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Difesa aerea: aereo civile perde contatto radio, interviene un coppia di caccia Eurofighter dell’Aeronautica Militare

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Due caccia Eurofighter (imm. di repertorio © AM)

L’intercettazione, da parte degli Eurofighter decollati dalla base del 51° stormo caccia di Istrana

Istrana, 3 gennaio 2023 – Nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 2 gennaio, una coppia di velivoli caccia intercettori Eurofighter dell’Aeronautica Militare, in servizio di allarme, sono  decollati dalla base aerea di Istrana, sede del 51° stormo, per raggiungere ed identificare un velivolo civile Cessna 525 decollato da Palma di Mallorca e diretto a Vienna che durante la rotta aveva perso temporaneamente i contatti radio con gli enti nazionali del traffico aereo civile.

L’ordine di decollo immediato, in gergo tecnico scramble, è stato dato dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile dell’area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.

L’intercettazione e la “visual identification” (VID), avvenuta nei cieli di Parma, è stata resa possibile grazie alle coordinate e alle informazioni fornite dal personale “guida caccia” da terra. Dopo aver raggiunto il velivolo ed averlo scortato per un breve tratto, l’equipaggio dell’aereo civile ha ristabilito i contatti radio con gli enti del controllo del traffico aereo preposti. La coppia di velivoli Eurofighter ha fatto così rientro sull’aeroporto militare di Istrana per riprendere il turno di prontezza di allarme per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale.

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L’Aeronautica Militare assicura 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità, la sorveglianza dello Spazio Aereo Nazionale, mediante un complesso sistema di difesa aerea integrato sin dal tempo di pace con quello degli altri paesi NATO.

Sono stati 25 i decolli immediati (scramble) nel 2022 da parte dei caccia intercettori dell’Aeronautica Militare che si sono alzati in volo per andare a verificare ed identificare aerei sprovvisti delle autorizzazioni al sorvolo dello spazio aereo italiano o che avevano perso il contatto radio con gli enti nazionali del controllo del traffico aereo. L’ordine di decollo immediato, viene impartito dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon (Spagna), responsabile del servizio di sorveglianza dello spazio aereo del sud Europa, alle sale operative del 11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico (FE) e del 22° Gruppo D.A.M.I. di Licola (NA). I due Gruppi sono posti, per il tramite del Reparto D.A.M.I., alle dipendenze della Brigata Controllo Aerospazio che svolge le funzioni di Service Provider e referente di Forza Armata, attraverso il Comando Operazioni Aerospaziali, nei settori di Difesa Aerea Missilistica Integrata e di Coordinamento e Controllo del Traffico Aereo.

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Lutto nell’Aeronautica, è il capitano Fabio Antonio Altruda il pilota deceduto nell’incidente, cordoglio dal sottosegretario alla Difesa

Capitano Fabio Antonio Altruda – © Aeronautica Militare

Trapani, 14 dicembre 2022 – Le squadre di soccorso a terra, nelle prime ore della notte hanno individuato nei pressi di alcuni rottami del velivolo, il corpo senza vita del pilota del caccia Eurofighter del 37° Stormo di Trapani precipitato nel tardo pomeriggio di ieri. Si tratta del Capitano Fabio Antonio Altruda, 33 anni, celibe, originario di Caserta, ufficiale Pilota che ai comandi del caccia monoposto Eurofighter del 37° Stormo di Trapani stava rientrando alla base da una missione di addestramento, quando per motivi da accertare, prima di avviarsi all’atterraggio, è precipitato al suolo. L’impatto, dal quale non risultano danni a persone o cose, è avvenuto in una zona agricola a circa 2 miglia a sud est della base aerea siciliana.

La notizia è stata comunicata ai genitori del giovane Ufficiale, ai quali il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, a nome dell’intera Forza Armata, si stringe in un profondo segno di vicinanza e cordoglio.

Sul posto, insieme a vigili del fuoco e forze dell’ordine, sono intervenute immediatamente squadre di soccorso e team di specialisti della Forza Armata che stanno continuando ad operare per mettere in sicurezza e circoscrive l’area dell’impatto.

