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Libano: avvicendamento tra i Granatieri di Sardegna e i Lancieri di Novara

Libano, 28 aprile 2014 – Si è svolta nei giorni scorsi, nella base italiana di Al Mansouri in Libano, la cerimonia di avvicendamento delle unità alla guida di ITALBATT, tra il 1° Reggimento Granatieri di Sardegna agli ordini del Colonnello Claudio Caruso, ed il 5° Reggimento Lancieri di Novara al comando del Colonnello Elio Babbo, al loro quarto impiego in teatro operativo libanese.

Il Comandante della Joint Task Force Lebanon Generale di Brigata Maurizio Riccò, che ha presenziato all’evento, nel suo intervento ha espresso gratitudine ai Granatieri, capaci di stabilire “un forte legame con la popolazione locale, realizzando numerosissimi progetti di cooperazione civile – militare e di assistenza medica in modo esemplare, contribuendo, altresì, a costruire, giorno dopo giorno, profondi sentimenti di rispetto e stima reciproca”.


Alla guida di ITALBATT dallo scorso 27 ottobre 2013, il Reggimento Granatieri ha svolto più di 3500 attività di pattugliamento volte a garantire la sicurezza delle aree più sensibili del Libano del Sud e circa 500 attività congiunte con le Forze Armate Libanesi, nonché assistenza alle Forze Armate libanesi e supporto alla popolazione locale in aderenza alla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite.

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Fonte: Contingente Italiano in Libano
Foto: © Contingente Italiano in Libano

 


Libano: il generale Maurizio Riccò ritira le cittadinanze onorarie conferite ai militari italiani della JTFL. Medaglia d’argento al merito al colonnello Claudio Caruso

Shama (Libano), 22 aprile 2014 – I rappresentanti della municipalità e della provincia di Tiro hanno voluto conferire alcuni importanti riconoscimenti all’operato dei militari italiani impiegati in UNIFIL nel Settore Ovest. Il Generale Riccò, comandante della Brigata Granatieri di Sardegna ha ritirato le cittadinanze onorarie della Provincia e del Comune di Tiro, conferite alla Joint Task Force Lebanon per gli interventi operativi e umanitari portati a termine nei relativi territori dal personale del contingente che hanno “incarnato in modo esemplare la fedeltà ai principi di dedizione e amor di Pace”. Mentre al Colonnello Claudio Caruso, Comandante di ITALBATT, è stata consegnata la Medaglia d’Argento al merito della provincia di Tiro.

La cerimonia di consegna ha avuto luogo presso la Rest House di Tiro, a margine di un incontro istituzionale tra il Generale di Brigata Maurizio Riccò, Comandante del Contingente Italiano, il Presidente delle Municipalità – Abdul Muhsen El Husseini, il Sindaco di Tiro – Ing. Hassan Dbouk,  il Console di Tiro – Architetto Ahmad Seklaoui e il Comandante del Settore Sud del Libano (SLS – South Litani Sector) – Brigadier General Charbel Abou Khalil.

Nel suo intervento il Generale Riccò, ha espresso il ringraziamento a nome del contingente nazionale e del Settore Ovest e ha affermato che “sono i momenti come questi, unitamente alle attività condotte a stretto contatto con le Forze Armate libanesi e a supporto della popolazione locale, che rimarcano quell’unione di intenti che contraddistinguono l’opera del contingente italiano. La ricerca del consenso, il rispetto e la fiducia raggiunta dopo anni di stretta collaborazione con le Autorità civili, militari e religiose testimoniano come questa sia la strada maestra da perseguire e che sta portando il Libano del Sud al pieno raggiungimento di una stabilità duratura”.

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Fonte: contingente italiano nel Libano del sud
Foto: © Brigata Granatieri di Sardegna


Shama: i Granatieri di Sardegna celebrano la ricorrenza dalla fondazione in teatro operativo

Shama (Libano), 18 aprile 2014 – Oggi 18 Aprile 2014, presso la base UNP 1-26, i militari del contingente italiano in Libano hanno celebrato il 355° anniversario della costituzione della specialità Granatieri.

Il Comandante di ITALBATT – Colonnello Claudio Caruso, Comandante dell’unità di manovra della Joint Task Force Lebanon – Sector West  su base 1° Reggimento Granatieri di Sardegna, ha voluto rendere omaggio ai Granatieri di ieri e di oggi con la deposizione di una corona di fiori in onore dei Caduti.

