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La Difesa al servizio del Paese: evento dimostrativo sul duplice uso sistemico delle Forze Armate

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Pratica di Mare (RM), 6 maggio 2019 – Uno tsunami che colpisce il litorale romano. Questo l’evento calamitoso che sarà simulato martedì 7 maggio presso l’aeroporto militare di Pratica di Mare (Rm) nel corso dell’evento dimostrativo “Duplice uso sistemico: impiego innovativo delle Forze Armate al servizio del Paese”.

Dalla costituzione su nave Etna di una sala operativa interforze e interagenzia per la gestione dell’evento, al soccorso aereo, alla tutela del patrimonio culturale, passando per il trasporto di malati altamente infettivi e le attività di decontaminazione da sostanze chimico-batteriologiche e radioattive.

Tramite questi scenari addestrativi, la Difesa mostrerà agli studenti delle scuole romane le capacità con cui le Forze Armate e l’Arma dei Carabinieri supportano la Protezione Civile in caso di emergenze nazionali. Capacità queste che discendono dal continuo e capillare addestramento del personale militare per mantenere e migliorare continuamente le capacità di difesa della Patria, salvaguardia dello spazio aereo nazionale e per assolvere i compiti assegnati nelle missioni all’estero in cooperazione con altri attori della comunità internazionale.

Gli eventi sismici e il maltempo che hanno più volte colpito l’Italia, la lotta al terrorismo e il rafforzamento della sicurezza interna, hanno comportato un progressivo coinvolgimento delle Forze Armate che hanno messo a disposizione dei cittadini le proprie capacità, il proprio addestramento e i propri mezzi in un quadro di attività sinergiche svolte dalle diverse Amministrazioni dello Stato e coordinate dal Dipartimento della Protezione Civile.

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Fonte e immagine: Stato Maggiore Difesa
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Le 4 missioni delle #ForzeArmate 1. Difesa dello Stato 2. Difesa spazi euro-atlantici ed euro-mediterranei 3. Contributo a pace e sicurezza internazionali 4. Concorso a salvaguardia libere istituzioni e compiti per pubblica calamità e casi di straordinaria necessità e urgenza


Concluso per l’Esercito un anno di impegno a tutto campo con oltre 10.500 militari impegnati durante le festività natalizie in Italia e all’estero

Libano, Caschi Blu italiani

Roma, 1 gennaio 2019 – L’Esercito, anche durante queste festività, continua a sostenere con le proprie unità operative un impegno a tutto campo nell’ambito sia delle operazioni ONU, NATO e UE, condotte nelle aree di maggior interesse strategico per la Nazione sia delle operazioni sul territorio nazionale fornendo concorso alle forze dell’ordine con l’operazione “Strade Sicure” e sia intervenendo con i suoi assetti a spiccata connotazione “duale” in ogni evento emergenziale che ha colpito l’Italia.

Sono oltre 3.200 i militari dell’Esercito impiegati nei principali teatri operativi dell’Afghanistan, del Libano, dell’Iraq, del Kosovo e oltre 7.300 quelli sul territorio nazionale che in queste festività stanno continuando a svolgere i propri compiti istituzionali a salvaguardia della sicurezza internazionale e delle principali aree metropolitane del Paese.

Da pochi giorni la brigata aeromobile “Friuli” ha assunto il comando del contingente schierato ad Herat in Afghanistan, mentre la brigata bersaglieri “Garibaldi”, da inizio autunno, è responsabile del settore ovest della missione Unifil in Libano a comando italiano; in Iraq, Somalia e Mali, unità e personale specialistico della Forza Armata addestrano le forze di sicurezza locali mentre in Kosovo dove, peraltro, l’Italia dal 2013 detiene la leadership della missione Nato-Kfor, opera l’8° Reggimento artiglieria “Pasubio”.

Per tutto l’anno appena concluso l’Esercito ha addestrato e approntato le unità da inviare nelle principali aree di operazione e fornito personale specialistico per numerosi altri impegni internazionali solo numericamente meno importanti, garantendo una rotazione continua e una presenza costante nelle missioni internazionali, nonché circa 8000 militari prontamente impiegabili a disposizione della Nazione.

