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In campo Esercito e Carabinieri nell’esercitazione congiunta Summitas (video)

Roccaforte del Greco (RC), 16 maggio 2023 – Nome in codice “Summitas”, è l’esercitazione che si è conclusa, presso l’ex base USAF di Monte Nardello, a Roccaforte del Greco (RC). Un’esercitazione congiunta, fra Esercito e Carabinieri, che dall’8 al 10 maggio ha visto operare, insieme:

  • il 1° reggimento Bersaglieri di Cosenza;
  • il 2° reggimento Aviazione dell’Esercito «Sirio» di Lamezia Terme;
  • il comando provinciale Carabinieri di Reggio Calabria;
  • lo squadrone eliportato Carabinieri «Cacciatori» Calabria;
  • l’8° nucleo elicotteri Carabinieri di Vibo Valentia.

All’attività addestrativa hanno presenziato il comandante del Comando Forze Operative Sud dell’Esercito Italiano, generale di corpo d’armata Giuseppenicola Tota; il comandante Interregionale Carabinieri “Culqualber”, generale di corpo d’armata Riccardo Galletta, recentemente nominato vice comandante dell’Arma dei Carabinieri; il prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani; il comandante della Legione Carabinieri Calabria, generale di divisione Pietro Salsano.

Il supposto operativo di partenza ha comportato l’impiego dei militari in un immaginario scenario nazionale che prevedeva l’esecuzione di un attentato ai danni di un centro governativo di rilevanza strategica.

L’articolata attività esercitativa, improntata al massimo realismo e prima a livello nazionale nel suo genere, diretta dal colonnello Francesco Iacono, vice comandante della Legione insieme al colonnello Francesco Ferrara, comandante del 1° reggimento Bersaglieri di Cosenza, ha consentito di testare, in una zona molto compartimentata e caratterizzata da una complessa morfologia e da un clima particolarmente rigido, le nuove tecnologie in dotazione; le tecniche e le capacità operative dei reparti impiegati e dei loro assetti specialistici, nonché di affinare le procedure di coordinamento e collaborazione tra Arma dei Carabinieri ed Esercito Italiano, in caso di eventi critici per la Sicurezza Pubblica.

L’esercitazione “Summitas”, fortemente voluta dal generale Salsano, comandante della Legione Carabinieri Calabria – che ha investito tante risorse sul settore dell’addestramento e della qualificazione dei militari, nonché molto apprezzata anche dal prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, è stata un’espressione genuina di quello spirito di corpo che, come ribadito dal generale Galletta, ripercorre concettualmente l’ideale del “marciare divisi per colpire uniti” e sicuramente “un encomiabile esempio di interoperabilità, una mirabile sinergia, un modello da ripetere, sostenere ed esportare”, come ha concluso il generale Tota.

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Fonte, immagini e video: Arma dei Carabinieri Reggio Calabria


Il generale di corpo d’armata Riccardo Galletta nominato vicecomandante dell’Arma dei Carabinieri

Il gen. Galletta consegna gli alamari a un Allievo Carabiniere in occasione della recente cerimonia del giuramento presso la Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria.

Roma, 13 maggio 2023 – Il generale di corpo d’armata Riccardo Galletta è stato nominato Vicecomandante Generale dell’Arma dei Carabinieri. La nomina, su proposta del Ministro della Difesa Guido Crosetto, è giunta a seguito della riunione del Consiglio dei Ministri dell’11 maggio. 

Dal 13 gennaio 2022 il Generale Galletta ricopre l’incarico di Comandante Interregionale Carabinieri “Culquaber” di Sicilia e Calabria con sede a Messina.

