Archivi tag: Capo di Stato Maggiore dell’Esercito

Il capo di SME la vigilia di Natale ha visitato i soldati dell’Esercito Italiano impiegati sul territorio nazionale durante le festività

Roma, 27 dicembre 2021 – Il generale di corpo d’armata Pietro Serino, capo di Stato Maggiore dell’Esercito, la vigilia di Natale ha fatto visita ad alcuni tra gli uomini e donne della Forza Armata in servizio durante le festività nelle operazioni nazionali e nei servizi presidiati istituzionali su Roma, ringraziando per l’operato svolto a tutela della collettività.

Per tutto il 2021, l’Esercito ha continuato a impiegare circa 7.000 soldati italiani sul territorio nazionale in favore dei cittadini e delle Istituzioni locali. In oltre 50 provincie italiane, infatti, proseguono le attività di concorso alle Forze dell’Ordine, dal contrasto alle attività criminali sino alla prevenzione di possibili attacchi terroristici, cui si aggiunge, su tutto il territorio nazionale, il supporto al servizio sanitario nazionale per contrastare gli effetti dell’emergenza pandemica.

In particolare, l’Esercito, in stretto coordinamento con le altre Forze Armate, rende disponibili tutte le capacità in termini di personale sanitario, personale addetto alla logistica, mezzi e materiali per l’esecuzione della campagna vaccinale e il contenimento del coronavirus.

In poco più un anno, con il lancio delle operazioni Igea, Eos, Minerva e la più recente Athena, avviate su iniziativa del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, disposte dal capo di Stato Maggiore della Difesa e dirette dal Comando Operativo di Vertice Interforze, sono stati effettuati oltre 2 milioni di tamponi, distribuiti 34 milioni di dosi vaccino (oltre un terzo di quelle somministrate su tutto il territorio nazionale) e inoculate, nei centri vaccinali dell’Esercito, di cui 46 ancora attivi, oltre 4 milioni di dosi. Inoltre, è stato determinante l’impiego di team mobili, costituiti da medici e infermieri militari, che hanno permesso di estendere la campagna vaccinale anche nei centri abitati più remoti e di raggiungere i cittadini più anziani e fragili.

Questo vasto impiego di risorse è stato reso possibile grazie all’autonomia logistica, alla capacità di operare nell’emergenza in situazioni di rischio, caratteristiche specifiche e intrinseche dell’Esercito, nonché alla capillare presenza sul territorio delle sue unità.

In un quadro sanitario così complesso, inoltre, oltre 3.100 militari dell’Esercito sono dispiegati in numerose missioni sotto egida ONU, NATO e Unione Europea, operando in operazioni internazionali nelle aeree più critiche del Mondo (quali Somalia, Niger, Mali, Libia, Lettonia, Libano, Kosovo e Iraq).

Durante la scorsa estate, è stato determinante il ruolo dei soldati dell’Esercito intervenuti con brevissimo preavviso, a seguito della chiusura della missione in Afghanistan, per ristabilire le condizioni di sicurezza dell’aeroporto internazionale di Kabul e permettere l’evacuazione dei collaboratori locali, tramite il ponte aereo stabilito con l’Italia nell’ambito dell’operazione interforze “Aquila Omnia”.

A questi impegni si aggiunge il dispiegamento di personale specializzato per ulteriori esigenze in ambito internazionale e il mantenimento della prontezza operativa per i reparti facenti parte delle Forze di Reazione Rapida della NATO.

Tra le altre attività svolte sul territorio nazionale, i reparti del Genio, nel corso del 2021, hanno eseguito più di 2.400 interventi di bonifica per il disinnesco e brillamento di circa 50.000 ordigni esplosivi e residuati bellici (la maggior parte dei quali risalenti al Secondo conflitto mondiale), alcuni del peso di centinaia di libbre, spesso in condizioni di notevole complessità. Negli ultimi 10 anni, sono stati oltre 45.000 gli interventi di questo tipo portati a termine.

Tali impegni risultano ancor più rilevanti se si considera che per ogni soldato in attività un altro si sta preparando per sostituirlo e un terzo è appena stato sostituito. Garantire il corretto ciclo di approntamento, impiego e ricondizionamento comporta il coinvolgimento quotidiano di oltre 45.000 militari.

