Archivi tag: COVI

Joint Stars 2023, autorità civili e militari in visita alla più importante esercitazione della Difesa

Accolti a Decimomannu dal comandante del COVI, i sottosegretari di Stato alla Difesa Rauti e Perego di Cremnago, il capo di Stato Maggiore della Difesa ammiraglio Cavo Dragone e i più alti vertici militari

Carro Ariete

Decimomannu (CA) 23 maggio 2023La Joint Stars è la più importante esercitazione della Difesa e ha visto non soltanto l’integrazione interforze ma anche multi dominio ed interagenzia. Abbiamo messo in campo una rete di missione federata che ha permesso il Comando e Controllo, integrando in un’unica realtà (Joint operational picture) tutte quelle che sono le componenti operative delle Forze Armate – terrestre, navale e aerea – con attività cyber e spaziali e l’impiego di personale e piattaforme complesse di varia tipologia. Grande attenzione da parte nostra anche ai temi ambientali: l’applicazione dei disciplinari presentati in sede di Comitato Misto Paritetico ci ha consentito di preservare la bellezza dei luoghi in cui ci addestriamo”.

Con queste parole, il Comandante Operativo di Vertice Interforze, generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, ha dato il via, alla base aerea di Decimomannu, al Visit to Training Day (VTT Day), nel corso del quale i sottosegretari di Stato alla Difesa Isabella Rauti e Matteo Perego di Cremnago, accompagnati dal capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, hanno fatto visita al personale che dallo scorso 8 maggio è impiegato in diverse località della Sardegna meridionale per l’esercitazione Joint Stars 2023 (JOST23), l’evento addestrativo più importante della Difesa, pianificato e diretto dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).

Tra le autorità, i capi di Stato Maggiore dell’Esercito generale di corpo d’armata Pietro Serino, della Marina Militare ammiraglio di squadra Enrico Credendino, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri generale di corpo d’armata Teo Luzi e il neo comandante generale della Guardia di Finanza, generale di corpo d’armata Andrea De Gennaro, la cui nomina è stata formalizzata dal Consiglio dei Ministri proprio ieri, nel corso della visita. Tra i presenti anche il comandante della squadra aerea generale sq. Alberto Biavati, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi e il professore Gianni Riotta, membro del comitato per lo sviluppo e la valorizzazione della cultura della Difesa.

Ad accogliere le autorità, il comandante del COVI, generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, che ha rivolto ai presenti un indirizzo di saluto, prima di lasciare la parola al direttore dell’esercitazione, ammiraglio di divisione Fabio Agostini e al vice comandante del COVI, generale di squadra Nicola Lanza de Cristoforis, comandante della Joint Task Force di esercitazione, che con una rappresentazione multimediale hanno illustrato lo scenario esercitativo, il piano di azione e i dispositivi terrestri, navali, aerei, cibernetici e spaziali coinvolti in quella che è a tutti gli effetti la più imponente e complessa esercitazione della Difesa italiana.

L’ammiraglio di divisione Fabio Agostini, direttore dell’esercitazione

Nel corso della giornata, le autorità e gli ospiti hanno raggiunto la nave anfibia San Giusto, in navigazione al largo delle coste cagliaritane e inserita in un dispositivo navale che vedeva anche la presenza di nave Garibaldi, della fregata Alpino, del San Giorgio, del sommergibile Gazzana, di motovedette della Guardia di Finanza per un complesso di circa 1200 uomini e donne. A fare gli onori di casa, il contrammiraglio Stefano Costantino, comandante della Terza Divisione Navale. A bordo dell’unità navale, fanti della Brigata Marina “San Marco” e Lagunari del Reggimento “Serenissima” dell’Esercito Italiano, a dimostrazione della piena interoperabilità e integrazione tra reparti anfibi delle due Forze Armate, nell’ambito della Capacità Nazionale di Proiezione dal mare.

Gli ospiti sono stati poi accompagnati presso il poligono di Capo Teulada, dove la brigata Bersaglieri Garibaldi, guidata dal generale di brigata Mario Ciorra, ha condotto esercitazioni a fuoco che hanno visto sul campo circa 750 militari e numerosi sistemi d’arma della componente terrestre, come VCC80 DARDO, carri armati Ariete , VTMM “ORSO”, mortai pesanti 120 mm thomson e missili contro carro SPIKE, ai quali si sono aggiunti elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito  (NH90, A-129 e CH-47), della Marina Militare (EH-101 e MH-90) e dell’Aeronautica Militare (F-35, MQ9 reaper e HH-101) per supportare la manovra con supporto aereo ravvicinato, inserzione di forze anfibie, operazioni di aeromobili ed aero-meccanizzate.

La giornata si è conclusa a Decimomannu con la dimostrazione di un’attività interagenzia che ha visto in azione Corpi Armati e non dello Stato, unitamente a nuclei sanitari del Corpo militare della Croce Rossa e squadre dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile.

Il SSSD Perego di Cremnago con il generale Figliuolo

Oggi ho avuto la possibilità di verificare di persona l’efficacia dello strumento militare nazionale”, ha dichiarato il sottosegretario onorevole Perego di Cremnago al termine della visita, aggiungendo che “esercitazioni come la Joint Stars sono necessarie per garantire una costante prontezza operativa negli attuali scenari multi dominio”.