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Fonte e immagine: Arma dei Carabinieri


L’Arma dei Carabinieri, un modello di riferimento internazionale, ha concluso un anno che ha visto i militari impegnati in numerose operazioni all’estero

Pristina (Kosovo). Eulex Intervention Group (IG) in addestramento: gruppo joint europeo di forze speciali di Polizia. (Copyright Dario Orlandi/Massimo Sestini)

Roma, 5 dicembre 2023 – Nel corso del 2022, l’Arma dei Carabinieri è stata impegnata in Operazioni all’estero condotte in autonomia e in missioni Joint Combined condotte dallo Stato Maggiore della Difesa (SMD) per il tramite del Comando operativo di Vertice Interforze (COVI), al fianco di contingenti delle altre Forze Armate, in Kosovo, Libano, Libia, Palestina, Cipro, Somalia, Iraq, Mali, Kuwait, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Gibuti, Lettonia, Lituania, Estonia, Romania, Niger, Mauritania, Qatar.

In ambito NATO l’Arma contribuisce con le Multinational Specialized Unit (MSU), assetto di Stability Policing che, sotto il profilo tattico, rappresenta un modello di riferimento internazionale, consolidando un “modello Carabinieri” di gestione della delicata fase di stabilizzazione post-conflict di aree di crisi.

La missione all’estero con il più alto numero di Carabinieri impiegati continua ad essere KFOR NATO Kosovo Force. Sempre in Kosovo l’Arma partecipa alla missione EULEX, sotto egida Eurogendfor, con compiti di mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.

I Carabinieri sono presenti anche in Giordania, Kuwait e Iraq, dove – nell’ambito della missione Inherent Resolve, Prima Parthica – si occupano di assistenza, consulenza e addestramento per lo sviluppo delle forze di polizia irachene.

L’attività di formazione delle forze di polizia resta uno degli obiettivi principali dell’impegno dell’Arma all’estero. Nel 2022, questa attività di training, oltre che in Iraq, è stata svolta a favore di Libano, Libia, Palestina, Somalia, Mali, Gibuti e Niger, formando complessivamente circa 3000 appartenenti alle forze di polizia dei vari stati esteri.

Nell’ambito della cooperazione internazionale con le altre forze di polizia ad ordinamento militare, l’Arma è stata protagonista di due importanti eventi:

  • a settembre a Vicenza, presso il Centro di Eccellenza per le Stability Police Units (CoESPU), si è tenuta una conferenza quadripartita di Vertice (G4) tra le gendarmerie e forze di polizia a statuto militare di Francia, Italia, Spagna e Portogallo;
  • a dicembre a Bucarest, si è tenuta la riunione del Comitato Interministeriale di Alto Livello (Comité InterMInistériel de haut Niveau – CIMIN).

Nell’occasione si è proceduto al passaggio di consegne tra la Presidenza romena uscente e l’Italia che subentra per il 2023.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa


Arma in lutto, è venuto a mancare il comandante della stazione  carabinieri di Gioia Tauro, lgt carica speciale Davide Micale

Gioia Tauro, 17 dicembre 2022 – L’Arma piange la scomparsa prematura del comandante della Stazione Carabinieri di Gioia Tauro, luogotenente carica speciale Davide Micale.

Il comandante Micale è stato, per tutti, un punto di riferimento, come uomo e come Carabiniere: un luogotenente che, per tratto, ha rappresentato i valori dell’Arma.

Davide Micale, originario di Palermo, si è arruolato nell’Arma dei Carabinieri nel 1989, dal 1991 è stato destinato alla Stazione Carabinieri di Saline di Montebello Jonico, assumendone il comando per 25 anni.

“per tutti profondo esempio di umanità e professionalità”

Negli ultimi tre anni è stato comandante della stazione Carabinieri di Gioia Tauro, facendosi anche qua apprezzare per le sue doti di Comandante vicino al personale e alla cittadinanza.

Numerosi i riconoscimenti ricevuti nel corso dei 33 anni di servizi, tra i quali la medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera, l’insegna in oro quale comandante di Stazione Carabinieri, la medaglia al merito di lungo comando (20 anni), la croce d’oro per anzianità di servizio (25 anni), l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana e la medaglia di Bronzo al Valor Civile, per aver salvato, nel 2000, una persona che era sul punto di suicidarsi.

Ed è stato proprio il sentimento di attaccamento al servizio e il profondo senso del dovere che lo caratterizzavano, ad averlo tenuto fino all’ultimo presente al proprio posto di carabiniere “con gli alamari cuciti sulla pelle”.