Un impegno a 360 gradi quello profuso dall’#EsercitodegliItaliani, caratterizzato da dinamismo e da una spiccata versatilità professionale, che permette alla componente terrestre delle Forze Armate Italiane di essere rispondente alle esigenze del Paese in ogni circostanza. Anche nelle emergenze, infatti, i soldati italiani hanno dato dimostrazione di elevata preparazione e professionalità risultanti del continuo addestramento e dello sviluppo di nuove tecnologie che proiettano la storia secolare dell’Esercito nel futuro scenario cibernetico, ancora una volta, nel ruolo di protagonista.

© All rights reserved
Fonte e immagini
: Stato Maggiore dell’Esercito
____________________________________________________


Oltre 800 volontari del 17° rgt “Acqui” hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana

 

Capua (CE), 08 febbraio 2020 – Oltre 800 volontari in ferma prefissata di un anno (VFP-1) dell’Esercito Italiano, appartenenti al 3° blocco del 2019, hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana ieri mattina sul piazzale d’onore della Caserma “Oreste Salomone”, sede del Comando Divisione “Acqui” e del 17° reggimento Addestramento Volontari (RAV) “Acqui”

Alla cerimonia, presieduta dal capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, hanno preso parte numerose autorità militari, civili e religiose, tra cui il vice prefetto di Caserta, dott. Michele Lastella, il sindaco di Capua, arch. Luca Branco ed il vescovo di Capua, monsignor Salvatore Visco. Presenti alla cerimonia anche il comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Camporeale, i gonfaloni di Bellona (CE) e Mignano Monte Lungo (CE), i labari ed i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma del territorio, oltre alle migliaia di parenti ed amici giunti a Capua da ogni parte d’Italia per condividere, con i giovani Volontari, la solennità di questo giorno indelebile per ogni soldato.

CAPUA5

«Quella che oggi vi apprestate a sostenere, è una promessa solenne», ha ricordato il comandante del 17° RAV, colonnello Giuseppe Zizzari, «che vi impegna di fronte agli altri, ma soprattutto di fronte a voi stessi. Una promessa fatta sul proprio onore! Con la vostra promessa vi impegnate ad essere cittadini esemplari, perché oggi, ancora di più, il nostro paese ha la voglia e la speranza di credere in una gioventù pulita, integra e animata da nobili sentimenti». Così, al cospetto della gloriosissima Bandiera di Guerra del Reggimento, gli uomini e le donne del 3° blocco 2019 hanno suggellato l’atto solenne di giuramento con la tradizionale formula del “Lo giuro!”, cantando all’unisono l’Inno di Mameli, eseguito dalla Fanfara della Brigata Garibaldi.

Il generale Farina, rivolgendosi ai giurandi, ha sottolineato l’importanza dei valori cardine dell’Esercito nella vita di ogni militare, tra cui il dovere, la fedeltà, la disciplina, l’onore, l’esempio e la lealtà, ma primo su tutti il giuramento, la cui formula, pronunciata in modo solenne, contiene tutti i principi e i valori dell’individuo che diventa Soldato, rappresentando il suo Paese e la sua Bandiera ed impegnando tutte le sue energie in difesa della Patria.

CAPUA7Nelle parole rivolte ai militari, il generale Farina ha evidenziato il loro ingresso pieno ed ufficiale nella famiglia dell’Esercito, una famiglia con una storia secolare e tradizioni patriottiche, impegnata in Italia e all’Estero per assolvere i compiti a cui è chiamata.

Il capo di SME ha ricordato inoltre che l’Esercito, è oggi un’istituzione efficiente e pronta, composta da uomini e donne capaci e proiettata verso una urgente innovazione tecnologica, che opera costantemente per la difesa e la sicurezza interna ed esterna dell’Italia alla quale ogni componente deve essere fiero di appartenere.