Il sottosegretario senatrice Rauti ha, dal canto suo, evidenziato il carattere internazionale, multi-dominio, interforze e inter-agenzia della Joint Stars 23, che coinvolge gli assetti più preziosi delle Forze Armate italiane, impegnati in addestramento congiunto con gli altri Corpi armati e non dello Stato, con la protezione civile e con altri Paesi dell’Alleanza Atlantica. Ha aggiunto che: “l’unione significa rafforzare l’interoperabilità e fare sistema, anche per fronteggiare le emergenze”. Si è inoltre detta orgogliosa di vedere gli uomini e le donne della Difesa impegnati sul campo in tutti i domini.

Di integrazione e multidominio ha parlato anche l’ammiraglio Cavo Dragone, capo di Stato Maggiore della Difesa: “La Joint Stars è un’attività di forte integrazione tra tutte le componenti della Difesa, che ha coinvolto anche gli altri dicasteri e elementi dello Stato che possano contribuire alla difesa e alla sicurezza del paese“. Ha poi aggiunto: “Come ci insegna la storia recente è fondamentale esercitarsi tutti non solo nei domini tradizionali, terra, mare e cielo, ma anche nelle attività cyber e nella gestione dello spazio“.

La Joint Stars 2023 è un’esercitazione complessa multi-dominio che vede le Forze Armate italiane addestrarsi nella difesa degli spazi aerei, terrestri e marittimi, nella sicurezza cibernetica e spaziale, nella difesa da contaminazione chimica, biologica, radiologica o nucleare e nel contrasto alle minacce emergenti, tra cui droni sottomarini o aerei. L’esercitazione si concluderà il prossimo 26 maggio.

Il COVI ha ricevuto dal capo di Stato Maggiore della Difesa il compito di pianificare e dirigere le attività addestrative che hanno visto operare in Sardegna oltre 5.300 uomini e donne e 900 piattaforme provenienti dalle Forze Armate, inclusa Guardia Costiera, e dai Corpi Armati e non dello Stato, quali Guardia di Finanza, Protezione civile, Corpo militare della Croce Rossa Italiana, Vigili del Fuoco. Coinvolti anche assetti stranieri – tra questi un battaglione meccanizzato norvegese, assetti delle NATO Standing Naval Forces e ufficiali di staff sloveni. Alle attività hanno preso parte, per la prima volta in una esercitazione interforze, studenti universitari di importanti atenei nazionali (LUISS “Guido Carli”, LUMSA, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Università degli Studi di Genova).

© All rights reserved
Fonte e immagini: COVI


Il COVI organizza a Cagliari un convegno sulla gestione delle maxi emergenze

Tra le autorità intervenute, il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, il comandante del COVI generale Francesco Paolo Figliuolo

Cagliari, 20 maggio 2023 – Gestione delle maxi emergenze, interventi di prevenzione e messa in sicurezza, ruolo delle Istituzioni e delle Forze Armate, sono solo alcuni dei temi trattati ieri mattina al Notorious Cinemas di Cagliari, nel convegno “La Forza delle Istituzioni”, evento collegato alla JOINT STARS 23, la più importante esercitazione interforze e interagenzia.

L’evento, organizzato dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), è stato moderato dal giornalista Marco La Picca e ha visto la partecipazione del presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Christian Solinas, del sindaco di Cagliari, Dott. Paolo Truzzu e del comandante del COVI, generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo.

Tra i relatori, anche il capo dipartimento dei Vigili del Fuoco, prefetto Laura Lega – in collegamento da remoto – e il capo dipartimento Sviluppo sostenibile del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, ing. Laura D’Aprile. Presenti molte autorità civili e militari, i prefetti di Cagliari e di Sassari, l’Associazione dei Piccoli Comuni, rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate e studenti universitari.

Nel suo intervento introduttivo, il generale Francesco Paolo Figliuolo ha voluto dedicare un minuto di raccoglimento alle 14 vittime del maltempo che negli ultimi giorni ha colpito l’Emilia Romagna e il Centro Italia, chiedendo ai presenti in sala di alzarsi per commemorarle in silenzio.

Il sindaco Paolo Truzzu

Il sindaco Paolo Truzzu ha ringraziato il COVI per avere organizzato il convegno in un territorio come quello sardo, abituato a situazioni emergenziali. “Grazie ai militari per il lavoro che svolgono sul nostro territorio. Voglio dirlo perché di fronte ad alcune polemiche che ci sono in questi giorni, nel dibattito pubblico, riguardo alle esercitazioni svolte nei nostri poligoni, io sono invece convinto, da uomo delle istituzioni, che siano esercitazioni fondamentali, non solo per la sicurezza nazionale ma anche per la nostra terra. Abbiamo tutti imparato in questi anni che c’è un uso duale dei poligoni, così come delle competenze, delle capacità e delle Forze Armate, che sono al servizio delle nostre comunità”.

Il generale Francesco Paolo Figliuolo

Nel prendere la parola, il generale Francesco Paolo Figliuolo ha evidenziato quanto sia importante per le Istituzioni contare su leaders che siano in grado di prendere decisioni nei momenti di emergenza e che sappiamo fare squadra, condividendo con i propri collaboratori valori e obiettivi. “In questo momento ho il privilegio di dirigere il Comando Operativo di Vertice Interforze, che di fatto è un Comando anche per le emergenze. Il COVI, sulla base dell’intendimento del Ministro Crosetto e del Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Cavo Dragone, è il Comando che si occupa del coordinamento con tutte le Forze Armate e si interfaccia con gli altri Dicasteri”. Il generale ha dunque ricordato come in questi giorni il COVI stia coordinando gli assetti e i supporti che le Forze Armate forniscono alla Protezione  Civile sulla base delle esigenze filtrate da una “sala regia unica”: dagli elicotteri dell’Esercito e dell’Aeronautica, ai battelli e ai sommozzatori della Marina Militare, sino ai reparti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, che hanno risposto immediatamente. “Questo vuol dire fare sinergia e fare sistema”.