I carabinieri di ogni ordine e grado, si stringono attorno alla famiglia del Luogotenente Micale.

I funerali si terranno oggi sabato 17 dicembre, alle ore 10.00, presso la chiesa del SS Salvatore, in Saline di Montebello Jonico (RC).

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Fonte e immagini: Arma dei Carabinieri Reggio Calabria


Eurogendfor, passaggio di consegne dalla presidenza romena a quella italiana

Il comandante generale, generale di corpo d’armata Teo Luzi espone le linee programmatiche della nuova gestione italiana

Bucarest, 17 dicembre 2022 – Si è svolta nei giorni scorsi a Bucarest, in Romania, la riunione del Comitato Interministeriale di Alto Livello (Comité Inter MInistériel de haut Niveau – CIMIN), che ha funzione di controllo politico e indirizzo strategico su EUROGENDFOR e di coordinazione politico-militare tra i Paesi cui, per l’Italia, partecipano il Ministero della Difesa, tramite SMD, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri (cui il capo di SMD delega la rappresentanza nazionale) e il MAECI, rappresentato dal vice direttore generale degli Affari Politici e di Sicurezza.

Nell’occasione si è proceduto al passaggio di consegne tra la Presidenza romena uscente e l’Italia che subentra per il 2023.

Il comandante generale dei Carabinieri Teo Luzi ha illustrato le linee guida della presidenza italiana.

Il primo aspetto riguarda la dottrina, con il progetto di codificare l’esperienza nelle iniziative di Stability Policing, anche a beneficio delle altre organizzazioni internazionali impegnate negli sforzi di stabilizzazione delle aree di crisi.

Un secondo punto attiene all’impegno operativo. EUROGENDFOR è uno strumento prezioso a disposizione dell’Unione Europea per riaffermare, nelle aree di intervento, quelle condizioni di legalità che sono l’imprescindibile presupposto di ogni pacifica convivenza. Per il gen. c.a. Teo Luzi, “la maturazione della coscienza civile, ovunque nel mondo, rende necessario ampliare lo spettro di tali attività, rivolgendo una specifica attenzione ad aspetti ultronei direttamente connessi con la qualità della vita. Penso, in particolare, alla tutela dell’ambiente, direttamente connessa con la salute degli uomini, e all’integrità del patrimonio culturale in cui si riconosce l’identità dei popoli”.

In questa prospettiva – ha affermato il comandante generale dei Carabinieri – presenteremo il nostro progetto per la costituzione del Centro di Eccellenza Internazionale Carabinieri per l’ambiente e la cura del territorio di Sabaudia, nei pressi di Roma, dove stiamo realizzando percorsi interdisciplinari immediatamente spendibili in contesti internazionali. Per altro verso, porteremo all’attenzione l’esperienza del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che da oltre 50 anni cura la salvaguardia del patrimonio culturale nazionale, avendo già svolto significative missioni in diverse aree di crisi: dall’Iraq, al Libano, all’Albania”.

Da ultimo – ha elencato come terzo punto il generale Luzi – penso all’innovazione tecnologica. Oggi non vi è operazione che possa essere condotta senza una adeguata pianificazione anche nel dominio cibernetico. Tutte le nostre Istituzioni stanno sviluppando programmi nel settore della cyber defense”.

 “EuroGendFor è uno strumento prezioso a disposizione dell’Unione Europea per riaffermare nelle aree di intervento quelle condizioni di legalità che sono l’imprescindibile presupposto di ogni pacifica convivenza…. Impegno operativo, codificare la dottrina di Stability Policing e l’innovazione tecnologica, saranno i tre pilastri delle linee programmatiche della Presidenza italiana di questa istituzione delle Forze europee di polizia a ordinamento militare”.

