Archivi del mese: agosto 2022

Sicilia: turista spagnolo traumatizzato soccorso dall’Aeronautica Militare insieme al Corpo Nazionale soccorso alpino e speleologico

Il turista si era infortunato durante un’escursione alla Riserva dello Zingaro

Trapani, 27 agosto 2022 – Un elicottero dell’82° Centro CSAR di Trapani è decollato ieri pomeriggio per recuperare un turista rimasto infortunato durante un’escursione nella Riserva dello Zingaro, in provincia di Trapani.

L’elicottero HH139B in servizio di prontezza SAR (Search and Rescue – ricerca e soccorso) è decollato poco dopo alle 16.55 dalla base di Trapani, ricevendo l’ordine di decollo immediato dalla sala operativa del Rescue Coordination Center (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE).

Dopo il decollo l’elicottero si è diretto a Castellammare del Golfo dove ha imbarcato due operatori del CNSAS per poi dirigersi verso la Riserva dello Zingaro dove ha effettuato un atterraggio fuori campo che ha permesso di recuperare tramite barella, un turista spagnolo di 61 anni già stabilizzato da un medico che si trovava sul posto.

L’equipaggio si è poi diretto al Campo Sportivo di Castellammare del Golfo dove ha sbarcato gli operatori del CNSAS e il turista spagnolo che è stato affidato alale cure dei sanitari sul posto.

L’elicottero, infine, ha fatto rientro alla base di Trapani  dove ha ripreso il suo servizio di allarme presso l’aeroporto militare di Trapani. 

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L’82° Centro Combat Search and Rescue è uno dei Reparti del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare che garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di pazienti in imminente pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche estreme.

Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato più di 7500 persone in pericolo di vita. Dal 2018 il Reparto ha acquisito la capacità AIB (Antincendio Boschivo) contribuendo alla prevenzione e la lotta agli incendi in Sicilia.

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: Aeronautica Militare


COVI: firmato il Technical Arrangement tra Italia e Qatar per FIFA2022

Le Forze Armate italiane forniranno supporto per la sicurezza del campionato mondiale di calcio in Qatar FIFA WORLD CUP 2022

Roma, 26 agosto 2022 – Ieri mattina, presso la sede del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), è stato sottoscritto il Technical Arrangement (TA) tra il Ministero della Difesa italiano e quello del Qatar, relativo al supporto che le Forze Armate italiane forniranno alle autorità di Doha per garantire la sicurezza della FIFA WORLD CUP 2022.

Il documento, approvato dal Gabinetto del Ministro della Difesa, è stato firmato dal generale di divisione aerea Achille Cazzaniga, capo reparto operazioni del COVI e, per conto del Ministero della Difesa del Qatar, dal major general Mohammed Abdullatif Al-Mannai, Military and Security Advisor to the Deputy Prime Minister e Minister of State for Defence Affairs Chairman of MOD’s Executive Committee for World Cup 2022.

Il documento prevede lo schieramento di una Task Force di militari italiani in Qatar e regolamenta gli aspetti di natura operativa, legale, finanziaria, logistico – amministrativa e di sicurezza.

Il TA è basato sull’accordo del 2010 tra i governi italiano e qatarino sulla cooperazione nel settore della Difesa.

L’intervento del generale Torzani, capo ufficio legale del COVI

Il documento siglato oggi costituisce il naturale coronamento di una collaborazione tecnico-operativa e industriale avviata da anni tra Roma e Doha.

Il Qatar è un paese di rilevanza strategica per l’Italia, per la posizione geografica, per il ruolo che riveste nell’area medio-orientale, per le disponibilità finanziarie ed energetiche, per le prospettive che può offrire nel settore del procurement.

Tutte le attività relative all’impiego della Task Force italiana nell’ambito della FIFA WORLD CUP 2022 in Qatar saranno svolte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal COVI, che è il Comando di Vertice dell’Area Operativa Interforze della Difesa guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo.

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Fonte e immagini: Comando Operativo di Vertice Interforze


Libano, terminata la visita del generale Figliuolo

Incontro del comandante del COVI con autorità diplomatiche e militari e saluto ai contingenti italiani delle missioni MIBIL e UNIFIL

Il comandante del COVI saluta il personale italiano a Naqoura

Beirut, 25 agosto 2022 – Il generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI), ha concluso ieri una visita ufficiale di due giorni in Libano, dove ha incontrato i vertici delle missioni italiane e il comandante della United Nations Interim Force in Lebanon (UNIFIL).

