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Rientrati oggi 19 connazionali dal Giappone con KC-767A dell’Aeronautica Militare, supporto di equipe medica interforze a terra

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Roma, 22 febbraio 2020 – Questa mattina alle ore 06.37 circa presso l’aeroporto militare di Pratica di Mare è atterrato il velivolo KC-767A del 14° Stormo dell’Aeronautica Militare, proveniente da Tokio Haneda (Giappone) partito alle 14.34, ora italiana del 21 febbraio.

Il volo ha trasportato 37 passeggeri tra nazionali ed internazionali. Pertanto, prima di atterrare all’aeroporto di Pratica di Mare, il volo dell’Aeronautica Militare ha fatto scalo a Tegel (Berlino) il 22 febbraio alle 02.19 locali, facendo sbarcare 15 passeggeri di altre nazionalità. Successivamente il volo è atterrato in Italia con 19 italiani e 3  cittadini di altra provenienza. Una volta atterrati, i 19 italiani dopo i primi screening medici da parte del team sanitario, composto da medici e infermieri della Marina Militare e della Aeronautica Militare e personale specializzato dell’Ospedale Spallanzani, sono stati trasportati e sottoposti ad un periodo di osservazione presso il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito presso la città militare della Cecchignola.

Questo volo, come i precedenti tre avvenuti il 02, il 09 e il 14 febbraio, è stato realizzato in coordinamento con la protezione civile e con gli altri dicasteri per il tramite del Comando Operativo di Vertice Interforze per assicurare il rientro dei cittadini italiani bloccati a Wuhan, la città cinese maggiormente colpita dall’emergenza sanitaria legata alla diffusione del nuovo coronavirus. A bordo dei velivoli militari è stato impiegato personale medico, infermieri e adeguato equipaggiamento sanitario per fronteggiare possibili casi di infezione e per garantire un trasporto sicuro.

Il primo volo, avvenuto il 2 febbraio scorso con un KC767A in dotazione al 14º Stormo dell’Aeronautica Militare, ha riportato in patria i primi 56 italiani che si trovavano nella citta di Wuhan, poi lo scorso 9 febbraio è decollato da Brize Norton (Inghilterra) con 8 italiani ed infine lo scorso 14 febbraio il rientro in Italia da Wuhan si è concluso con l’ultimo dei nostri connazionali.

 

Esercito

Allestito presso il Centro Olimpico Sportivo dell’Esercito:

  • 18 camere singole
  • 4 doppie
  • 5 triple
  • 3 quintuple per i connazionali rimpatriati;

Presidio sanitario composto da  

  • 1 Ufficiale medico,
  • 2 Sottufficiali infermieri
  • 1 operatore sanitario.

Presso l’ospedale militare del Celio sono stati predisposti:  

  • 1 Camera Singola
  • 2 doppie
  • 1 tripla.

Presidio sanitario composto da 

  • 1 Ufficiale medico
  • 2 Sottufficiali infermieri
  • 1 operatore sanitario;

L’Esercito ha messo a disposizione 2 ambulanze sempre presenti  presso le due strutture militari.

Inoltre vengono assicurati i  servizi essenziali quali catering anche per intolleranti, servizio di sanificazione, lavatrici ed asciugatrici oltre a tutto il materiale per l’igiene personale.

 

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Il ministro Trenta in visita agli alloggi ristrutturati della Cecchignola, infrastrutture moderne, sostenibili e a basso impatto finanziario

alcuni momenti della visita del ministro della difesa homepage(1)

Roma, 29 gennaio 2019 – Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, accompagnata dal capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, ha visitato ieri mattina gli alloggi appena ristrutturati presso alcune caserme della Città Militare “Cecchignola” finalizzati a migliorare le condizioni alloggiative del personale impiegato nell’operazione “Strade Sicure” a Roma.

gli onori resi al ministro della difesa elisabetta trenta

Il ministro Trenta, durante l’incontro con il personale militare e civile del comando comprensorio, ha sottolineato che “l’intervento rientra nell’attuazione del più ampio e ambizioso studio “Grandi Infrastrutture – Caserme Verdi”, presentato dallo Stato Maggiore dell’Esercito e voluto dalla Difesa per mettere a disposizione del personale infrastrutture di nuova generazione, efficienti, funzionali, pienamente rispondenti alle normative vigenti, comprensive di aree addestrative, poli alloggiativi per il personale militare e relative famiglie e strutture sportive e socio ricreative aperte anche alla collettività”.