Il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, gen. c.a. Teo Luzi a Bucarest

Cos’è EuroGendFor

La Forza di Gendarmeria Europea (EuroGendFor) è uno strumento di gestione delle crisi a disposizione delle Organizzazioni Internazionali, composta da forze di polizia ad ordinamento militare degli Stati membri dell’Unione Europea. Nata da un’iniziativa politico-militare intrapresa durante la riunione informale dei Ministri della Difesa dell’UE tenutasi a Roma l’8 ottobre 2003, è attualmente composta da Italia (Arma dei Carabinieri); Spagna (Guardia Civil); Francia (Gendarmeria Nazionale); Paesi Bassi (Marechaussée); Portogallo (Guarda Nacional Republicana); Romania (Gendarmeria romena); Polonia (Gendarmeria Militare Polacca); Turchia in qualità di “osservatore” (Jandarma); Lituania in qualità di “partner” (Public Security Service).

L’EGF attualmente partecipa alle missioni internazionali in:

  • Mali (MINUSMA ed EUCAP SAHEL)
  • Bosnia-Herzegovina (EUFOR “Althea”);
  • Kosovo (Eulex); Ucraina (EUAM Ukraine);
  • Repubblica Centrafricana (EUAM);
  • Libia (EULPC);
  • Niger (EUCAP SAHEL);
  • Mozambico (EUTM);
  • Palestina (EUPOL COPPS);
  • Somalia (EUCAP),
  • nonché a progettualità finanziate con fondi UE, in particolare in Tunisia e Libano.

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Fonte e immagini: Arma dei Carabinieri


La linea mobile dell’Arma dei Carabinieri conclude l’Esercitazione “SHOOTEX 2022” (video)

Circa 150 unità degli assetti antiterroristici dei Carabinieri si sono addestrate per affinare l’abilità nel tiro e migliorare le proprie capacità operative

Bracciano, 29 settembre 2022 – L’esercitazione “Shootex 2022”, che si è tenuta nei giorni scorsi nel campo di tiro ATF di Bracciano si è conclusa. L’attività addestrativa, organizzata dalla Divisione Unità Mobili dell’Arma dei Carabinieri, ha visto impegnate le Squadre Operative di Supporto (SOS) dei vari reggimenti e battaglioni dislocati su tutto il territorio nazionale.

Le SOS sono state istituite nel 2016 per fronteggiare situazioni critiche ed eventi complessi di matrice criminale – in particolar modo quelle ad alto rischio terroristico – ed operano quotidianamente nelle principali città italiane e durante gli eventi di maggiore rilevanza nazionale ed internazionale.

Circa 150 unità degli assetti antiterroristici dei Carabinieri, per affinare l’abilità nel tiro e migliorare le proprie capacità operative, hanno affrontato diversi percorsi ad ostacoli in ambienti compartimentati, sotto il peso dell’equipaggiamento completo di armi in dotazione individuale e di reparto, tutto dopo una serie intensa di esercizi fisici finalizzati a produrre un carico iniziale di affaticamento, paragonabile a quello di una reale situazione di impiego.

L’ingaggio di bersagli parzialmente coperti da sagome “non ostili” è servito per simulare azioni in contesti urbani affollati, ove il tiro selettivo è fondamentale per la buona riuscita degli interventi.

I vari esercizi sui quali si sono confrontati i carabinieri in addestramento, sono stati svolti con il previsto equipaggiamento completo di protezioni balistiche, con le armi in dotazione individuale (pistola Beretta 92FS cal. 9PB) e con quelle di ultima generazione (fucile Beretta ARX 160 cal. 5,56mmX45 NATO), dotate di dispositivi optronici di puntamento ed illuminazione del bersaglio, utilizzabili anche in abbinamento ai sistemi di visione ad intensificazione di luminosità.

Tra i militari in addestramento erano presenti anche Tiratori Esperti, Carabinieri appartenenti alle SOS, selezionati per le loro abilità nel tiro che, oltre al corso di formazione base – i cui programmi sono soggetti a periodica rielaborazione in ragione dell’evolversi della minaccia e delle tecniche operative di risposta – vengono addestrati presso la Scuola Carabinieri di Perfezionamento al Tiro di Roma. Tali figure garantiscono il supporto di fuoco a copertura degli operatori e l’ingaggio di elementi ostili alle medie distanze.

