Gli artificieri hanno rimosso le spolette permettendo ai circa 20.000 evacuati di rientrare subito nelle loro abitazioni.
Artificieri dell’Esercito e bomba da 1000 libbre
Avezzano (AQ), 26 febbraio 2023 – Gli artificieri dell’Esercito hanno provveduto al disinnesco e al brillamento di una bomba d’aereo americana da 1000 libbre, equivalemti a circa 454 kg (modello AN – M 65), risalente al secondo conflitto mondiale; la bonifica dell’ordigno, rinvenuto in pieno centro del Comune di Avezzano, è stata condotta dagli specialisti del 6° reggimento Genio Pionieri di Roma.
Le operazioni, coordinate dalla Prefettura dell’Aquila, sono iniziate alle ore 06:00 con lo sgombero di un’area di 1.481 metri di raggio dal punto di rinvenimento del residuato e la conseguente evacuazione di circa 20.000 cittadini. Per la sicurezza dell’area è stato disposto il divieto di sorvolo dello spazio aereo interessato.
Attività preparatorie
Pulizia della bomba
Artificieri dell”Esercito
Posizionamento della chiave a razzo
Caricamento della bomba
Caricamento della bomba
Caricamento della bomba
Caricamento della bomba
Posizionamento della bomba sul mezzo per il trasporto
Scaricamento ordigno
Scaricamento della bomba in cava
Scaricamento in cava
Scaricamento della bomba in cava
Scaricamento della bomba in cava
Preparazione del circuito esplosivo
Preparazione del circuito esplosivo
Gli operatori del 6° reggimento Genio Pionieri, una volta completata la fase di evacuazione, hanno iniziato alle ore 09:45 l’intervento di disinnesco per la rimozione delle due spolette presenti sull’ordigno, una di naso e una di coda, entrambe armate. Neutralizzate quest’ultime, il residuato bellico è stato trasportato presso una cava nel Comune di Massa D’Albe (AQ) per il successivo brillamento, avvenuto alle ore 15:53.
Nel 2022 i nuclei di artificieri dei reggimenti genio hanno condotto 2.345 interventi su tutto il territorio nazionale, neutralizzando 31.854 residuati bellici di cui 19 bombe d’aereo risalenti ai conflitti mondiali.
Grazie ai recenti studi e sperimentazioni svolti dal Centro d’eccellenza C-IED in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma, è stato ridotto il raggio di sgombero dal punto di rinvenimento dell’ordigno, permettendo di limitare i disagi per la popolazione residente.
Il 187° rgt Folgore impiegato nella missione UNIFIL ha consegnato capi d’abbigliamento e materiali per la puericultura alla CARITAS
Shama, 26 febbraio 2023 – La Task Force a guida italiana (ITALBATT), che opera nel settore Ovest della missione UNIFIL in Libano, ha effettuato in questi giorni la consegna di diversi capi di abbigliamento e di materiali per la puericultura alla CARITAS di Tiro.
Il materiale, destinato alla popolazione locale, è stato donato dalla Croce Rossa di Livorno ed è stato raccolto e spedito nel Teatro Operativo libanese grazie alla collaborazione tra quest’ultima ed il 187° reggimento paracadutisti Folgore.
Il colonnello Dario Paduano, comandante di ITALBATT, dopo aver ringraziato il direttore dell’associazione, Padre Maroun Ghafari, ha sottolineato quanto la stabilità e la sicurezza di questa terra dipendano anche dalla sinergia che i militari italiani stanno continuando ad incrementare con le municipalità e le associazioni locali, fornendo alla popolazione l’accesso ad una gamma di servizi di base che non sempre sono di facile accesso nell’area.
La donazione effettuata dalla Task Force ITALBATT è da inquadrarsi nell’ambito delle priorità assegnate dal generale di brigata Roberto Vergori, comandante del contingente italiano in Libano, mirate al supporto della popolazione locale in un area nella quale la presenza di UNIFIL è ancora oggi fondamentale e irrinunciabile per garantire la stabilità del Paese e per mantenere gli equilibri di una zona che presenta ancora oggi notevoli complessità.
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Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), che è l’alto Comando della Difesa deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.
Roma, 17 febbraio 2023 – Questa mattina, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma, i Granatieri di Sardegna hanno commemorato il Duca di San Pietro, Don Alberto Genovese, nella celebrazione della messa in occasione dell’anniversario della sua morte. Quest’anno, alla sfilata hanno partecipato non solo il 1° e il 2° Reggimento, ma anche il 3° Reparto Comando e Supporti tattici “Guardie”.