Il comandante ha inoltre salutato, nella capitale libanese e presso le basi italiane di Shama e Naqoura, i militari impiegati nell’ambito della Missione Bilaterale Italiana in Libano (MIBIL) e nell’operazione Leonte, inquadrata nella UNIFIL.

Resa degli onori alla base di Al Mansouri

All’arrivo della delegazione del COVI presso l’aeroporto internazionale della capitale, l’alto ufficiale è stato ricevuto dalla vice capo missione/incaricato d’affari dell’ambasciata d’Italia a Beirut, dott.ssa Roberta Di Lecce, dall’addetto militare in Libano, colonnello Marzo Zona e dal comandante della MIBIL, colonnello dell’Esercito Andrea Mazzotta.

Il generale Figliuolo si è poi trasferito in elicottero, ieri mattina, presso la località di Shama, dove è stato accolto dal comandante del Sector West di UNIFIL e National Component Commander della missione ONU, generale di brigata Giuseppe Bertoncello.

Il comandante del COVI, dopo la resa degli onori presso la vicina base italiana di Al-Mansouri, accompagnato dalla dott.ssa Di Lecce, è stato aggiornato sull’attuale situazione nel sud del Libano e sulle attività condotte dai militari italiani nella zona di operazioni loro assegnata. Ha quindi incontrato gli uomini e le donne dell’Italian Battalion (ITALBATT), unità di manovra guidata dal colonnello Antonio Laudando e composta da uomini e donne della Brigata Aosta, in particolare 5° Reggimento Fanteria, Reggimento Lancieri d’Aosta (6°), Reggimento Logistico, 4° Reggimento Genio e Polizia Militare dell’Arma dei Carabinieri.

La visita è proseguita presso la base di Naqoura, dove ha sede l’Headquarters della missione ONU, per una office call con l’Head of Mission/Force Commander di UNIFIL, il Maggior Generale spagnolo Aroldo Làzaro Sàenz.

Il saluto alla Joint Task Force Lebanon

Successivamente, nel piazzale della base di Shama dedicato al tenente Andrea Millevoi, è avvenuto l’incontro con il personale di tutti gli assetti e le articolazioni della Joint Task Force – Lebanon Sector West, compresa ITALAIR, unità composta da personale dell’Esercito Italiano, della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare che fornisce supporto aereo alla missione UNIFIL mediante l’impiego di elicotteri AB-212.

Nel corso del suo intervento, il comandante del COVI ha sottolineato che “le Forze Armate italiane sono in Libano perché questo è un Paese strategico per il Mediterraneo, che a sua volta rappresenta una priorità nazionale, anche alla luce delle problematiche relative all’approvvigionamento energetico, conseguenza dell’attuale conflitto russo-ucraino. La vostra presenza qui è importante perché vigilate sul rispetto di un cessate il fuoco tra Libano e Israele che vuole essere la premessa a una pacificazione definitiva tra le due parti”.

Un momento del briefing

Il Generale Figliuolo ha elencato le numerose attività svolte dal contingente italiano nel Paese dei cedri, dalle pattuglie motorizzate ai posti di osservazione lungo la Blue Line, alla formazione e addestramento a favore della controparte libanese, sino alle attività di supporto alla popolazione.

Prossimamente, la Difesa e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale avvieranno una distribuzione di medicinali a favore della popolazione, fornendo anche supporto medico, tramite team mobili sanitari, alle Forze Armate e di Sicurezza libanesi. “Noi italiani sappiamo fare tutte queste attività e sappiamo farle bene”, ha concluso il Comandante del COVI, “perché sono attività congeniali ai nostri valori, alla nostra cultura, al modo di porci e di interagire con le altre popolazioni. Questo bagaglio umano, unito all’esperienza e alla professionalità dei militari italiani, è l’elemento di successo della nostra missione”.

La firma dell’Albo d’Onore e il tradizionale e simbolico scambio di doni tra i Comandanti hanno sancito la conclusione della visita.

Le missioni militari condotte dalle Forze Armate italiane sia all’estero sia sul territorio nazionale, incluse UNIFIL e MIBIL, si svolgono sotto il coordinamento, la direzione e secondo le direttive impartite dal COVI.