Gli 848 giovani soldati hanno gridato all’unisono «Presente!» nel ricordo dei 7 militari che hanno iniziato il loro percorso nei ranghi dell’Esercito Italiano, proprio nella Caserma “O. Salomone”, caduti nell’adempimento del dovere, nelle missioni internazionali; così i VFP-1 del 3° blocco 2019 hanno commemorato ed impresso nella loro memoria i nomi di chi, prima di loro, ha promesso solennemente fedeltà per servire il nostro Paese fino al sacrificio massimo.

DSC_4540

A premessa della cerimonia, ha assunto particolare rilevanza la consegna ai giovani volontari del diario “Io sono un Soldato”. Questa pubblicazione nasce come riferimento per guidare nella crescita professionale ogni militare, aiutandolo a riflettere sull’importanza della tutela e della salvaguardia dei Valori fondanti dell’Esercito e sulla responsabilità di cui ognuno di loro è rivestito verso la Comunità militare a cui appartiene e verso tutta la collettività. In tale occasione, i Comandanti e gli Istruttori, primi formatori dei VFP-1 dell’Esercito Italiano, hanno distribuito alle nuove generazioni di soldati questo diario, simbolo di valori e di identità militari.

CAPUA2

© All rights reserved
_______________________


Spagna, esercitazione Toro 2019, attività tattiche di combattimento congiunte tra i soldati italiani e spagnoli

toro_2019_12

Saragozza (ES), 18 novembre 2019 – L’esercitazione Toro 2019 è entrata nella fase più importante: la condotta di attività tattiche di combattimento congiunte tra i soldati della brigata Pinerolo e la brigata spagnola Aragon I.

Le due unità dopo un’intensa attività di amalgama e preparazione dei giorni scorsi, sono pronte a testare l’interoperabilità dei sistemi di comando e controllo e le procedure attuative che verranno impiegate nell’ambito dell’assolvimento dei diversi compiti tattici, impiegando “a fuoco” tutte le piattaforme e sistemi d’arma schierati per questo fondamentale momento addestrativo.

Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, durante la sua visita nell’area addestrativa di San Gregorio, si è rivolto ai soldati della Pinerolo sottolineando come le attività esercitative congiunte, quali l’esercitazione Toro 2019, rappresentino “un’occasione essenziale per accrescere il bagaglio professionale di tutti noi, e siano da stimolo per fare sempre meglio, esprimendo potenzialità peculiari della componente terrestre della Difesa uniche ed attuabili solamente dall’Esercito. Per questo motivo abbiamo il dovere di essere sempre pronti a operare per la Difesa dell’Italia e per la sicurezza internazionale.”

La Toro 2019 vedrà nei prossimi giorni lo sviluppo di attività di combattimento in cui, secondo un approccio inter-arma, tutte le tipologie di unità schierate verranno impiegate in maniera sinergica e combinata, consentendo a soldati italiani e spagnoli di accrescere la loro interoperabilità ma anche la conoscenza reciproca di capacità procedure e sistemi d’arma.

La collaborazione tra la brigata Pinerolo e la Aragon I, nasce dalla firma di una lettera d’intenti tra l’Esercito Italiano e l’Ejercito de Tierra siglata il 25 settembre 2017 nel corso del 4° Forum dei comandanti delle forze terrestri europee, che prevedeva la forte volontà di rafforzare le attività esercitative tra le parti, al fine di implementare l’interoperabilità di procedure e sistemi tra le due forze armate attraverso la stretta collaborazione e affiliazione tra due unità di livello Brigata.

La brigata Pinerolo si è schierata presso l’area addestrativa “San Gregorio” di Saragozza con il posto comando di Brigata, l’82° reggimento Fanteria “Torino” e assetti del 21° Reggimento Artiglieria Terrestre “Trieste”, 11° reggimento genio guastatori e 232° Reggimento Trasmissioni, al fianco dei colleghi della brigata “Aragon I” dell’ Esercito Spagnolo.

Scopo principale di questo importante evento addestrativo è stato quello di perfezionare il livello d’integrazione delle Unità e testare l’interoperabilità dei servizi e sistemi di comando e controllo italiano (SIACCON ADV) e spagnolo (SIMACET) affinando sia le procedure da attuare nei posti Comando che le procedure d’impiego delle unità impegnate.

