Roma, 12 novembre 2014 – Sono passati 53 anni dai tragici giorni di Kindu, prima missione internazionale che l’Aeronautica Militare, con il personale e i mezzi della 46^ brigata aerea di Pisa, affrontava dopo il secondo conflitto mondiale.
Con quella missione, che cercava di riportare l’ordine nel Congo sconvolto dalla guerra civile, sotto l’egida dell’ONU, cominciavano a concretizzarsi quella serie di interventi di tipo umanitario, oggi genericamente identificati nelle attività di peace-keeping. L’Aeronautica Militare, per l’impegno profuso in quella operazione, senza risparmio di uomini e mezzi, raccolse il plauso internazionale.
In quel fatale 11 novembre 1961, tuttavia, la Forza Armata pagò un alto prezzo in termini di vite umane: 13 aviatori, equipaggi di due velivoli C-119 della 46^ brigata aerea, furono catturati ed uccisi dai soldati congolesi, che li avevano scambiati per mercenari belgi coinvolti nel conflitto.
La notizia del brutale massacro colse il Paese di sorpresa. I drammatici resoconti, le cronache giornalistiche del raccapricciante massacro fecero inorridire e sussultare la Nazione, che si strinse idealmente alle famiglie dei caduti, in un’incredibile gara di solidarietà.
Per l’Aeronautica Militare, ricordare l’eccidio di Kindu è sempre motivo di commozione e, al tempo stesso, orgoglio. I 13 aviatori, i primi a cadere in una missione al servizio della comunità internazionale dopo la Seconda Guerra Mondiale, costituiscono ancora oggi un simbolo dell’impegno e del sacrificio che la lotta per la pace richiede.
Gli aviatori che persero la vita:
- Onorio De Luca, 25 anni, Treppo Grande (UD) – Sottotenente pilota
- Filippo Di Giovanni, 42 anni, Palermo – Maresciallo motorista
- Armando Fausto Fabi, 30 anni, Giuliano di Roma (FR) – Sergente maggiore elettromeccanico di bordo
- Giulio Garbati, 22 anni, Roma – Sottotenente pilota
- Giorgio Gonelli, 31 anni, Ferrara – Capitano pilota e vicecomandante
- Antonio Mamone, 28 anni, Isola Capo Rizzuto (CZ) – Sergente marconista
- Martano Marcacci, 27 anni, Collesalvetti (LI) – Sergente elettromeccanico di bordo
- Nazzareno Quadrumani, 42 anni, Montefalco (PG) – Motorista
- Francesco Paga, 31 anni, Pietralcina (BN) – Sergente marconista
- Amedeo Parmeggiani, 43 anni, Bologna – Maggiore pilota e comandante dei due equipaggi
- Silvestro Possenti, 40 anni, Fabriano (AN) – Sergente maggiore montatore
- Francesco Paolo Remotti, 29 anni, Roma – Tenente medico
- Nicola Stigliani, 30 anni, Potenza – Sergente maggiore montatore
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