L’attività è stata supportata dal Centro Addestramento della 2^ brigata mobile, dal 1° reggimento paracadutisti “Tuscania” e si è svolta sotto la supervisione degli istruttori di tiro operativo avanzato delle due brigate mobili dei Carabinieri.

Al termine dell’attività addestrativa, il comandante delle unità mobili e specializzate, generale di corpo d’armata Gianfranco Cavallo, in rappresentanza del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Teo Luzi, ha premiato le squadre ed i singoli militari meglio classificati nei vari esercizi.

I tre tiratori esperti meglio classificati durante la prima settimana di attività sono stati: il carabiniere scelto Luca Simonetti, il carabiniere scelto Riccardo Mattarelli e l’appuntato scelto Giovanni Paparcone, in servizio rispettivamente presso i reggimenti 13° “Friuli Venezia Giulia”, 3° “Lombardia” ed il 6° battaglione “Toscana”.

Durante la seconda settimana addestrativa, i primi tre classificati sono stati il maresciallo capo Andrea di Bianca, il maresciallo capo Alessandro Guerrini ed il carabiniere Giulio Urbani, tutti effettivi all’8° Reggimento “Lazio”.

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Fonte e immagini/video: Arma dei Carabinieri


Carabinieri, trentennale della Fondazione del ROS, giornata di studi presso la Scuola Ufficiali “Trent’anni di promozione dei valori della Costituzione”

Roma, 21 ottobre 2021 – Una giornata di studio dal titolo “Trent’anni di promozione dei valori della Costituzione” si è tenuta presso la Scuola Ufficiali Carabinieri in Roma, per il trentennale della fondazione del Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri.

Il Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri è stato istituito il 3 dicembre 1990, in attuazione del decreto legge n. 324 del 13.11.1990, emanato dal governo per il contrasto della criminalità organizzata e che portò alla costituzione dei servizi centrali ed interprovinciali di polizia giudiziaria.

All’atto della sua costituzione il Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri assorbì la preesistente struttura Anticrimine dell’Arma, nata a Torino nel maggio del 1974 con un “Nucleo Speciale di Polizia Giudiziaria”, costituito da unità appositamente prescelte dal Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, per l’espletamento di complesse indagini nel contrasto al terrorismo.

I lavori sono stati aperti dall’intervento del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Teo Luzi, e sono stati articolati su tre panel corrispondenti ad altrettante aree tematiche.

Generale di corpo d’armata Teo Luzi

Primo panel

Il primo panel, “ Terrorismo interno e internazionaleDagli anni di piombo alla minaccia jihadista globale”, oltre a ripercorrere gli eventi che hanno portato alla costituzione della struttura Anticrimine e alla sua progressiva evoluzione quale principale strumento di contrasto alla minaccia terroristica dell’Arma dei Carabinieri, si è concentrato sulla tematica dell’eversione di estrema destra per poi affrontare le problematiche legate al terrorismo internazionale nel più ampio scenario delle guerre asimmetriche che caratterizzano la conflittualità internazionale. Particolare spazio è stato riservato al terrorismo di matrice confessionale e agli strumenti per contrastare, in una prospettiva necessariamente di respiro europeo e internazionale, il complesso fenomeno della radicalizzazione. In tale quadro, nell’articolato sistema di prevenzione e repressione del fenomeno terroristico, ampio rilievo assume il lavoro svolto nell’ambito Europol e più in generale la cooperazione internazionale che ha l’effetto di ampliare e rendere operativo il dispositivo antiterrorismo oltre i confini nazionali.

Il panel, che è stato moderato da Guido Olimpio, giornalista del Corriere della Sera, ha visto la partecipazione del dr. Giovanni Salvi, procuratore generale presso la Corte di Cassazione, del generale di divisione Giampaolo Ganzer, già comandante del ROS, del dr. Andrea Margelletti, presidente Centro Studi Internazionali, della prof.ssa Maria Anna Cossiga, della “Fondazione Leonardo Med-Or” e Senior Analyst della “European Foundation for Democrazy”, del dr. Claudio Galzerano, capo dell’European Counter Terrorism Centre di Europol e del dr. Josh Cavinato, magistrato di collegamento presso l’ambasciata Usa in Roma.