Il COVI è infatti il Comando di Vertice dell’Area Operativa Interforze e assolve, inoltre, alle funzioni di organismo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa per la pianificazione, la coordinazione e la direzione delle operazioni e delle esercitazioni militari in ambito nazionale e internazionale condotte nei cinque domini: terra, mare, cielo, spazio e cyber.

APPROFONDIMENTO – UNIFIL

L’Italia è presente in Libano da oltre 40 anni e questa presenza rappresenta un caposaldo e una garanzia per le istituzioni locali e per il governo di Beirut a sostegno della sicurezza nel sud del paese.

Le truppe della missione UNIFIL operano dietro mandato ONU, tramite Risoluzione del Consiglio di Sicurezza n. 1701 dell’11 agosto 2006. I principali compiti dei caschi blu sono: monitorare la cessazione delle ostilità tra Libano e Israele; supportare le Forze Armate Libanesi (LAF) nel loro rischieramento nel Libano del Sud, in concomitanza con il ritiro israeliano, in coordinamento con i governi di Beirut e Tel Aviv; contribuire a garantire l’accesso degli aiuti umanitari in favore della popolazione civile e lo spontaneo ritorno in sicurezza da parte degli Internally Displaced Persons (IDP); assistere le LAF nello stabilire, tra la cosiddetta “Blue Line” e il fiume Litani, una zona libera da personale armato che non sia quello delle LAF e di UNIFIL; infine, assistere il Governo libanese nel garantire la sicurezza dei confini e nell’interdire l’accesso al Libano di armi e materiale bellico.

Inoltre, nell’assenza di relazioni formali tra Israele e Libano, e quindi di un accordo di cessate il fuoco permanente – che è lo scopo ultimo della risoluzione n. 1701 – UNIFIL promuove i cosiddetti incontri tripartiti, che costituiscono l’unico efficace strumento cui finora abbiano aderito le parti, per tentare di risolvere delicati aspetti relativi alla sicurezza. Gli incontri si svolgono sulla base di un’opera di mediazione che si attua mediante i rappresentanti di UNIFIL e in particolare, mediante il Force Commander, che fa da mediatore. Questi incontri “a tre” hanno in genere cadenza mensile, ma possono essere convocati laddove emergano particolari circostanze che ne richiedano lo svolgimento.

APPROFONDIMENTO – MIBIL

La Missione Bilaterale italiana in Libano (MIBIL) nasce da un accordo quadro tra la Repubblica Italiana e il governo della repubblica libanese sulla cooperazione nel campo della Difesa, firmato a Beirut il 21 giugno 2004.

La missione, che si inquadra nel più ampio contesto delle iniziative dell’International Support Group for Lebanon (ISG), ha l’obiettivo di incrementare le capacità complessive delle Forze Armate e di Sicurezza libanesi, fornendo consulenza e sviluppando programmi di formazione e addestramento preventivamente concordati con le autorità libanesi. Ciò avviene in stretto coordinamento tra la Difesa, il COVI e le istituzioni libanesi, mediante l’impiego di eccellenze nazionali italiane nell’ambito del training, appositamente e temporaneamente schierate quali Mobile Training Team. Si tratta di assetti di entità variabile, capaci di condurre attività addestrative e formative in supporto alle Forze Armate e di Sicurezza libanesi in tutto il paese.

L’obiettivo finale della missione è quello di incrementare le capacità complessive delle Forze Armate e di Sicurezza libanesi, al fine di renderle capaci di far fronte, efficacemente e in autonomia, alla situazione di sicurezza in Libano provocata dallo spillover della crisi siriana e dell’area mediorientale più in generale.

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: Comando Operativo di Vertice Interforze


L’operazione Mare Sicuro cambia nome in Mediterraneo Sicuro, deciso da SMD l’ampliamento sul piano strategico, operativo e tattico

Roma, 23 agosto 2022 – Lo Stato Maggiore della Difesa, in linea con la direttiva del Ministro della Difesa sulla “Strategia di Sicurezza e Difesa per il Mediterraneo” emanata a maggio 2022, ha deciso l’ampliamento sul piano strategico, operativo e tattico, dell’operazione di sorveglianza marittima “Mare Sicuro”, avviata il 12 marzo 2015, a cominciare dall’allargamento dell’area di operazione, che passa dagli attuali 160.000 a 2.000.000 km quadrati circa, comprendendo la gran parte degli spazi internazionali marittimi del bacino mediterraneo.

