Roma, 29 dicembre 2022 – Si è conclusa, nei giorni scorsi, l’esercitazione “Mangusta 22”, attività che la brigata paracadutisti “Folgore” ha condotto tra Siena, Pistoia e il poligono di Monte Romano (VT).
L’esercitazione, svolta simulando un contesto operativo tipico, ha avuto lo scopo di addestrare i paracadutisti nella pianificazione, preparazione e condotta di un’operazione avio-portata, volta a disarticolare il dispositivo nemico creando le condizioni favorevoli per lo sviluppo della manovra delle forze amiche.
La brigata “Folgore” ha addestrato in questo contesto le proprie unità nella condotta di azioni specifiche di interdizione d’area, al fine di neutralizzare obiettivi remunerativi e contrastare lo sviluppo della manovra logistica nonché l’esercizio della funzione di comando e controllo dell’avversario.
Predisposizione difesa del territorio
Particolare rilevanza è stata altresì attribuita al conseguimento di obiettivi addestrativi connessi alla ricerca informativa, alla difesa delle retrovie, al mantenimento della sicurezza delle linee di comunicazione ed al consolidamento dell’interoperabilità nell’ambito della manovra.
All’esercitazione hanno partecipato anche unità del 66° reggimento fanteria aeromobile “Trieste”, del 33° reggimento Electronic Warfare, del 1° reggimento carabinieri paracadutisti “Tuscania”, nonché assetti CH-47 e A-129 del 1° reggimento Aviazione dell’Esercito “Antares” e UAV (Unmanned Aerial Vehicle) del 41° reggimento “Cordenons”.
Esercitazione a fuoco per i paracadutisti del 183° “Nembo”
Tiro con pistola beretta 92
Carpegna (Pesaro Urbino), 4 novembre 2022 – L’esercitazione “Steel Forge 22”, svolta svolta nel poligono militare di Carpegna (Pesaro Urbino) dal 183° reggimento paracadutisti “Nembo” ed inserita nel ciclo addestrativo dell’unità quale pedina della Land Reserve Force (LRF) ad elevata prontezza operativa, si è conclusa nei giorni scorsi.
Trecento paracadutisti del 183° durante l’esercitazione hanno condotto specifiche attività tattiche a livello squadra, in scenari tipici delle operazioni avioportate, mirate al consolidamento delle procedure tecnico-tattiche volte ad incrementare l’efficacia delle azioni a fuoco.
Paracadutista durante movimento di pattugliaSquadra durante attivazione CBRNAttività motorizzataAttività MCMAttività MCMAttività MCMSfruttamento di appigli tatticiTiri con browning cal. 12,7mmFase di attività motorizzata
Sono state, inoltre, testate le capacità di sopravvivenza sul campo di battaglia, attraverso lo svolgimento di sessioni di MCM (Metodo di Combattimento Militare) e di esercizi mirati a valutare le capacità di operare in ambiente caratterizzato da minaccia CBRN (Chimica, Biologica, Radiologica, Nucleare).
L’esercitazione “Steel Forge 22” rientra fra le attività addestrative sviluppate dalla Brigata paracadutisti “Folgore”, finalizzate ad assicurare la capacità di risposta e di intervento immediato a situazioni di crisi ed emergenza, che richiedono di proiettare, in tempi ridotti, assetti in grado di operare in tutti gli ambiti di confronto.
Circa 150 unità degli assetti antiterroristici dei Carabinieri si sono addestrate per affinare l’abilità nel tiro e migliorare le proprie capacità operative
Bracciano, 29 settembre 2022 – L’esercitazione “Shootex 2022”, che si è tenuta nei giorni scorsi nel campo di tiro ATF di Bracciano si è conclusa. L’attività addestrativa, organizzata dalla Divisione Unità Mobili dell’Arma dei Carabinieri, ha visto impegnate le Squadre Operative di Supporto (SOS) dei vari reggimenti e battaglioni dislocati su tutto il territorio nazionale.
Le SOS sono state istituite nel 2016 per fronteggiare situazioni critiche ed eventi complessi di matrice criminale – in particolar modo quelle ad alto rischio terroristico – ed operano quotidianamente nelle principali città italiane e durante gli eventi di maggiore rilevanza nazionale ed internazionale.