Sul territorio nazionale, i militari dell’Esercito, congiuntamente alle Forze dell’Ordine, sono impegnati, sin dal 4 agosto 2008, in 53 città nell’ambito dell’operazione Strade Sicure, per il pattugliamento delle principali aree metropolitane e la vigilanza di installazioni e obiettivi sensibili, nonché l’importante contributo fornito in Campania, agendo in risposta all’emergenza “Terra dei fuochi” per la prevenzione e contrasto di crimini ambientali, e nell’Italia centrale nelle zone colpite dal sisma del 2016 dove sono presenti le unità specialistiche dell’Esercito impiegate in numerose attività a sostegno della popolazione e dei comuni dei crateri sismici. Dall’inizio dell’operazione a oggi sono state arrestate complessivamente circa 16.000 persone; oltre 12.500 individui sono stati fermati e circa 19.000 sono stati denunciati a piede libero. Sono stati inoltre effettuati controlli a circa 3 milioni e 300 mila persone e a 1 milione e 400 mila mezzi, sequestrati oltre 13.000 mezzi, 1150 armi e 2.290 chili di droga, mentre la millesima demolizione di infrastrutture pericolanti avvenuta poche settimane fa indica il forte impegno a favore delle aree del cratere sismico appenninico.

Disinnesco ordigni, artificieri all'opera

Nel 2018, i nuclei artificieri dei reparti del genio hanno eseguito circa 3.000 interventi specialistici per la bonifica di ordigni esplosivi e residuati bellici (oltre 30.000 negli ultimi 10 anni), e sono stati messi in esercizio, a favore della Pubblica Amministrazione, ponti del tipo Bailey per il ripristino della viabilità e 14 campagne antincendio effettuate con velivoli dell’Aviazione dell’Esercito.

L’Esercito, quest’anno, ha poi fornito, in più occasioni, il concorso nei casi di pubblica calamità alla Protezione civile per il soccorso della popolazione e il ripristino della viabilità, sia nelle emergenze causate da maltempo, intense precipitazioni nevose e piovose che hanno colpito indistintamente tutto il Paese, sia in eventi drammatici di natura antropologica come il crollo del ponte “Morandi” a Genova.

Un impegno dinamico e a 360 gradi quello dell’Esercito, che evidenzia una spiccata valenza duale, nell’ottica di dotare lo Strumento Militare Terrestre sia di avanzate capacità di combattimento delle unità sul terreno, sia di poter intervenire tempestivamente in situazioni di emergenza o di pubblica utilità. Una Forza Armata, dunque, che continuerà a operare, come ha sempre fatto, per la difesa e la sicurezza del Paese, tra la gente e per la gente nella piena aderenza ai principi e ai valori che contraddistinguono la sua azione, rispondendo agli impegni che sarà, di volta in volta, chiamata a sostenere. Perché, come il motto cita, “Noi ci siamo sempre”, certi che saranno sempre in grado di migliorarci facendo “Di più insieme”.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Esercito
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Esercito: disinnescato ordigno esplosivo a presunto caricamento chimico

Estrazione dell'ordigno dal terreno

Aprilia (LT), 15 maggio 2018 – Gli artificieri del 21° reggimento Genio Guastatori, in collaborazione con il personale del Centro Tecnico Logistico Interforze NBC di Civitavecchia, hanno disinnescato, la scorsa domenica, un ordigno esplosivo a presunto caricamento chimico, risalente al secondo conflitto mondiale, rinvenuto in località “Giannottola” nel corso di lavori in un terreno agricolo.

La bomba, una granata d’artiglieria da 75 mm di fabbricazione americana rivelatasi poi caricata con fosforo, è stata rinvenuta in buone condizioni e ancora attiva e micidiale. Grazie alla sinergia tra gli artificieri dei due reparti dell’Esercito, l’ordigno è stato dapprima neutralizzato mediante una particolare tecnica in basso ordine “Low Order” e poi distrutto mediante brillamento con cariche esplosive.