Il padre di Alberto, Don Bernardino Antonio Genovese, un patrizio sardo, fondò il Reggimento di Sardegna nel 10 luglio 1744, a sue spese, per proteggere i coloni appena giunti sull’isola di San Pietro, di fronte alle coste sarde. Nel 1776, suo figlio donò al Reggimento 120.000 lire vecchie di Piemonte, fissando l’uso della loro rendita per la costituzione e la successiva manutenzione della musica reggimentale e per aiutare le vedove dei soldati caduti. Inoltre, disposte che venisse celebrato l’anniversario in suffragio ed in memoria del Sig. Duca Alberto, il giorno della sua morte.
La tradizione è stata continuata dai Granatieri di Sardegna, che discendono direttamente dall’antico Reggimento di Sardegna. Alla cerimonia hanno partecipato personalità politiche e autorità militari, nonché discendenti diretti di Don Alberto Genovese, dimostrando il loro attaccamento a una tradizione ultracentenaria.
Alla cerimonia hanno partecipato il generale di corpo d’armata Giuseppenicola Tota, comandante delle Forze Operative Sud, alcuni ex capi di Stato Maggiore dell’Esercito, ex comandanti della brigata “Granatieri di Sardegna” – incluso l’attuale generale di brigata Giovanni Brafa Musicoro – rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e cittadini romani.
In particolare, è stata significativa la partecipazione dei discendenti in linea diretta di Don Alberto Genovese, dimostrando un forte attaccamento alla tradizione ultracentenaria che li ha sempre visti partecipi e vicini ai “Giganti con gli Alamari”.
Quest’anno presente alla commemorazione del Duca di San Pietro anche la mascotte, il “Graduato scelto” Duca, del 1 reggimento Granatieri di Sardegna.
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I Granatieri di Sardegna, oltre a partecipare alle principali missioni internazionali dell’Esercito Italiano, contribuiscono a garantire una costante presenza sul territorio della Capitale, nel Lazio e nella vicina Regione Umbria, nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”. Oltre alle attività operative e addestrative, svolgono anche servizi presidiari di alta rappresentanza presso le Istituzioni nazionali.
Rome, february 17th, 2023 – This morning, in the church of Santa Maria degli Angeli in Rome, the Grenadiers of Sardinia commemorated the Duke of San Pietro, Don Alberto Genovese, in the celebration of the mass on the occasion of the anniversary of his death. This year, not only the 1st and 2nd Regiment, but also the 3rd Command and Tactical Support Unit “Guardie” participated in the parade.
Alberto’s father, Don Bernardino Antonio Genovese, a Sardinian patrician, founded the Regiment of Sardinia on July 10, 1744, at his own expense, to protect the newly arrived settlers on the island of San Pietro, in front of the Sardinian coasts. In 1776, his son donated 120,000 old Piedmont lire to the Regiment, setting the use of their income for the establishment and subsequent maintenance of the regimental music and to help the widows of fallen soldiers. In addition, he arranged for the anniversary to be celebrated in suffrage and in memory of Mr. Duke Alberto, on the day of his death.
The tradition has been continued by the Grenadiers of Sardinia, who directly descend from the ancient Regiment of Sardinia. Political figures, military authorities, as well as direct descendants of Don Alberto Genovese participated in the ceremony, demonstrating their attachment to an ancient tradition.
The ceremony was attended by Lieutenant General Giuseppenicola Tota, commander of the Southern Operational Forces, some former Chiefs of Staff of the Army, former commanders of the “Granatieri di Sardegna” brigade – including the current Brigadier General Giovanni Brafa Musicoro – representatives of Combatant and Army Associations, and citizens of Rome.
In particular, the direct descendants of Don Alberto Genovese’s lineage participated in the ceremony, demonstrating a strong attachment to the centuries-old tradition that has always seen them as part of the “Giganti con gli Alamari”.
This year, the mascot of the 1st Regiment Granatieri di Sardegna, the “graduato scelto” Duca, was also present at the commemoration of the Duke of San Pietro.
In addition to participating in the main international missions of the Italian Army, the Granatieri di Sardegna also contribute to ensuring a constant presence in the Capital, Lazio, and the neighboring Umbria Region, within the framework of the “Strade Sicure” operation. In addition to operational and training activities, they also perform high-representation guard services at national institutions.