Il prefetto Laura Lega

Il convegno è proseguito con la testimonianza del prefetto Laura Lega, che ha raccontato la sua esperienza nella gestione di diversi eventi emergenziali: dall’alluvione delle Marche a quella di Ischia. La gestione delle emergenze – ha sottolineato – non è un mestiere per tutti, ma richiede formazione, professionalità, addestramento. Per questo, le esercitazioni sono fondamentali per mettere a sistema la capacità organizzativa e di lavorare insieme, facendo squadra soprattutto con le Forze Armate, con le Prefetture, con tutto il sistema di Protezione Civile, sempre accanto ai sindaci e ai comuni più piccoli.

L’ingegnere Laura d’Aprile

L’impiego delle nuove tecnologie nella prevenzione e gestione delle emergenze è stato invece l’argomento trattato dalla ing. Laura d’Aprile.

Il presidente Christian Solinas

Il convegno si è concluso con l’intervento del presidente Christian Solinas, che ha ricordato quanto i sardi conoscano bene la fragilità del territorio di fronte ai cambiamenti climatici. Quando arrivano le maxi emergenze noi dobbiamo farci trovare pronti e preparati. Credo che questo sia nell’interesse di tutti. Dall’alluvione di Bitti o di Olbia o di Capoterra, se non ci fosse stato un pregresso di addestramento e di integrazione tra le Forze sul campo e le risorse, non saremmo stati in grado di affrontare quelle situazioni con la competenza e la capacità con le quali siamo riusciti a governare le emergenze più complesse.

Prima del tradizionale e simbolico scambio di doni tra le autorità, il moderatore del convegno ha ricordato l’appuntamento per il Joint Stars Village e la Joint Run, che si svolgeranno alla Fiera di Cagliari domenica 21 maggio a partire dalle 9:00.

Il presidente Solinas consegna la medaglia della Regione Sardegna al generale Figliuolo

© All rights reserved
Fonte e immagini: COVI


Solidarietà alle comunità colpite dalle alluvioni, il COVI annulla il concerto della banda dell’Aeronautica Militare

Annullato il concerto a Marina Ovest: “solidarietà alle comunità colpite di Emilia Romagna e Centro Italia”

Roma, 19 maggio 2023 – In segno di rispetto per i lutti e le sofferenze delle popolazioni colpite dalle alluvioni dei giorni scorsi, il Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa ha deciso di annullare il concerto della Banda dell’Aeronautica Militare previsto presso il Comando Marittimo Autonomo Ovest di Cagliari la sera di domenica 21 maggio 2023.

© All rights reserved


Conclusa la LAMPO 23, esercitazione di non combatant evacuation collegata alla Joint Stars 23

Aerosoccorritori pronti a entrare in azione durante l’operazione

Capo San Lorenzo, 13 maggio 2023 – L’esercitazione “Lampo 23″ l’attività della Difesa che si è appena conclusa in Sardegna, nella località di Capo San Lorenzo, ha visto impegnato l’Italian Joint Force Headquarters (JFHQ), Comando ad alta prontezza operativa a disposizione del COVI, in una simulazione di evacuazione di connazionali da un’area di crisi.

La Lampo 23 è una esercitazione collegata alla Joint Stars 2023 – avviata lo scorso 8 maggio – pianificata e diretta dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).

La non-combatant evacuation operation, svolta a ridosso della costa sarda, è stata concepita per incrementare la capacità di pianificare e condurre, in tempi ristretti, un’operazione di recupero di connazionali che versano in stato di pericolo in territorio straniero.

Lo svolgimento dell’esercitazione

Un’aliquota di personale è stata imbarcata a bordo della nave anfibia “San Giusto” della Marina Militare, impiegata come “base operativa avanzata”. Mezzi da sbarco con a bordo militari del Reggimento Lagunari “Serenissima” dell’Esercito Italiano e della Brigata Marina “San Marco”, hanno quindi raggiunto la costa.

A terra hanno  recuperato i connazionali e li hanno condotti dal punto di evacuazione a bordo dell’unità navale, per essere sottoposti ai controlli e allo screening sanitario. Nave “San Giusto” ha poi fatto rotta verso il porto di Cagliari dove i connazionali sono stati imbarcati su un C-130 dell’Aeronautica Militare con destinazione Roma.

Non sfuggirà come questo tipo di esercitazioni“, ha indicato il generale di brigata Giuseppe Faraglia, comandante dell’Italian Joint Force Headquarters (JFHQ) , “siano importanti in virtù di quanto è stato realmente portato a termine recentemente per l’evacuazione del personale civile dal Sudan.”

La Lampo 23, all’interno dello scenario della Joint Stars 23, è stata l’occasione per addestrare congiuntamente personale del COVI, dell’Esercito Italiano, della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare, condividendo risorse, massimizzando interoperabilità e sinergie tra gli assetti della Difesa, affinando le capacità d’intervento delle Forze Armate con un’impronta sempre più marcatamente interforze.

