Pisa, 21 ottobre 2022 – L’esercitazione “Heavy alloy 22“, che vede in campo l’Aeronautica Militare italiana e la Belgian Air Force, è in svolgimento presso la 46ª brigata Aerea di Pisa e proseguirà fino al prossimo 28 ottobre. Lo scopo dell’esercitazione è quello di verificare ed incrementare l’interoperabilità nel campo del trasporto aereo militare tra le due Nazioni, aderenti entrambe all’European Air Transport Command (Eatc – Comando europeo per il Trasporto Aereo), standardizzando le operazioni di trasporto aereo e condividendo tecniche e tattiche di volo.
Durante l’esercitazione verranno effettuati voli addestrativi, diurni e notturni, con velivoli singoli ed in formazione, atterraggi tattici su piste corte ed aviolanci di materiali e di personale. Le zone di lancio saranno nei pressi di Lucca, Siena e altre località italiane. Ieri e oggi l’aeroporto G. Moscardini di Frosinone, sede del 72° stormo dell’Aeronautica Militare è stato interessato all’attività mettendo a disposizione la pista in erba lunga 1427 metri.
All’evento addestrativo partecipano gli equipaggi della 46/a Brigata Aerea con velivoli C-130J e C-27J e gli equipaggi della Belgian Air Force con tre velivoli Airbus A-400M.
All’esercitazione collabora anche personale dell’Esercito Italiano.
Soldati libanesi e dell’Onu si addestrano periodicamente insieme, per affinare le procedure di coordinamento e per avere un’azione congiunta più efficiente ed efficace.
Team fucileri in posizione di sicurezza
Shama, 21 ottobre 2022 – I Caschi Blu italiani della missione UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon), a poche settimane della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ne legittima la presenza in Libano, continuano senza sosta ad assicurare il controllo della vasta area di responsabilità assieme alle LAF (Lebanese Armed Forces), il cui supporto è uno dei pilastri su cui si fonda il mandato ONU nella Terra dei Cedri.
L’ultimo modulo addestrativo appena concluso, sviluppato congiuntamente con la 5^ brigata delle LAF, ha avuto per scenario l’approccio operativo nei centri abitati, con lo scopo di armonizzare le rispettive procedure tecnico-tattiche. In particolare, la progressione addestrativa ha visto, nella sua fase iniziale, approfondire le tecniche di movimento congiunto e le formazioni di una pattuglia mista, per poi focalizzare l’attenzione sulla bonifica ambientale di singoli edifici di varia conformazione e natura.
Durante tutte le fasi, sono stati simulati il ferimento di membri dei team, la loro stabilizzazione da parte di soccorritori militari e la successiva esfiltrazione su mezzi tattici. Per innalzare il livello di corrispondenza alla realtà dell’addestramento, è stato inoltre utilizzato munizionamento da simulazione ad ogiva marcante.
Cooperazione, interoperabilità e coordinamento sono i parametri fondamentali sui quali si basa la costante attività addestrativa condotta quotidianamente dai militari del battaglione di manovra italiano che opera nel settore occidentale dell’area di operazioni di UNIFIL, affidato al comando del generale di brigata Giuseppe Bertoncello, che ricopre anche il ruolo di comandante del contingente nazionale.
Il comando a guida italiana del Settore Occidentale di UNIFIL, per l’addestramento congiunto con le Forze Armate libanesi, mette periodicamente in campo ufficiali esperti nel campo della pianificazione operativa e addestrativa, organizzando con istruttori del 5° reggimento Fanteria Aosta di Messina e del reggimento Lancieri di Aosta (6°) di Palermo intense attività addestrative nel comprensorio del poligono di Chewakeer, nei pressi dell’antica città fenicia di Tiro.
Questo ha consentito nel tempo una vera e propria amalgama tra peacekeeper di UNIFIL e LAF, garantendo così un accrescimento del reciproco supporto, una maggiore conoscenza, una migliore cooperazione e coordinazione, ai fini di un più efficiente ed efficace impiego delle rispettive risorse e dello strumento operativo.
Team fucilieri italiani e LAF in addestramento congiunto
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La missione italiana in Libano a guida brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.
Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo.
Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.
Piccolo contributo per diffondere, in Italia e nel mondo, la conoscenza e l'amore per le Bande e le Fanfare delle Forze Armate, dei Corpi di Polizia e delle Associazioni d'Arma della Repubblica Italiana, della Repubblica di San Marino e dello Stato della Città del Vaticano.