Sull’accaduto la Forza Armata avvierà già nelle prossime ore un’inchiesta di sicurezza del volo.

Messaggio di cordoglio da parte del sottosegretario alla Difesa on Matteo Perego di Cremnago: “Ho Seguito con apprensione l’evolversi della drammatica vicenda, nella notte è arrivata la notizia sconvolgente del ritrovamento del corpo del Capitano Fabio Antonio Altruda,  Pilota dell’Eurofighter del 37esimo stormo dell’Aeronautica Militare di Trapani precipitato al suolo nel trapanese al rientro di una missione addestrativa ieri pomeriggio. Con grande dolore esprimo le mie condoglianze per la grave perdita ai familiari di Fabio e al Gen. Goretti, sono tristemente vicino a tutta la  Forza Armata” . 

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Il Capitano Fabio Antonio Altruda era entrato in Aeronautica Militare con il Corso regolare Ibis 5° dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli nel 2007. Pilota combat ready su velivolo Eurofighter, in forza al 37° Stormo di Trapani dal marzo del 2021, aveva all’attivo centinaia di ore di volo, molte delle quali effettuate anche in operazioni fuori dai confini nazionali in attività di air policing Nato.

Condoglianze alla famiglia.

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Fonte: Aeronautica Militare


Aeronautica Militare: precipitato caccia Eurofighter, in corso le ricerche del pilota

(immagine di repertorio)

Trapani, 13 dicembre 2022 – Nel tardo pomeriggio di oggi un velivolo monoposto Eurofighter del 37° Stormo di Trapani, di rientro da una missione addestrativa, per cause al momento non note, è precipitato al suolo a circa 5 miglia a sud-est della base aerea di appartenenza.

Un elicottero del 82 Centro SAR è immediatamente decollato dalla base di Trapani per localizzare la zona precisa dell’impatto e per la ricerca del pilota.

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Fonte e immagine: Aeronautica Militare


Difesa aerea: aereo civile perde contatto radio, interviene un caccia Eurofighter dell’Aeronautica Militare

Immagine di repertorio AM

Roma, 12 settembre 2022 – Un velivolo caccia intercettore Eurofighter dell’Aeronautica Militare è decollato, nella tarda mattinata di oggi, dalla base aerea di Istrana, sede del 51° Stormo, per raggiungere ed identificare un velivolo privato di nazionalità tedesca, decollato da Amburgo e diretto in Corsica che durante la rotta aveva perso temporaneamente i contatti radio con gli enti nazionali del traffico aereo civile.

L’ordine di decollo immediato, in gergo tecnico “scramble”, è stato dato dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile dell’area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.

L’intercettazione e la “visual identification” (VID), avvenuta nei pressi dell’Isola d’Elba, è stata resa possibile grazie alle coordinate e alle informazioni fornite dal personale “guida caccia” da terra. Dopo aver scortato il velivolo per un ulteriore tratto di volo, l’Eurofighter del 51° Stormo è rientrato ad Istrana per riprendere il turno di prontezza a terra per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale ed il velivolo civile ha proseguito sulla rotta prestabilita.

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L’Aeronautica Militare assicura 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità, la sorveglianza dello Spazio Aereo Nazionale, mediante un complesso sistema di difesa aerea integrato sin dal tempo di pace con quello degli altri paesi NATO. L’ordine di decollo immediato, in gergo scramble, viene impartito dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon (Spagna), responsabile del servizio di sorveglianza dello spazio aereo del sud Europa, alle sale operative del 11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico (FE) e del 22° Gruppo D.A.M.I. di Licola (NA). I due Gruppi sono posti, per il tramite del Reparto D.A.M.I., alle dipendenze della Brigata Controllo Aerospazio che svolge le funzioni di Service Provider e referente di Forza Armata, attraverso il Comando Operazioni Aerospaziali, nei settori di Difesa Aerea Missilistica Integrata e di Coordinamento e Controllo del Traffico Aereo Operativo.