L’attività esercitativa a fuoco, condotta in maniera integrata tra le unità italiane e spagnole, ha visto il suo momento culminante, durante le fasi della manovra, nell’azione combinata dei vari sistemi d’arma italiani tra cui il VBM “FRECCIA” (in versione combat e porta mortaio da 120 mm), VTLM “LINCE”, VTMM “ORSO”, OBICI FH70 con quelli in dotazione alle unità spagnole.

La “TORO 2019”, che vede operare sul terreno 400 militari dell’Esercito Italiano, terminerà nei prossimi giorni con una Livex di 72H che rafforzerà l’integrazione dei due Paesi alleati.

14_ TORO 2019_ MILITARE ITALIANO E SPAGNOLO A FINE ESERCITAZIONE

© All rights reserved
______________________


Esercito: inaugurati a San Candido i campionati sciistici delle Truppe Alpine 2019

Cerimonia di apertura - CaSTA 2019

San Candido (BZ), 18 febbraio 2019 – Avviata ufficialmente la 71^ edizione dei Campionati Sciistici delle Truppe Alpine con l’accensione del tripode, ieri in piazza del Magistrato a San Candido in Pusteria. Presenti alla cerimonia il ministro della Difesa, dott.ssa Elisabetta Trenta, accompagnata dal capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, il presidente del consiglio regionale Roberto Paccher, il commissario di Governo di Bolzano dott. Vito Cusumano e i sindaci dei quattro comuni ospitanti la manifestazione.

01_Cerimonia-Apertura-001-PI_11

Nati nel 1931 per valutare l’addestramento dei soldati da montagna, i CaSTA si sono evoluti nel tempo fino a diventare un importantissimo momento addestrativo e un’occasione di condivisione di tecniche alpinistiche con uno sguardo sempre più attento alla sicurezza che, nell’edizione 2019, vedrà impegnati oltre 2000 militari; in tale contesto il plotone del 7° reggimento Alpini di Belluno ambisce a vincere per il terzo anno consecutivo il prestigioso Trofeo Buffa.

“Oggi, come ieri, uomini e donne in uniforme si ergono a baluardo della salvaguardia degli irrinunciabili valori di democrazia e libertà; i CaSTA sono una competizione che dimostra i valori collettivi riferiti alle capacità di sopravvivenza, mobilità ed efficienza operativa di intere unità in ambiente montano, coniugandoli alla componente sportiva e del mantenimento della forma fisica, che sono princìpi fondamentali della vita di un militare”, ha sottolineato il Ministro della Difesa nel suo intervento.

Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito nel parlare ai militari schierati ha ricordato che essere alpini trova la sua essenza nell’affrontare le sfide del soldato in un ambiente altamente proibitivo, ma allo stesso tempo vera scuola di vita in grado di temprare il fisico e soprattutto il carattere. Il singolo combattente, l’uomo, è il centro della Forza Armata e questo trova conferma qui, tra le montagne, dove le innovazioni tecnologiche e dei materiali possono costituire un valido ausilio, come lo è il progetto “soldato sicuro” a cui, insieme al Vertice della Difesa, l’Esercito sta dedicando energie e risorse per implementare sempre di più le capacità e la sicurezza del singolo uomo e delle Unità in chiave duale.

2198-02_005-PI_14

“Le diverse gare e le due esercitazioni in programma – ha evidenziato il comandante delle Truppe Alpine nel suo intervento – sintetizzano l’addestramento delle diverse unità alpine e le capacità acquisite di operare in fase di soccorso, come parte di un sistema che impiega strumenti e soggetti diversi in uno sforzo comune sempre ispirato alla salvaguardia della popolazione in difficoltà”.

A gareggiare nelle montagne venete e altoatesine non solo soldati italiani, sono 10 infatti le delegazioni straniere presenti ai campionati, alcune presenti da anni, altre affluite per la prima volta come il Kazakistan. 

Cerimonia di apertura - CaSTA 2019

© All rights reserved
Fonte e immagini: Stato Maggiore Esercito
_____________________________________________

Saluto al generale di corpo d’armata Stefanini

Un incontro tra piloti di elicottero quello avvenuto oggi per il saluto del generale di corpo d’armata Stefanini, che dopo 43 anni di servizio ha reso definitivamente gli onori alla bandiera di guerra dell’Esercito Italiano.

