Leadership dell’Italia, con l’impiego di circa 750 uomini e donne dell’Esercito, nel Battle Group eVA in Bulgaria
Allocuzione del comandante di brigata gen. Paolo Sandri
Altamura (BA), 8 febbraio 2023 – Nei giorni scorsi si è svolta presso la caserma “F. Trizio”, sede del comando del 7° Reggimento bersaglieri, la cerimonia di saluto del reparto in partenza per l’impiego nell’ambito dell’operazione Enhanced Vigilance Activity (eVA) in Bulgaria. I bersaglieri del Settimo, al termine dell’approntamento, propedeutico all’assolvimento della missione affidata al Contingente italiano, hanno salutano i familiari e le autorità dei Comuni di Altamura, Poggiorsini, Bovino, Acquaviva delle fonti e Gravina e di una delegazione dell’Associazione Nazionale Bersaglieri.
Allocuzione del comandante di brigata gen. Paolo Sandri
Durante la cerimonia il comandante della Brigata “Pinerolo”, generale Paolo Sandri, ha ringraziato i congiunti dei militari per il supporto che quotidianamente assicurano, elogiando l’operato di tutti i bersaglieri del 7° reggimento per l’impegno e la professionalità dimostrata in questi mesi di approntamento.
L’Italia, con l’impiego di circa 750 uomini e donne dell’Esercito, continuerà a detenere il ruolo di Framework Nation, ovvero la leadership della missione che vede il coinvolgimento di altri contingenti dell’Alleanza Atlantica.
Passaggio in rassegna del comandante di brigata gen. Paolo Sandri
Bari, 18 marzo 2021 – I reggimenti della brigata Pinerolo sono pronti per il Close Protecion Team, un addestramento alle procedure di scorta e tutela vip per la sicurezza nei diversi scenari d’impiego dell’Esercito, dopo aver terminato un addestramento propedeutico alla frequenza del corso.
Il pre-corso “Close Protection Team” (CPT) organizzato dalla brigata meccanizzata “Pinerolo” per il personale selezionato dei dipendenti 82° reggimento fanteria “Torino”, 9° reggimento fanteria “Bari”, reggimento cavalleggeri di Lodi (15°) e 7° reggimento bersaglieri, si è concluso nei giorni scorsi.
Gli ammaestramenti tratti dall’impiego fuori area dei militari dell’Esercito hanno evidenziato una crescente necessità di disporre di personale altamente addestrato, in grado di fornire sicurezza alle figure di spicco presenti nei vari scenari operativi. In tale contesto, nell’ambito delle attività addestrative programmate per l’approntamento delle Unità per i teatri operativi internazionali, si inseriscono i cosiddetti corsi “scorta e tutela vip” tenuti dal personale del 9° Reggimento d’assalto paracadutisti “Col Moschin”. L’elevata specializzazione del personale interessato a tale incarico comporta attività propedeutiche che preparino e selezionino i militari per la frequenza di corsi appositamente programmati dalla Forza Armata. In tale quadro il pre-corso “Close Protection Team” svoltosi, presso l’82° Reggimento fanteria “Torino”, ha avuto la finalità di verificare il possesso dei requisiti standard previsti e di valutare la preparazione del personale prescelto.
Nello specifico, il team istruttori ha intensamente impegnato i militari con attività sia teoriche sia pratiche per valutare il loro grado di preparazione a 360°. Sono state condotte lezioni di tiro mirato con pistola Beretta 92 FS e fucile Beretta ARX 160, affinate le tecniche di tiro di precisione e di maneggio delle armi, di acquisizione obiettivi e riporto informativo; sono stati svolti esercizi di stima delle distanze e topografici unitamente ad una intensa attività ginnico-sportiva per verificare le capacità di reazione sotto stress psico-fisico.
La preparazione, svoltasi nel pieno rispetto delle norme vigenti per il contrasto e contenimento da COVID 19, ha consentito al personale partecipante di potenziare il livello addestrativo, confrontarsi sulle esperienze maturate nel settore specifico e confermare la concreta professionalità degli uomini della Brigata “Pinerolo”.