L’Italian Joint Force Headquarters

L’Italian Joint Force Headquarters (ITA-JFHQ) è un Comando interforze ad alta prontezza operativa, rapidamente schierabile, in grado di immettersi con breve preavviso nelle aree di crisi in tutto il mondo e di assumere le funzioni di comando e controllo degli assetti terrestri, marittimi e aerei resi disponibili per l’assolvimento di una missione.

Il Comando è dotato di personale altamente specializzato e contraddistinto da una struttura organizzativa flessibile e snella. È stato costituito nel febbraio del 2007 al fine di concretizzare gli obiettivi stabiliti dal Concetto Strategico della Difesa. La sua istituzione, in linea con le iniziative intraprese dai Paesi leader della NATO e dell’Unione Europea dotati di organizzazioni simili, ha contribuito a collocare l’Italia in una posizione di primo piano nell’ambito dello scenario internazionale.

Il JFHQ è stato recentemente impiegato in Sudan, nell’ambito dell’operazione di evacuazione degli italiani dal Karthoum avviata e conclusa con successo lo scorso 24 aprile.

In precedenza, è stato impiegato anche in occasione:

  • della crisi in Georgia nel 2008,
  • del sisma che ha colpito l’Abruzzo nel 2009,
  • delle emergenze di Haiti nel 2010,
  • della Costa d’Avorio e della Libia nel 2011,
  • nelle Filippine nel 2013.

Ha inoltre effettuato attività di evacuazione di connazionali:

  • dal Sud Sudan (2013),
  • dalla Libia (2014 e 2015),
  • dal Nepal (2015);

e ha inoltre:

  • preso parte alla fase iniziale della missione “Prima Parthica” in Iraq (2014/15).

Ha aperto:

  • la missione “Ippocrate” in Libia (2016),
  • la Missione Bilaterale di Supporto in Niger (2018)

ed è stato schierato a Kabul l’estate scorsa per la fase condotta dell’operazione “Aquila Omnia”.

L’attendamento allestito dal Joint Force Headquarters per un primo screening del personale evacuato

© All rights reserved
Fonte e immagini: COVI


Il generale Figliuolo in Medio Oriente

Il saluto del Comandante del COVI ai contingenti italiani schierati in Iraq e Kuwait

Baghdad, 25 marzo 2023 – Il Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI), generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, ha concluso ieri una visita ufficiale di tre giorni in Medio Oriente, dove ha incontrato autorità diplomatiche italiane, i vertici della Difesa di Iraq e Kuwait, il personale militare impiegato nell’ambito della missione NATO (NMI), dell’operazione “Centuria” a Baghdad, di “Prima Parthica” a Erbil e della Task Force Air schierata in Kuwait. 

Non posso che essere fiero di tutti voi, perché lontani dall’Italia, dalle vostre famiglie e dagli affetti più cari, dimostrate quotidianamente, con il vostro impegno, quanto le Forze Armate siano indispensabili per il dialogo, la cooperazione e per la tutela degli interessi nazionali in aree particolarmente cruciali come il Medio Oriente”, ha detto il generale Figliuolo rivolgendosi ai militari italiani. 

Mercoledì mattina, la delegazione del COVI è giunta presso la sede della NATO Mission Iraq (NMI), ove è stata accolta dal generale di corpo d’armata Giovanni Maria Iannucci, che dallo scorso maggio è a capo della missione NATO incaricata di assistere le istituzioni e le forze di sicurezza irachene. 

Dopo un rapido aggiornamento sulla situazione e sulle attività condotte dalla missione nel Paese mediorientale, il Generale Figliuolo ha salutato i militari italiani di stanza presso la Base “Union III” e al Baghdad Diplomatic Support Center (BDSC): tra questi, gli operatori delle Forze Speciali inquadrati nella Task Force 44, la componente logistica della Joint Multimodal Operations Unit (JMOU) e gli istruttori dei Mobile Training Teams (MTT) dell’Arma dei Carabinieri.

Il comandante del COVI ha incontrato dapprima il suo omologo iracheno, generale Al-Muhammadi, successivamente, insieme all’Ambasciatore d’Italia a Baghdad, Maurizio Greganti, il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Yarallah, e il comandante dell’Iraqi Counter Terrorism Service, generale Al-Saedi.

La visita è proseguita nel pomeriggio presso il Ministry of Peshmerga Affairs (MoPA), a Erbil, con un colloquio tra la delegazione italiana e il Capo di Stato Maggiore del MoPA, il tenente generale Issa Ozeir

L’incontro con il Capo di Stato Maggiore del Ministero degli Affari dei Peshmerga

A Camp Singara, il saluto del generale Figliuolo all’Italian National Contingent Command Land (IT NCC-L), unità inquadrata nell’operazione Inherent Resolve – Prima Parthica e guidata dal colonnello dell’Esercito Italiano Daniele Pisani. Il Comandante del COVI ha posto particolare attenzione alle attività addestrative e di assistenza militare che sono state recentemente riavviate a Erbil e che il Contingente italiano conduce in favore delle Forze di Sicurezza irachene e della Regione Autonoma del Kurdistan, con l’obiettivo finale dell’autosufficienza addestrativa, per mantenere la pressione sul DA’ESH, ed evitare ogni possibilità di una sua riorganizzazione. 