Il generale Francesco Paolo Figliuolo ha presieduto il formale avvicendamento tra il personale della Brigata Alpina Taurinense e quello della Julia in Ungheria
Veszprem (Ungheria), 15 febbraio 2023 – Il contingente italiano su base Brigata Alpina Taurinense, inquadrato da sette mesi nel Battlegroup della NATO schierato sul fianco sud-orientale dell’Alleanza Atlantica per l’Operazione Enhanced Vigilance Activity (eVA), è stato formalmente avvicendato dal Contingente subentrante, composto da circa 260 militari della Brigata Alpina Julia.
La cosiddetta Transfer of Autority (ToA) ceremony è stata presieduta dal Comandante Operativo di Vertice Interforze generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. Molte le autorità civili e militari presenti, tra le quali l’ambasciatore d’Italia in Ungheria Manuel Jacoangeli, il vicecomandante delle Forze Armate ungheresi generale Zsolt Sandor, il comandante della Taurinense generale di brigata Nicola Piasente e tutti i comandanti dei contingenti dei Paesi Alleati che contribuiscono al NATO eVA Battlegroup.
“Questa missione”, ha detto il generale Figliuolo, “è stata avviata sette mesi fa con il chiaro intento di dare una risposta immediata ed efficace a una minaccia che, dal 24 febbraio dell’anno scorso, incombe su quei valori di libertà e di democrazia che oggi sono messi in discussione come mai è stato fatto di recente sul nostro continente. Quando rientrerete in Italia, dai vostri cari, dalle vostre famiglie, dai vostri colleghi che vi attendono in Patria, siate orgogliosi e consapevoli di avere svolto al meglio il vostro dovere”.
Il passaggio simbolico della drappella del contingente dal tenente colonnello Fortunato Sion al parigrado Massimiliano Careddu ha sancito di fatto l’avvicendamento tra i due contingenti alpini.
Molti i risultati operativi raggiunti dal personale della Taurinense nel corso dei sette mesi di operazione. Dal luglio 2022 sono state condotte 145 attività addestrative interforze e multinazionali, fianco a fianco con gli alleati ungheresi, statunitensi e croati presenti in area di operazioni.
Importante anche lo sforzo logistico sostenuto dal primo contingente italiano in Ungheria nel corso del mandato. Gli Alpini della Taurinense hanno realizzato in una sola settimana le strutture campali che hanno accolto i 260 uomini e donne del contingente nazionale, apportando nei mesi continui miglioramenti all’accampamento. Più di 700 sono stati gli interventi correttivi e manutentivi sui principali sistemi d’arma e apparati radio e sugli oltre 100 veicoli da combattimento in dotazione.
Il personale della Taurinense, in particolare del 3° reggimento alpini, del 1° artiglieria da montagna, del Nizza Cavalleria (1°) e del 32° guastatori, rientrerà nei prossimi giorni nelle rispettive sedi stanziali.
Alle unità della Julia, con uomini e donne dell’8° Reggimento Alpini, del 3° Artiglieria da Montagna, del Piemonte Cavalleria (2°) e del 2° genio guastatori, spetta ora il compito di proseguire con le attività operative e addestrative sul fianco est dell’Alleanza.
__________________ APPROFONDIMENTO La presenza avanzata della NATO in Slovacchia, Bulgaria, Romania e Ungheria è costituita dallo schieramento di gruppi tattici multinazionali, ciascuno guidato da una Framework Nation complementari alle forze dei Paesi ospitanti.
In risposta all’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022, infatti, gli Alleati hanno attivato i piani di difesa della NATO e dispiegato migliaia di truppe supplementari da entrambe le sponde dell’Atlantico. Oltre 40.000 truppe, insieme a significativi mezzi aerei e navali, sono ora sotto il diretto comando della NATO nella parte orientale dell’Alleanza, supportate da altre centinaia di migliaia di truppe provenienti dai dispiegamenti nazionali degli Alleati.
La NATO ha rapidamente istituito quattro nuovi gruppi tattici multinazionali in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia, oltre ai gruppi tattici già esistenti in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia. Gli otto gruppi tattici si estendono lungo tutto il fianco orientale della NATO, dal Mar Baltico a nord al Mar Nero a sud. Inoltre, al Vertice di Madrid del giugno 2022, gli alleati hanno concordato un cambiamento fondamentale nella deterrenza e nella difesa della NATO. Ciò include il rafforzamento delle difese avanzate, il potenziamento dei gruppi tattici nella parte orientale dell’Alleanza fino al livello di brigata, la trasformazione della Forza di risposta della NATO e l’aumento del numero di forze ad alta prontezza a ben oltre 300.000 unità.