Circa 150 unità degli assetti antiterroristici dei Carabinieri, per affinare l’abilità nel tiro e migliorare le proprie capacità operative, hanno affrontato diversi percorsi ad ostacoli in ambienti compartimentati, sotto il peso dell’equipaggiamento completo di armi in dotazione individuale e di reparto, tutto dopo una serie intensa di esercizi fisici finalizzati a produrre un carico iniziale di affaticamento, paragonabile a quello di una reale situazione di impiego.
L’ingaggio di bersagli parzialmente coperti da sagome “non ostili” è servito per simulare azioni in contesti urbani affollati, ove il tiro selettivo è fondamentale per la buona riuscita degli interventi.
I vari esercizi sui quali si sono confrontati i carabinieri in addestramento, sono stati svolti con il previsto equipaggiamento completo di protezioni balistiche, con le armi in dotazione individuale (pistola Beretta 92FS cal. 9PB) e con quelle di ultima generazione (fucile Beretta ARX 160 cal. 5,56mmX45 NATO), dotate di dispositivi optronici di puntamento ed illuminazione del bersaglio, utilizzabili anche in abbinamento ai sistemi di visione ad intensificazione di luminosità.
Tra i militari in addestramento erano presenti anche Tiratori Esperti, Carabinieri appartenenti alle SOS, selezionati per le loro abilità nel tiro che, oltre al corso di formazione base – i cui programmi sono soggetti a periodica rielaborazione in ragione dell’evolversi della minaccia e delle tecniche operative di risposta – vengono addestrati presso la Scuola Carabinieri di Perfezionamento al Tiro di Roma. Tali figure garantiscono il supporto di fuoco a copertura degli operatori e l’ingaggio di elementi ostili alle medie distanze.
L’attività è stata supportata dal Centro Addestramento della 2^ brigata mobile, dal 1° reggimento paracadutisti “Tuscania” e si è svolta sotto la supervisione degli istruttori di tiro operativo avanzato delle due brigate mobili dei Carabinieri.
Al termine dell’attività addestrativa, il comandante delle unità mobili e specializzate, generale di corpo d’armata Gianfranco Cavallo, in rappresentanza del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Teo Luzi, ha premiato le squadre ed i singoli militari meglio classificati nei vari esercizi.
I tre tiratori esperti meglio classificati durante la prima settimana di attività sono stati: il carabiniere scelto Luca Simonetti, il carabiniere scelto Riccardo Mattarelli e l’appuntato scelto Giovanni Paparcone, in servizio rispettivamente presso i reggimenti 13° “Friuli Venezia Giulia”, 3° “Lombardia” ed il 6° battaglione “Toscana”.
Durante la seconda settimana addestrativa, i primi tre classificati sono stati il maresciallo capo Andrea di Bianca, il maresciallo capo Alessandro Guerrini ed il carabiniere Giulio Urbani, tutti effettivi all’8° Reggimento “Lazio”.
Due intense giornate passate a Bordo della portaerei Cavour.
Mar Tirreno, 17 maggio 2022 – La Mare Aperto 2022, la più importante e complessa esercitazione della nostra Marina Militare, quest’anno vede coinvolte tutte le FA, ben 7 nazioni della NATO, corpi ausiliari e della Protezione Civile, e studenti di numerosi atenei nazionali, su un’ampia porzione di spazio multidimensionale comprendente le acque e le aree costiere e litorali di Tirreno, Adriatico, Ionio e Canale di Sicilia, tutto sotto la supervisione del Comando in Capo della Squadra Navale.
“Ciò che colpisce” ha affermato il senatore Stefania Pucciarelli durante la cerimonia dell’ammaina bandiera sul Ponte di Volo di Nave Cavour “oltre le diverse sfumature operative e tecnico organizzative di questa esercitazione, è lo straordinario spirito di squadra che rende questo condensato di tecnologia veramente una ‘grande famiglia’.
L’obiettivo della Mare Aperto è testare i livelli di prontezza e capacità d’azione, nonché addestrarsi intensamente al loro miglioramento in uno scenario a ‘massimo realismo’, nell’ambito dell’intero spettro di intervento afferente al dominio delle operazioni marittime: navali, subacquee, aeree, anfibie, di forze speciali, di contromisure mine, idro-oceanografiche e del più ampio supporto tecnico-specialistico, formativo-addestrativo, medico-sanitario e logistico-amministrativo.
“Appuntamento addestrativo annuale con connotazione internazionale, interforze e a supporto degli atenei italiani”.
SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA DIFESA STEFANIA PUCCIARELLI
“Ogni Unità Navale è un microcosmo” ha poi continuato il Sottosegretario Pucciarelli “con una sua spiccata autosufficienza che va curata e garantita con continuità e questo richiede professionalità, impegno, senso di responsabilità e sacrifici. La responsabilità di chi è pienamente cosciente di far parte di un meccanismo complesso ove ogni ingranaggio, grande o piccolo che sia, è fondamentale per il funzionamento generale.
Nel pomeriggio il sottosegretario ha assistito, nel poligono sardo di Capo Teulada, ad un’operazione di sbarco anfibio – opzione d’intervento che colloca la nostra Marina e l’Italia tra quelle poche Nazioni al mondo con analoga componente di nicchia – garantita dalla sinergia tra le capacità del dispositivo aeronavale e quelle della Brigata Marina San Marco che quest’anno ha assunto il ruolo di componente anfibia della forza di risposta rapida della NATO (Nato Response Force – NRF 2022).
“Di fronte a tutto questo” ha affermato il Senatore Pucciarelli “ciò che sento e desidero fare è ribadire il mio impegno di italiana e di donna delle istituzioni, affinché ci sia ampia contezza di tutto questo, nelle sedi decisionali e tra la gente. Perché di questa professionalità, di questo impegno, di questo senso della responsabilità e di questi sacrifici – individuali e, della propria sfera di affetti – ne sia riconosciuta l’esistenza e l’importanza.
“La fase storica che stiamo vivendo” evidenzia il senatore “ha ricordato brutalmente quanto siano importanti alcuni privilegi di cui godiamo, da italiani e da appartenenti al blocco valoriale occidentale. Libertà, eguaglianza, democrazia, stato di diritto – per quanto talvolta non-perfetti – sono straordinarie conquiste, pagate anche a caro prezzo, che non dobbiamo più dare per scontate. Come sulla nave ci sono ripartizioni di compiti e sistemi di ridondanza affinché tutte le funzionalità possano essere assicurate con continuità, così dobbiamo capire che la pace va costruita, rafforzata e promossagiorno per giorno.
La Mare Aperto 22 conferma quanto la dimensione marittima rivesta un ruolo cruciale per l’Italia, il mare è l’asse principale delle interconnessioni tra popoli e per gli interscambi tra le diverse aree del mondo, è la principale fonte, diretta e indiretta, delle risorse pregiate del pianeta, limitate in quantità e capacità di rigenerazione e oggetto di crescenti contese.
“Una Nazione come L’Italia” conclude il sottosegretario Stefania Pucciarelli al termine della sua visita a bordo di Nave Cavour e nelle aree di interesse dell’esercitazione” deve quindi guardare alle proprie prospettive di crescita sostenibile e prosperità inclusiva dotandosi di una congrua capacità di difesa avanzata che rivolga particolare attenzione alla dimensione marittima. Questo è sostanzialmente il vostro ruolo di militari e di marinai – cruciale per il presente e il futuro della nostra nazione – di cui dovete andare orgogliosi.
Attività addestrativa per testare le capacità e le potenzialità nel condurre operazioni ad alta intensità da parte degli assetti delle Permanent Training Company della “Folgore”
Monte Romano (VT), 8 febbraio 2022 – Oltre 400 i paracadutisti impegnati nelle scorse settimane nell’ambito dell’esercitazione “Wrangler 22”, presso l’area addestrativa di Monte Romano (VT), che ha interessato un “complesso minore pluriarma a seguito di aviolancio”, su base compagnia addestrativa (Permanent Training Company) del 183° reggimento paracadutisti “Nembo”, rinforzato da un plotone blindo pesanti del reggimento Savoia Cavalleria (3°), assetti dell’8° reggimento genio guastatori paracadutisti e una sezione del 185° reggimento artiglieria paracadutisti.
L’esercitazione è stata pianificata, preparata e condotta quale attività addestrativa di specialità orientata al warfighting, come disposto dal Comando Forze Operative Nord, secondo i lineamenti d’impiego tipici delle aviotruppe e, al fine di consolidare le capacità di combattimento delle unità della Brigata paracadutisti “Folgore” per essere prontamente impiegabili in operazioni full spectrum, conseguendo una concreta e solida integrazione tra unità Combat, Combat Support (CS) e Combat Service Support (CSS), sin dalla fase di pianificazione.