La delicata operazione di disinnesco, per ragioni di sicurezza, ha richiesto un’area di sgombero di 500 metri e l’evacuazione di diverse famiglie.

Questa è stata la cinquantesima bonifica effettuata dagli artificieri specialisti nella disattivazione di ordigni esplosivi regolamentari e di circostanza del 21° reggimento Genio Guastatori di Caserta, coordinati dal Comando Forze Operative Sud di Napoli. Dall’inizio dell’anno sono stati oltre 120 gli ordigni neutralizzati tra cui 2 bombe d’aereo da 500 e 1000 libbre.

L’Esercito grazie alla capacità dual-use dei reparti dell’Arma del Genio, oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado d’intervenire in ogni momento, in tutto il territorio italiano a supporto della comunità nazionale, in interventi di pubblica utilità confermandosi in qualsiasi circostanza, una risorsa per il Paese. 

L’Esercito Italiano, inoltre, è l’unica Forza Armata preposta alla formazione degli artificieri di tutte le Forze di Polizia, Forze Armate e Corpi Armati dello Stato.

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Fonte immagini: Comando logistico dell'Esercito
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La Difesa rafforza la propria presenza nelle zone del sisma e del maltempo

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Roma, 21 gennaio 2017 – Il dispositivo della Difesa si è ulteriormente rafforzato in queste ultime ore, portando il contributo di donne e uomini delle Forze Armate a oltre 3.300 unità, con 1370 mezzi – tra speciali del genio, cingolati e ruotati – e ben 36 elicotteri. Si incrementa anche il contributo della Marina Militare, che nella notte ha fatto giungere in zona circa 60 fucilieri di Marina della Brigata San Marco, per dare maggior impulso alle attività di sgombero della neve dai centri abitati.

Procede quindi l’attività di concorso delle Forze Armate alla Protezione Civile nel tentativo di portare soccorso alla popolazione e alleviare i disagi causati dall’eccezionale concomitanza dello sciame sismico e del maltempo in Italia Centrale. Unità militari continuano ad operare nell’area del cratere – e lo stanno facendo ininterrottamente dal 24 agosto scorso – ed altre se ne sono aggiunte, tra Teramo e Chieti, per eseguire gli interventi più diversificati, come da richiesta della Protezione Civile.

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Il personale delle Forze Armate sta operando, fianco a fianco con i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine, i volontari e la Protezione Civile, in condizioni di estrema difficoltà e senza sosta: nel teramano è stato effettuato un intervento di recupero e evacuazione di una persona disabile rimasta isolata e sono state raggiunte alcune frazioni dove si è provveduto ad assistere la popolazione per le esigenze immediate.

In particolare, una squadra di Ranger del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti ha raggiunto l’abitato di Coronella, nella Valle Castellana, completamente isolato da giorni. È stato necessario utilizzare gli elicotteri e, vista l’impossibilità di atterrare, il personale è stato sbarcato con la tecnica del fast rope, cioè calandosi con una fune dall’elicottero in volo stazionario. Sono così stati presi i contatti con gli abitanti e si sta organizzando la consegna di generi di prima necessità e medicinali. La squadra di soccorso è quindi rimasta tutta la notte in zona, per cercare di raggiungere altre abitazioni isolate. Analoga attività è condotta, in queste ore, nelle frazione di Vallefara e Ceraso, sempre nella Valle Castellana, con l’obiettivo di raggiungere un centinaio di persone che risultano totalmente isolate.

Continua, inoltre, l’attività delle squadre di ricerca e soccorso del 9° reggimento alpini presso l’hotel Rigopiano.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore della Difesa

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L’Esercito a Natale #noicisiamosempre

Natale in afghanistan

Natale in afghanistan

Roma, 24 dicembre 2015 – Sono circa 9000 i militari dell’Esercito impiegati nei principali teatri operativi esteri e sul territorio nazionale che, anche il giorno di Natale, continueranno a svolgere i propri compiti istituzionali asalvaguardia della sicurezza internazionale e delle principale aree metropolitane del Paese.