Arruolatosi nel 1972 con il 154° corso dell’Accademia Militare, il generale di corpo d’armata Stefanini ha conseguito il brevetto di  pilota di elicottero nel 1984 e ha all’attivo oltre 5500 ore di volo. Dopo aver ricoperto l’incarico di comandante dell’aviazione dell’Esercito per oltre 8 anni, dall’11 agosto 2013 il consiglio dei ministri gli ha conferito la nomina di segretario generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti.

Le funzioni del Segretariato Generale/DNA riguardano l’amministrazione del personale, la gestione di servizi e infrastrutture della Difesa, l’acquisizione di sistemi d’arma e di equipaggiamenti per le Forze Armate oltre che al sostegno della ricerca tecnologica in chiave duale.

Il generale di corpo d’armata terminerà il suo incarico il prossimo 8 ottobre 2015.

© All rights reserved
Fonte e immagini: Stato Maggiore dell'Esercito

Italian Blade 2015, in esercitazione 30 elicotteri di 7 nazioni europee per combattere il terrorismo

italianblade2015_DSC_0168

Roma, 3 luglio 2015 – Si è conclusa ieri mattina, alla presenza del sottosegretario di Stato alla Difesa, onorevole Domenico Rossi, e del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Danilo Errico, l’esercitazione Italian Blade 2015, la più grande esercitazione militare con elicotteri in Europa, coordinata dal comando aviazione Esercito di Viterbo.

Organizzata dall’European Defence Agency, presso il poligono di Monteromano l’addestramento ha coinvolto più di 30 elicotteri, che hanno volato per oltre 600 ore, e circa 1200 militari appartenenti a 7 Nazioni, con lo scopo di incrementare il livello di interoperabilità delle Forze Armate dei diversi paesi europei.

italianblade2015_DSC_0609

”Italian Blade 2015”, dove l’Italia ha partecipato con il contingente più numeroso, con assetti ed equipaggi dell’Aviazione dell’Esercito e anche un elicottero della Marina Militare, è iniziata lo scorso 22 giugno e ha visto in azione i militari di altre 6 nazioni tra le quali Germania, Austria, Slovenia, Ungheria, Belgio e Repubblica Ceca, che si sono preparati alle diverse tipologie di missioni.

Nella giornata conclusiva, dopo il lancio di paracadutisti, è stata simulata la cattura di un terrorista attuando, in modo coordinato, procedure e tecniche dei diversi paesi europei. 

Esercitazioni come queste costituiscono un’ottima occasione per le forze armate europee per scambiarsi idee, esperienze e procedure maturate nei diversi contesti operativi.

© All rights reserved
Immagini: Ph. Monica Palermo

Esercitazione dell’arma del Genio alla presenza dell’on. Domenico Rossi e del capo di SME gen. Danilo Errico

Roma, 26 giugno 2015 – Si è conclusa oggi, alla presenza del sottosegretario di Stato alla Difesa, onorevole Domenico Rossi, e del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Danilo Errico, l’esercitazione Smart Sapper 2015 che ha avuto luogo presso il poligono “Gigli” del comprensorio della città militare della Cecchignola.

Al termine dell’esercitazione, il generale Errico ha posto l’accento sull’importanza delle capacità tecnico-specialistiche dell’Arma del Genio, “nonché sulla sua naturale vocazione a essere un potente strumento di raccordo fra le istituzioni militari e quelle civili”. “I reggimenti Genio di supporto diretto – ha aggiunto il capo di Stato Maggiore – saranno potenziati nella loro capacità di ricerca degli ordigni improvvisati”, implementando le misure di sicurezza e di protezione dei soldati in operazione.

L’esercitazione “Smart Sapper”, della durata di una settimana, ha visto impegnati oltre 170 militari di diversi reparti della Forza Armata e diverse decine di mezzi specialistici dell’arma del Genio ed ha permesso di mettere alla prova procedure e capacità operative per l’impiego sia sul territorio nazionale sia in missioni internazionali.

