Bolivia, 13 gennaio 2019 – Arrestato l’ex terrorista Cesare Battisti da un team di poliziotti italiani con la polizia boliviana. Polizia di Stato, Criminalpol, Antiterrorismo e Digos di Milano con la collaborazione dell’intelligence italiana lo hanno pedinato fino all’arresto. Fondamentale l’attività dei poliziotti Antiterrorismo italiano e del Servizio Cooperazione Internazionale Polizia. L’ex terrorista era già condannato in Italia per quattro omicidi, commessi tra il 1977 e il 1979.
Durante la latitanza Battisti ha utilizzato la rete e i social e i suoi spostamenti sono stati controllati tramite il monitoraggio di 15 dispositivi digitali (tablet, pc e telefoni).
Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato, Federazione sindacale di Polizia, dopo l’arresto in Bolivia dell’ex terrorista latitante ha sottolineato “L’arresto di Cesare Battisti è un’ottima notizia che tutti aspettiamo da troppo tempo e che conferma oltre tutto come, quando c’è la volontà, la giustizia faccia sempre il suo corso e come l’attività di chi lavora per la legalità, caparbiamente e instancabilmente, come la nostra straordinaria intelligence, produca sempre i suoi risultati. Ora l’ottimismo c’è, ma cauto. Vogliamo credere in tutti i modi che non si verifichino problemi o lungaggini di sorta con l’estradizione. E’ chiaro che aspettiamo il prossimo determinante passo di vedere questo criminale arrivare in Italia ad occupare il posto che gli spetta in una cella dove dovrà restare fino all’ultimo dei suoi giorni. Nel passato abbiamo visto accadere in questa dolorosa vicenda delle cose indegne del rispetto dovuto a un Paese civile e democratico come l’Italia, e soprattutto delle tante famiglie che Battisti ha distrutto con la propria violenza. Un orrore che non ha proprio nulla di ‘politico’, ma che identifica semplicemente un crudele assassino che deve saldare il proprio debito senza sconti, senza ulteriori ritardi, e senza alcuna ulteriore possibile copertura. Nulla potrà attenuare la frustrazione di aver visto per tanto tempo un pluriomicida vivere in libertà, mentre le famiglie che ha devastato hanno subito la condanna del lutto e della sofferenza a vita, e mentre le Istituzioni che hanno tanto lavorato per far luce sui suoi crimini hanno subito la beffa dell’attesa. Ma adesso non è più tempo di vedere sfumare ciò che un intero Paese attende. Adesso deve arrivare inesorabile il momento di mettere questo criminale senza scrupoli davanti alle proprie responsabilità, al proprio vergognoso passato nel quale ha seminato orrore e lutto, per pagare finalmente il conto alla giustizia italiana”.
Nel video l’ex terrorista, poco prima di essere arrestato, mentre passeggia per Santa Cruz.
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