A loro, agli uomini e donne della Forza Armata, ai loro familiari, sostegno e insostituibile punto di riferimento, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Danilo Errico, ha rivolto “un sentito augurio di serenità per le imminenti festività natalizie ed un ringraziamento per quanto fatto ogni giorno non solo per l’Esercito ma per l’intero Paese”.

L’Esercito con oltre 6.500 soldati attualmente impegnati in Patria, giorno e notte, nell’ambito dell’operazione Strade Sicure – dei quali 2.300 solo a Roma per il Giubileo – a cui si uniscono più di 2.600 dislocati tra Afghanistan, Libano, Iraq, Kosovo, Somalia e Mali, contribuisce significativamente alle missioni della Difesa nella tutela della collettività, in Italia e all’estero.

Non solo sicurezza, ma anche supporto alla popolazione colpita da pubbliche calamità e da particolari emergenze. La Forza Armata, grazie alla capacità dual-use dei propri reparti, resa possibile dall’addestramento quotidiano e professionalità dei suoi soldati e dai mezzi specialistici in dotazione, ha fornito in più circostanze un prezioso contributo. Assetti del Genio sono intervenuti in Liguria e in provincia di Piacenza per la rimozione di macerie e il pompaggio dell’acqua, ristabilendo le normali condizioni di vita per gli alluvionati. A Olbia, i reparti della Brigata Sassari sono stati impegnati nella rimozione e successivo smaltimento di un centinaio di metri cubi di risulta.

Inoltre, grazie all’intervento degli artificieri dell’Esercito sono state disinnescate e fatte brillare bombe e manufatti esplosivi risalenti al secondo conflitto mondiale e rinvenute su tutto il territorio nazionale. Questo mese, gli specialisti del Genio dell’Esercito hanno effettuato il disinnesco di un ordigno di 1.000 libbre trovato in località “I Renari” nel comune di Giove (TR), a poche centinaia di metri dall’autostrada A1 e dalla linea ferroviaria, che è stato prima disattivato, poi trasportato e fatto brillare in una cava nel comune di Narni (TR).

Militari per Strade sicure alla stazione Termini di Roma

Militari per Strade sicure alla stazione Termini di Roma

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Fonte e immagini: Stato Maggiore dell'Esercito

Bomba day a Sant’Angelo dei Lombardi (AV)

​​​​Avellino, 19 settembre 2015 – Domani, domenica 20 settembre gli artificieri del 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta, unità della Brigata Bersaglieri “Garibaldi”, interverranno per il disinnesco e la rimozione di 2 ordigni bellici: una granata di artiglieria da 88 mm di fabbricazione tedesca ed una bomba d’aereo da 250 libbre (113 kg) di fabbricazione inglese, entrambi risalenti al secondo conflitto mondiale.​

Gli ordigni, occasionalmente rinvenuti in località Ruggiani, lo scorso 8 settembre, sono perfettamente conservati, quindi ancora attivi e pericolosi. Dopo 35 anni dal sisma del 1981, che colpì gravemente la città irpina e tutta la Campania e che vide l’intervento degli uomini dell’allora 21° Battaglione Genio “Timavo”, chiamati a soccorrere la popolazione locale, i genieri tornano su quel territorio per un’altra emergenza.

Per le delicate operazioni di disinnesco sarà necessario lo sgombero di un area di 500 metri e l’evacuazione di circa 50 famiglie. Gli artificieri del 21° Reggimento interverranno con 2 team specializzati nella disattivazione di ordigni esplosivi regolamentari e di circostanza. In particolare per la bomba d’aereo gli artificieri rimuoveranno il congegno di attivazione posto nella parte anteriore dell’ordigno, rendendolo inoffensivo. Analoga procedura di disattivazione sarà adottata per la granata di artiglieria.

Gli ordigni saranno successivamente scortati e trasferiti nella cava “Cipriano”, dove all’interno di un “fornello”, realizzato con opere di scavo, mediante cariche esplosive, si procederà alla loro definitiva e sicura neutralizzazione. L’intervento durerà presumibilmente tra le 4 e le 6 ore e nel caso di complicazioni o condizioni meteorologiche avverse, i tempi potranno dilazionarsi fino a circa 10 ore.