Particolare attenzione è stata dedicata alle attività di protezione delle forze amiche (Force Protection e Counter Improvised Explosive Devices – C-IED), capacità essenziali per garantire la sicurezza dei circa 2.500 militari dell’Esercito attualmente impegnati nelle operazioni internazionali in 17 diversi paesi.

Le capacità e l’esperienza acquisite nelle operazioni internazionali fanno si che i 12 reggimenti del Genio, dislocati su tutto il territorio nazionale, siano in grado di intervenire in ogni momento, nei casi di pubbliche calamità e utilità a supporto della popolazione, confermando di essere una risorsa dual use, pronta e flessibile al servizio del Paese.

Nelle foto qui sotto mezzi speciali dell’esercito per lo sminamento e la bonifica delle strade da ordigni esplosi improvvisati

© All rights reserved
Fonte e immagini: Stato Maggiore dell'Esercito

Decesso del tenente De Falco. Cordoglio del capo di stato maggiore della difesa.

Binelli MantelliRoma, 30 giugno 2014 – Il capo di stato maggiore della difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, appresa la notizia del decesso del tenente Antonio De Falco, del 62° reggimento fanteria “Sicilia” di stanza a Catania, rimasto ferito a seguito dell’incidente automobilistico che lo ha visto coinvolto lo scorso 25 giugno, ha espresso ai familiari del giovane militare e al capo di stato maggiore dell’esercito il profondo cordoglio a nome delle forze armate e suo personale.

© All rights reserved
Fonte: Stato Maggiore della Difesa


L’aviazione dell’esercito celebra il 63° anniversario della costituzione

Roma, 23 maggio 2014 – Si è celebrato questa mattina il 63° anniversario della costituzione dell’Aviazione dell’Esercito (Aves) presso l’aeroporto militare “Fabbri” di Viterbo, sede del 1° reggimento Antares.
Alla cerimonia hanno partecipato le principali autorità civili, militari e religiose di Viterbo, il capo di stato maggiore dell’esercito, generale Claudio Graziano, e il generale di corpo d’armata Roberto Bernardini, comandante delle forze Operative Terrestri.
Nel corso della cerimonia sono state concesse alcune onorificenze al personale che si è particolarmente distinto in operazione.
In particolare, è stato concessa, la croce d’oro al merito dell’esercito al sergente Sergio Agostinelli per l’operazione Isaf in Afghanistan del 2009, la croce d’argento al merito dell’esercito al generale di brigata Luigi Francavilla, in qualità di comandante del contingente nazionale in Libano dal novembre 2009 al maggio 2010, la croce d’argento al merito dell’esercito al caporal maggiore scelto Ivan Costantini per il contributo dato nel corso dell’operazione ISAF del 2009 e infine la croce di bronzo al merito dell’esercito al colonnello Luigi Adiletta per l’operazione in Libano dal novembre 2009 al maggio 2010. 

Il generale Graziano, durante il suo intervento, nel commemorare i 115 caduti dell’aviazione dell’esercito dal 1951 ad oggi, ha ricordato il generale Giangiacomo Calligaris e il capitano Paolo Lozzi, caduti in servizio durante un volo di addestramento lo scorso gennaio.
Il Capo di Stato di Stato maggiore dell’Esercito ha poi sottolineato “l’importanza della funzione dual-use dell’Aviazione dell’Esercito in supporto alle popolazioni e in occasione di pubbliche calamità“. “Pertanto – ha proseguito il Generale – è indispensabile essere sempre pronti ad intervenire e mantenere queste capacità. È in corso un’evoluzione tecnologica che dev’essere accompagnata da un processo di adeguamento dei nostri equipaggi – ha concluso il capo di stato maggiore – per essere sempre più aderenti alle missioni e ai nuovi scenari internazionali.” “La fase di razionalizzazione in atto – ha concluso il capo di stato maggiore dell’esercito – non deve compromettere la sicurezza e la protezione del personale.”
Alla giornata odierna hanno partecipato anche i reduci della missione Helitaly UNTAG – svolta in Namibia nel 1989.