Trafilamento delle blindo centauro con azione dei guastatori paracadutisi del GenioFase di attacco del plotone blindoAttività di pattugliamentoIl supporto dei mortai da 120mm
L’esercitazione rientra nel più ampio obiettivo di addestrare i paracadutisti alla condotta di operazioni avioportate, anche alla luce dell’aggiornamento dottrinale di riferimento, in particolare delle cosiddette operazioni di ingresso forzato (Joint Forcible Entry Operations), eseguite anche in territorio ostile per la conquista e successiva occupazione di una posizione solida e sicura (lodgement), al fine di condurre una o più operazioni successive. In queste operazioni l’aliquota di ingresso iniziale (Initial Entry Forces) ha il compito di favorire e proteggere l’arrivo dell’aliquota successiva (Follow-on Forces), la quale interviene per sostituire e/o espandere le posizioni occupate dall’aliquota di ingresso iniziale e/o proseguire le operazioni.
Ad un’accurata fase di pianificazione, sono seguite le prove parziali e il ROC Drill (Rehearsal Of Concept – terrain model) a cura dei comandanti del dispositivo pluriarma, al fine di raggiungere la massima sincronizzazione e capacità di coordinamento, a premessa della fase condotta finalizzata alla creazione di una testa di aviosbarco. Il sostegno logistico alla Forza di aviosbarco durante la fase di condotta è stato assicurato con aviolanci di “carichi” da parte della componente di aviorifornimento della Brigata “Folgore”, che costituisce una pedina operativa fondamentale dall’alto valore strategico, oltre che assetto essenziale per la sostenibilità di un’operazione avioportata.
Il complesso minore pluriarma, inoltre, ha integrato al suo interno capacità specifiche quali tiratori scelti, JTAC, JFST e soccorritori militari, al fine di massimizzare l’opportunità addestrativa in un’ottica combined arms. Le componenti a tiro curvo, seppur impiegate “in bianco”, hanno sfruttato l’evento addestrativo per implementare le procedure di cooperazione arma base e artiglieria, in preparazione di uno specifico evento addestrativo che nel futuro prossimo coinvolgerà tutte le componenti di supporto alla manovra della Grande Unità da combattimento.
La navigazione a paracadute aperto con il sistema GPS
Roma, 29 gennaio 2022 – La compagnia aviorifornimenti della “Folgore”, in cooperazione con la 46^ brigata aerea di Pisa, ha effettuato nei giorni scorsi, un’attività di aviolancio di materiali avvalendosi del Joint Precision Airdrop System (JPADS). Il sistema JPADS permette di aviolanciare un carico di materiali a quote comprese fra i 5.000 i 24.500 ft di navigazione per raggiungere le zone di atterraggio, fino ad una distanza di 25 chilometri dal punto di lancio, con una accuratezza di meno di 150 metri di errore dal punto di impatto desiderato, impiegando un sistema autonomo di guida GPS ed un paracadute a profilo alare di circa 1.020 ft².
L’addestramento, svolto della compagnia aviorifornimenti della brigata paracadutisti “Folgore” dell’Esercito, che prosegue tuttora, è svolto nell’ambito delle attività addestrative di specialità disposte dal Comando Forze Operative Nord, e serve a far conseguire e mantenere alle unità dipendenti la massima capacità operativa per essere prontamente impiegabili in ambienti operativi anche ad alta intensità.
L’attività di aviorifornimento è imprescindibile per le operazioni delle aviotruppe ed assume una fondamentale importanza nell’ambito della logistica terrestre e interforze, in ogni scenario in cui si operi in un quadro di sicurezza areale scarsamente garantito. L’aviorifornimento, che a volte è l’unica via percorribile a favore di aree e popolazioni colpite da disastri naturali, è inteso come l’insieme delle attività, che sfrutta la terza dimensione, per mettere a disposizione delle forze le risorse materiali nei tempi, luoghi e quantitativi idonei ad assicurare le capacità necessarie per la condotta delle operazioni.
Dopo i primi test ed i primi aviolanci iniziati nel 2010, il sistema JPADS è stato impiegato in Afghanistan per rifornire, via aerea, le basi dislocate in siti più avanzati ed isolati.