I lavori, eseguiti dal Reparto Operativo del Genio Infrastrutturale (ROGI), hanno visto la messa in opera di interventi di manutenzione di alcune palazzine che hanno consentito di incrementare la capacità alloggiativa con ulteriori 460 posti letto. Questo intervento fa seguito a quelli già realizzati negli ultimi mesi a Roma, Milano e Cesana Torinese (TO) che hanno consentito l’ammodernamento di oltre 100 alloggi.

Infrastrutture moderne, sostenibili e a basso impatto finanziario per i militari. Misure che si inseriscono nell’attuazione delle linee programmatiche illustrate dal generale Farina alle Commissioni Difesa riunite di Camera e Senato ed in particolare per quanto riguarda gli aspetti legati al benessere e alla sicurezza del personale. In tale contesto, sono state avviate anche le attività propedeutiche per la realizzazione di alcuni progetti pilota al Nord, Centro e Sud Italia.

L’avvio di questo innovativo e moderno studio, dal basso impatto finanziario trattandosi di un piano ad ampio respiro e concepito per rinnovare un parco infrastrutturale costituito da immobili realizzati da più di 70 anni, consentirà di intervenire con risolutezza e senza indugi avviando un processo “virtuoso” che permetta di poter disporre di un parco infrastrutturale completamente rinnovato con conseguenti ridotti costi di manutenzione, ad alto efficientamento energetico e con materiali ecosostenibili. Il progetto, peraltro, risulta costo-efficace dal punto di vista economico, anche in relazione al contenimento, in prospettiva, dei costi di funzionamento e dei vantaggi  per il personale insiti nell’utilizzo di standard qualitativamente superiori.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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Il generale Salvatore Farina è il nuovo capo di Stato Maggiore dell’Esercito

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Roma, 27 febbraio – Cerimonia di avvicendamento nella carica di capo di Stato Maggiore dell’Esercito tra il generale di corpo d’armata Danilo Errico e il parigrado Salvatore Farinaquesta mattina nella caserma “Rossetti”, all’interno del comprensorio militare “Cecchignola”. La cerimonia è stata preceduta dall’omaggio alla tomba del Milite Ignoto con la deposizione di una corona d’alloro all’Altare della Patria, segno di deferente ricordo dei caduti di tutte le guerre.

Il passaggio della Bandiera di Guerra dell’Esercito tra il generale Danilo Errico e il generale Salvatore Farina ha sancito ufficialmente l’avvicendamento del capo di Stato Maggiore dell’Esercito alla presenza del presidente del Consiglio dei Ministri, onorevole Paolo Gentiloni, del ministro della Difesa, senatrice Roberta Pinotti, del sottosegretario di Stato alla Difesa, onorevole Domenico Rossi, e del capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, unitamente a numerose autorità militari civili e religiose.

DSC_2305_MP_cambioSMEDopo aver ringraziato tutti i convenuti, il generale Danilo Errico, al termine di una carriera lunga 44 anni, ha rivolto il proprio pensiero a tutto il personale dell’Esercito, attualmente impiegato in attività di addestramento, approntamento e operazioni in Italia e all’estero.  Inoltre ha aggiunto: “in questi ultimi 3 anni, avete sempre lavorato con silente dedizione e alacre generosità, avulsi da strumentali protagonismi o da sterili vittimismi, spesso lontano dalle ovattate luci mediatiche della ribalta, proiettando sul campo – “oltre l’ostacolo” – le migliori energie – fisiche, morali e intellettuali – così come è uso e tradizione di questa organizzazione che ha sempre costituito un saldo punto di riferimento sia per i cittadini sia per le autorità costituite nei momenti di difficoltà delle popolazioni e della Nazione”.

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Durante il suo intervento, il ministro Roberta Pinotti ha dichiarato che l’Esercito si è dimostrato, ancora una volta, insostituibile sia in Patria sia all’estero. Sul territorio nazionale, che si trattasse di affiancare le Forze dell’Ordine per garantire la sicurezza, o di soccorrere la popolazione colpita da calamità grandi o piccole, l’Esercito c’è sempre stato, così come all’estero ha saputo assumere nuovi impegni, senza per questo lasciare incompiuto uno sforzo che, negli anni passati, ci aveva visto sostenere così tanti sacrifici.

