circa 1.000 Stazioni forestali, e contribuisce alla tutela di interessi collettivi attraverso l’impegno dei reparti specializzati. Per far ciò, ha spesso adeguato la propria struttura organizzativa, mantenendosi saldamente ancorata ai propri valori. In quest’opera di continuo rinnovamento cento anni fa nascevano la scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze, i Battaglioni Mobili e la Banda musicale dell’Arma.

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La professionalità degli uomini e delle donne dell’Arma presenti in numerose aree del mondo, inquadrati in contingenti multinazionali e interforze a fianco dei colleghi di Esercito, Marina e Aeronautica” è stata sottolineata dal Capo di Stato Maggiore della Difesa nel suo messaggio augurale per la ricorrenza, evidenziando tra l’altro “lo straordinario impegno per favorire la pacifica convivenza tra i popoli e dare sostegno e migliori prospettive di vita in luoghi e terre remote”.

Il ministro della Difesa ha invece posto l’attenzione sull’innata capacità dei carabinieri di essere, con garbo e discrezione, sempre vicini ai cittadini, che sanno di poter trovare in ciascun di loro un riferimento sicuro e una mano tesa nelle difficoltà. L’on. Guerini ha pertanto invitato le donne e gli uomini dell’Arma ad essere “fieri ed orgogliosi di questo rapporto privilegiato con gli italiani costruito in più di due secoli di vita, alimentato quotidianamente per garantire sicurezza, legalità e ordine.

Anche il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, con un messaggio indirizzato al generale Nistri, ha rivolto l’augurio più fervido degli italiani a tutti i carabinieri, sottolineando la dedizione dimostrata in questo periodo particolarmente difficile che “ha confermato quel rapporto di naturale relazione e fiducia con la gente, garantendo la prossimità rassicurante dello Stato, solidarietà e concreta assistenza”. Lo spirito di sacrificio dei militari dell’Arma in favore delle comunità loro affidate è testimoniato anche dall’elevato numero di contagiati e di deceduti, ha proseguito il Capo dello Stato, che ha voluto esprimere la vicinanza e la riconoscenza della Repubblica ai Caduti di ogni tempo e ai loro familiari.

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Scuola Ufficiali Carabinieri, inaugurato l’anno accademico 2019-2020

Inaugurazione anno accademico arrivo Autorità

Roma, 25 gennaio 2020 – Nella mattinata, presso l’aula magna della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, alla presenza del presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, dei Ministri degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, della Giustizia, Alfonso Bonafede, della Difesa, Lorenzo Guerini, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa, dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, e per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, e del Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2019 – 2020.

Fra le tante personalità presenti, autorità parlamentari, di governo e diplomatiche, esponenti delle magistrature, delle Forze armate, delle Forze di polizia, delle agenzie di informazione e sicurezza, il presidente del Gruppo Medaglie d’Oro al V.M., i presidenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali in congedo ed esponenti degli organismi di rappresentanza dell’Arma.

La cerimonia è stata aperta dal comandante della scuola, generale di divisione Riccardo Galletta, che ha indirizzato il proprio saluto ai presenti illustrando le attività didattiche svolte dall’Istituto.

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Ha quindi preso la parola il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Giovanni Nistri. Tra i temi trattati, la necessità, nonostante il 2019 abbia segnato il più basso tasso di reati degli ultimi 10 anni, di accrescere la sicurezza percepita anche attraverso la rassicurazione dei singoli, minacciati dall’ansia, acuita dalle crescenti fragilità sociali. Il modello di prossimità dell’Arma, capillarmente diffuso sul territorio, che coniuga efficienza operativa e qualità delle relazioni umane risponde a questa esigenza. Tenenze e Stazioni rappresentano infatti per 7.416 Comuni d’Italia l’unico presidio di polizia e a questo presidio nel 2019 sono stati destinati oltre 2.600 carabinieri. I reparti dell’Arma nel loro complesso hanno perseguito il 73% di tutti i reati denunciati, scoprendo il 63% dei casi risolti da tutte le Forze dell’Ordine.