Secondo panel

Il secondo panel, “La criminalità mafiosa – Dalle vessazioni sul territorio alle attività transnazionali”, muove le mosse dalla figura del Gen. dalla Chiesa e dalla sua esperienza in Sicilia che ha contribuito a delineare il “metodo” che ha contraddistinto l’impiego della prima struttura Anticrimine e che, ancora oggi, è alla base del modello operativo del ROS. Sarà ripercorso il processo evolutivo delle mafie storiche che oggi rappresentano l’agire criminale più evoluto e sofisticato a livello internazionale. Tali organizzazioni, hanno accumulato enormi ricchezze principalmente grazie al narcotraffico, sviluppato una propria dimensione imprenditoriale e acquisito capacità di operare anche nei mercati finanziari, assumendo i tratti di holding criminali, con diversificati interessi leciti e illeciti.

Il panel, moderato da Salvo Palazzolo, inviato speciale del quotidiano “La Repubblica”, ha avuto come relatori il dr. Federico Cafiero De Raho, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, il generale di brigata Alessandro Barbera, comandante dello SCICO della Guardia di Finanza, il prof. avv. Ranieri Razzante, docente di legislazione antiriciclaggio all’Università di Bologna, il prof. Enzo Ciconte, docente di storia delle mafie italiane all’Università di Pavia, il generale di brigata Cinzia Gagliardi, comandante Regione Carabinieri Forestale Lazio, e il dr. Scott Hacker, capo della US DEA nel Sud Europa.

Terzo panel

Il terzo e ultimo panel è stato dedicato a “Le nuove tecnologie e procedure applicate alle indagini – Dalle ricostruzioni giudiziarie alla digital forensic”. Dagli strabilianti progressi tecnologici che hanno radicalmente modificato, perfezionandole, le metodologie di approccio al mondo delle indagini e alla scena del crimine, sono stati approfonditi, anche sotto il profilo della cooperazione giudiziaria e di polizia, i temi dell’intelligenza artificiale applicata all’investigazione, del difficile equilibrio tra l’investigazione tecnica e la tutela dei diritti di difesa, nonché quello della cripto-fonia.

Il panel è stato moderato da Gianluigi Nuzzi, giornalista e conduttore del programma televisivo “Quarto Grado”, ed ha avuto come relatori la dott.ssa Lucia Lotti, procuratore aggiunto della Repubblica di Roma, del dr. Fausto Lamparelli, direttore dello SCO della Polizia di Stato, dell’avv. Nicodemo Gentile, penalista cassazionista, scrittore e Presidente di “Penelope Italia”, dell’avv. Stefano Aterno, docente di informatica giuridica presso l’Università di Foggia, del generale di brigata Riccardo Sciuto, comandante del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, e del colonnello Gregory Goumain della Gendarmerie Nationale francese, addetto alla cooperazione di sicurezza presso l’ambasciata di Francia in Roma.

I tre panel sono stati introdotti da un documentario storico-cronistico sul ROS, di Fabrizio Feo, giornalista Rai – TG 3. La giornata di studi è stata conclusa dall’intervento del Dr. Gennaro Sangiuliano, direttore del TG2-RAI.

La registrazione del convegno può essere vista al seguente link https://youtu.be/KZfCtymCDN4 .

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Fonte
: Arma dei Carabinieri – Immagini estratte dal video
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Carabinieri, il generale di corpo d’armata Carmelo Burgio visita il comando provinciale di Frosinone

Frosinone, 14 aprile 2021 – Questa mattina, il comandante interregionale Carabinieri “Podgora”, generale di corpo d’armata Carmelo Burgio, ricevuto dal colonnello Alfonso Pannone, ha fatto visita al comando provinciale dei Carabinieri di Frosinone per porgere il suo personale saluto alle varie componenti dell’Arma provinciale, dell’A.N.C. ed ai delegati CO.BA.R. della rappresentanza militare.