DSC_2375_MP_cambioSMEIl generale Claudio Graziano, durante il suo discorso, ha affermato che in un periodo di grande trasformazione per le Forze Armate, c’è di nuovo l’esigenza dei nostri militari per aumentare la percezione di sicurezza nel territorio nazionale. In ambito interforze la nostra prima risorsa è proprio l’Esercito, Forza Armata che impiega lo sforzo maggiore, con circa 4000 donne e uomini nel mondo, e soprattutto a loro va il nostro plauso.

DSC_2354_MP_cambioSMEIl generale Salvatore Farina, proveniente dal NATO JFC (Joint Force Command) di Brunssum, del quale è stato il primo comandante italiano, dopo aver ringraziato il generale Errico “per la sua sapiente opera alla guida dell’Esercito” e tutti i comandanti che lo hanno preceduto alla guida della Forza Armata, ha rivolto un pensiero a tutti gli uomini  e le donne dell’Esercito dichiarando “è innegabile che il merito è soprattutto vostro che ogni giorno operate con professionalità e abnegazione al servizio del PaeseDedicherò ogni minuto del mio mandato per essere al vostro servizio. Sarò sempre tra voi, idealmente e sul campo, in operazioni e in addestramento, negli Istituti di Formazione o in guarnigione.”

L’Esercito conta oggi circa di 4.000 militari schierati in 15 diversi paesi come, Iraq, Libano, Afghanistan, Kosovo, Libia, Somalia e Mali con compiti che vanno dalla cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di stabilizzazione e ricostruzione, sino all’addestramento delle forze di sicurezza locali, vale a dire quella gamma di attività nota come Security Force Assistance (SFA).

Piu di  7.000 sono invece i soldati impegnati in Italia nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, in concorso alle Forze dell’Ordine per il presidio del territorio e la vigilanza, inoltre l’operazione assume particolare rilievo in Campania, agendo in risposta all’emergenza “Terra dei fuochi” e nell’Italia centrale nelle zone colpite dal sisma del 2016 dove sono presenti le unità specialistiche dell’Esercito impiegate in numerose attività a sostegno della popolazione e dei comuni dei crateri sismici.

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Fonte: Stato Maggiore Esercito - Immagini: Ph. Monica Palermo
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Al via il 1° raduno del 2016 del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (GPSD)

Roma, 22 febbraio 2016 – Dal 23 al 25 febbraio, gli atleti paralimpici militari del GSPD si ritroveranno per il primo Raduno tecnico-sportivo del 2016. Appuntamento al Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito (CSOE), all’interno della città militare Cecchignola, dove atleti, tecnici, compresi i rappresentanti delle Federazioni sportive a cui il GSPD è affiliato, nonché esponenti del Comitato Italiano Paralimpico (CIP), potranno fare un punto di situazione sui risultati finora conseguiti e i programmi futuri tra cui la seconda edizione degli Invictus Games di Orlando (USA) e le olimpiadi di RIO.

L’occasione sarà anche motivo di incontro ed amalgama tra gli atleti, e un’occasione per valutare le potenzialità di nuovi candidati.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore della Difesa
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Il Corpo di Commissariato dell’Esercito Italiano festeggia il 199° anniversario

Roma, 26 novembre 2015 – Il Corpo di Commissariato dell’Esercito Italiano festeggia il 199° anniversario della sua costituzione con un evento celebrativo in programma presso la la Scuola Trasporti e Materiali di Roma alla Cecchignola. La cerimonia si è  aperta con un video messaggio del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen. c.a. Danilo Errico, che ha ricordato come i membri del Corpo, uomini e donne, hanno saputo dar vita ad una solida tradizione  in fraterna comunione di spirito con i colleghi delle armi combattenti lasciandoci in eredità un fulgido esempio di dedizione e di leale attaccamento alla nazione, testimoniato dalle medaglie che fregiano la Bandiera del Corpo nonché dalle numerose medaglie concesse individualmente.