Un impegno, ha ricordato il generale Nistri, che sovente mette a repentaglio l’incolumità dei Carabinieri, come dimostrano i tre morti e 2.033 feriti e contusi, vittime di resistenze e aggressioni, oltre il 28% in più rispetto al 2018. Un dato che preoccupa perché frutto di un clima che vede l’autorità costituita comunque espressa associata a riferimenti negativi. Da qui la riflessione sul bisogno di misura anche nella formazione dell’opinione pubblica.

Il modello di prossimità è “l’anima” che l’Arma apporta al sistema della sicurezza interna. Un sistema equilibrato nel quale l’espressione formale della pubblica sicurezza procede “verticalmente” dalle autorità provinciali – prefetti e questori – a quella nazionale del Ministro dell’Interno, ma trova il suo completamento nella responsabilità “orizzontale”, propria nella maggior parte dei casi dei Reparti Carabinieri, unici presidi sul territorio. 

La cerimonia è stata anche l’occasione per tracciare un bilancio della riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato nell’Arma: a 3 anni dall’adozione dei provvedimenti i risultati operativi si sono moltiplicati, con controlli che hanno registrato un incremento progressivo, del 31% nei primi due anni e di un ulteriore 6% nel 2019, anche grazie all’assegnazione di 790 militari ai reparti forestali e all’acquisizione di mezzi ed equipaggiamenti. Le misure organizzative adottate hanno inoltre consentito di conseguire economie di esercizio per 35 milioni di euro, superando l’obiettivo di 32 milioni fissato per legge.

Si è parlato inoltre di innovazione tecnologica, con importanti investimenti sia nell’area operativa che in quella concorsuale, e di benessere del personale. Il generale Nistri ha auspicato tra l’altro provvedimenti che possano compensare la riduzione del trattamento pensionistico a seguito dell’introduzione del sistema contributivo

Parlando di diritti del personale il comandante generale ha affrontato il tema dell’associazionismo militare di natura sindacale. Un argomento a cui l’Istituzione guarda con estremo interesse e con il vivo auspicio che una legge sia approvata a breve, nella convinzione che “l’innesto delle relazioni sindacali non è un aspetto neutro nella regolazione della vita di un’Istituzione, talché risulterebbero assai semplicistiche soluzioni che, aderenti a realtà organizzative affatto differenti, non tengano nella dovuta considerazione le necessità operative e di impiego di migliaia di presidi diffusi sul territorio nazionale”.

Infine, rivolgendosi ai giovani ufficiali allievi, il generale Nistri ha ricordato che la militarità, requisito irrinunciabile per l’Arma, è condizione particolare, riconosciuta dalla Costituzione a presidio delle Istituzione democratiche e comporta dei limiti di continenza. Ha citato Giuseppe Mazzini che scriveva: “La questione vitale che si agita nel nostro secolo è una questione di educazione. Educazione ad un principio: il dovere. Attraverso l’educazione al dovere si può arrivare a comprendere che lo scopo della vita non è quello di essere più o meno felici, ma di rendere sé stessi e gli altri migliori. Questo non vuol dire rinunciare ai diritti, bensì arrivare al loro raggiungimento attraverso la pratica dei doveri”. “La pratica dei doveri – ha proseguito il Comandante Generale – è la grammatica etica della nostra formazione e la pietra d’angolo della nostra funzione. Una funzione da esercitare con «disciplina ed onore», come recita la Costituzione. E non ci può essere onore senza servizio. Servire la Patria e i cittadini. Servire i Carabinieri che vi verranno affidati. Servirli con la competenza delle conoscenze, l’umiltà dell’ascolto, la responsabilità delle decisioni, il coraggio delle rinunce”.

Inaugurazione anno accademico 2019 - 2020 (2)

Ha preso dunque la parola il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini il quale, dopo aver ribadito ai giovani ufficiali allievi “che se l’arma dei carabinieri, da oltre due secoli, è un pilastro insostituibile per la nostra collettività, lo deve anche e soprattutto alla capacità che ha dimostrato di saper trasmettere alle sue nuove generazioni tutto il suo inestimabile patrimonio di tradizioni, di identità, di valori, di conoscenza, di procedure, di tecnologia”, ha dichiarato aperto l’anno accademico 2019 – 2020.