La compagnia aviorifornimenti, inquadrata nella Brigata Paracadutisti “Folgore”, è in grado di fornire il supporto per il condizionamento di materiali e mezzi in appositi contenitori e/o su specifiche piattaforme, per essere successivamente aviolanciati da un vettore ad ala fissa e/o rotante. Gli aviorifornitori dell’Esercito sono una pedina fondamentale delle capacità della Difesa, in grado di esprimere un supporto tecnico di alta valenza operativa interforze.
Roma, 24 novembre 2021 – L’esercitazione “Mangusta”, una fondamentale attività addestrativa, sul territorio nazionale, per la Brigata Paracadutisti “Folgore”, si è conclusa nei giorni scorsi.
Lo scopo dell’esercitazione è stao quello di addestrare la Grande Unità da combattimento nella pianificazione, preparazione e condotta di operazioni avioportate e di attività tattiche militari (offensive, difensive, abilitanti), in un contesto caratterizzato da conflittualità ibrida (regolare, irregolare, cyber) e in ambiente semi-permissivo/ostile, nell’ambito di una campagna finalizzata alla presa, tenuta e allargamento di una testa di aviosbarco (Initial Entry Force) a premessa del ricongiungimento con le “follow-on forces”.
Il focus addestrativo, quest’anno, è stato ampliato verso le attività mirate alla verifica delle procedure d’impiego, in un’ottica di incremento dell’integrazione interforze e del livello di interoperabilità con le forze alleate.
I moderni scenari operativi sempre più caratterizzati da incertezza e volatilità, impongono la necessità di preparare costantemente il personale a mantenere e migliorare gli standard individuali e collettivi, incrementare le capacità operative di High Readiness Force, mediante lo sviluppo di operazioni complesse, e sincronizzare la proiezione e l’applicazione del combat-power nel tempo e nello spazio, integrando l’intero spettro del supporto aerotattico ed esprimendo il Mission Command fino ai minimi livelli.
Le unità paracadutisti sono unità specialistiche preparate per la conquista e tenuta di obiettivi vitali attraverso la proiezione del combat-power e del supporto tramite la terza dimensione. La capacità di svolgere compiti specifici, che spaziano dall’occupazione preventiva di posizioni e basi avanzate (fondamentali per abilitare successive operazioni terrestri e aeree) alla condotta di incursioni di livello tattico, è diretta funzione del binomio mobilità strategica–livello di prontezza, fattori che costituiscono i principali parametri di misurazione dell’efficacia dell’impiego di unità avio portate.
Nell’attività di quest’anno, sviluppata nel mese di novembre in diverse aree della Toscana e del Friuli Venezia Giulia, sono stati integrati, in un dispositivo pluriarma, tutte le unità della Brigata Paracadutisti “Folgore” con assetti della Brigata Informazioni Tattiche, che hanno supportato le attività con le capacità di sorveglianza del campo di battaglia, guerra elettronica e ricerca informativa da fonti umane; assetti statunitensi della 173° Airborne Division; un Landing Zone Control team del plotone esploranti della 11^ Air mobile Brigade olandese; velivoli della 46^ aerobrigata di Pisa impiegati per inserzione del personale tramite aviolancio e per gli aviorifornimenti; 3 elicotteri NH90 e 2 elicotteri A129 Mangusta della brigata aeromobile “Friuli”.
Esercito e Aeronautica Militare insieme nell’esercitazione “Lampo 21” pianificata e coordinata dal COVI
Roma, 19 novembre 2021 – Reparti dell’Esercito Italiano e dell’Aeronautica Militare nei prossimi giorni saranno impegnati nell’esercitazione Lampo 21, le Forze Armate si testeranno in scenari ipotetici per l’evacuazione di connazionali da un’area considerata di crisi.
L’attività, pianificata e coordinata dall’Italian Joint Force Headquarters (ITA-JFH) del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) entrerà nella sua fase esecutiva lunedì prossimo e interesserà prevalentemente l’area di Piacenza.
Si tratta di un’esercitazione nazionale interforze di tipo Command Post Exercise/Live Exercise (CPX-LIVEX), concepita per addestrare i comandi e le forze sul campo su una specifica tipologia di missione che potrebbe essere oggetto di future operazioni nazionali, multinazionali o di coalizione.
Lo scopo è testare la capacità delle Forze Armate di intervenire prontamente in un contesto emergenziale a favore dei propri connazionali all’estero, con l’impiego della componente terrestre e aerea.