Dopo il saluto del capo del Corpo, maggior generale Salvatore Miccoli, alla presenza del comandante logistico dell’Esercito generale di corpo d’armata Adriano Vieceli ed autorità civili e militari, la cerimonia è proseguita con una lectio magistralis su temi di alta valenza professionale da parte  dell’avv. Marco Corsini, avvocato dello Stato e la consegna dei diplomi ai frequentatori del 96° Corso di Merceologia e Chimica applicata per Ufficiali delle Forze Armate. Durante le celebrazioni sono stati anche assegnati i premi ”Chirico”a personale del Corpo distintosi per attività meritorie.

Nella stessa sede è stata istituita la mostra il Rancio del Soldato. L’alimentazione al fronte e a casa nella prima Guerra Mondiale.

La data della festa del Corpo di Commissariato è il 19 Novembre e coincide con l’anniversario della costituzione dell’Intendenza dell’Esercito Sabaudo (1796) da cui ha avuto origine. Le funzioni del corpo si esprimono a livello direttivo, gestionale ed ispettivo e si riassumono nel sostegno logistico-amministrativo teso ad assicurare le migliori condizioni di qualità della vita del soldato, sia in esercitazione sia operazione, in territorio nazionale ed all’estero.

In particolare, la logistica dei materiali si concretizza mediante attività di studio, ricerca e sviluppo tecnico nei settori del vettovagliamento, del vestiario-equipaggiamento e dei materiali di attendamento, nonché nel settore dei mezzi mobili campali e dai servizi generali.

Inoltre il personale del Corpo assicura il funzionamento amministrativo delle unità e dei reparti di Forza Armata, garantendo la disciplina del trattamento economico e della matricola del personale e svolgendo funzioni di consulenza legale.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore dell'Esercito

Al via il 2° Raduno del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (GSPD)

Roma, 24 novembre 2015 – Da oggi fino al 26 novembre, gli atleti paralimpici militari del GSPD si ritroveranno per il Raduno tecnico-sportivo. Appuntamento al Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito (CSOE), all’interno della Città Militare Cecchignola, dove atleti e tecnici, compresi i rappresentanti delle Federazioni sportive a cui il GSPD è affiliato, nonché esponenti del Comitato Italiano Paralimpico (CIP), potranno fare un punto di situazione sui risultati finora conseguiti e i programmi futuri.

L’occasione sarà anche motivo di incontro ed amalgama tra gli atleti, e un’occasione per valutare le potenzialità di nuovi candidati.

In particolare, il raduno darà la possibilità di individuare i probabili atleti che entreranno nelle selezioni degli sport di squadra, tra cui in particolare il rugby e il sitting volley.

Il GSPD nasce nel 2013 da un protocollo d’intesa tra la Difesa e il CIP, ed è costituito da militari delle 4 Forze Armate italiane affetti da disabilità permanente contratta in servizio.

La finalità principale del Gruppo è promuovere la pratica delle attività sportive in favore dei militari disabili, nonché consentire la loro partecipazione a eventi sportivi di rilievo nazionale ed internazionale.

I militari paralimpici che hanno aderito al GSPD sono ad oggi 31, ed hanno già partecipato a numerose competizioni nazionali ed internazionali, tra cui gli “Invictus Games” di Londra, i VI Giochi Mondiali Militari in Corea e gli “Open” di nuoto in Francia, in cui hanno conquistato, nelle sole competizioni internazionali, 10 medaglie in totale, di cui 3 ori, 4 argenti e 3 bronzi, stabilendo inoltre diversi record di categoria.

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Fonte: Stato Maggiore della Difesa

Esercitazione dell’arma del Genio alla presenza dell’on. Domenico Rossi e del capo di SME gen. Danilo Errico

Roma, 26 giugno 2015 – Si è conclusa oggi, alla presenza del sottosegretario di Stato alla Difesa, onorevole Domenico Rossi, e del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Danilo Errico, l’esercitazione Smart Sapper 2015 che ha avuto luogo presso il poligono “Gigli” del comprensorio della città militare della Cecchignola.