Inaugurazione anno accademico - Giuseppe Conte

In chiusura ha preso la parola il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte che ha fatto una attenta disamina delle innumerevoli attività che vedono impegnati i carabinieri sul territorio nazionale e all’estero. “Siete una risorsa del Paese” –  ha detto il massimo esponente del Governo – “che sa ispirarsi alle regole democratiche, divenendo veicolo di promozione di quell’umanesimo che deve porre l’individuo al centro della società. Una forza sana, che sa affrontare anche le vicende più dolorose, andando ben oltre le normali mansioni d’istituto e rinunciando, talvolta, anche al calore degli affetti più cari, ricompensati tuttavia, da attestazioni di riconoscenza e piena umanità da parte del cittadino. Ed è così che il sistema della pubblica sicurezza trova il suo necessario completamento nella responsabilità, aderente e concreta, dell’azione di polizia delle comunità, risalente, nella maggior parte dei casi, proprio ai Reparti dei Carabinieri”.

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Presentato il calendario CITES 2020, sulla tutela delle specie italiane e dei loro habitat protetti dai Carabinieri

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Roma, 11 dicembre 2019 – Presentato il Calendario CITES 2020 presso la Fondazione Bioparco di Roma, alla presenza del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri e del generale corpo di armata Ciro D’Angelo, comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri:

Il tema centrale che l’edizione 2020 del Calendario CITES si propone di diffondere è rappresentato dalla conoscenza delle specie CITES italiane ed europee e degli habitat dove, in Italia, queste vengono tutelate con azioni di vigilanza, controllo e gestione da parte dell’Arma dei carabinieri. La scelta è avvenuta dopo aver sviluppato negli ultimi anni la tematica delle specie esotiche, per le quali il nostro Paese si pone, in molti casi, come uno dei principali importatori, grazie alle eccellenze nazionali nel settore della pelletteria, del tessile e del legname.

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“La legge Madia prevedeva un risparmio di 19 milioni mentre a oggi ne abbiamo risparmiati 21. Due in più. I dati sono incontrovertibili”, detto Giovanni Nistri, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri riferendosi ai parametri del provvedimento legislativo che ha unificato l’Arma dei Carabinieri con il Corpo forestale dello Stato. “I controlli negli ultimi 2 anni sono aumentati: il primo anno dell’11%, il secondo anno del 17% e a novembre scorso il dato è di +10%. Gli illeciti amministrativi accertati nel 2018 sono cresciuti del 25%, mentre le sanzioni ammontano a circa 3 milioni e stiamo destinando i primi 11 ufficiali che andranno a rinforzare i reparti da lungo tempo senza funzionari. Abbiamo aumentato le stazioni Meteomont, dedicate al servizio antivalanghe, e l’intenzione è di dislocarle progressivamente in tutte le regioni in cui non erano presenti. L’Arma al settore ambientale ci tiene molto, e non da ora, ma da quando nel 1982 sono stati creati i primi reparti per la tutela ambientale. L’unificazione tra Arma dei Carabinieri e Corpo forestale è funzionale a migliorare il futuro, perché se continuiamo a guardare i confini non andiamo da nessuna parte, nelle istituzioni come nella geografia”.

La presentazione si è conclusa con una tavola rotonda moderata dal giornalista e Presidente della Fondazione Bioparco di Roma Francesco Petretti. Vi hanno preso parte tra gli altri, il professori ed esperti del settore Luigi Boitani e Gianluca Piovesan, Paolo Aielli, amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (che anche quest’anno ha fornito la propria collaborazione per la stampa e la grafica) e Maria Carmela Giarratano, direttore generale per la protezione della natura e del mare del Ministero dell’Ambiente.

impag_calendario_2020_pagina_06_.jpgIl raggruppamento Carabinieri CITES con i suoi 35 Nuclei, 11 distaccamenti in area doganale ed una Sezione Operativa Centrale nell’ambito del Reparto Operativo, sovrintende alle attività previste dalla normativa nazionale e comunitaria di attuazione della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche in pericolo di estinzione, firmata a Washington il 3 marzo 1973 e ratificata con legge n.874 del 19 dicembre 1975.