Giovedi mattina, a bordo di elicotteri UH-90A in forza all’Airmobile Task Group “Griffon”, il comandante e lo staff del COVI hanno raggiunto Suleymania per una visita al Kurdish Training Centre (KTC) e, successivamente, hanno fatto tappa al “Training Center di Benslawa”, presso il quale hanno assistito a un’attività addestrativa di “Close Quarter Battle” e “sniper” condotta dagli istruttori dei MTTs italiani in favore delle Forze di Sicurezza curde dei Peshmerga e delle Zeravani Forces. 

L’arrivo del generale Figliuolo al Ministero degli Affari dei Peshmerga

La delegazione ha proseguito la visita facendo tappa in Kuwait, dove è giunta in serata.

Il comandante dell’Italian National Contingent Command Air/Task Force Air-Kuwait, colonnello Alessandro Fiorini, ha fornito al generale Figliuolo un aggiornamento della situazione operativa rispetto all’ultima visita del comandante del COVI alla base di Al Salem, nel maggio 2022. 

Da sinistra, addetto per la Difesa, ambasciatore Baldocci, gen. Figliuolo, comandante e vice della Base USA in Kuwait, comandante TFA Kuwait

A seguire, con l’arrivo al compound italiano dell’ambasciatore d’Italia in Kuwait, Carlo Baldocci, le autorità hanno salutato il personale in forza ai Task Group e alle diverse articolazioni del contingente italiano. 

La visita del generale Figliuolo alle unità militari schierate in Medio Oriente rientra nell’azione di coordinamento e di direzione che il Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) esercita sulle attività operative svolte all’estero. Il COVI è infatti l’alto Comando della Difesa deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

Foto di gruppo, comandante del COVI, istruttori italiani, plotone di Peshmerga

© All rights reserved
Fonte e immagini: Comando Operativo Vertice Interforze


Operazione AGENOR: avvicendamento al Comando Tattico

Rotazione dall’Italia al Belgio al Comando Tattico dell’Operazione AGENOR, componente militare dell’European led Maritime Awareness in the Strait of Hormuz (EMASoH)

Il passaggio di consegne tra gli ammiragli Costantino e Flamant

Roma, 30 gennaio 2023 – Il contrammiraglio della Marina Militare Stefano Costantino, a conclusione del periodo di comando iniziato il 6 luglio dello scorso anno, ha passato il testimone al parigrado della Marina belga Renaud Flamant, che terrà la guida rotazionale del dispositivo aeronavale per i prossimi 4 mesi, fino a tutto il maggio prossimo.

L’importanza di questo impegno europeo, teso a contribuire alla salvaguardia della libertà di navigazione e alla sicurezza marittima in un contesto di assoluta rilevanza strategica per i traffici globali come lo Stretto di Hormuz e le aree adiacenti, con specifico riferimento al Golfo e al Mar Arabico settentrionale, è stato confermato anche dall’ampia partecipazione al cambio di comando da parte della comunità diplomatica europea negli EAU, tra cui l’ambasciatore d’Italia, Lorenzo Fanara,  unitamente a quella di diverse autorità militari, che in rappresentanza della Difesa italiana hanno visto la presenza del capo di Stato maggiore del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), l’ammiraglio di Divisione Valter Zappellini.

Dall’attivazione della missione EMASOH nel gennaio 2020, l’Italia ha assunto per la prima volta il comando della correlata operazione militare AGENOR, declinandolo con circa 7 mesi di intensa attività di sorveglianza delle vie di comunicazione via mare nella regione e di diretto supporto del traffico marittimo di interesse dell’Italia e delle altre nazioni europee aderenti all’iniziativa, in un contesto marittimo fondamentale nel più ampio perimetro del “Mediterraneo Allargato” e quanto mai strategico per il vecchio continente, per il commercio trans-regionale in generale e per gli approvvigionamenti energetici a livello globale.

Sotto la guida dell’ammiraglio italiano sono state condotte decine di scorte con le navi militari durante i transiti nello Stretto di Hormuz e diverse centinaia di interazioni con le navi mercantili e passeggeri; con l’operazione AGENOR, mediante la manifesta attività di presenza aerea e navale delle sue unità, si è contestualmente assicurata una costante azione di prevenzione e deterrenza, sempre attenta a mantenere un approccio de-escalatorio per evitare innalzamenti della tensione in una area caratterizzata da una stabilità estremamente precaria.

Cérémonie de pasage de commandement pour EMAsOH le 27/01/2023 sur la base naval de Abu D’Ahbi.

Sempre nello spirito del dialogo e della cooperazione ad ampio spettro, i 7 mesi di comando italiano sono stati caratterizzati anche da un significativo incremento di attività congiunte in mare con unità navali e mezzi aerei delle realtà della regione o di quelle presenti nell’area, quali Bahrain, Emirati Arabi Uniti, India, Kuwait, Oman, Qatar, nonché Unione Europea e Paesi aderenti alla NATO. Parimenti, sono state finalizzate collaborazioni con le diverse organizzazioni che operano per il monitoraggio dei traffici via mare e per la sicurezza marittima, come gli Information Fusion Center (IFC) di Singapore e di Gurugram (India) e i Maritime Security Centre di Muscat (Oman), Karachi (Pakistan) e Antananarivo (Madagascar), oltre al United Kingdom Maritime Trade Operations (UKMTO) di Dubai (EAU).