Tutte le attività operative e addestrative condotte dalle Forze Armate Italiane sul fianco orientale della NATO sono disposte dal capo di Stato Maggiore della Difesa e svolte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).
Il reggimento logistico Paracadutisti Folgore subentra al Reggimento Logistico Aosta
Il comandante di JTF-L Gen di Brigata R. Vergori, passa in rassegna lo schieramento
Shama, 09 febbraio 2023 – Si è svolta alla base Millevoi, sede del comando del Settore Ovest (Sector West) di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon) a guida italiana, la cerimonia di passaggio di autorità dell’Italian National Support Element (IT-NSE) tra il colonnello Giuliano Bilotta, comandante del reggimento logistico Paracadutisti “Folgore” e il colonnello Massimiliano Bravaccino, comandante del reggimento logistico “Aosta” di Palermo.
Alla cerimonia di avvicendamento, presieduta dal comandante del Settore Ovest di UNIFIL e comandante del contingente italiano (IT-NCC), generale di brigata Roberto Vergori, hanno partecipato autorità civili, militari e religiose locali.
L’IT-NCC ha evidenziato che UNIFIL è una missione peculiare perché opera in un’area cruciale per la stabilità e la sicurezza del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente”, sottolineando che “la presenza dei Caschi Blu è fondamentale ed irrinunciabile per garantire la stabilità del Paese e per mantenere gli equilibri di un’area che presenta ancora oggi notevoli complessità”.
La missione italiana in Libano, a guida Brigata Paracadutisti Folgore dal 2 febbraio 2023, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon) che si estende dalle aree periferiche della città di Tiro fino all’estremo sud del territorio Libanese, a ridosso dell’area di confine con Israele, ed opera, sotto l’egida delle Nazioni Unite, con i compiti principali di monitorare e prevenire la cessazione delle ostilità, di supportare le Forze armate libanesi nella condotta delle attività di controllo nel Sud del Paese, nonché di assistere la popolazione locale con i progetti di Cooperazione civile e militare.
Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).
Il COVI é l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.
Roma, 13 febbraio 2023 – Il caporal maggiore Danilo Salvatore Lucente Pipitone, nato ad Erice (TP) il 04-02-1979 è morto ieri a Roma, dopo un’aggressione subita tra venerdì e sabato notte, nella zona di Centocelle, e lasciato a terra. Il caporale 44enne era stato ricoverato in gravissime condizioni al Policlinico Umberto I dove è poi deceduto. Un’automobile è stata vista andare via dal luogo dell’aggressione in via dei Sesami a Centocelle. Le telecamere di sorveglianza l’hanno ripresa.
La targa è a disposizione degli investigatori. Nell’auto c’erano due persone. Il cellulare e il portafogli sono stati trovati ancora addosso alla vittima. Ma tra le ipotesi di indagine c’è ancora quella di una rapina finita male
Per l’omicidio del militare Danilo Salvatore Lucente Pipitone un uomo è ricercato dalla polizia. Si chiama Mohamed Abidi (o forse un suo alias) ed è nato il 7 marzo 1990 in Tunisia. L’uomo è stato detenuto fino al 4 aprile 2018 per spaccio di sostanze stupefacenti. L’ultimo atto presso l’Ufficio Immigrazione di Roma risale al 2013. Probabilmente l’aggressore è munito di documenti falsi ben fatti perché non risulta mai controllato da quella data. È necessario procedere a controllo dattiloscopico.
Nel 2015 Abadi era parte di un gruppo di tre cittadini tunisini accusati di aver picchiato e violentato alcune prostitute nella zona di San Giovanni a Roma. L’accusa nei loro confronti era di violenza sessuale e rapina aggravata in concorso.