Il Calendario CITES, realizzato per la prima volta nel 2008, riscuote ogni anno apprezzamento nel mondo scientifico, anche internazionale, tra gli addetti al settore e tra i giovani, in particolare tra gli studenti; per questo ha ottenuto, nel 2014, un riconoscimento del Segretariato Generale CITES di Ginevra che, in occasione del World Wildlife Day, lo ha citato tra i dieci progetti di comunicazione nel settore più importanti a livello mondiale.

Il Calendario si rinnova ogni anno, pur mantenendo alcuni punti fermi, come la proposizione di immagini di alta qualità e dal forte potere attrattivo, ritraenti alcune specie simbolo del dramma della minaccia di estinzione delle specie, cui sono associate informazioni in ”pillole”, tradotte anche in inglese, sul grado e la natura della minaccia in natura, su alcune curiosità che le distinguono, su quanto il Servizio CITES dell’Arma ha fatto e fa per tutelarle in Italia e nel Mondo.

I carabinieri del Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari, infatti, operano nello specifico settore attraverso due grandi azioni di competenza: l’applicazione della “CITES”, attraverso il Raggruppamento Carabinieri CITES e i reparti funzionalmente dipendenti, al fine di contrastare il commercio illegale nazionale ed internazionale di queste specie, con attività di certificazione, controllo e polizia giudiziaria, e grazie alla gestione, monitoraggio e sorveglianza delle oltre 130 riserve naturali statali e delle 17 aree demaniali di interesse naturalistico, da parte del Raggruppamento Carabinieri per la Biodiversità, con i suoi 28 reparti sul territorio.

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Il Calendario Cites non è in vendita ma viene distribuito gratuitamente dai reparti forestali soprattutto a scolaresche e in occasione di eventi di educazione ambientale.

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Carabinieri e “Soroptimist international d’Italia” uniti nel sostegno alle donne vittime di violenza

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Roma, 22 novembre 2019 – Il comandante generale gen. c.a. Giovanni Nistri e la presidente del “Soroptimist International d’Italia” dott.ssa Mariolina Coppola questa mattina hanno sottoscritto presso il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri  un protocollo d’intesa finalizzato a disciplinare l’attività di collaborazione nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé” a sostegno alle donne vittime di violenza. 

Un’iniziativa nata nel 2015 che ha consentito l’allestimento, all’interno di oltre 100 caserme dell’Arma, di locali protetti, accoglienti e tecnologicamente attrezzati, per sostenere la donna e altre vittime vulnerabili nel delicato momento della denuncia di violenza.

Con la sottoscrizione dell’odierno protocollo l’Arma e Soroptimist si impegnano a estendere la denominazione “Una stanza tutta per sé” a tutti i locali che in futuro verranno allestiti presso le caserme Carabinieri, individuando idonei arredi e dotazioni, che saranno selezionati nel rispetto di alcuni standard stabiliti all’interno di linee guida condivise e allegate all’accordo.

In prossimità dell’ingresso di tutte le stanze dedicate all’ascolto protetto verrà apposta una targa del Soroptimist International d’Italia quale ente patrocinante dell’iniziativa.

L’importante accordo prevede inoltre che l’Arma dei Carabinieri e “Soroptimist International d’Italia” si impegnino a promuovere iniziative didattiche e formative per favorire la condivisione delle esperienze e lo scambio di best practices nella tutela delle donne vittime di violenza.