Sono quattro gli Stormi dell’Aeronautica Militare che con gli assetti Eurofighter assicurano il servizio di Difesa Aerea: il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle, il 37° Stormo di Trapani ed il 51° Stormo di Istrana. Da marzo 2018, inoltre, nel sistema di difesa aerea nazionale sono stati integrati anche i velivoli F-35A del 32° Stormo di Amendola, che contribuiscono, con specifiche capacità operative e tecnologia di ultima generazione, alla difesa dei cieli italiani e che sono stati i primi aeroplani di 5^ generazione ad essere stati impiegati dalla NATO per sorvegliare lo spazio aereo dell’Alleanza in una operazione NATO di Air Policing.

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Fonte e immagine: Aeronautica Militare


Difesa aerea: bang sonico per un caccia dell’Aeronautica Militare sul nord Italia

Il volo supersonico era stato pianificato e condotto nel rispetto delle regole previste

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Istrana (Tv), 21 marzo 2022 – Un caccia F-2000 Eurofighter del 51° stormo dell’Aeronautica Militare, di stanza a Istrana (Tv), durante una missione di volo pianificata, intorno alle ore 14 di lunedì 21 marzo, ha superato la barriera del suono all’altezza di Chioggia (Ve) generando un bang sonico a circa 14mila metri di quota, nello spazio aereo sovrastante la parte nord del mare Adriatico.

Il volo, regolarmente autorizzato e condotto nel rispetto delle regole in vigore, rientra tra le normali attività addestrative per il mantenimento della prontezza operativa dei Reparti impegnati nella difesa dello spazio aereo nazionale.

L’attività è avvenuta alla quota e velocità previste, in aree appositamente create per l’effettuazione di  voli supersonici e manovre addestrative. Il boato è stato avvertito al suolo nonostante la quota elevata perché le condizioni meteorologiche di vento e temperatura hanno, verosimilmente, amplificato la propagazione dell’onda d’urto.

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L’Aeronautica Militare assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato, fin dal tempo di pace, con quello degli altri Paesi appartenenti alla NATO.

La difesa dello spazio aereo nazionale, oltre che dal 51° stormo di Istrana (Tv) è garantita dal 4° stormo (Gr), dal 36° stormo (Ba), dal 37° stormo (Tp) con velivoli Eurofighter e dal 32° stormo di stanza ad Amendola (Fg) con caccia F-35.

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Fonte e immagini
: Aeronautica Militare
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Difesa aerea, caccia del 4° stormo dell’Aeronautica Militare intercettano velivolo civile che aveva perso contatto radio

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Roma, 19 marzo 2020 – Il servizio di sorveglianza e difesa dello spazio aereo da parte dell’Aeronautica Militare non si ferma in questo momento di emergenza nazionale.

Due caccia Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto sono intervenuti per intercettare un Airbus 320 Easyjet decollato dall’Inghilterra e diretto a Malta, che durante il sorvolo dello spazio aereo nazionale aveva perso i contatti radio con gli enti del traffico aereo civile.

I due caccia, al momento della richiesta di intervento, erano già in volo per una missione di addestramento. L’ordine di rimodulazione della missione da addestrativa a reale è stato dato dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile nell’area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico.

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Il personale “guida caccia” dell’ 11° gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico ha fornito ai piloti dei due Eurofighter in volo le coordinate e le informazioni necessarie per raggiungere il velivolo civile ed effettuare la prevista procedura di “visual identification” (VID), per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza. Dopo il ripristino delle comunicazioni radio, i due caccia hanno fatto rientro sulla base aerea maremmana.

Quattro sono gli Stormi dotati di assetti Eurofighter, che l’Aeronautica Militare impiega per il servizio di Difesa Aerea: il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle, il 37° Stormo di Trapani, il 51° Stormo di Istrana. Da marzo 2018 inoltre, nel sistema di Difesa Aerea sono stati integrati anche i velivoli F35 del 32° Stormo di Amendola, che contribuiscono, con specifiche capacità operative e tecnologia di ultima generazione, alla difesa dei cieli italiani e che sono stati i primi aeroplani di 5^ generazione ad essere stati impiegati dalla NATO per salvaguardare lo spazio aereo dell’Alleanza in una operazione di Air Policing.

