Archivi del giorno: marzo 20, 2018

Esercito: concluse le esercitazioni Pegaso 2018/2, Aquila 2/2018 e Centauro 1/2018

08_MESSA IN SICUREZZA AREA SAFE

Civitavecchia, 20 marzo 2018 – Si è conclusa nei giorni scorsi l’esercitazione per posti comando (CPX-CAX) “Pegaso 2018/2”, che si è tenuta presso il Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito (Ce.Si.Va.) di Civitavecchia. Hanno preso parte all’esercitazione il comando brigata “Pinerolo”, il posto comando del 9° reggimento fanteria “Bari”, una cellula di risposta su base 5° reggimento aviazione dell’Esercito “Rigel” e personale specializzato delle unità della Brigata “Pinerolo”. 

L’esercitazione è stata condotta con l’ausilio di sistemi informatici tecnologicamente avanzati, allo scopo di affinare e consolidare le procedure inerenti l’impiego del “Processo Decisionale di Pianificazione” (PDP) e di valutare le capacità generali dello staff del comando della brigata “Pinerolo” e del posto comando del 9° reggimento nella gestione di situazioni operative complesse.

01_Cooperazione ESERCITO - CARABINIERI

Lo scenario é stato improntato al massimo realismo con situazioni che le unità si trovano ad affrontare in occasione di impiego negli scenari operativi fuori dal territorio nazionale. Il comandante delle Forze Operative Sud, generale di corpo d’armata Rosario Castellano, ha visitato le unità dipendenti impegnate nell’esercitazione ed ha evidenziato “l’importanza della condotta di attività di simulazione, improntata al massimo realismo, grazie ai moderni sistemi informatici e alla expertise del personale del Ce.Si.Va., volta a consentire alle unità di prossimo impiego in teatro operativo una preparazione tecnico professionale aderente alla realtà”. 

La brigata “Pinerolo” è affiliata al Ce.Si.Va. a cui è stata anche assegnata la responsabilità di sperimentare i sistemi integrati per l’addestramento terrestre, di simulazione e di comando e controllo, nonché di sistemi di digitalizzazione delle piattaforme operative dell’Esercito nel contesto del programma della Difesa denominato “Forza NEC” (Network Enabled Capability).

Durante l’esercitazione è stata presente anche una delegazione della brigata dell’Esercito spagnolo, “Aragon I”, per una visita che si inquadra nelle attività scaturite dalla lettera di intenti, per il gemellaggio con la brigata “Pinerolo”, siglata tra Esercito Italiano ed Ejercito de Tierra. Il gemellaggio tra le due brigate è volto a sviluppare nuove opportunità addestrative/operative, a rafforzare l’interoperabilità nonché a condividere i risultati ottenuti dall’Italia nel campo della digitalizzazione della manovra, settore di fondamentale importanza per il comparto terrestre della Difesa nazionale. In contemporanea si sono concluse le esercitazioni “Aquila 2/2018” e “Centauro 1/2018”, presso i C.A.T. (Centri Addestramento Tattici) di Brunico e Lecce.

La prima attività, finalizzata all’approntamento di unità per il teatro operativo del Kosovo, ha visto contrapposte unità “amiche” (BLUFOR) formate da 2 plotoni del 5° reggimento alpini a unità “nemiche” (OPFOR), composte da un plotone del 6° reggimento alpini. L’esercitazione ha inoltre coinvolto un nucleo di Carabinieri del 7° reggimento “Trentino Alto Adige” di Bolzano come supporto al plotone esercitato in qualità di Military Police (MP), e un nucleo di militari del 3° reggimento artiglieria di Remanzacco in qualità di role players, ovvero “giocatori di ruolo”, inseriti nello scenario, in qualità di personale civile (abitanti del villaggio), fondamentali per creare un realismo efficace dello scenario di riferimento. Presso il C.A.T. di Lecce invece, l’attività svolta, in vista dell’impiego di unità per il teatro operativo Afghano, ha visto confrontarsi una unità BLUFOR, costituita da 2 complessi minori del 9° reggimento fanteria “Bari”, a unità OPFOR/Role Players composte da un plotone del 31° reggimento Carri di Lecce.

Il Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito costituisce il principale riferimento della Forza Armata per l’applicazione della simulazione addestrativa nell’approntamento dei posti comando, degli staff e delle unità destinate all’impiego fuori dal territorio nazionale al fine di attestare il raggiungimento delle capacità operative individuate come fondamentali per l’assolvimento dei compiti assegnati alle unità dell’Esercito.

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Fonte e immagini: Centro Simulazione e Validazione dell'Esercito (Ce.Si.Va.)
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Libano: cresima per quindici peacekeepers italiani

Il Cardinale Bassetti celebra il sacramento della confermazione per i peacekeepers in missione in Libano

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Shama, 20 marzo 2018 – Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della conferenza episcopale italiana, ha amministrato sabato 17 marzo 2018 a Shama in Libano, presso il comando del settore ovest di UNIFIL, a guida italiana su base brigata paracadutisti Folgore, la santa cresima per 15 peacekeepers italiani impiegati nella missione Leonte XXIII.

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Nel corso del suo intervento di saluto il cardinale ha ringraziato i militari italiani schierati nel sud del Libano per il costante impegno che garantiscono, sacrificando sempre i propri interessi personali,  per garantire il bene e la sicurezza comune.

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L’Italia ha la responsabilità del settore ovest di UNIFIL, che dal 18 ottobre del 2017 è guidato dal generale di brigata Rodolfo Sganga, e può contare su una forza complessiva di circa 4.000 peacekeepers di 12 differenti nazioni quali Armenia, Brunei, Estonia, Finlandia, Ghana, Georgia, Irlanda, Malesia, Repubblica di Corea, Serbia, Slovenia, e Tanzania. L’Italia nello specifico contribuisce con una forza di circa 1100 militari, 278 mezzi terrestri e 6 mezzi aerei inquadrati nella missione denominata “Leonte”.

La componente italiana dislocata principalmente a Shama è composta da un comando di settore, un centro amministrativo di intendenza, un gruppo supporto di aderenza, un battaglione di supporto alle attività operative e una unità di riserva. Nella base di Al Mansouri è invece dislocata una task force di manovra (Italbatt) su base 183° reggimento paracadutisti “Nembo” e con unità del gruppo squadroni del reggimento paracadutisti 3° “Savoia Cavalleria”.

Attualmente le unità  inquadrate nella missione in Libano (Unifil) continuano a monitorare il rispetto del cessate il fuoco ed il rispetto della Blue Line in ottemperanza delle risoluzioni 1701 e 2373 delle Nazioni Unite. Le attività operative attualmente svolte da UNIFIL consistono in osservazione da posti fissi,condotta di pattuglie (diurne e notturne), realizzazione di check-points, collegamento con le Forze Armate libanesi, pattugliamento marittimo.

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Fonte e immagini: Contingente italiano in Libano
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