Il cambiamento consentirà alla Marina Militare di garantire una strutturata presenza aeronavale, inclusi mezzi subacquei, in tutti i settori più cruciali della regione e compreso anche il Mediterraneo orientale, particolarmente significativo in relazione all’esigenza di proteggere rilevanti interessi nazionali e contribuire alla stabilità internazionale, in cooperazione con la NATO, l’Unione Europea, le Nazioni Unite e le altre coalizioni e alleanze cui l’Italia aderisce.

L’operazione Mediterraneo Sicuro, in piena continuità con la precedente, vede il dispiegamento di un dispositivo militare marittimo che annovera fino a 6 tra navi e sommergibili, col supporto dei velivoli organici delle unità navali e dei velivoli della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare basati a terra, per assicurare attività di presenza e sorveglianza, in applicazione della legislazione nazionale e dei vigenti accordi internazionali. Tra i compiti da assolvere avranno particolare rilevanza la difesa delle linee di comunicazione marittime, il controllo del dominio subacqueo, la salvaguardia delle attività economiche di interesse in alto mare e la protezione delle flotte nazionali, mercantile e peschereccia, nonché dei mezzi appartenenti ad altri corpi dello Stato.

In un Mediterraneo sempre più centrale per gli equilibri internazionali, si amplia così il presidio marittimo che la Marina Militare assicura costantemente in alto mare, per il contrasto delle attività illecite e per contribuire, con le altre marine alleate, alla sicurezza e alla stabilità dell’intera area con la prospettiva di assicurare gli interessi nazionali anche a livello trans-regionale nel più ampio contesto del Mediterraneo Allargato. Ciò anche attraverso il sinergico insieme di impegni interforze, interagenzia e internazionali in cui la Difesa, tramite la Marina Militare, è attivamente coinvolta e protagonista.

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Fonte
: Stato Maggiore della Difesa
Immagini tratte da un video della Marina Militare


Il nipote del tenente pilota Alberto Testa visita il luogo dell’incidente aereo nei pressi del 61° Stormo di Galatina (LE)

Frosinone, 23 agosto 2022 – Questa mattina presso il 72° Stormo di Frosinone alcuni famigliari del compianto tenente pilota Alberto Testa hanno voluto visitare la “Sala Storica” della Base dove sono custoditi alcuni cimeli del pilota militare che morì in servizio nel lontano 1950, in seguito ad un incidente aereo. Ad accogliere il nipote Alex Tiseo, giunto per l’occasione dagli Stati Uniti, una rappresentanza del 72° stormo e della locale Associazione Arma Aeronautica.

Il tenente pilota Alberto Testa, appartenente al corso Aquila II, era nato a Pignataro Interamna vicino a Cassino il 29 agosto 1923 e nel 1945, al termine della guerra, terminò i suoi studi presso l’Accademia Aeronautica all’epoca ubicata sull’isola di Nisida. Dopo le prime lezioni di pilotaggio presso la scuola di volo di Pomigliano d’Arco e l’Aeroporto di Grazzanise, Alberto Testa venne trasferito alla scuola di volo di Frosinone per l’acquisizione del “brevetto di navigazione aerea” su aereo SM 84 (1947). Dopo un periodo presso il 3° Stormo trasporti di Roma-Centocelle venne trasferito presso lo Stormo di Gioia del Colle  dove conseguì il “brevetto di pilota di aeroplano” su aereo CA 164 (1948) e successivamente a Galatina  per il “brevetto di pilota militare” su velivolo G55 (1949). Successivamente continuò  i corsi di addestramento per piloti da caccia presso gli aeroporti di Leverano e Galatina.

Sfortunatamente perse la vita nel 1950, in seguito ad un incidente con un Macchi 205 che precipitò inesorabilmente su un terreno vicino all’attuale 61° Stormo di Galatina, in provincia di Lecce, dove, tutt’oggi, è posizionata una stele in memoria.

In seguito alla donazione dei famigliari del Testa, presso la “Sala Storica” del 72° Stormo sono custoditi l’uniforme, la sciabola, il libretto di volo, il berretto ed altri cimeli del giovane pilota dell’Aeronautica Militare.