Pare che con l’assassino ci fosse un complice, dal momento che dal luogo del delitto è stata vista fuggire via una Fiat 500 Abarth la cui targa è in possesso delle forze dell’ordine. La vettura risulterebbe presa a noleggio.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso le sue “condoglianze alla famiglia e il suo “cordoglio” a tutto l’Esercito per la scomparsa del caporal maggiore Danilo Salvatore Lucente Pipitone”. Il ministro Crosetto ha affermato che Pipitone, “ha lottato contro la morte dopo l’aggressione subita ma purtroppo non ce l’ha fatta. La famiglia della Difesa abbraccia i suoi cari”. Il ministro si è poi detto “commosso dalla decisione di donare gli organi”, affermando che Pipitone “con il suo ultimo gesto d’amore e d’altruismo contro la violenza subita ha voluto servire il Paese ancora una volta”.
Roma, 8 febbraio 2023 – Successo mondiale dell’atleta del Centro Sportivo Esercito – Sezione sport invernaliAi Mondiali di sci alpino, sulle nevi francesi di Meribel, si è svolto oggi il SuperG femminile nel quale il Graduato Scelto Marta Bassino, atleta del Centro Sportivo Esercito – Sezione sport invernali, ha conquistato la medaglia d’oro.
Una straordinaria vittoria quella di Marta Bassino che al termine della gara ha dichiarato: “È bellissimo. La mia prima vittoria in SuperG ai Mondiali, è incredibile. Sono felice, è il coronamento del lavoro, della costanza, del gioco di squadra”.
Ha aggiunto: “È il coronamento del lavoro e della costanza che serve per arrivare a questi livelli. Dietro a questo risultato ci sono tantissime persone che in modo più o meno evidente contribuiscono e hanno contribuito al mio percorso. A loro va la dedica e il ringraziamento mentre il tricolore che sventolava e l’inno di Mameli sul gradino più alto di questo podio lo dedico all’Esercito Italiano e al mio Centro Sportivo Esercito che mi sostiene da così tanti anni. Ora dovrò riposare e poi allenamenti per preparare parallelo e gigante”.
Marta Bassino ha vinto l’oro nel SuperG concludendo la prova in 1’28”06 che le ha permesso di arricchire il medagliere del Centro Sportivo Esercito.
L’essere soldato comporta la condivisione dei valori propri dello sport, come la disciplina, l’onestà, il coraggio, l’impegno che sono gli stessi che caratterizzano l’Esercito e quindi patrimonio comune di ogni militare.
In Libano cerimonia di avvicendamento al Comando della Task Force ITALBATT della missione UNIFIL
Il generale di brigata Roberto Vergori durante il suo intervento
Shama (Libano), 08 febbraio 2023 – A, la cerimonia di avvicendamento al Comando della Task Force ITALBATT, la pedina operativa italiana della missione in Libano, tra il 187° Reggimento Paracadutisti Folgore ed il 5° Reggimento Fanteria“Aosta”.
Nel salutare la Task Force ITALBATT uscente, al comando del colonnello Antonio Laudando, il comandante della JTF-L SW ha sottolineato la professionalità, l’impegno e la devozione con cui i peacekeepers italiani hanno contribuito alla sicurezza del Libano e alla stabilità della regione tenendo alto con il loro operato il nome dell’Italia nell’ambito della missione di mantenimento della pace.
IL comandante di JTFL SW consewgna l’onorificienza al colonnello Laudando
La missione italiana in Libano, a guida Brigata Paracadutisti Folgore dal 2 febbraio 2023, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon) che si estende dalle aree periferiche della città di Tiro fino all’estremo sud del territorio libanese a ridosso dell’area di confine con Israele ed opera, sotto l’egida delle Nazioni Unite, con i compiti principali di monitorare e prevenire la cessazione delle ostilità, di supportare le Forze Armate libanesi nella condotta delle attività di controllo nel Sud del Paese, nonché di assistere la popolazione locale con progetti di Cooperazione civile e militare.
Da oggi la task Force ITALBATT, sotto il comando del colonnello Dario Paduano, su base 187° reggimento paracadutisti Folgore, integra assetti del reggimento Savoia Cavalleria (3°) paracadutisti, del reggimento logistico Paracadutisti Folgore, dell’8° reggimento guastatori paracadutisti Folgore e del 7° reggimento trasmissioni di Sacile.
La bandiera di guerra del 187 rgt paracadutisti FolgoreLe due bandiere di guerra schierate
Le attività svolte in Teatro operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.