Per l’organizzazione della delicata attività, è stato proficuo l’intervento sinergico della prefettura di Avellino, Protezione Civile, Forze di Polizia, Vigili del Fuoco e amministrazione comunale di Sant’Angelo dei Lombardi.

Per gli specialisti del 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta, coordinati dal 2° Comando delle Forze di Difesa di San Giorgio a Cremano (NA), è il centosettantesimo intervento di bonifica residuati bellici condotto nella propria area di competenza (Regione Campania, Regione Molise e Provincia di Latina) con oltre 410 ordigni neutralizzati dall’inizio dell’anno.

​L’Esercito Italiano grazie alla capacità “dual-use” dei Reparti dell’Arma del Genio, oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado d’intervenire in ogni momento, in tutto il territorio Italiano a supporto della comunità nazionale, in interventi di pubblica utilità, ponendosi come indispensabile risorsa per il Paese. 

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Fonte e immagini: COMFOTER

Cerignola, emergenza maltempo: interviene l’esercito

Foggia, 3 dicembre 2015 – I soldati dell’11° reggimento genio guastatori di Foggia su richiesta della prefettura di Foggia sono intervenuti a favore della popolazione nel comune di Cerignola rimasta isolata a causa delle abbondanti nevicate dei giorni scorsi.

L’esercito è stato impegnato con macchine di movimento terra nelle strade di Cerignola per liberare le strade dalla neve, contribuendo in coordinamento con le altre forze dislocate sul territorio e volontari, nello spargimento del sale.

Le capacità tecniche dell’Esercito garantiscono il prezioso intervento in caso di pubblica utilità e per la tutela dell’ambiente. In particolare, i reparti genio, grazie alle esperienze maturate nelle missioni estere ed all’elevata connotazione dual-use sono in grado di intervenire prontamente ed efficacemente a favore della comunità nazionale in casi di maltempo, come già avvenuto lo scorso anno nelle città di Genova, Parma, Alessandria e Pisa. Esercito, una risorsa per il Paese.​

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Fonte: Stato Maggiore dell'Esercito


Esercito 2014: oltre 7000 i militari impegnati in missioni, emergenze maltempo e bonifica esplosivi

Roma, 30 dicembre 2014 – ​​​Sono stati oltre 7000 gli uomini e donne dell’Esercito impegnati nel corso del 2014 in Italia e all’estero. Nelle principali missioni internazionali 2500 uomini e donne con le stellette hanno operato in Afghanistan (830 unità), Libano (1000 unità), Kosovo (350 unità) e Centrafrica (270 unità). Nel 2014 L’Italia ha mantenuto la leadership delle due più importanti missioni in atto, KFOR in Kosovo e UNIFIL in Libano. Inoltre da febbraio di quest’anno l’Italia detiene la leadership ​​della missione EUTM Somalia, condotta sotto egida dell’Unione Europea.

Nello stesso periodo, sul territorio nazionale, circa 4600 soldati hanno garantito la sicurezza sul territorio nazionale nelle principali località italiane, da Gorizia a Trapani, con l’operazione Strade Sicure in concorso alle forze di polizia nella vigilanza di obiettivi sensibili, dei centri per immigrati e in attività di pattugliamento di aree metropolitane.

Nel 2014 non sono mancati gli interventi delle unità dell’Esercito nei casi di pubblica calamità e di pubblica utilità. Grazie all’addestramento, alle specifiche competenze e alla capacità dual use l’Esercito è intervenuto con oltre 1700 militari e mezzi speciali, per il soccorso alle popolazioni.

Tra gli interventi più recenti e significativi, quelli di Genova e di Alessandria, dove più di 500 militari e 100 mezzi speciali, tra cui torri d’illuminazione, macchine movimento terra e terne ruotate, hanno operato ininterrottamente per tutta la durata dell’emergenza, soccorrendo la popolazione, sgomberando i locali dai detriti e ripristinando della viabilità.