Il complesso sistema di difesa mediante il quale l’Aeronautica Militare assicura, senza soluzione di continuità, la sorveglianza dello spazio aereo nazionale è integrato, anche in tempo di pace, con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO. L’ordine di decollo immediato – in gergo tecnico “scramble” – o come in questo caso di intervento di velivoli già in volo, viene impartito dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon (Spagna), l’ente della NATO responsabile del servizio di sorveglianza dello spazio aereo nell’area,  che integra le capacità di sorveglianza e controllo del 11° gruppo D.A.M.I. e 22° Gruppo radar. 

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L’Air Operation Centre (AOC) nazionale svolge compiti fondamentali nell’organizzazione del servizio di difesa aerea ed effettua una costante attività di supervisione sul corretto funzionamento del dispositivo. Qualora si presenti una minaccia non militare allo spazio aereo italiano, l’IT-AOC riprende il comando dei velivoli intercettori affidati alla NATO, per la successiva azione di contrasto. Ciò avviene, ad esempio, quando un velivolo civile in transito nello spazio aereo nazionale evidenzi una condotta anomala e, quindi, potenzialmente pericolosa per la sicurezza, oppure qualora necessiti di supporto aereo per problemi tecnici che ne compromettano la sicurezza del volo, come nel caso odierno, dovuto alla perdita di comunicazioni radio.

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Decollo immediato per Eurofighter dell’Aeronautica che intercetta velivolo civile che aveva perso contatto radio

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Istrana (TV), 5 maggio 2019 – Un caccia F-2000 Eurofighter dell’Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, si è alzato rapidamente in volo nel primo pomeriggio di oggi dalla base aerea di Istrana (TV), sede del 51° Stormo, per intercettare un velivolo civile privato DA42 decollato da Roma Urbe e diretto a Baden – Baden (Germania), che durante il sorvolo dello spazio aereo nazionale aveva perso il contatto radio con gli operatori addetti al controllo del traffico aereo (ATC).

L’ordine di decollo immediato – in gergo tecnico scramble – è stato dato dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile nell’area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.

Il personale “guida caccia” del 11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico ha fornito al pilota del caccia Eurofighter in volo le informazioni necessarie per intercettare il velivolo che stava sorvolando lo spazio aereo nazionale. Giunto nell’area interessata, il caccia F-2000 Eurofighter del 36° Stormo di Gioia del Colle ha identificato il velivolo civile per la prevista VId (Visual Identification) e dopo aver accertato che non ci fossero condizioni di emergenza, lo ha scortato fino al confine dello spazio aereo nazionale.

Il complesso sistema di difesa mediante il quale l’Aeronautica Militare assicura senza soluzione di continuità la sorveglianza dello spazio aereo nazionale è integrato, anche in tempo di pace, con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO.

La catena di allertamento per questo tipo di eventi e per le violazioni dello spazio aereo prevede infatti che l’ordine di intervento immediato dei caccia (“scramble“) venga impartito dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon (Spagna), l’ente della NATO responsabile del servizio di sorveglianza dello spazio aereo nell’area che integra le capacità di sorveglianza e controllo del 11° gruppo D.A.M.I. e 22° Gruppo radar. 

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 Tre sono gli Stormi dotati di assetti Eurofighter, che l’Aeronautica Militare impiega per il servizio di Difesa Aerea: il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle ed il 37° Stormo di Trapani, i quali alimentano a turno, secondo necessità, anche una cellula temporanea presso la base del 51° Stormo di Istrana. Da marzo 2018 inoltre, nel sistema di Difesa Aerea sono stati integrati anche i velivoli F35 del 32° Stormo di Amendola, che contribuiscono, con specifiche capacità operative e tecnologia di ultima generazione, alla difesa dei cieli italiani.