Tra gli assetti dell’Esercito Italiano che prenderanno parte all’esercitazione, i lagunari del Reggimento “Serenissima”di Mestre, i genieri del 2° Reggimento Pontieri di Piacenza, personale del Centro di Simulazione e Validazione dell’Esercito di Civitavecchia e del 41° Reggimento IMINT Cordenonsdi Sora.
Velivoli dell’Aeronautica Militare si alzeranno in volo da Pratica di Mare e Fiumicino per raggiungere i sedimi aeroportuali di Ghedi e di Montichiari sotto il coordinamento del Joint Movement Coordination Centre del COVI.
Ferrara, 9 giugno 2021 – Il 7 giugno è iniziata l’esercitazione aerea multinazionale ‘Falcon Strike 2021’, che ha preso il via, dalla base aerea di Amendola, sede del 32° Stormo.
L’esercitazione Falcon Strike 2021 è uno degli eventi addestrativi più importanti dell’anno organizzati dall’Aeronautica Militare, che fino al 15 giugno vedrà impegnati oltre 50 velivoli tra caccia, aerei da trasporto e da rifornimento in volo ed altri assetti di supporto. Per la prima volta in Europa, nell’ambito di un evento esercitativo multinazionale, opereranno insieme F-35A ed F-35B di quattro diverse Nazioni che hanno aderito al programma Joint Strike Fighter (JSF): Stati Uniti, Italia, Regno Unito e Israele.
Foto: U.S. Air Force
Per la prima volta presenti in uno scenario estero gli F-35 Ha’Adir dell’aviazione israeliana
L’esercitazione, sotto il comando e controllo del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (Ferrara), ha l’obiettivo di riprodurre uno scenario operativo in cui si svolgono operazioni aeree complesse con assetti di 5ª generazione appartenenti a diverse nazioni. Gli scenari esercitativi sono stati creati per offrire agli equipaggi di volo ed ai team di supporto un contesto complesso, altamente mutevole e non permissivo, in cui potersi addestrare in varie tipologie di missioni, tra cui la protezione di assetti aerei di alto valore, le operazioni di Close Air Support, l’interdizione aerea con gestione strategica e tattica, il supporto alle forze speciali a terra, le operazioni di targeting dinamico.
Le attività di volo vengono svolte all’interno di spazi aerei dedicati all’addestramento, nell’ambito dei quali saranno svolte attività EW (Electronic Warfare) e SBAD (Surface Base Air Defence); in tale contesto opereranno anche il sistema di comando e controllo/radar SIRIUS del 2° Stormo di Rivolto (Udine) e una componente SAMP-T dell’Esercito Italiano.
Pesaro/Urbino, 25 marzo 2021 – Si è conclusa nei giorni scorsi l’esercitazione Steel Forge 1/2021, dove circa 120 paracadutisti del 183° Nembo si sono addestrati su uno scenario warfighting presso il poligono militare di Carpegna (PU).
L’esercitazione ha avuto lo scopo di mantenere e implementare la capacità operativa dell’unità addestrata quale pedina della LRF (Land Reserve Force): una task force capace di essere operativa con brevissimi tempi di preavviso. Nella prima parte dell’esercitazione sono state testate le conoscenze e le capacità del plotone di supporto alla manovra che ha impiegato il mortaio di tipo Expal da 81mm.
Successivamente i plotoni del battaglione “Grizzano” hanno condotto attività tattiche offensive contro un nemico organizzato a difesa utilizzando il sistema di simulazione MILES (Multiple Integrated Laser Engagement System).
Un momento dell’esercitazione
Paracadutista con arx160 equipaggiato con MILES
Un momento dell’esercitazione
attacco speditivo
Il sistema di simulazione MILES si compone di un laser montato sulla canna dell’arma e da sensori che vengono indossati su uniforme ed elmetto. Ciò permette di contrapporre tra loro le unità in addestramento che riescono così a confrontarsi in uno scenario realistico e dinamico.
Inoltre il MILES consente di addestrare in modo efficace la capacità decisionale dei comandanti che si trovano a fronteggiare l’indeterminatezza dell’avversario, peculiarità questa dei moderni scenari operativi caratterizzati da minacce di tipo asimmetrico.
L’attività è stata condotta in condizioni sfavorevoli, i militari hanno operato con temperature rigide e neve.
Fuoco con mortaio da 81mm
L’evento esercitativo si è svolto nel pieno rispetto delle norme sanitarie vigenti adottando tutte le misure previste per il contenimento dell’epidemia da COVID-19.
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