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L’Arma celebra la patrona “Virgo fidelis”, nel 70° anniversario della proclamazione

Celebrazione Virgo Fidelis (2)

Roma, 21 novembre 2019 – Celebrato oggi a Roma il 70 anniversario della proclamazione della Maria Virgo Videlis, patrona dei Carabinieri. Le celebrazioni della Patrona dell’Arma sono iniziate questa mattina nel Museo Storico di piazza Risorgimento, dove il comandante generale Giovanni Nistri ha deposto una corona d’alloro al Sacrario in onore dei Carabinieri caduti.

Successivamente il generale Nistri si è recato presso la Scuola Ufficiali Carabinieri dove alla presenza dei rappresentanti di Poste Italiane, dell’Istituto Poligrafico, della Zecca dello Stato e del Ministero dello Sviluppo Economico è stato presentato il francobollo celebrativo della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma, emesso per celebrare il 70° anniversario della proclamazione.

Presentazione Francobollo Virgo Fidelis (1)

La vignetta, di Maria Carmela Perrini, delimitata a sinistra da due bande verticali con i colori dell’Arma dei Carabinieri, raffigura il bassorilievo “Virgo Fidelis” dello scultore e architetto Giuliano Leonardi, custodito presso la Legione Allievi Carabinieri di Roma, che rappresenta la Vergine in atteggiamento raccolto mentre legge in un libro le parole profetiche dell’Apocalisse: “Sii fedele sino alla morte”. Il nuovo francobollo è stato inserito in una raccolta che ricomprende tutti quelli emessi per l’Arma dei Carabinieri, dal primo, risalente al 1964, in occasione dei 150 anni dell’Arma, a quelli per la celebrazione del Bicentenario e di altre ricorrenze, sino ai giorni nostri, per un totale di ventidue emissioni filateliche.

Al termine della presentazione, S.E. Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, e l’Ordinario Militare, S.E. Mons. Santo Marcianò, hanno celebrato la Santa Messa a cui hanno preso parte i Vertici dell’Arma, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Associazione Nazionale Forestali in congedo, dell’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.) e degli organismi di rappresentanza, insieme ai Carabinieri in servizio nei reparti della Capitale.

Alla Santa Messa è seguita la celebrazione della “Giornata dell’Orfano”, istituita nel 1996, che rappresenta per i Carabinieri e per l’O.N.A.O.M.A.C. un concreto momento di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi, mediante la consegna di borse di studio e premi agli orfani maggiormente distintisi nel rendimento scolastico. Nella circostanza il generale Nistri ha premiato personalmente alcuni orfani.

Celebrazione Virgo Fidelis (1)

La celebrazione della Virgo Fidelis risale al 1949, quando Papa Pio XII proclamò ufficialmente Maria “Virgo Fidelis” Patrona dei Carabinieri, fissandone la ricorrenza al 21 novembre, data in cui la Cristianità celebra la Presentazione di Maria Vergine al tempio e anniversario della “Battaglia di Culqualber”.

Il 21 novembre del 1941 ebbe luogo una delle più cruente battaglie in terra d’Africa, nella quale un Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber. Quei Caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace e in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio. Alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita, per il fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta per la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.

Presentazione Francobollo Virgo Fidelis (9)

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A sei bandiere di guerra la medaglia dell’Ordine Militare d’Italia durante la cerimonia del 4 novembre a Napoli (video)

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Napoli, 8 novembre 2019 – Le Forze Armate quest’anno hanno celebrato la loro festa e l’unita d’Italia a Napoli sotto richiesta del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per donare ulteriore lustro alla città. Mezzi militari, sfilamento di reparti interforze, associazioni d’arma, hanno “invaso” la città, da largo Diaz a Piazza del Plebiscito, dando cosi possibilità ai napoletani di avvicinarsi alla Marina Militare, Aeronautica, Esercito, Carabinieri e alla Guardia di Finanza, l’unica forza di polizia adibita al controllo Marittimo.

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Una cerimonia ufficiale per commemorare la giornata si è svolta tra lungomare Caracciolo e largo Diaz dove militari uomini e donne delle quattro Forze Armate, Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri, la Guardia di Finanza si sono ammassati di fronte alle numerose autorità militari, civili e religiose.