Leadership dell’Italia, con l’impiego di circa 750 uomini e donne dell’Esercito, nel Battle Group eVA in Bulgaria
Allocuzione del comandante di brigata gen. Paolo Sandri
Altamura (BA), 8 febbraio 2023 – Nei giorni scorsi si è svolta presso la caserma “F. Trizio”, sede del comando del 7° Reggimento bersaglieri, la cerimonia di saluto del reparto in partenza per l’impiego nell’ambito dell’operazione Enhanced Vigilance Activity (eVA) in Bulgaria. I bersaglieri del Settimo, al termine dell’approntamento, propedeutico all’assolvimento della missione affidata al Contingente italiano, hanno salutano i familiari e le autorità dei Comuni di Altamura, Poggiorsini, Bovino, Acquaviva delle fonti e Gravina e di una delegazione dell’Associazione Nazionale Bersaglieri.
Allocuzione del comandante di brigata gen. Paolo Sandri
Durante la cerimonia il comandante della Brigata “Pinerolo”, generale Paolo Sandri, ha ringraziato i congiunti dei militari per il supporto che quotidianamente assicurano, elogiando l’operato di tutti i bersaglieri del 7° reggimento per l’impegno e la professionalità dimostrata in questi mesi di approntamento.
L’Italia, con l’impiego di circa 750 uomini e donne dell’Esercito, continuerà a detenere il ruolo di Framework Nation, ovvero la leadership della missione che vede il coinvolgimento di altri contingenti dell’Alleanza Atlantica.
Passaggio in rassegna del comandante di brigata gen. Paolo Sandri
Roma, 4 febbraio 2023 – La Difesa ha pubblicato su Portale del Reclutamento (inpa.gov.it) e su Home Page Concorso (difesa.it) il secondo dei tre bandi di concorso a nomina diretta, previsti per l’anno in corso, per il reclutamento di Ufficiali in servizio permanente nel ruolo normale dell’Esercito, tra cui sono ricompresi i posti orientati a soddisfare le esigenze interforze nell’ambito dei settori cyber e spazio. Questo bando segue quello pubblicato nel mese di gennaio per gli Ufficiali nel ruolo normale dei Corpi della Marina Militare la cui chiusura è prevista il prossimo 13 febbraio; il successivo riguarderà gli Ufficiali a nomina diretta dell’Aeronautica per un totale di 64 posti.
In particolare, per questo secondo bando dell’Esercito, si tratta di 22 posti da Tenente nel ruolo normale del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito, da impiegare nei domini cyber e spazio della Difesa, così ripartiti:
4 posti per laurea magistrale/specialistica in ingegneria aeronautica (LM20) ovvero aerospaziale e astronautica (LM20),
4 posti per laurea magistrale/specialistica in ingegneria delle telecomunicazioni (classe LM 27),
5 posti per laurea magistrale/specialistica in ingegneria elettronica (LM 29),
7 posti per laurea magistrale/specialistica in una delle seguenti lauree: ingegneria informatica (classe LM 32), informatica (LM 18), sicurezza informatica (LM 66),
Ai candidati idonei, risultati vincitori, sarà consentito, durante il corso Tecnico Applicativo, di esprimere la propria preferenza rispetto all’impiego nel settore Cyber o nel settore Spazio.
Possono partecipare al concorso i candidati di entrambi i sessi che, alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande (30 giorni decorrenti da quello successivo alla pubblicazione) non abbiano superato:
il 40° anno di età, se Ufficiali in Ferma Prefissata dell’Esercito, della Marina Militare o dell’Aeronautica Militare che abbiano completato un anno di servizio in tale posizione o se Ufficiali inferiori delle Forze di completamento, ai sensi dell’art. 653, comma 1 del Decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66;
il 34° anno di età, se Ufficiali in Ferma Prefissata dell’Arma dei Carabinieri che abbiano completato un anno di servizio o se Ufficiali inferiori delle Forze di completamento dell’Arma dei Carabinieri, ai sensi dell’art. 653, comma 1 del Decreto Legislativo 15 marzo 2010, n. 66;
se non appartenenti alle predette categorie: il 35° anno di età.
Lo svolgimento del concorso prevede:
a) accertamento della conoscenza della lingua inglese ed eventuale prova di preselezione;
b) due prove scritte sulle materie indicate nel bando di concorso;
Piccolo contributo per diffondere, in Italia e nel mondo, la conoscenza e l'amore per le Bande e le Fanfare delle Forze Armate, dei Corpi di Polizia e delle Associazioni d'Arma della Repubblica Italiana, della Repubblica di San Marino e dello Stato della Città del Vaticano.