LA FONDAZIONE

La più antica specialità dell’Esercito Italiano è stata fondata nel 1659, quando il giovane duca di Savoia, Carlo Emanuele II, iniziò una radicale riforma del suo esercito e decise di cambiare il sistema di milizia con reggimenti permanenti che appartenevano allo Stato. Il primo reggimento da creare fu il Régiment des Gardes o Reggimento delle Guardie con editto del duca del 18 aprile 1659. C’è un legame diretto tra Granatieri di oggi e il “Régiment des Gardes” di oltre 350 anni fa. La specialità prende il nome dalle particolari figure di soldati specializzati nel lancio di granate a lunghe distanze, necessariamente di alta statura e costituzione robusta, caratteri fisici ancor oggi mantenuti.

LE MISSIONI

Dalla sua fondazione il Reggimento è stato coinvolto in tutte le campagne e le battaglie riguardanti la storia italiana, dal Risorgimento alla Prima e Seconda guerra mondiale, nonché impiegato dall’inizio degli anni novanta in contesto sia nazionale, con il controllo del territorio e il supporto in caso di calamità naturali, che internazionale, dalla Somalia all’Albania, dalla Bosnia al Kosovo, sino ad arrivare all’impiego in Teatri operativi come quello afghano e libanese.

Con la missione LEONTE XV il Reggimento più antico d’Italia è attualmente impiegato quale Task Force ITALBATT in teatro operativo libanese dal 27 Ottobre 2013, svolgendo le innumerevoli attività previste dalla risoluzione n. 1701 delle Nazioni Unite. ITALBATT ha condotto, in aderenza a quanto previsto dalla prefata risoluzione,  in circa sei mesi più di 3500 attività di pattugliamento volte a garantire la sicurezza delle aree più sensibili del Libano del Sud, circa 500 attività congiunte con le Lebanese Armed Forces (LAF) al fine di supportare il loro sviluppo, nonché, attraverso le basi avanzate, ha garantito il costante controllo e monitoraggio della Blue Line, la linea di demarcazione che, pur non corrispondendo al reale confine, divide lo Stato di Israele con il Libano dal 2000 grazie all’intervento delle Nazioni Unite.

Oltre alle attività di carattere operativo, i Granatieri con il “casco blu” hanno condotto attività di supporto alla popolazione attraverso il Civil-Military Cooperation (CIMIC), incaricato di accrescere i rapporti dei militari con la popolazione locale attraverso i suoi enti e istituzioni.
In circa sei mesi, i Granatieri hanno portato a termine numerosi progetti, tra cui donazioni di sangue a favore della Croce Rossa locale, differenti donazioni alle 22  municipalità che si trovano all’interno dell’Area di Operazione di ITALBATT, supporto alle associazioni e istituti scolastici della provincia di Tiro attraverso l’organizzazione di eventi culturali e di formazione. Ma l’attività di coordinamento a supporto della popolazione locale, aderente a quanto disposto dalla risoluzione n. 1701 delle Nazioni Unite, ha trovato maggior rilevanza attraverso la condotta dei  Medical Care, l’assistenza sanitaria offerta a chiunque abbia bisogno di supporto sanitario, sia nelle basi delle Nazioni Unite che nelle diverse municipalità, per far fronte al costoso e spesso carente sanità locale.
Dal 27 Ottobre 2013 è stata offerta dagli assetti medici e CIMIC dei Granatieri il supporto a oltre 1000 libanesi, indipendentemente della religione, nazionalità o etnia.

I Granatieri e la Brigata intera, rappresentata dal loro Comandante – Generale di Brigata Maurizio Riccò – che ha sottolineato, nell’occasione, come questi stiano operando con grandissima capacità e spirito di abnegazione nel difficile Teatro Operativo libanese, celebrano la loro pluricentenaria storia, dando ancora una volta prova del loro spessore professionale e morale, qualità che appartengono a tutti i militari onorati d’indossare i “bianchi alamari”, sia che operino in Patria attraverso gli incessanti impegni di alta rappresentanza o di controllo di territorio nazionale, sia che esercitino la loro difficile vocazione e professione in terre lontane dai propri affetti, come adesso nella Terra dei Cedri.   

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Fonte: contingente italiano nel Libano del sud
Foto: © Brigata Granatieri di Sardegna


Shama, Libano: mimosa al personale femminile della base Millevoi e ITALBATT per la festa della donna

Shama (Libano), 11 marzo 2014 – L’8 marzo, in occasione della ricorrenza della festa della donna, UNIFIL e il contingente italiano hanno organizzato diversi eventi che hanno coinvolto tutto il personale femminile nazionale ed internazionale della missione.