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La cerimonia è stata presenziata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini e da capo di Stato Maggiore generale di squadra aerea Enzo Vecciarelli. Presenti i capi di Stato Maggiore dell’Esercito generale di corpo d’armata Salvatore Farina, della Marina Militare ammiraglio ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, dell’Aeronautica Militare generale di squadra aerea Alberto Rosso, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri generale Giovanni Nistri e il comandante della Guardia di Finanza generale di corpo d’armata Giuseppe Zafarana.

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Nel corso della cerimonia 6 bandiere di guerra sono state onorificate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con la medaglia dell’Ordine Militare d’Italia:

  • Bandiera di guerra della Marina Militare e delle Forze Navali,
  • Bandiera di guerra del 151° reggimento Fanteria “Sassari”
  • Bandiera di guerra del 4° reggimento Alpini Paracadutisti,
  • Bandiera di guerra del 51° stormo dell’Aeronautica Militare,
  • Bandiera di guerra del 7° reggimento Carabinieri “Trentino Alto Adige”,
  • Bandiera di guerra del 13° reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”.

Nel dettaglio le motivazioni dell’onorificenza:

Bandiera di guerra della Marina Militare e delle Forze Navali, 
Mar Mediterraneo, 12 marzo 2015 – 31 dicembre 2018

Gli equipaggi delle Forze Navali della Marina Militare, impegnati nell’Operazione “Mare Sicuro”, conducevano con abnegazione, elevata professionalità, perizia marinaresca, ed eccezionale umanità e spirito di servizio, una meritoria missione di contrasto all’uso illegittimo dell’alto mare.

Hanno assicurato il necessario livello di sicurezza marittima per la tutela dei molteplici interessi nazionali esposti a crescenti rischi e incertezze causati dall’aggravarsi della minaccia terroristica.

Sovente esponevano la propria vita a manifesto pericolo per la cattura di unità ed il fermo degli equipaggi appartenenti a organizzazioni criminali dedite ai traffici illeciti, raccogliendo, altresì, informazioni utili a comprendere l’andamento della crisi mediterranea. In tale ambito gli equipaggi delle Forze Navali della Marina Militare hanno meritato il plauso della Nazione tutta e della Comunità Internazionale, dando lustro e prestigio alla Forza Armata.

Bandiera di guerra del 151° reggimento fanteria “Sassari”
Afghanistan, Libano e Iraq, 2007 – 2018 

Prestigiosa unità che per oltre un decennio ha condotto molteplici attività di elevata valenza per la sicurezza e la stabilizzazione di territori caratterizzati da diffusa violenza interetnica e significativa minaccia terroristica.

Nel solco delle più fulgide tradizioni della Fanteria italiana, il 151°, costantemente animato da abnegazione e saldezza morale, ha dato prova di audacia e altissimo senso del dovere conducendo con magistrale perizia operazioni ad elevato rischio in contesti impervi quali l’Afghanistan, il Libano e l’Iraq. In questa ultima regione i fanti della Sassari, a presidio della strategica diga di Mosul, hanno dato ennesima prova di perizia e dedizione al dovere.

Reggimento da sempre riconosciuto quale unità d’eccellenza della nostra Fanteria, fedele al proprio motto “sa vida pro sa patria”, ha contribuito a dare lustro all’Esercito e all’Italia in ambito internazionale.

Bandiera di guerra del 4° reggimento Alpini Paracadutisti
Mozambico, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Afghanistan, Libano, Iraq, Libia e Somalia, 2002 – 2018

Unità delle Forze Speciali, impiegata in molteplici e rischiosi Teatri Operativi, si prodigava con altissima professionalità e indiscusso coraggio nel compimento delle ardue missioni assegnate, esercitando con straordinaria efficacia la propria limpida, ardita e intelligente azione militare in ogni situazione operativa di particolare complessità e delicatezza.