Al termine dell’esercitazione, il generale Errico ha posto l’accento sull’importanza delle capacità tecnico-specialistiche dell’Arma del Genio, “nonché sulla sua naturale vocazione a essere un potente strumento di raccordo fra le istituzioni militari e quelle civili”. “I reggimenti Genio di supporto diretto – ha aggiunto il capo di Stato Maggiore – saranno potenziati nella loro capacità di ricerca degli ordigni improvvisati”, implementando le misure di sicurezza e di protezione dei soldati in operazione.

L’esercitazione “Smart Sapper”, della durata di una settimana, ha visto impegnati oltre 170 militari di diversi reparti della Forza Armata e diverse decine di mezzi specialistici dell’arma del Genio ed ha permesso di mettere alla prova procedure e capacità operative per l’impiego sia sul territorio nazionale sia in missioni internazionali.

Particolare attenzione è stata dedicata alle attività di protezione delle forze amiche (Force Protection e Counter Improvised Explosive Devices – C-IED), capacità essenziali per garantire la sicurezza dei circa 2.500 militari dell’Esercito attualmente impegnati nelle operazioni internazionali in 17 diversi paesi.

Le capacità e l’esperienza acquisite nelle operazioni internazionali fanno si che i 12 reggimenti del Genio, dislocati su tutto il territorio nazionale, siano in grado di intervenire in ogni momento, nei casi di pubbliche calamità e utilità a supporto della popolazione, confermando di essere una risorsa dual use, pronta e flessibile al servizio del Paese.

Nelle foto qui sotto mezzi speciali dell’esercito per lo sminamento e la bonifica delle strade da ordigni esplosi improvvisati

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Fonte e immagini: Stato Maggiore dell'Esercito

Il presidente della repubblica polacca Bronisław Komorowski visita il NATO Defense College

di Monica Palermo

Roma, 31 ottobre 2014 – Ieri mattina il NATO Defense College (NDC) di Roma ha avuto l’onore di ospitare il presidente della repubblica della Polonia, sua eccellenza Bronisław Komorowski. In occasione della sua visita al College, il presidente ha tenuto una significativa conferenza intitolata “Adattamento strategico della NATO alle nuove condizioni di sicurezza”. La conferenza si è tenuta in presenza del comandante del NATO Defense College, generale Janusz Bojarski, della dottoressa Daniels Skodnik, decano del NATO Defense College e del generale di brigata Salvatore Carta.

Al temine della conferenza si è tenuta una sessione di “Domanda e risposta” con domande formulate dai corsisti del college.

Il NATO Defense College

Il NATO Defense College (NDC) si trova all’interno della città militare della Cecchignola. Lo spunto per questo college viene dal generale Eisenhower nel 1951, che identificò il bisogno di una nuova istituzione internazionale con un’unica missione educativa. Il NATO Defense College è l’istituzione accademica primaria dell’alleanza. La sua aspirazione è quella di essere considerata dalle nazioni come scelta primaria per lo sviluppo educativo dei propri ufficiali. Si concentra su problematiche di alto livello, di carattere politico-militare, mettendo a confronto leader civili e militari all’interno della loro nazione e fuori.


Il ruolo della difesa informatica nella protezione e sostegno dell’economia dell’UE

di Monica Palermo

Roma, 30 ottobre 2014 – La difesa informatica questo il tema del seminario “The Role of Cyber Defence to Protect and Sustain EU” (Il ruolo della difesa informatica nella protezione e sostegno dell’economia dell’UE) che si è tenuto nella città militare della Cecchignola, presso la Scuola Trasporti e Materiali.

L’evento rientra nelle attività del ministero della difesa in occasione della presidenza di turno italiana del consiglio dell’unione europea.

Il convegno è stato introdotto dall’intervento del ministro della difesa Roberta Pinotti che ha evidenziato che “le strategie e le modalità della competizione tecnologica nella gestione dell’informazione sono difficilmente catalogabili, in virtù di una evoluzione dinamica e discontinua determinate da continui salti tecnologici”, e il problema non è piu “quello di ottenere informazioni – ha aggiunto il ministro – ma di processarne una massa enorme in tempo reale, in modo tale da reperire quelle di interesse, relazionarle tra loro e permettere decisioni in tempi utili”.