Nella catena di difesa aerea NATO fanno parte anche l’11° Gruppo D.A.M.I. (Difesa Aerea Missilistica Integrata) di Poggio Renatico (FE) e il 22° Gruppo Radar di Licola (NA), i cui controllori che hanno il compito di avvistare e identificare tutto il traffico aereo che opera nello spazio aereo nazionale e controllare gli assetti della Difesa Aerea per intercettare le potenziali minacce aeree. 

L’Air Operation Centre nazionale svolge compiti fondamentali nell’organizzazione del servizio di difesa aerea ed effettua una costante attività di supervisione sul corretto funzionamento del dispositivo. Qualora si presenti una minaccia non militare allo spazio aereo italiano, l’IT-AOC riprende il comando dei velivoli intercettori affidati alla NATO, per la successiva azione di contrasto. Ciò avviene quando un velivolo civile in transito nello spazio aereo nazionale evidenzi una condotta anomala e, quindi, potenzialmente pericolosa per la sicurezza, oppure qualora necessiti di supporto aereo per problemi tecnici che ne compromettano la sicurezza del volo, come nel caso odierno, dovuto alla perdita di comunicazioni radio.

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Fonte: Aeronautica Militare
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Aeronautica, difesa aerea: caccia Eurofighter intercettano velivolo civile che aveva perso contatto radio

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Roma, 31 maggio 2019 – Due caccia Eurofighter del 36° Stormo dell’Aeronautica Militare, in servizio di allarme, ieri mattina si sono alzati in volo dalla base aerea di Gioia del Colle (BA) per intercettare un velivolo ATR 42 600 della compagnia aerea giapponese Japan Air Commuter in volo nello spazio aereo nazionale, partito da Tolosa (Francia) e diretto ad Heraklion sull’Isola di Creta (Grecia), che aveva perso il contatto radio con gli enti addetti al controllo del traffico aereo (ATC).

L’ordine di decollo immediato – in gergo tecnico “scramble” – è stato dato dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile nell’area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.

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Il personale “guida caccia” del 22° Gruppo Radar di Licola ha fornito ai piloti degli Eurofighter in volo le informazioni necessarie per intercettare il velivolo che stava sorvolando lo spazio aereo nazionale nei cieli tra la Campania e la Basilicata. Giunti nell’area interessata, i due caccia intercettori hanno identificato il velivolo civile per la prevista VId (Visual Identification) ed una volta ripristinate le comunicazione radio hanno fatto rientro in base.

Il complesso sistema di difesa mediante il quale l’Aeronautica Militare assicura senza soluzione di continuità la sorveglianza dello spazio aereo nazionale è integrato, anche in tempo di pace, con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO. 

La catena di allertamento per questo tipo di eventi e per le violazioni dello spazio aereo prevede infatti che l’ordine di intervento immediato dei caccia (“scramble“) venga impartito dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon (Spagna), l’ente della NATO responsabile del servizio di sorveglianza dello spazio aereo nell’area, il cui interlocutore nazionale è l’Air Operation Centre di Poggio Renatico.

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Tre sono gli Stormi dotati di assetti Eurofighter, che l’Aeronautica Militare impiega per il servizio di Difesa Aerea: il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle ed il 37° Stormo di Trapani, i quali alimentano a turno, secondo necessità, anche una cellula temporanea presso la base del 51° Stormo di Istrana. Da marzo 2018 inoltre, nel sistema di Difesa Aerea sono stati integrati anche i velivoli F35 del 32° Stormo di Amendola, che contribuiscono, con specifiche capacità operative e tecnologia di ultima generazione, alla difesa dei cieli italiani.

Nella catena sono inseriti anche l’11° Gruppo D.A.M.I. (Difesa Aerea Missilistica Integrata) di Poggio Renatico (FE) e il 22° Gruppo Radar di Licola (NA), che hanno il compito di guidare gli assetti della Difesa Aerea fornendo le informazioni necessarie per intercettare le potenziali minacce aeree. L’attività di monitoraggio dello spazio aereo è condotta da personale specializzato e addestrato, in possesso della qualifica di controllore alla sorveglianza o di controllore di intercettazione.