Animati da abnegazione, valore e ardimento, spesso schierati in condizioni operative e ambientali di elevato rischio, gli Alpini del 4°, fedeli al proprio motto “in adversa ultra adversa”, hanno ottenuto importanti risultati operativi consentendo il raggiungimento di obiettivi di rilevanza strategica.

Ammirevole esempio di Reparto che, per audacia e altissimo senso del dovere, ha contribuito ad accrescere il prestigio dell’Esercito Italiano in contesti internazionali dando lustro alla Nazione.

Bandiera di guerra del 51° stormo dell’Aeronautica Militare
Cieli dell’Afghanistan, della Libia e dell’Iraq, 2015 – 2019

Prestigiosa unità di volo dell’Aeronautica Militare, dalle gloriose tradizioni, impiegata senza soluzione di continuità, nei vari teatri di crisi al servizio della comunità internazionale.

Dopo aver operato nell’ambito dell’operazione ISAF in Afghanistan e aver partecipato all’operazione UNIFIED PROTECTOR in Libia, il 51° Stormo, a brevissima distanza dal proprio rientro, è stato dapprima rischierato sulla base di Trapani, per oltre un anno, per il monitoraggio della delicata e contingente situazione politica nel Mediterraneo. Successivamente ha sostenuto con i propri velivoli, in totale autonomia e con ingenti sacrifici da parte del proprio personale, l’operazione PRIMA PARTHICA, per contrastare la minaccia del terrorismo islamico in terra irachena.

Il valore, le spiccate virtù militari, l’amor Patrio, lo straordinario spirito di sacrificio e l’esemplare efficienza che da sempre contraddistinguono questo glorioso Reparto, hanno permesso di totalizzare oltre 11000 ore di volo in operazioni reali e di pervenire a risultati di grande rilievo, oggetto di numerosi riconoscimenti in ambito internazionale.

Bandiera di guerra del 7° reggimento Carabinieri “Trentino Alto Adige”
Territorio estero, 1982 – 2018

Reggimento Carabinieri di spiccata preparazione ed efficienza, impiegato in numerose missioni all’estero per il mantenimento della pace e per la protezione delle sedi diplomatiche nazionali nelle aree di maggiore instabilità, dava prova di perizia e di ardimento, nel solco delle più fulgide e gloriose tradizioni militari dell’Arma.

Dalle martoriate terre balcaniche ai remoti territori iracheni e afgani, conduceva molteplici attività per ristabilire condizioni di sicurezza, operando con fermezza e determinazione, non disgiunte da eccezionale umanità. Ovunque necessario, agiva a salvaguardia degli interessi nazionali, tutelando l’esercizio delle funzioni del Corpo diplomatico.

L’instancabile e meritorio impegno rendeva testimonianza dell’ammirevole tenacia e della straordinaria capacità del Reparto, che guadagnavano il plauso degli alleati e della comunità internazionale, accrescendo il lustro delle Forze Armate italiane e della Nazione.

Bandiera di guerra del 13° reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”
Territorio estero, 1991 – 2018

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Reggimento Carabinieri di spiccata preparazione ed efficienza, nel solco delle gloriose tradizioni militari dell’Arma, offriva reiterate prove di ammirevole valore e lodevole determinazione in molteplici missioni condotte all’estero per il mantenimento della pace e nella protezione delle sedi diplomatiche nazionali nelle aree di maggiore instabilità.

Dalle martoriate terre balcaniche ai remoti territori iracheni e afgani, assolveva ai compiti assegnati con risoluta fermezza e ammirevole capacità, non disgiunte da eccezionale umanità, operando in contesti ambientali, sempre caratterizzati da elevato rischio. Ovunque necessario, agiva a salvaguardia degli interessi nazionali tutelando l’esercizio delle funzioni del Corpo diplomatico.

Il tenace impegno e l’appassionata dedizione del Reparto, uniti agli straordinari risultati operativi conseguiti, riscuotevano il plauso degli alleati e della comunità internazionale, accrescendo il lustro delle Forze Armate italiane e della Nazione.

Nel video le sei bandiere di guerra di posizionano davanti al palco d’onore

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Immagini di Monica Palermo
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