L’Aviazione dell’Esercito, nata il 10 maggio 1951, è la più giovane specialità della Forza Armata e si è affermata rapidamente fino a diventare, oggi, una componente determinante e insostituibile dell’Esercito.
I baschi azzurri sono stati sempre impegnati in tutte le missioni all’estero dell’esercito: dal Libano alla Namibia, dalla Somalia al Mozambico, dai Balcani all’Iraq e all’Afghanistan. 
In Afghanistan l’Aves è fortemente impegnata con i propri elicotteri per compiti di trasporto, ricognizione e scorta armata a sostegno delle truppe schierate sul terreno. Dal 2006, anno in cui sono stati schierati nel paese asiatico, ad oggi, i baschi azzurri dell’esercito hanno raggiunto il ragguardevole traguardo di circa 20.000 ore di volo, 6.765 missioni effettuate, 4.211 tonnellate di materiali movimentati e circa 69.000 persone trasportate nella regione ovest del paese.

© All rights reserved
Fonte: Stato Maggiore Esercito

 


Celebrati i funerali del generale Umberto Cappuzzo

Roma, 16 maggio 2014 – Si sono svolte ieri, presso la chiesa “Salus Infirmorum” del policlinico militare Celio di Roma, le esequie del generale di corpo d’armata Umberto Cappuzzo, già capo di stato maggiore dell’esercito e comandante generale dell’arma dei carabinieri, deceduto a Roma lo scorso 13 maggio.

Ad accogliere l’arrivo della salma, portata a spalla da giovani ufficiali dell’esercito e dei carabinieri, un battaglione in armi che ha reso gli onori militari al feretro. 
Alla cerimonia religiosa, officiata da monsignor Giovanni Marra, già arcivescovo ordinario militare per l’Italia, erano presenti il generale Rolando Mosca Moschini, consigliere militare del Presidente della Repubblica, il generale Claudio Graziano, capo di stato maggiore dell’esercito e il generale Leonardo Gallitelli, comandante generale dell’arma dei carabinieri.
Nel corso dell’omelia, monsignor Marra, dopo aver ripercorso le tappe più importanti della brillante carriera militare del generale Cappuzzo, ha ricordato “la lunga stagione di lavoro e dedizione alla patria del generale il quale non ha smesso di servire nemmeno dopo aver lasciato l’ uniforme.
eletto senatore, per due legislature – ha aggiunto monsignor Marra – ha continuato a offrire quel contributo di pensiero, di esperienza e di passione sincera per la Repubblica che gli era congeniale“. 

Il capo di stato maggiore dell’esercito, generale Claudio Graziano, nel suo intervento, dopo aver rivolto parole di affetto e vicinanza alla signora Evelina, vedova del generale, ha ricordato che l’alto ufficiale “ha attraversato la seconda parte del secolo breve vivendo tutti gli avvenimenti più importanti, dalla seconda guerra mondiale all’internamento, dalla guerra fredda alle trasformazioni delle istituzioni di cui stato a capo, portando, in ogni occasione, la sua intelligenza, la sua autorevolezza e la sua capacita“.
La cerimonia si è conclusa con la lettura del saluto di cordoglio del Presidente della Repubblica, della preghiera del Soldato e del Carabiniere. 
Il generale Cappuzzo sarà sepolto al Verano nelle Cappelle della Confraternita santa Maria Odigitria dei Siciliani di cui era Priore emerito.

© All rights reserved
Fonte: Stato Maggiore Difesa


OpinioniWeb-XYZ

Opinioni consapevoli per districarci nel marasma delle mezze verità quotidiane!

Rispetto e onore al Tricolore!

Alamari Musicali

Piccolo contributo per diffondere, in Italia e nel mondo, la conoscenza e l'amore per le Bande e le Fanfare delle Forze Armate, dei Corpi di Polizia e delle Associazioni d'Arma della Repubblica Italiana, della Repubblica di San Marino e dello Stato della Città del Vaticano.

WordAds

High quality ads for WordPress

Geopolitica italiana

Rassegna di analisi, ricerche e studi sulle relazioni internazionali nello scenario mediterraneo

Rassegna Stampa Militare

Politica Estera, Difesa e Cooperazione Internazionale. Edito dal 2009

effenasca

welcome to my webspace, where you can find the activities I am interested in

militarynewsfromitaly.wordpress.com/

Rispetto e onore al Tricolore!

tuttacronaca

un occhio a quello che accade