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: Aeronautica Militare 72° Stormo Frosinone


Libano, i Caschi Blu italiani, impegnati in attività CIMIC, organizzano il Tibnin Cultural Day

Il Contingente Italiano organizza a Tibnin un evento culturale in collaborazione con la municipalità e le associazioni locali

Il generale Bertoncello con i peacekeepers irlandesi e la polizia locale

Tibnin, 22 agosto 2022 – Nell’ambito dei progetti di cooperazione civile e militare che il contingente italiano conduce da tempo per supportare la popolazione libanese, la conoscenza delle reciproche culture, oltre ad essere elemento di aggregazione tra i popoli, è un fattore determinante per una più incisiva e capillare penetrazione nelle dinamiche sociali da parte dei peacekeepers, indispensabile per la conoscenza del territorio in cui si opera, ma è soprattutto occasione per approfondire esigenze e bisogni della popolazione stessa.

I Caschi Blu italiani proprio per questo motivo hanno promosso l’evento culturale Tibnin Cultural Day, su iniziativa dell’associazione umanitaria libanese Alpha, con il patrocinio di Tibnin, uno dei principali centri abitati del sud del Libano, dove libanesi, italiani e militari di diversa nazionalità hanno presentato le proprie peculiarità artigianali, gastronomiche e musicali dei rispettivi paesi e per i più piccoli sono state proposte attività ludiche assieme ai soldati.

Uno dei momenti particolarmente apprezzati dai libanesi, che ha destato notevole curiosità ed interesse, è stato quello dello scambio di conoscenze storico-culturali.

Attualmente, i militari italiani che operano nell’ambito della missione delle Nazioni Unite in Libano, provengono per la gran parte dalla brigata Aosta, che guida il settore occidentale dell’area di responsabilità di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon) i cui reparti hanno sede in Sicilia.

Grazie alle comuni radici storiche fenicie, libanesi e siciliani si sono ritrovati, in una sera, a condividere tradizioni e peculiarità che, con il contributo di alcuni donors della provincia di Ragusa, si sono potute riprodurre nella Terra dei Cedri.

Come ha avuto modo di esprimere il generale di brigata Giuseppe Bertoncello, comandante del contingente italiano in Libano, durante il taglio del nastro inaugurale della manifestazione assieme al sindaco di Tibnin Nabil Assad Fawaz, è indispensabile condividere “le nostre culture tutti assieme per portare prosperità e sviluppo ai nostri popoli”.

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La missione Italiana in Libano a guida brigata Aosta, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3800 Caschi Blu di 16 dei 47 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte circa 1.000 militari italiani.

Il sostegno alla popolazione e alle istituzioni locali è uno dei pilastri della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 1701 del 2006, compito fondamentale che il contingente italiano svolge con impegno teso anche a rinsaldare i tradizionali vincoli di amicizia che legano Libano e Italia.

I Caschi Blu italiani operano per garantire la stabilità da oltre 16 anni nel Libano del sud, a ridosso della Blu Line, linea di demarcazione con Israele.
Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo.

Il COVI è l’organo di staff del capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Aeronautica Militare impegnata in un volo salvavita, neonata trasportata d’urgenza con un Falcon 900 da Cagliari a Roma

La piccola paziente, dopo che il velivolo militare è atterrato all’aeroporto di Ciampino, è stata trasferita d’urgenza all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma

Roma, 15 agosto 2022 – E’ Ferragosto, una neonata di appena 2 giorni di vita necessita di urgenti cure salvavita, da Cagliari deve raggiungere nel più breve tempo possibile l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. La Prefettura di Cagliari, con tempestività, avvia la richiesta di trasporto aereo urgente per la piccola, richiesta che viene immediatamente coordinata dalla Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea. La missione è affidata a un equipaggio del 31° stormo dell’Aeronautica Militare a bordo di un Falcon 900.

Il velivolo, decollato dallo scalo di Ciampino intorno a mezzogiorno, ha raggiunto l’aeroporto di Cagliari dove ha effettuato l’imbarco della piccolissima paziente all’interno di una culla termica, di entrambi i genitori e dell’equipe medica che ne ha assicurato l’assistenza sanitaria durante il volo verso la Capitale. Dopo che il Falcon 900 è atterrato all’aeroporto di Ciampino (RM), la piccola è stata immediatamente trasferita in ambulanza nella struttura sanitaria della Capitale.

La missione del trasporto sanitario di urgenza della neonata da Cagliari all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma si è conclusa alle 13,45.