Barletta, 24 gennaio 2021 – Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, nei giorni scorsi ha visitato diversi reparti della Forza Armata dislocati nelle regioni Puglia e Campania. Presso l’82° reggimento fanteria “Torino” di Barletta, reparto in forza alla brigata meccanizzata “Pinerolo”, il capo di SME è stato ricevuto dal comandante dell’unità, colonnello Sandro Iervolino e dal comandante di brigata, generale di brigata Giovanni Gagliano, e ha partecipato a un briefing di situazione sulle attuali e future attività operative – addestrative del reparto. L’occasione è stata propizia per suggellare l’afflusso presso l’82° dei primi VTLM 2 NEC (Network Enabled Capabilities) con torretta remotizzata HITROLE light, recentemente affluiti presso il reparto.
Attualmente, il reggimento assolve alla funzione di hub di ricezione delle nuove piattaforme da combattimento per la fanteria, per tutti i reparti della “Pinerolo”. Sono 12 gli esemplari della prima tranche già consegnati alla brigata “Pinerolo”, mentre ulteriori 4 sistemi saranno forniti il prossimo 25 gennaio e saranno destinati a equipaggiare, oltre all’82° “Torino”, anche il 9° reggimento fanteria “Bari” di Trani e il 7° reggimento bersaglieri di Altamura.
Questi primi nuovi “Lince” fanno parte di una fornitura di 34 VTLM 2 NEC, ai quali si aggiungeranno ulteriori 165 nuovi sistemi, già finanziati e di prossima contrattualizzazione. Il rinnovamento di queste piattaforme da combattimento offrirà al personale militare, impiegato in Patria e in operazioni all’estero, maggiori standard di sicurezza, protezione ed efficienza. I nuovi VTLM saranno equipaggiati con apparati di ultima generazione che miglioreranno le comunicazioni radio e satellitari e l’integrazione interforze.
Il generale Salvatore Farina nel corso dell’incontro con il personale dell’82° reggimento fanteria, ha espresso piena soddisfazione per la professionalità e la competenza dimostrata nella condotta delle recenti attività, esortando tutti a proseguire sulla scia dell’entusiasmo, della collaborazione e dei risultati conseguiti. Al termine della visita, il generale ha incontrato il sindaco della città di Barletta, dott. Cosimo Damiano Cannito.
A Foggia, il capo di SME ha fatto tappa presso il 21° reggimento artiglieria “Trieste” e l’11° reggimento genio guastatori. L’occasione ha consentito di fare un punto di situazione anche sul progetto “Caserme Verdi”. Difatti, le sedi dei due reparti rientrano nel progetto nazionale che si prefigge l’obiettivo di realizzare delle basi moderne, sicure, efficienti e pienamente funzionali, energeticamente efficienti. L’obiettivo è renderle più rispettose dell’ambiente ed efficaci dal punto di vista energetico, in modo che possano ospitare sia i soldati che le loro famiglie, costruire nelle adiacenze impianti sportivi e strutture ricreative e sanitarie, fruibili anche da parte della cittadinanza. Nella regione Puglia, in particolare, oltre a Bari e Lecce, anche a Foggia sono già in fase di sviluppo le predisposizioni per l’affidamento del progetto che riunirà le due caserme “Sernia” e “Pedone”.
Nel corso della mattinata, in Campania, nella caserma “Berardi” di Avellino, sede del 232° reggimento Trasmissioni, il Capo di SME ha incontrato una rappresentanza del personale del reparto a cui ha rivolto il suo personale saluto e un plauso per le molteplici e recenti attività condotte. La visita è proseguita con il saluto alla Bandiera di Guerra e con una breve office call con il comandante di reggimento, che ha illustrato le principali attività operative del reparto, tra i quali l’impegno in Afghanistan, l’impiego di assetti nell’ambito dell’operazione “Igea”, con l’allestimento di Drive-Through-Difesa (DTD) ad Avellino e Benevento, il supporto Communication & Information System (CIS) presso gli ospedali da campo di Perugia e Cosenza.
Tutte le attività e gli incontri con il personale militare sono avvenute nel pieno rispetto delle norme volte al contenimento e contrasto alla diffusione del CoVid-19.