Nel corso dell’incontro il comandante Interregionale, oltre a soffermarsi sull’importante funzione svolta dai Carabinieri nella costante presenza e visibilità sul territorio, ha espresso ai militari il proprio apprezzamento per l’impegno e la dedizione profusi nello svolgimento della loro quotidiana attività istituzionale finalizzata alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, complimentandosi altresì per le capacità professionali, l’alto senso del dovere e l’altruismo, attestati dai concreti risultati operativi conseguiti in termini di attività di contrasto e di prevenzione, anche in questo periodo pandemico. L’alto Ufficiale, inoltre, ha sottolineato a tutti i Carabinieri del Comando Provinciale l’importanza della funzione da loro quotidianamente svolta, specie dalle Stazioni Carabinieri, autentica espressione di prossimità delle Istituzioni al cittadino, espressa attraverso la costante azione di sostegno e vicinanza alla collettività anche e soprattutto nelle piccole comunità.

Dopo un breve e cordiale incontro con il Prefetto di Frosinone dott. Ignazio Portelli, il Presidente del Tribunale di Frosinone dott. Paolo Sordi e con il procuratore capo dott. Antonio Guerriero, il generale ha lasciato il capoluogo ciociaro per far visita ai Comandi Stazione dell’Arma di Arce, Ripi e Ferentino.

Il generale di corpo d’armata Carmelo Burgio ha assunto il comando interregionale “Podgora” di Roma nel gennaio 2021 dopo aver retto l’Interregionale “Culqualber” di Messina, aver ricoperto il ruolo di vice comandante delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri e quello di Ispettore degli Istituti di Specializzazione dell’Arma. Oltre ai Comandi Provinciali di Caserta e Trapani ha altresì comandato il Reggimento Paracadutisti “Tuscania”, una sezione del GIS ed ha svolto numerose missioni all’estero fra cui:

  • la Nato Training Mission-Afghanistan a Kabul per lo sviluppo, la formazione e la consulenza alla polizia nazionale afghana;
  • la MSU in Bosnia ed Iraq per funzioni di peacekeeping ed assistenza umanitaria;
  • la Enduring Freedom a Tampa avviata a seguito dell’attentato dell’11 settembre 2001.
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Carabinieri, il generale di corpo d’armata Gianfranco Cavallo in visita ai reparti di Gioia Tauro


Gioia Tauro (RC), 20 marzo 2021 –
Il generale di corpo d’armata Gianfranco Cavallo, comandante interregionale Carabinieri “Culqualber”, organo di alta direzione territoriale dell’Arma di Calabria e Sicilia, ieri si è recato in visita per la prima volta, presso il Gruppo Carabinieri di Gioia Tauro.

La visita si è svolta nel pieno rispetto delle prescrizioni in tema di Covid 19.

Il generale si è recato prima presso la nuova struttura che da poco ospita la Tenenza di Rosarno. Accolto dal comandante, sottotenente Vincenzo Acampora, l’ufficiale Generale, a 3 giorni dalla giornata dedicata al ricordo delle vittime di mafia, ha voluto rivolgere, un indirizzo di saluto a tutti i militari presenti, esprimendo il proprio apprezzamento e ringraziamento ai Carabinieri rosarnesi, per l’incessante opera di contrasto alla criminalità, impegnati quotidianamente in un territorio particolarmente difficile sul piano operativo, per la presenza di consorterie criminali di elevato spessore.

Il comandante interregionale Gianfranco Cavallo, si è poi diretto verso la sede del Gruppo Carabinieri di Gioia Tauro dove è stato accolto dal comandante, tenente colonnello Gianluca Migliozzi, il comandante della compagnia, capitano Andrea Barbieri e il comandante della stazione capoluogo, luogotenente Davide Micale.

Un caloroso saluto è stato riservato, in questa circostanza, a una rappresentanza di militari del gruppo, delle compagnie e stazioni dipendenti, agli organismi della rappresentanza militare e della locale Associazione Nazionale Carabinieri.
Il generale ha infine rivolto parole di ringraziamento e stima a tutti i Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro per il lavoro compiuto nel contrasto a ogni forma criminale, rammentando l’importanza dell’etica del Carabiniere nonché i profondi valori su cui si basa il suo credo, evidenziando l’importanza rivestita dalla conoscenza del territorio al fine di poter ben interpretare le diverse dinamiche sociali e criminali, impresa in cui rimane centrale la Stazione Carabinieri, primo presidio di legalità sul territorio.