Le minacce nello spazio cibernetico – ha poi sottolineato il ministro Pinotti – rappresentano una sfida alla stabilità, alla prosperità e alla sicurezza di tutte le nazioni, e le azioni di attacco possono essere originate da entità statuali, da terroristi, da gruppi criminali o da individui dediti alla ricerca di informazioni o alla distruzione e danneggiamento dei sistemi informatici e dei dati in essi contenuti”.

Al convegno hanno preso parte anche il ministro della difesa dell’Estonia, Sven Mikser, il sottosegretario alla difesa lettone, Janis Sarts e il capo di stato maggiore della difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli.

Attraverso interventi e dibattiti, il convegno ha offerto spunti per discutere sulle sfide e sulle prospettive future nel settore dello sviluppo industriale sulla sicurezza informatica a protezione e sostegno dell’economia europea con testimonianze di alte cariche istituzionali e rappresentanti del mondo industriale impegnati nel campo della sicurezza informatica, tra cui il prefetto Giovanni De Gennaro, presidente di Finmeccanica.

Quattro sono stati gli argomenti principali su cui si sono confrontati gli addetti ai lavori:
la politica della cyber defence  nel quadro della politica di sicurezza e difesa europea che include i nuovi global commons;
cyber defence e sicurezza: come innovare i modelli di partnership pubblico private e incoraggiare la formazione, l’addestramento e le esercitazioni comuni;
architettura e tecnologia per la cyber defence: le lezioni apprese e l’importanza delle future tecnologie abilitanti;
Computer Emergency Response Teams (Cert): come promuovere le migliori pratiche in tutta Europa per armonizzare la risposta all’emergenza.

Molte aziende operanti nell’ambito della sicurezza informatica erano presenti con i loro stand per illustrare i progressi raggiunti.

 

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L’integrazione civile-militare nella pianificazione e nella condotta delle operazioni dell’unione europea

Roma, 3 ottobre 2014 – Si è concluso ieri il seminario, di due giorni, dal titolo Civilian-Military integration in the planning and conduct of EU operations, presso la Scuola Trasporti e Materiali dell’Esercito alla Cecchignola. Un evento della Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, del Ministero della Difesa e dell’Esercito Italiano.

Lo scopo del seminario, che rientra tra le iniziative che il Ministero della Difesa organizza nel semestre di presidenza italiana del Consiglio Europeo, è stato quello di illustrare la necessità di un’efficace cooperazione civile – militare nella pianificazione e nella condotta delle operazioni a guida UE, evidenziando l’importanza di adottare un approccio “comprehensive”, cioè un approccio multidimensionale, integrando e coordinando strumenti d’intervento e gestione diversi, civili e militari, cinetici e non cinetici.

Al seminario erano presenti il ministro della difesa, Roberta Pinotti, il capo di stato maggiore della difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli e il capo di stato maggiore dell’esercito, generale Claudio Graziano. Tra i relatori numerosi rappresentanti civili e militari, italiani e dell’Unione Europea, docenti universitari ed esponenti di think-tanks.

Nel discorso introduttivo il ministro Pinotti ha sottolineato che “quella militare non è che una delle componenti che il Sistema Paese o il Sistema Europa deve impiegare per prevenire, limitare e fronteggiare le minaccia alla propria sicurezza”.

“Senza l’integrazione civile-militare nella pianificazione e nella condotta delle operazione dell’Unione Europea, come di qualsiasi Alleanza, coalizione o singolo Paese – ha aggiunto il ministro – non sarà possibile tutelare giustizia, stabilità e prosperità, ciò che ci chiedono i cittadini di un mondo sempre più globalizzato”. In sintesi, per trovare una soluzione alle attuali crisi internazionali è fondamentale coniugare l’azione militare a quella diplomatica, economico – finanziaria, umanitaria e di intelligence.

Un’integrazione sviluppata in ambito NATO e UE tramite il cosiddetto comprehensive approach.

Nel corso delle due giornate è stato discusso l’approccio europeo alla gestione delle crisi e del quadro giuridico-legale nel quale questo approccio si inserisce. Particolare attenzione è stata infine posta sul reale funzionamento del meccanismo civile-militare di gestione delle crisi dell’Unione Europea, attraverso la testimonianza del generale Massimo Mingiardi comandante della Missione di addestramento Europea (EUTM) in Somalia.

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Fonte: Stato maggiore dell'esercito
Immagini: Ph. Monica Palermo

 

 


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