Bari, 26 dicembre 2020 – Il personale del raggruppamento Puglia e Basilicata, a guida 9° reggimento fanteria, impegnato nell’operazione “Strade Sicure”, ha ricevuto nella giornata del Santo Natale, la visita del comandante della brigata “Pinerolo”, generale di brigata Giovanni Gagliano, che accompagnato dal colonnello Luca Carbonetti, comandante del raggruppamento, ha incontrato presso tutti i siti di vigilanza della città di Bari i militari impegnati senza sosta a garantire la sicurezza.
Il comandante della brigata “Pinerolo” generale Giovanni Gagliano, saluta il personale impegnato nell’operazione Strade Sicure nel giorno del santo natale.
Il generale Giovanni Gagliano ha indirizzato gli auguri per le festività natalizie agli uomini e alle donne della “Pinerolo”, esprimendo loro parole di elogio per l’impegno e la dedizione profusi e per i risultati conseguiti nello svolgimento delle attività finalizzate ad assicurare l’ordine pubblico delle due regioni in concorso alle Forze dell’Ordine.
Oltre 500 gli uomini e le donne dell’Esercito Italiano impegnati ininterrottamente anche in queste festività per garantire la sicurezza dei principali siti pugliesi e lucani. Nei sei mesi appena trascorsi, nelle due regioni di competenza, i militari di “Strade Sicure” hanno condotto circa 4.000 pattuglie, identificando oltre 25.000 persone; tra questi interventi, 18 i fermi effettuati per diverse tipologie di reato che hanno portato in alcuni casi a provvedimenti cautelari nei confronti dei soggetti denunciati.
Numerose inoltre le attività congiunte con le Forze dell’Ordine da cui sono scaturiti sequestri di armi da fuoco, munizioni ed un considerevole quantitativo di sostanze stupefacenti, ma anche interventi in soccorso di cittadini colti da malore o vittime di incidenti stradali.
Personale specialistico dell’Esercito e tecnici dell’Industria della Difesa hanno svolto, presso l’82° reggimento fanteria “Torino”, l’attività di sperimentazione del sistema, in corso di realizzazione, denominato C2D/N EVO, per valutare la rispondenza del prototipo a tutti i requisiti attesi. L’attività si è svolta nell’ambito del processo di miglioramento dell’efficienza dei sistemi di Comando e Controllo.
L’obiettivo da conseguire è quello di disporre, con tempistiche ridotte, di un sistema di Comando Controllo e Navigazione (C2N) idoneo a sostituire quello attualmente in uso sulle piattaforme VBM “FRECCIA”, ovvero il C2D del SICCONA (Sistema di Comando, Controllo e Navigazione) e che risulti, al tempo stesso, performante per le piattaforme combat EVOlute di prossima acquisizione.
L’attività, svoltasi in bianco in un contesto simulato di warfighiting, è il risultato di un percorso innovativo di sviluppo basato su un confronto continuo tra Esercito e Industria Difesa durato circa sette mesi sotto la supervisione del VI Reparto Sistemi C5I dello Stato Maggiore dell’Esercito.
“Prosegue l’ammodernamento delle unità dell’Esercito che saranno impegnate sempre più spesso in scenari imprevedibili”
L’attività di verifica funzionale del C2D/N EVO è stata condotta mediante l’esecuzione di test tecnici disciplinati da una direzione d’esercitazione guidata dal Ce.Si.Va. (Centro di Simulazione e Validazione dell’Esercito) e costituita da personale specialistico della Brigata meccanizzata “Pinerolo”, del Comando Trasmissioni-RTE e con la partecipazione di personale del III, IV e VI Reparto dello Stato Maggiore dell’Esercito oltre a personale delle aziende LEONARDO e LARIMART.
Sono stati schierati simultaneamente all’interno della caserma “R. Stella” e presso il poligono di Foce Ofanto rispettivamente il Posto Comando Digitalizzato su Shelter (PCD nodo T5) e un’unità di manovra basata su 13 VBM “FRECCIA”, che hanno consentito di testare il sistema in divenire congiuntamente ad altri sistemi di nuova generazione, tra cui il TC2 (Tactical Command and Control) del soldato sicuro, integrati con il SIACCON ADV.