© All rights reserved
Fonte e immagini: COVI


Esercitazione Joint Stars 22, si avvia alla conclusione la prima fase addestrativa

Al Centro di Simulazione e Validazione dell’Esercito l’incontro dei Vertici delle Forze Armate con i militari e gli studenti universitari coinvolti nella più importante esercitazione interforze della Difesa

Un momento del briefing sulla Joint Stars

Civitavecchia, 19 gennaio 2023 – Autorità militari e Comandanti Operativi delle Forze Armate si sono riuniti al Centro di Simulazione e Validazione dell’Esercito (CESIVA) per fare il punto di situazione sulla prima fase addestrativa della Joint Stars 22 (JOST). In questa sede, hanno incontrato il personale militare e gli studenti universitari della LUISS e della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che dal 13 dicembre scorso sono impegnati in quella che è la fase di pianificazione della più importante esercitazione della Difesa.

Nel corso dell’incontro, presieduto dal Comandante Operativo di Vertice Interforze, generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, sono stati illustrati i lineamenti e le finalità di questa prima fase della JOST, incentrata sul processo di pianificazione militare che, per la prima volta, ha coinvolto anche i nuovi domini delle operazioni militari, ovvero quello spaziale e cibernetico. 

 

Il generale Figliuolo si è complimentato con tutto il personale esercitato, che nel corso del briefing ha illustrato il lavoro svolto in modo chiaro e sintetico, senza tuttavia tralasciare alcun settore o branca della pianificazione di un’operazione militare realmente condotta, compresi gli aspetti legali, culturali, politici, della prospettiva di genere e dei rapporti con gli organi di stampa. “Avere qui oggi una platea che è composta non soltanto da personale delle Forze Armate, ma che coinvolge altre realtà vicine alla Difesa, come la Guardia di Finanza, la Croce Rossa, le Capitanerie di Porto, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e il mondo delle Università, ci fornisce l’occasione di condividere, implementare e mettere in pratica tutti quegli insegnamenti che ci saranno utili in futuro per affrontare l’insorgere di una crisi”, ha concluso il Comandante del COVI.

La Joint Stars è il più importante evento addestrativo annuale della Difesa. È un’esercitazione a carattere interforze e inter-agenzia disposta dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, pianificata e diretta dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).

Questa prima fase della Joint Stars, che terminerà il prossimo 27 gennaio, consiste in un’attività di tipo Command Post Exercise (CPX) preposta alla verifica delle capacità di pianificazione di uno staff nazionale interforze in operazione di difesa degli spazi aerei, terrestri e marittimi, di sicurezza cibernetica e spaziale, di difesa da contaminazione chimica, biologica, radiologica o nucleare e di contrasto alle minacce derivanti dalle tecnologie emergenti tra cui quelle che coinvolgono l’utilizzo di droni anche sottomarini.

Quest’anno, la Difesa ha voluto rafforzare i già solidi legami esistenti tra le Forze Armate e il mondo accademico, coinvolgendo nelle attività esercitative undici studenti e studentesse provenienti dalla Libera Università Internazionale degli Studi Sociali “Guido Carli” (LUISS) di Roma e dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che sono stati inquadrati nello staff di pianificazione, coordinato dal Joint Force Headquarters. In questo ambito, hanno operato insieme al personale militare affiancandosi ai cosiddetti advisors o consulenti del Comandante nei settori politico, giuridico e di pubblica informazione.

Per gli studenti dei due Atenei, lo scenario esercitativo e le dinamiche lavorative tipiche di uno staff militare hanno rappresentato una valida opportunità per accrescere le proprie esperienze e conoscenze delle missioni e dei compiti che lo strumento della Difesa nazionale garantisce nella sua quotidiana opera a difesa dei cittadini, del territorio dello Stato, degli obiettivi strategici nazionali e di quelli dell’Alleanza Atlantica.

© All rights reserved
Fonte e immagini: COVI


MISIN: il generale Figliuolo termina la visita di tre giorni in Niger

Cooperazione militare e addestramento delle Forze Armate nigerine impegnate nella lotta al terrorismo islamico sono stati i temi dell’incontro del Comandante del COVI con autorità diplomatiche, vertici militari e contingente italiano della MISIN

La visita al compound italiano

Niamey (Niger), 10 novembre 2022 – Il generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI), conclude oggi una visita ufficiale di tre giorni nella Repubblica del Niger, dove ha incontrato autorità diplomatiche italiane, i vertici della Difesa nigerina e il personale militare impiegato nell’ambito della MISIN (la missione italiana bilaterale di supporto nel Paese africano).

La delegazione del COVI, giunta alla Base Arienne 101 di Niamey, è stata accolta dall’Ambasciatrice d’Italia a Niamey, Emilia Gatto e dall’addetto militare in Niger, colonnello Franco Merlino.

Ieri, dopo il trasferimento presso l’Headquarters della Missione, il Generale Figliuolo è stato accolto dal Comandante della MISIN, generale di brigata Liberato Amadio (Esercito Italiano), ha presieduto la cerimonia dell’alzabandiera e ha incontrato gli uomini e le donne del contingente.

La cerimonia dell’alza bandiera nel compound italiano

Nel corso del suo intervento, il comandante del COVI, come affermato più volte dal capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, ha sottolineato che questa regione e, più in generale, il Mediterraneo Allargato, è strategica per il nostro Paese e per i nostri interessi nazionali. Quest’area è un campo di azione nel quale i riverberi della crisi derivante dal conflitto russo-ucraino rischiano di minare la stabilità e la sicurezza nel Sahel.