Presso la base Millevoi di Shama, sede della Joint Task Force Lebanon su base Brigata Granatieri di Sardegna, il Comandante del Settore Ovest – Generale di Brigata Maurizio Riccò – ha riunito le donne di nazionalità tanzaniana, finlandese, irlandese, coreana, malaysiana, italiana e una rappresentanza libanese, in un breve ma significativo discorso, ha affermato come “la ricorrenza abbia assunto una nuova dimensione globale per tutte le donne e come questa rappresenti il modo per riconoscerne l’importanza nella storia dell’umanità”. In tale occasione, il Comandante del Settore Ovest ha distribuito un ramoscello di mimosa a tutte le presenti rimarcando l’alta professionalità ed il continuo impegno di tutte le donne del contingente, unitamente agli auguri, giunti per l’occasione, per il tramite del Force Commander – Generale di Divisione Paolo Serra, dal Signor Ministro della Difesa – Senatrice Roberta Pinotti.

Nel contempo, presso la base di ITALBATT in Al Mansouri, unità di manovra su base 1° Reggimento “Granatieri di Sardegna”, il Comandante della citata unità – Colonnello Claudio Caruso – partecipava ad un evento che ha coinvolto le associazioni e gli istituti femminili della città di Tiro. L’Imam Al-Sadr foundation, la Croce Rossa libanese, la Scuola femminile e l’Associazione donne del Libano del Sud si sono riunite in un “abbraccio comune” con il personale femminile italiano. A tutte le partecipanti è stato donato un ramo di mimosa.

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 contingente italiano nel Libano del sud
Foto: © Brigata Granatieri di Sardegna


Shama, Libano del Sud: cooperazione civile e militare dei caschi blu italiani per la sicurezza stradale e per il sociale

Shama (Libano), 4 marzo 2014 – I caschi blu di ITALBATT su base 1° Reggimento Granatieri di Sardegna, rappresentati dal loro Comandante – Colonnello Claudio Caruso – nella municipalità di Ramadyah, hanno donato dei capi di abbigliamento per la popolazione locale mentre, in quella di Al Mansouri, hanno inaugurato un progetto che riguarda la realizzazione di segnaletica stradale orizzontale e verticale e di rallentatori sul tratto di strada che va dalla base della Task Force di manovra fino alla citata municipalità.

Nella base Millevoi di Shama, invece, sono stati ospitati i ragazzi e le ragazze dell’Al Hanan Center, struttura riabilitativa della cittá di Tiro per la cura, l’istruzione e l’integrazione dei giovani diversamente abili. Il Comandante della Joint Task Force Lebanon – Generale di Brigata Maurizio Riccò e il personale del Gruppo Supporto di Aderenza (CSS BN – Combat Service Support Battalion), su base 1° Reggimento Trasporti, rappresentato dal Colonnello Mario Stefano Riva, hanno aperto le porte della sede a 15 ragazzi di età compresa tra i 12 e i 21 anni, ai loro genitori e agli educatori del Centro. Nel corso dell’incontro, svoltosi all’insegna della gioia e dell’allegria, è stato inoltre donato all’Istituto del materiale didattico, in collaborazione con la delegazione di Verona del Sovrano Militare Ordine di Malta.

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 contingente italiano nel Libano del sud
Foto: © Brigata Granatieri di Sardegna


Shama, base Millevoi: i Granatieri di Sardegna celebrano con una messa il Duca di San Pietro

Duca di San Pietro 18

Shama (Libano), 19 febbraio 2014 – Ieri, 18 febbraio, il contingente italiano su base Brigata Granatieri di Sardegna, ha celebrato, nella cappella della base Millevoi di Shama una messa in suffragio di Don Alberto Genovese, Duca di San Pietro, benefattore del 1° Reggimento “Granatieri di Sardegna”, alla presenza del Comandante del Settore Ovest – Generale di Brigata Maurizio Riccò e del Comandante di ITALBATT – Colonnello Claudio Caruso.

La Messa ha commemorato il patrizio sardo Don Alberto Genovese che donò, nel 1776, al Reggimento di Sardegna 120.000 delle vecchie lire Piemontesi, vincolandone l’uso, tramite testamento, alla costituzione e mantenimento della musica reggimentale, e al sostentamento delle vedove dei soldati Caduti. Dispose, inoltre, che venisse celebrato “perpetuamente… anniversario in suffragio ed in memoria di esso, Sig. Duca Alberto, nel giorno anniversario della di Lui morte”.

Da allora, i Granatieri di Sardegna, fedeli al vincolo testamentario hanno sempre commemorato in armi, anche in tempo di guerra, la figura del generoso Duca e per questo, con la celebrazione della Messa in suffragio, tutti i caschi blu italiani e il Reggimento “più antico” d’Italia – ora inquadrato nel Comando congiunto del Settore Ovest (JTF–L – Joint Task Force Lebanon) – si sono uniti in un abbraccio “simbolico” che ha legato due sponde del Mediterraneo sotto la bandiera tricolore e quella delle Nazioni Unite.

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 contingente italiano nel Libano del sud
Foto: © Brigata Granatieri di Sardegna

 


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