Il comandante della brigata “Pinerolo”, generale di brigata Giovanni Gagliano, al termine dell’attività, ha ringraziato tutto il personale militare e civile per l’impegno e la professionalità messa in campo sottolineando l’importanza di proseguire con determinazione nell’azione di ammodernamento delle unità dell’Esercito che saranno impegnate sempre più spesso in scenari imprevedibili e che necessiteranno di capacità tecnologiche sempre più fondamentali per la sicurezza del personale. Tutte le attività sono state condotte nel pieno rispetto delle misure di sicurezza relative al contenimento della diffusione epidemiologica da COVID-19.
Barletta, 8 dicembre 2020 – Si è concluso il ciclo addestrativo di quattro settimane che ha visto impegnati i VFP1 del 4° blocco del 2° scaglione 2019 frequentatori del modulo addestrativo “combat” presso l’82° reggimento fanteria “Torino” a Barletta, hub addestrativo della Brigata Meccanizzata “Pinerolo” per l’organizzazione e la condotta delle attività finalizzate al completamento dell’iter formativo.
I 70 giovani militari, destinati a prestare servizio presso gli 8 reparti che costituiscono la Brigata “Pinerolo”, durante il corso intensivo sono stati valutati nell’esecuzione di attività ginnico-sportive, tecnico-professionali e nel rendimento comportamentale e motivazionale. Sono state condotte molteplici attività teorico-pratiche quali impiego dell’armamento individuale, tiri con armi portatili e di reparto sia diurni sia notturni, lancio della bomba a mano, topografia, addestramento individuale al combattimento, Circuito di Addestramento Ginnico Sportivo Militare – CAGSM, che hanno permesso di acquisire la capacità “Combat” di fuciliere, propedeutica per affrontare ulteriori attività addestrative/operative una volta giunti presso i rispettivi reparti di assegnazione.
L’iter formativo, svolto nel pieno rispetto delle misure di sicurezza relative al contenimento della diffusione epidemiologica da COVID-19, si è concluso con un’esercitazione continuativa di 36 ore ed un assalto di squadra presso il poligono occasionale di Torre di Nebbia, in cui i Volontari in Ferma Prefissata hanno dato prova di essere addestrati e di aver conseguito il “combat-ready” per operazioni di sicurezza sul territorio nazionale ed estero.
Particolarmente soddisfatto il comandante dell’82° reggimento fanteria “Torino”, colonnello Sandro Iervolino, che si è complimentato con tutti ringraziando sia i comandanti a tutti i livelli sia i frequentatori del corso per l’impegno profuso e per il livello addestrativo raggiunto.
Bari, 23 novembre 2020 – Il 9° reggimento fanteria “Bari”, unità alle dipendenze della Brigata “Pinerolo”, ha concluso nei giorni scorsi, presso il poligono occasionale di Torre di Nebbia, l’esercitazione finale che ha decretato la piena capacità d’impiego, dal prossimo anno, di una propria compagnia nel bacino JRRF (Joint Rapid Response Force).
L’attività si è svolta alla presenza del comandante del Comando Forze Operative Sud, generale di corpo d’armata Giuseppenicola Tota, accompagnato dal comandante della brigata “Pinerolo”, generale di brigata Giovanni Gagliano.
La JRRF è un bacino di capacità e assetti interforze, già esistenti, ad alta e altissima prontezza operativa, da cui attingere risorse per garantire una risposta rapida alle esigenze nazionali (ad esclusione delle Operazioni in corso e dei compiti discendenti da disposti di Legge) e multinazionali (NATO/UE).
Le moderne operazioni militari richiedono sempre più spesso alle Forze Armate di operare in combinazione tra loro ed in modo integrato, in qualsiasi tipo di scenario, per questo, l’intenso ciclo addestrativo delle forze è incentrato sull’incremento delle capacità di operare in ambienti congiunti; in particolare la conclusione dell’esercitazione a fuoco ha visto un complesso minore addestrarsi in sinergia con assetti aerei, tra i più avanzati in ambito europeo.
L’addestramento ha consentito ai soldati della “Pinerolo” di perfezionare le corrette procedure tecnico-pratiche di specialità e allo stesso tempo di incrementare l’amalgama degli equipaggi che operano sui Veicoli Blindati Medi (VBM 8X8) “Freccia”.