Il generale Figliuolo saluta il contingente italiano in Niger

Il compito dei militari italiani è supportare le autorità e le Forze Armate del Niger incrementando le loro capacità, perché rafforzare la sicurezza in questo Paese vuol dire realizzare le precondizioni per contrastare il terrorismo jihadista e tutte le attività economiche illegali attraverso le quali le organizzazioni criminali si autofinanziano: dal traffico di armi a quello di esseri umani.

La visita, dopo un aggiornamento sulle attività condotte dai militari italiani in zona di operazione, è proseguita presso la École de la Garde Nationale du Niger (GNN), nella località di Bassora, dove ha assistito a un’esercitazione condotta dallo Special Operation Task Group (SOTG) e che ha visto operare sul terreno unità delle Forze Armate nigerine addestrate dai militari italiani. “Qualification course”, “Ordine pubblico” e “Anti terrorismo” sono solo gli ultimi corsi pianificati e portati a termine dal personale delle Forze Armate e dai Mobile Training Team dell’Arma dei Carabinieri.

Nel pomeriggio, il generale Francesco Paolo Figliuolo ha incontrato, insieme all’ambasciatrice italiana, il ministro della Difesa del Niger, Alkassoum Indatou e il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale di divisione Salifou Modi. Il Ministro nigerino, anche a nome del governo, ha rivolto un ringraziamento per l’impegno che l’Italia ha assunto a sostegno del Paese africano. Tra i temi discussi: l’attuale situazione di sicurezza nel Sahel e nel Niger in particolare e quindi i meccanismi di cooperazione congiunta tra Roma e Niamey, le attività di addestramento e formazione condotte dai militari del contingente italiano, considerate fondamentali dalle autorità nigerine per migliorare le capacità e la preparazione delle loro Forze Armate impegnate nella lotta al terrorismo islamico.

Generale Figliuolo accolto dal Capo di Stato Maggiore della Difesa del Niger

Il generale Salifou Modi ha invece sottolineato il suo apprezzamento per l’approvazione del progetto definitivo del Centro di Medicina Aerospaziale (di prossima realizzazione a Niamey) e per la recente consegna al Niger, da parte dell’Italia, di una coppia di elicotteri bimotori Leonardo AB-412.

La firma dell’Albo d’Onore e il tradizionale e simbolico scambio di doni tra i Comandanti hanno sancito la conclusione della visita.

© All rights reserved
Fonte e immagini: Comando Operativo di Vertice Interforze


Qatar, il comandante del COVI in visita ai militari dell’operazione “ORICE”

Incontro del generale Figliuolo con i militari del contingente italiano in supporto alle Forze Armate qatariote per la sicurezza del torneo mondiale di calcio

Il comandante del COVI parla ai militari del contingente italiano

Al Qaqaa (Qatar), 27 ottobre 2022 – “I Mondiali di calcio sono un evento internazionale, una vetrina sotto gli occhi del mondo, in cui ognuno di voi diventa ambasciatore dell’Italia, del saper fare bene, spesso anche in situazioni critiche. Guidati dalla professionalità, dall’esempio e da una provata affidabilità che gli uomini e le donne della brigata “Sassari” sanno esprimere nei diversi contesti operativi, sono certo che insieme alle altre nazioni partner saprete interpretare al meglio la missione a supporto delle Forze Armate del Qatar”.

Queste sono state le parole del Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI), generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, ai militari italiani schierati nella base di Al Qaqaa, quartier generale dell’operazione “Orice”, la missione bilaterale di supporto alle Forze Armate del Qatar per garantire la sicurezza dei Mondiali di calcio, i primi a essere ospitati da un Paese del Medio Oriente, che si disputeranno nell’emirato del Golfo tra il 20 novembre e il 18 dicembre prossimi.

Il generale Figliuolo dopo essere atterrato è stato accolto dal comandante del contingente interforze, a guida Brigata “Sassari”, generale di brigata Giuseppe Bossa.

Il comandante del COVI ha poi preso parte a una riunione informativa sui compiti e sulle finalità della missione, in cui circa 560 militari delle Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri, con 46 mezzi terrestri, una nave e due aeromobili, saranno chiamati a fornire supporto alle Forze Armate qatariote per l’implementazione del sistema di difesa e sicurezza dell’evento sportivo.

L’operatività delle Forze Armate italiane, che contibuirà alla sicurezza durante i mondiali di calcio, sarà cosi suddivisa:

  • ESERCITO:
    impiego di assetti specialistici EOD (Explosive Ordonance Disposal), per la difesa CBRN (da minaccia chimica, biologica, radiologica e nucleare) e unità cinofile per garantire una pronta ed efficace capacità di risposta al verificarsi di ipotetiche situazioni di emergenza caratterizzate dalla presenza di ordigni esplosivi a ridosso di infrastrutture critiche (stadi, porti, aeroporti, complessi industriali, centri commerciali) e luoghi affollati.
  • MARINA MILITARE:
    sicurezza delle acque internazionali al largo di Doha con il Pattugliatore Polivalente d’Altura “Paolo Thaon di Revel” e, in prossimità della costa, mediante il veicolo subacqueo a guida autonoma “REMUS 100”, alla scansione dei fondali per identificare la presenza di oggetti pericolosi presenti sul fondo del mare.
Marina Militare – Veicolo subacqueo a guida autonoma REMUS 100
  • AERONAUTICA MILITARE:
    controllo dello spazio aereo per contrastare l’eventuale impiego non autorizzato di mini e micro droni, mediante un Counter-Unmanned Aerial Anti-drone System (C-UAS) costituito da dispositivi jammer portatili e dal sistema anti-drone stanziale ACUS (AMI Counter UAS).
  • ARMA DEI CARABINIERI:
    attività di consulenza alle forze di sicurezza (Gendarmeria, Guardia dell’Emiro, Polizia Militare) e delle forze speciali del Qatar, con un dispositivo composto da 14 unità, e avrà compiti di polizia militare per garantire l’ordine e la sicurezza del nostro contingente.
Carabiniere del Weapons Intelligence Team