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L’Air Operation Centre nazionale svolge compiti fondamentali nell’organizzazione del servizio di difesa aerea ed effettua una costante attività di supervisione sul corretto funzionamento del dispositivo. Qualora si presenti una minaccia non militare allo spazio aereo italiano, l’IT-AOC riprende il comando dei velivoli intercettori affidati alla NATO, per la successiva azione di contrasto. Ciò avviene quando un velivolo civile in transito nello spazio aereo nazionale evidenzi una condotta anomala e, quindi, potenzialmente pericolosa per la sicurezza, oppure qualora necessiti di supporto aereo per problemi tecnici che ne compromettano la sicurezza del volo, come nel caso odierno, dovuto alla perdita di comunicazioni radio.

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Fonte e immagine: Aeronautica Militare
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NATO Air Policing: i caccia italiani intercettano un velivolo sui cieli del Montenegro

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Gioia del Colle (BA), 9 aprile 2019 – Due caccia Eurofighter del 36° stormo dell’Aeronautica Militare, in servizio di allarme NATO, si sono alzati in volo questa mattina dalla base aerea di Gioia del Colle (BA) per intercettare un velivolo della compagnia aerea tedesca TUI Fly in volo sui cieli del Montenegro, diretto ad Hurghada (Egitto), che aveva perso il contatto radio con gli enti addetti al controllo del traffico aereo (ATC).

L’ordine di decollo immediato – in gergo tecnico “scramble” – è stato dato dal CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile nell’area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.

Il personale “guida caccia” del 22° gruppo radar di Licola ha fornito ai piloti degli Eurofighter in volo le informazioni necessarie per intercettare il velivolo che stava per interessare lo spazio aereo del Montenegro e dell’Albania, paesi dell’Alleanza Atlantica la cui difesa aerea è quotidianamente assicurata dall’Italia, con gli assetti operativi dell’Aeronautica Militare, e dalla Grecia.

Giunti nell’area interessata, i due caccia intercettori hanno identificato il velivolo civile per la prevista VId (Visual Identification) ed una volta ripristinate le comunicazione radio hanno fatto rientro in base.

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Fonte e immagini: Aeronautica Militare
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Difesa: in Kuwait i caccia Eurofighter danno il cambio agli AMX

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Ahmed Al Jaber (Kuwait), 27 marzo 2019 – Nella tarda mattinata di ieri, martedì 26 marzo, presso la base di Ahmed Al Jaber, il generale di squadra aerea Ferdinando Giancotti, comandante della squadra aerea dell’Aeronautica Militare, in rappresentanza del capo di Stato Maggiore della Difesa, ha presenziato al passaggio di consegnein gergo tecnico “transfer of authority”tra i velivoli AMX ed i caccia Eurofighter schierati in Kuwait per l’operazione “Prima Parthica”, che costituisce il contributo della Difesa alla coalizione internazionale di contrasto al Daesh.

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“Questa cerimonia – ha sottolineato il generale Giancotti – rende omaggio ad un lavoro duro e silenzioso svolto in condizioni climatiche particolarmente difficili e sempre con risultati eccellenti. Il personale del Task Group Black Cats ha condotto egregiamente le operazioni insieme ai colleghi di tutta la Task Force Air, dando un concreto e sensibile contributo alla Coalizione internazionale per la sicurezza dell’area”.  

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Non cambiano i compiti dei velivoli italiani: i quattro caccia F-2000 saranno infatti impiegati in missioni di ricognizione e sorveglianza aerea– in gergo tecnico Intelligence, Surveillance and Reconnaissance (ISR) – per continuare ad assicurare alla Coalizione il contributo richiesto in termini di monitoraggio e controllo dall’alto del teatro di operazioni, suggellando la loro vocazione multiruolo. L’attività dei caccia Eurofighter, che per la prima volta vengono rischierati fuori dai confini nazionali con questi compiti specifici,  si andrà ad affiancare a quella degli aeromobili a pilotaggio remoto Predator, sempre per attività ISR, e a quella di rifornimento in volo con il tanker KC-767A, a supporto sia dei velivoli italiani sia di quelli della coalizione.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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