In Sardegna, per l’emergenza maltempo dello scorso gennaio, sono stati impiegati 100 militari e 35 mezzi. In Emilia Romagna a seguito dell’esondazione del fiume Secchia che ha colpito la provincia di Modena sono intervenuti 200 militari.

A Pisa, per il nubifragio che si è abbattuto a febbraio sulla città, sono intervenuti 200 militari, a Belluno per le eccezionali precipitazioni nevose, 200 militari dotati con veicoli cingolati BV 206, gli stessi impiegati in Afghanistan, hanno soccorso la popolazione e ripristinato la viabilità.

Nel Lazio, a febbraio 2014, per il violento nubifragio che si è abbattuto sulla capitale, sono stati impiegati 200 militari e mezzi speciali in dotazione, di cui sei motopompe. A Treviso 350 militari sono intervenuti per il monitoraggio dei fiumi Livenza e Monticano e per l’attività di drenaggio delle acque e di rimozione dei detriti.

Nel settore dei concorsi di pubblica utilità, a garanzia del funzionamento dei servizi, 80 militari del genio dell’esercito hanno lavorato per la posa in opera di un ponte Bailey nel centro storico di Palermo, consegnato lo scorso 31 ottobre all’Azienda Trasporti della provincia.

Nel corso dell’anno, inoltre, l’Esercito ha continuato la sua opera di pubblica utilità e di tutela ambientale garantendo la bonifica dei residuati bellici con ben 2250 interventi specialistici di bonifica.

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Fonte: Stato Maggiore dell'Esercito

Il 6° bersaglieri si esercita in operazioni antincendio

11 luglio 2014 – Terminata nei giorni scorsi un’esercitazione che ha visto impiegati 35 militari del 6° Bersaglieri, tra ufficiali, sottufficiali e volontari, 6 veicoli tattici e materiale antincendio, con lo scopo di fornire una forza di intervento in caso di pubbliche calamità, come gli incendi che potrebbero dilagare nell’area durante la stagione estiva.

L’attività, è stata finalizzata al mantenimento dei livelli addestrativi, in coordinamento con il personale del Corpo Forestale della riserva. In particolare, grazie alle esperienze maturate nelle missioni estere ed all’elevata connotazione dual-use (capacità di cooperare con le autorità civili a favore della cittadinanza e quella operativa espressa nei teatri operativi).

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Fonte: Forze operative terrestri


L’Aquila: al 6 reggimento Genio Pionieri il compito di lavori di lavori urbani

L’Aquila, 12 maggio 2014 – Siglata una convenzione tra l’USRA (Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell’Aquila) ed il 9° Reggimento Alpini (in rappresentanza dello Stato Maggiore dell’Esercito), che ha assegnato l’esecuzione di complessi lavori di demolizione all’interno della caserma “Pasquali” al 6° Reggimento Genio Pionieri nonché il relativo trasporto a discarica delle macerie di risulta.  

L’intervento tecnicamente più significativo è stato la demolizione di una torre piezometrica alta circa diciotto metri, resa pericolante dalla presenza di notevoli lesioni alla muratura di base e che era stata oggetto in passato di un precedente tentativo di demolizione da parte di un’altra struttura operativa civile. Intervento che venne sospeso per timore di un crollo durante l’operazione. 
Le operazioni di demolizione di altri fabbricati e lo smaltimento del materiale di risulta, che ammonta a circa 10.000 metri cubi, continueranno fino a metà di giugno e vedranno impegnati un’unità lavori composta da 16 militari, 2 escavatori per la demolizione, 1 pala caricatrice, 6 mezzi pesanti per il trasporto macerie ed attrezzature varie del genio. 

In particolare il 6° Reggimento Genio Pionieri, come tutti gli altri reparti del genio, grazie alle esperienze maturate nelle missioni estere ed elevata connotazione dual use (capacità di cooperare con le autorità civili a favore della cittadinanza e quella operativa espressa nei teatri operativi), opera a favore della comunità nazionale sia in caso di pubbliche calamità, sia per la bonifica dei residuati bellici ancora ampiamente presenti sul territorio italiano.

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Fonte: Comando delle Forze Operative Terrestri
Foto: © Comando delle Forze Operative Terrestri


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