Il generale Giuseppenicola Tota, al termine dell’esercitazione, nel salutare gli uomini e le donne del 9°, ha espresso il proprio apprezzamento sia per l’impegno profuso sia per i risultati addestrativi conseguiti.
Bari, 13 novembre 2020 – La brigata “Pinerolo” compie 199 anni, venne costituita il 13 novembre 1821 quando, con decreto reale, da reggimento “Saluzzo” fu trasformato in Brigata “Pinerolo”. Da allora ad oggi la brigata ha contribuito a scrivere la storia dell’Esercito e dell’Italia partecipando a tutti gli eventi bellici, dalle guerre d’indipendenza ai conflitti mondiali. Attualmente la Grande Unità è direttamente impiegata nell’ambito dell’Operazione Igea, attività disposta dal Ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini, per il contrasto della diffusione del COVID-19, e sotto la guida del Comando Operativo di Vertice Interforze, gestisce tre drive-through sul territorio pugliese.
Uno sforzo importante al quale, oltre l’Esercito Italiano, partecipa tutto il comparto della Difesa. La brigata è inoltre costantemente impegnata nell’operazione “Strade Sicure”, operando al fianco delle Forze dell’ordine per incrementare il livello di sicurezza, contrastare la criminalità organizzata e prevenire i reati ambientali. La “Pinerolo” in questo particolare momento storico è chiamata, assieme a tutti militari italiani, a supportare la popolazione contro un nemicoinvisibile e subdolo.
Oggi, più che mai, ogni singolo soldato è conscio di dover continuare a rimanere aderente alle necessità di sicurezza che il nostro Paese ci chiede. Il 2020 traghetta la “Pinerolo” verso il suo bicentenario ma nonostante la sua “età”, la Grande Unità è oggi tecnologicamente all’avanguardia. Infatti ha proseguito implementazione del programma di digitalizzazione di Forza Armata che la vede quale Brigata designata a sviluppare sul campo l’ambizioso ed innovativo progetto Forza NEC, acronimo di Network Enabled Capabilities, che costituisce la punta di diamante dell’intero programma di modernizzazione della componente terrestre della Difesa.
Gli uomini e le donne della Pinerolo celebrano con il loro lavoro, caratterizzato da altruismo e pragmatica operosità, questa data, spinti da quei sentimenti che sono il motore della loro professionalità e perfettamente riassunti nel motto della Grande Unità da Combattimento dell’Esercito Italiano: “Sempre più Avanti, Sempre più in Alto”.
Saragozza (Spagna), 22 novembre 2019 – Si è conclusa l’esercitazione “Toro 2019” che ha visto impiegata la Brigata “Pinerolo” nell’area addestrativa di “San Gregorio” in Saragozza. Ad essere schierati in terra spagnola, assetti della brigata “Pinerolo” su base 82° reggimento fanteria “Torino”, rinforzato con unità del 21° reggimento artiglieria “Trieste”, specialisti dell’11° reggimento genio guastatori e del 232° reggimento trasmissioni, al fianco dei colleghi della brigata “Aragon I” dell’esercito spagnolo.
Scopo dell’esercitazione è stato quello di testare l’interoperabilità dei sistemi di comando e controllo e le procedure d’impiego delle unità dei due Paesi impegnate in molteplici attività addestrative.
La “Toro 2019” ha visto l’impiego di vari sistemi d’arma italiani tra cui il VBM “Freccia” (in versione combat, Spikee porta mortaio da 120 mm), VTLM “LINCE”, VTMM “ORSO”, OBICI FH70, oltre ad assetti di Force Protection e sorveglianza del campo di battaglia, impegnati in modo combinato con quelli in dotazione alle unità spagnole.
L’esercitazione, iniziata nei primi giorni di novembre sulla base di accordi bilaterali ed un’intensa attività di cooperazione e di amicizia tra i due Paesi, è terminata con una continuativa condotta a livello brigata con l’impiego di una Task Force nazionale pluriarma e relativo Posto Comando che hanno operato in uno scenario di tipo war-fighting a partiti contrapposti.
La “Toro 2019”, le cui operazioni di redeployment termineranno nei primi giorni di dicembre con lo sbarco dei mezzi e materiali ed il rientro del personale in Italia, ha visto impegnati sul terreno circa 6000 militari spagnoli della divisione Castillejo e della brigata “Aragon I” e 400 militari dell’Esercito Italiano che hanno operato in un clima di stretta collaborazione e grande sinergia evidenziando una consolidata affiliazione tra le due unità a livello Brigata.