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La sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea, è la sala operativa dell’Aeronautica Militare che ha tra i propri compiti anche quello di disporre e gestire questo tipo di missioni attraverso l’attivazione di uno dei velivoli che la Forza Armata tiene pronti, 24 ore su 24, in varie basi, per questo genere di necessità.

Missioni di questo tipo necessitano della massima tempestività. I Reparti di volo dell’Aeronautica Militare sono a disposizione della collettività 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno (anche nei giorni di festa proprio come nella giornata di oggi), con mezzi ed equipaggi in grado di operare, anche in condizioni meteorologiche complesse, per assicurare il trasporto urgente non solo di persone in imminente pericolo di vita, ma anche di organi, equipe mediche o ambulanze.

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: Stato Maggiore dell’Aeronautica


Esercito, partito il primo contingente della missione in Bulgaria

L’82° reggimento fanteria “Torino”, impiegato nella enhanced Vigilance Activity – eVA

La Bandiera di guerra in partenza

Roma, 13 agosto 2022 – Con la partenza della Bandiera di Guerra del 82° reggimento fanteria “Torino”, gli uomini e le donne dell’Esercito italiano assumono la guida del Battle Group impiegato nella enhanced Vigilance Activity – eVA in Bulgaria, in linea con le decisioni del Patto Atlantico.

Sale quindi a quasi 3.500 militari in 14 Paesi l’impegno dell’Esercito oltre i confini nazionali in missioni a egida ONU, NATO, UE e/o attraverso accordi bilaterali, unitamente ai 9.000 militari in prontezza operativa per le esigenze nazionali e internazionali.

Circa 4.900 i soldati dispiegati sul territorio nazionale sia con l’operazione “Strade Sicure” sia con l’operazione “Terra dei Fuochi” in favore dei cittadini e delle Istituzioni locali.

I reparti del Genio sono in prontezza per eseguire bonifiche su ordigni esplosivi e residuati bellici (la maggior parte dei quali risalenti al secondo conflitto mondiale), alcuni del peso di centinaia di libbre, spesso in condizioni di notevole complessità.

Anche per il periodo estivo 2022 si è rinnovato l’impegno dell’Esercito a sostegno della campagna AIB (antincendio boschivo) che durerà fino al 30 settembre e che vede operare congiuntamente personale e mezzi della Difesa, del Dipartimento di Protezione Civile e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nelle attività di spegnimento di roghi su tutto il territorio nazionale. L’Esercito vi partecipa con un totale di 5 elicotteri di diversi reggimenti dell’Aviazione dell’Esercito: un HH-412A ed un HH-205A a Viterbo, 2 HH-412A a Cagliari e Lamezia Terme, un UH-90A a Rimini, tutti pronti al decollo con relativo equipaggio di volo.

Nuclei specializzati al soccorso montano, così come team orientati al soccorso per le pubbliche calamità restano disponibili sul tutto il territorio nazionale a supporto delle Istituzioni locali.

Anche la funzionalità delle infrastrutture TLC (telecomunicazioni) e della rete informatica di Forza Armata, necessaria a mantenere il flusso delle comunicazioni viene garantita senza soluzione di continuità dal lavoro degli specialisti delle Trasmissioni dell’Esercito, come il supporto logistico a tutte le unità.

Un impegno a 360 gradi quello profuso dall’#EsercitodegliItaliani, caratterizzato da dinamismo e da una spiccata versatilità professionale, che permette alla componente terrestre delle Forze Armate di essere rispondente alle esigenze del Paese in ogni circostanza. Elevata preparazione e alta professionalità, risultanti del continuo addestramento e dello sviluppo di nuove tecnologie proiettano la storia secolare dell’Esercito nel futuro, ancora una volta, nel ruolo di protagonista.

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: Stato Maggiore Esercito


Turista infortunato nel trapanese viene recuperato da un elicottero dell’82° centro C/SAR dell’Aeronautica Militare (video)

Il soccorso dell’infortunato è stato effettuato con un elicottero HH-139B dell’82° Centro C/SAR in cooperazione con una squadra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico

Cala Capreria (TP), 9 agosto 2022 – Un equipaggio dell’82° Centro C.S.A.R. (Combat Search and Rescue – Ricerca e Soccorso) del 15° stormo dell’Aeronautica Militare, di stanza a Trapani, ieri pomeriggio, 8 agosto, ha effettuato il recupero di un turista infortunatosi a Cala Capreria nella Riserva naturale dello Zingaro (TP). 