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Carabinieri, operazione Lost Children, smantellata banda di borseggiatori minorenni della capitale in sinergia con la polizia romena, arrestati i mandanti

Roma, 10 marzo 2021 – Un’accurata indagine e un capillare attività repressiva svolta dai Carabinieri della Compagnia Roma Centro ha consentito di smantellare una banda di borseggiatori minorenni che operavano al centro della Capitale, a danno di turisti e cittadini.

L’indagine che ha consentito a smantellare la banda, denominata “LOST CHILDREN”, è stata il catalizzatore dell’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma (Gruppo reati contro il patrimonio) e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma. L’indagine venne avviata nel 2017, e si è conclusa nelle ultime ore con l’arresto di ulteriori 4 persone colpite da un’ordinanza, emessa dal GIP del Tribunale di Roma. I reati contestati agli indagati, a vario titolo, sono associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati, determinazione al reato di persona non imputabile, ricettazione, utilizzo fraudolento di carte di pagamento, false attestazioni sull’identità personale.

Le attività investigative sono state condotte dai Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina con l’ausilio della Polizia Romena, giunta in Italia su richiesta del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, SIRENE. Dopo una attenta e capillare analisi dei numerosi furti, soprattutto di portafogli e cellulari nelle boutique del Centro o a bordo della metropolitana, sono scaturite le indagini dei militari dell’Arma, che hanno che i colpi venivano messi a segno da vere e proprie bande di ragazzini, di nazionalità romena, in prevalenza minorenni al di sotto dei 14 anni, quindi non imputabili dei reati commessi.

In dettaglio il bilancio è stato di:

  • 64 persone indagate,
  • 29 arrestate in flagranza di reato per furto,
  • 54 minori fermati, tra gli 11 e i 17 anni, non imputabili ed affidati ai genitori,
  • 6 minori denunciati per falsa attestazione sull’identità personale

La professionalità con cui venivano rubati gli oggetti di valore alle ignare vittime (anche turisti stranieri) e il consolidato metodo di fornire false generalità per cercare di spacciarsi per minori di 14 anni, ha indotto i Carabinieri a concentrarsi sulla rete degli sfruttatori, che dietro questi giovani e raffinati borseggiatori maturava ingenti guadagni sostenendo economicamente intere famiglie, sulla carta nullatenenti. Le indagini, che si sono svolte con intercettazioni telefoniche e lunghi servizi di pedinamento nel centro storico di Roma, nelle piazze e i monumenti più rappresentativi, hanno permesso di accertare che erano proprio i genitori e i parenti più prossimi delle giovanissime “mano leste” a sfruttarli, inviandoli tutti i giorni tra piazza di Spagna, piazza del Popolo e al Colosseo a ripulire le tasche delle numerose vittime, sottraendoli anche alla frequenza scolastica.

I Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina hanno individuato i ruoli dei diversi indagati, dai reclutatori a chi riscuoteva il denaro, scoperto un canale di ricettazione degli oggetti rubati e le modalità di spartizione dei proventi. Nel corso dell’attività sono state recuperate ingenti somme di denaro in contante, anche in valuta straniera.

È stata fatta luce su un vero e proprio gruppo criminale, composto da famiglie di nazionalità romena di etnia rom, tutte legate da vincolo di parentela, stanziali sul litorale romano, principalmente nel Comune di Anzio località Lavinio, da dove, ogni mattina, partivano le varie “batterie” di borseggiatori che invadevano il centro capitolino.

I soggetti rintracciati in Italia sono stati associati in carcere e sottoposti alle misure cautelari degli arresti domiciliari, dell’obbligo di dimora e di presentazione presso gli uffici della polizia giudiziaria. Alcuni componenti del sodalizio, nel frattempo spostatisi in Romania, sono in fase di cattura da parte della Polizia Romena e del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, SIRENE.

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Foto
: Arma de Carabinieri estrapolate dal video
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