L’importante evento addestrativo ha rappresentato un’occasione unica per incrementare la capacità di operare a livello internazionale. Le numerose attività svolte si sono dimostrate tutte estremamente premianti sia in termini di motivazione che per l’accrescimento professionale del personale che ha dato prova, anche in un contesto climatico, definito dai colleghi spagnoli, “avverso” caratterizzato da basse temperature, delle qualità del Soldato Italiano che ha dimostrato ancora una volta professionalità e competenza.
Saragozza (ES), 18 novembre 2019 – L’esercitazione Toro 2019 è entrata nella fase più importante: la condotta di attività tattiche di combattimento congiunte tra i soldati della brigata Pinerolo e la brigata spagnola Aragon I.
Le due unità dopo un’intensa attività di amalgama e preparazione dei giorni scorsi, sono pronte a testare l’interoperabilità dei sistemi di comando e controllo e le procedure attuative che verranno impiegate nell’ambito dell’assolvimento dei diversi compiti tattici, impiegando “a fuoco” tutte le piattaforme e sistemi d’arma schierati per questo fondamentale momento addestrativo.
Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, durante la sua visita nell’area addestrativa di San Gregorio, si è rivolto ai soldati della Pinerolo sottolineando come le attività esercitative congiunte, quali l’esercitazione Toro 2019, rappresentino “un’occasione essenziale per accrescere il bagaglio professionale di tutti noi, e siano da stimolo per fare sempre meglio, esprimendo potenzialità peculiari della componente terrestre della Difesa uniche ed attuabili solamente dall’Esercito. Per questo motivo abbiamo il dovere di essere sempre pronti a operare per la Difesa dell’Italia e per la sicurezza internazionale.”
La Toro 2019 vedrà nei prossimi giorni lo sviluppo di attività di combattimento in cui, secondo un approccio inter-arma, tutte le tipologie di unità schierate verranno impiegate in maniera sinergica e combinata, consentendo a soldati italiani e spagnoli di accrescere la loro interoperabilità ma anche la conoscenza reciproca di capacità procedure e sistemi d’arma.
La collaborazione tra la brigata Pinerolo e la Aragon I, nasce dalla firma di una lettera d’intenti tra l’Esercito Italiano e l’Ejercito de Tierra siglata il 25 settembre 2017 nel corso del 4° Forum dei comandanti delle forze terrestri europee, che prevedeva la forte volontà di rafforzare le attività esercitative tra le parti, al fine di implementare l’interoperabilità di procedure e sistemi tra le due forze armate attraverso la stretta collaborazione e affiliazione tra due unità di livello Brigata.
La brigata Pinerolo si è schierata presso l’area addestrativa “San Gregorio” di Saragozza con il posto comando di Brigata, l’82° reggimento Fanteria “Torino” e assetti del 21° Reggimento Artiglieria Terrestre “Trieste”, 11° reggimento genio guastatori e 232° Reggimento Trasmissioni, al fianco dei colleghi della brigata “Aragon I” dell’ Esercito Spagnolo.
Scopo principale di questo importante evento addestrativo è stato quello di perfezionare il livello d’integrazione delle Unità e testare l’interoperabilità dei servizi e sistemi di comando e controllo italiano (SIACCON ADV) e spagnolo (SIMACET) affinando sia le procedure da attuare nei posti Comando che le procedure d’impiego delle unità impegnate.
L’attività esercitativa a fuoco, condotta in maniera integrata tra le unità italiane e spagnole, ha visto il suo momento culminante, durante le fasi della manovra, nell’azione combinata dei vari sistemi d’arma italiani tra cui il VBM “FRECCIA” (in versione combat e porta mortaio da 120 mm), VTLM “LINCE”, VTMM “ORSO”, OBICI FH70 con quelli in dotazione alle unità spagnole.
La “TORO 2019”, che vede operare sul terreno 400 militari dell’Esercito Italiano, terminerà nei prossimi giorni con una Livex di 72H che rafforzerà l’integrazione dei due Paesi alleati.
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