L’equipaggio, in prontezza d’allarme con elicottero HH-139B, dopo aver ricevuto l’ordine di missione dalla Sala Operativa del Rescue Coordination Center (RCC) di Poggio Renatico (FE) è decollato dall’aeroporto di Trapani poco prima delle 15:30 per imbarcare a Castellammare del Golfo due tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico della Sicilia. Una volta imbarcati, l’elicottero militare si è diretto immediatamente nella zona di intervento dove, in considerazione della zona particolarmente impervia, l’uomo è stato recuperato tramite l’uso del verricello.

Una volta a bordo ed in sicurezza, l’infortunato è stata trasportato a Castellammare del Golfo dove è stato affidato alle cure del 118. Terminato l’intervento, l’equipaggio ha fatto rientro a Trapani per riprendere, alle 16.30, il servizio di prontezza SAR.

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L’82° Centro è uno dei reparti del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare che garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche estreme. Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato più di 7500 persone in pericolo di vita. Dal 2018 il Reparto ha acquisito la capacità AIB (Antincendio Boschivo) contribuendo alla prevenzione e la lotta agli incendi in Sicilia.

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Fonte e materiale multimediale
: Aeronautica Militare


Libano, cambio al comando del Settore Ovest di UNIFIL

La brigata cavalleria Pozzuolo del Friuli cede il controllo del settore a guida italiana alla brigata meccanizzata Aosta

Shama, 5 agosto 2022 – La cerimonia cha ha decretato il cambio al vertice del Contingente italiano inserito nell’United Nation Interim Force in Lebanon (UNIFIL), si è svolta il 3 agosto nel Quartier Generale Italiano di Shama, intitolato al tenente Andrea Millevoi (MOVM), alla presenza del generale di divisione Aroldo Lazaro Sàenz, Force Commander (FC) e Head of Mission (HoM) della Missione UNIFIL.

A sancire il trasferimento d’autorità il passaggio della Bandiera delle Nazioni Unite tra il generale di brigata Massimiliano Stecca, comandante della brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” e il generale di brigata Giuseppe Bertoncello, comandante della brigata meccanizzata “Aosta”.

IL SALUTO TRA IL COMANDANTE DI SECTOR WEST CEDENTE E SUBENTRANTE

Alla cerimonia hanno preso parte l’ammiraglio di divisione Valter Zappellini, capo di Stato Maggiore del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), l’ambasciatrice d’Italia in Libano, S.E. Nicoletta Bombardiere, e le massime autorità civili, militari e religiose del Libano del sud.

IL GENERALE DI DIVISIONE LAZARO DURANTE IL SUO INTERVENTO

Il generale Aroldo Lazaro Sàenz, dopo aver salutato le autorità civili, militari e religiose intervenute, ha colto l’occasione per ringraziare l’Italia e tutti i paesi contributori per il continuo sostegno al Settore Ovest e in generale a tutto UNIFIL, nello specifico ha voluto elogiare i pacekeepers della “Leonte XXXI” per aver contribuito con professionalità al perseguimento della missione a sostegno del governo libanese e le sue Forze Armate nell’esercitare la sovranità nel sud Libano. Il comandante infine ha ringraziato il generale di brigata Massimiliano Stecca, per il suo entusiasmo, abilità, leadership e profonda comprensione dell’ambiente locale, che hanno permesso ai pacekeepers del Settore Ovest di eseguire in modo esemplare tutti i compiti assegnati, a beneficio di UNIFIL e di questo paese.

IL GENERALE STECCA DURANTE IL SUO DISCORSO FINALE

“…sin dal primo giorno mi sono sentito a casa, sono sempre stato accolto con calore e con grandi sorrisi – ha detto il generale Massimiliano Stecca nel suo discorso finale –  “…la missione in Libano non è solo una questione di quante pattuglie si conducono, quanti chilometri si percorrono o quanti progetti si inaugurano; non è neanche solo una questione di colori dei nostri baschi o delle  bandiere, il Libano è una questione di emozioni ed è una questione di persone – ha continuato il comandante del Settore Ovest di UNIFIL- …ringrazio tutti  a partire dal Force Commander che ha sempre avuto fiducia  in me, ringrazio tutte le Autorità Civili, Militari e Religiose per il supporto concesso a tutte le iniziative che ho proposto e infine concedetemi di ringraziare i miei Caschi Blu, donne e uomini che hanno servito per la pace sotto la mia guida….è stato un onore essere il vostro Comandante…grazie!”