Nel corso del briefing il generale Bossa ha ricordato che il dispositivo nazionale interforze, che opera sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal COVI, avrà anche il compito di fornire consulenza e assistere le Forze Armate qatariote per il funzionamento della «Combined Joint Task Force Qatar», il comando interforze e multinazionale responsabile del coordinamento delle attività operative che, per tutta la durata della FIFA World Cup 2022, su richiesta delle autorità locali, uniche responsabili della designazione e dell’ingaggio dei target per l’eventuale impiego degli assetti, vigilerà sul regolare svolgimento della storica manifestazione.

L’incontro è proseguito con un attività dimostrativa finalizzata a illustrare le capacità esprimibili dal contingente italiano in termini di materiali, equipaggiamenti, mezzi e sistemi in dotazione alle unità specialistiche delle tre Task Forces del contingente (TF LAND, TF REMUS e TF C-UAS).

Dopo il saluto ai militari italiani, il Generale Figliuolo ha incontrato, insieme all’Ambasciatore d’Italia a Doha, Paolo Toschi, il Major General Saeed Hussain Muhammad Al-Khayarin, Comandante delle Qatari Emiri Land Forces, e il Major General Mohammed Abdullatif Al-Mannai, Military and Security Advisor to the Deputy Prime Minister e Minister of State for Defence Affairs Chairman of MOD’s Executive Committee for World Cup 2022.

Lo stesso generale Al-Mannai, lo scorso 25 agosto, aveva siglato presso il Comando Operativo di Vertice Interforze, il Technical Arrangement (TA) tra il Ministero della Difesa italiano e quello del Qatar, relativo al supporto che le Forze Armate italiane forniranno alle autorità di Doha per garantire la sicurezza della FIFA WORLD CUP 2022.

© All rights reserved
Fonte e immagini: Comando Operativo di Vertice Interforze


COVI: firmato il Technical Arrangement tra Italia e Qatar per FIFA2022

Le Forze Armate italiane forniranno supporto per la sicurezza del campionato mondiale di calcio in Qatar FIFA WORLD CUP 2022

Roma, 26 agosto 2022 – Ieri mattina, presso la sede del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), è stato sottoscritto il Technical Arrangement (TA) tra il Ministero della Difesa italiano e quello del Qatar, relativo al supporto che le Forze Armate italiane forniranno alle autorità di Doha per garantire la sicurezza della FIFA WORLD CUP 2022.

Il documento, approvato dal Gabinetto del Ministro della Difesa, è stato firmato dal generale di divisione aerea Achille Cazzaniga, capo reparto operazioni del COVI e, per conto del Ministero della Difesa del Qatar, dal major general Mohammed Abdullatif Al-Mannai, Military and Security Advisor to the Deputy Prime Minister e Minister of State for Defence Affairs Chairman of MOD’s Executive Committee for World Cup 2022.

Il documento prevede lo schieramento di una Task Force di militari italiani in Qatar e regolamenta gli aspetti di natura operativa, legale, finanziaria, logistico – amministrativa e di sicurezza.

Il TA è basato sull’accordo del 2010 tra i governi italiano e qatarino sulla cooperazione nel settore della Difesa.

L’intervento del generale Torzani, capo ufficio legale del COVI

Il documento siglato oggi costituisce il naturale coronamento di una collaborazione tecnico-operativa e industriale avviata da anni tra Roma e Doha.

Il Qatar è un paese di rilevanza strategica per l’Italia, per la posizione geografica, per il ruolo che riveste nell’area medio-orientale, per le disponibilità finanziarie ed energetiche, per le prospettive che può offrire nel settore del procurement.

Tutte le attività relative all’impiego della Task Force italiana nell’ambito della FIFA WORLD CUP 2022 in Qatar saranno svolte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal COVI, che è il Comando di Vertice dell’Area Operativa Interforze della Difesa guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo.

© All rights reserved
Fonte e immagini: Comando Operativo di Vertice Interforze


WordPress.com News

The latest news on WordPress.com and the WordPress community.

OpinioniWeb-XYZ

Opinioni consapevoli per districarci nel marasma delle mezze verità quotidiane!

Notizie

Rispetto e onore al Tricolore!

Alamari Musicali

Piccolo contributo per diffondere, in Italia e nel mondo, la conoscenza e l'amore per le Bande e le Fanfare delle Forze Armate, dei Corpi di Polizia e delle Associazioni d'Arma della Repubblica Italiana, della Repubblica di San Marino e dello Stato della Città del Vaticano.

WordAds

High quality ads for WordPress

Geopolitica italiana

Rassegna di analisi, ricerche e studi sulle relazioni internazionali nello scenario mediterraneo

Rassegna Stampa Militare

Politica Estera, Difesa e Cooperazione Internazionale. Edito dal 2009

effenasca

welcome to my webspace, where you can find the activities I am interested in

militarynewsfromitaly.wordpress.com/

Rispetto e onore al Tricolore!

tuttacronaca

un occhio a quello che accade