(di Monica Palermo) Roma, 10 marzo 2019 – Un incontro con Giulio Quintavalli, storico e saggista della Polizia di Stato, sulla criminalità abigeataria durante la Grande Guerra si è tenuto giovedì 7 marzo 2019, nell’ambito degli eventi culturali organizzati dalla Biblioteca Storica Nazionale dell’Agricoltura, Palazzo dell’Agricoltura – Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo di via XX Settembre.
Giulio Quintavalli, autore del volume, è stato introdotto dall’avv. Mario Pulimanti, direttore vicario della Biblioteca Storica Nazionale dell’Agricoltura, ha moderato il brigadier generale E.I Angelo Boggia.
L’incontro ha preso spunto dal suo volume “Da sbirro a investigatore. Polizia e investigazione dall’Italia liberale alla Grande guerra”, Aviani e Aviani Editori, nel quale l’autore considera il ruolo della Polizia contro i reati economici e l’approvvigionamento per l’esercito combattente durante la Grande guerra, uno dei compiti che il presidente del Consiglio Vittorio Emanuele Orlando affidò alla Polizia per «salvaguardare le spalle all’esercito».
L’abigeato è il furto di più capi di bestiame, sottratti dai recinti o liberi al pascolo per alimentare il commercio clandestino di carne e il mercato clandestino di bovini ed equini per l’esercito combattente.
Tra i presenti il generale Rino De Vito, ora ausiliario dell’Esercito.
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