Durante il mandato, ai sensi dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, i Caschi Blu appartenenti alla Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” hanno condotto circa 2.500 attività di pattugliamento appiedato e a bordo di mezzi, diurno e notturno; di queste, oltre il 16% sono state condotte in stretta sinergia con le Forze Armate Libanesi (LAF). Ad integrazione sono state sviluppate sul terreno 200 attività di controllo in aree sensibili e più di 4.000 tra scorte e posti di osservazione, temporanei e permanenti, al fine di monitorare il rispetto del cessate il fuoco nell’area di operazioni assegnata, tra il fiume Litani a nord e la Blue Line a sud, linea di demarcazione tra il territorio libanese e quello Israeliano.

Di particolare menzione è stato l’incremento delle attività Close Land Air Monitoring (CLAM) Helipatrols, attività operative che vedono il coordinamento tra le pattuglie motorizzate sul terreno e il personale della stessa unità imbarcato sugli elicotteri AB 212 appartenenti alla Task Force ITALAIR. La finalità è stata quella di aumentare la capacità del Settore Ovest di UNIFIL di monitorare e sorvegliare le aree più critiche tra Libano e Israele, le sensitive areas (aree sensibili) presenti nella zone di operazioni per prevenire eventuali tensioni tra i due Stati ed eventi che possano minare l’attuale cessate il fuoco.

Nell’ambito del supporto alle autorità locali e alla popolazione civile, sono state portate a termine circa 450 attività di Cooperazione Civile-Militare (CIMIC) e di Genere (GENDER) in tutto il settore di competenza, tra le quali: assistenza medica, corsi di formazione, donazioni, inaugurazioni e monitoraggio di progetti, eventi in favore della piccola imprenditoria e incontri/riunioni con le autorità civili, militari e religiose. Tali attività sono state fondamentali per mantenere e migliorare i rapporti di confidenza, fiducia reciproca e credibilità della Missione UNIFIL.

Tra le principali attività svolte spiccano la donazione di numerosi impianti fotovoltaici, eventi in favore della piccola imprenditoria (“International woman day market” e “Sector West Summer Market”) ed eventi rivolti agli artisti locali (“Art Exhibition”) organizzati ed ospitati all’interno della base italiana e corsi di formazione medica e per alimentaristi. Di rilievo inoltre il contributo all’organizzazione della mezza maratona di Tiro, che ha visto il contingente italiano ospitare la conferenza stampa di presentazione nella base di Shama e contribuire alla condotta della manifestazione con mezzi, materiali e personale specializzato, oltre che con una nutrita partecipazione di corridori.

Di fondamentale importanza è risultato anche l’addestramento congiunto con le Forze Armate Libanesi (LAF), che ha portato ad un miglioramento costante delle procedure di Comando e Controllo (C2), con specifico riferimento alla condivisione delle informazioni e delle comunicazioni, rafforzando il coordinamento delle procedure tecnico-tattiche e la familiarizzazione nell’impiego dei mezzi e dei materiali in dotazione, implementando la sinergia in ambito United Nations Interim Force in Lebanon (UNIFIL).

Durante la missione è stato altresì sottoscritto il Framework Agreement, accordo quadro che ha sancito ufficialmente l’inizio della collaborazione tra la Joint Task Force Lebanon Sector West (JTF-L SW) e l’associazione dell’Ordine di Malta Libano,  che si pone l’obiettivo di rafforzare la cooperazione umanitaria, nel rispetto della dignità e al fine di soddisfare le necessità delle persone vulnerabili che vivono nel sud del Libano specificatamente in 5 aree: assistenza medica, assistenza sociale, agro umanitaria e nel prossimo futuro nell’educazione e nelle energie alternative.

Con la cerimonia è terminato il sesto mandato nella Terra dei Cedri della brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” al Comando della Joint Task Force – Lebanon Sector West e del Contingente Italiano ed è cominciato il terzo mandato della Brigata Meccanizzata “Aosta”.

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Nella missione Italiana in Libano denominata LEONTE il contingente italiano è responsabile del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3800 Caschi Blu di 15 dei 46 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte circa 1.000 militari italiani.

Le attività svolte in teatro operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo.

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Fonte e immagini
: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


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