Bolzano, 19 febbraio 2016 – Domenica 21 febbraio, gli artificieri dell’Esercito, appartenenti al 2° Reggimento Genio Guastatori di Trento, su richiesta del Commissariato del Governo di Bolzano, neutralizzeranno una bomba d’aereo da 100 libbre, rinvenuta dal proprietario di un terreno a Campo di Trens (BZ).
L’operazione comporterà lo sgombero dei cittadini per un’area di 700 metri di raggio intorno a Campo di Trens (BZ) e la chiusura, dalle ore 8.45 alle ore 12.00 o comunque fino al termine delle operazioni, di un tratto dell’Autostrada A22 tra Vipiteno e il Brennero, della Strada Statale (SS 12) e della ferrovia.
L’ordigno della Seconda Guerra Mondiale, di fabbricazione americana, (tipo AMN 30 GP) contiene circa 20 chilogrammi di esplosivo ad alto potenziale.
Le fasi di despolettamento verranno effettuate sul luogo del ritrovamento, dopodiché la bomba, in sicurezza, sarà trasportata in una cava nei pressi di Stilves (BZ) dove sarà fatta brillare.
I lavori per la messa in sicurezza sono iniziati mercoledì 17 febbraio, grazie ai mezzi speciali dell’Esercito e hanno riguardato sia il sito del ritrovamento che quello del brillamento.
Gli artificieri dell’Esercito di Trento, per la giornata di domenica, hanno predisposto un punto d’accoglienza/informativo, presso la Casa della Cultura di Campo di Trens, a favore dei cittadini e dei media.
Dal 2015 ad oggi, il 2° Reggimento Genio Guastatori Alpini ha bonificato oltre 800 ordigni nelle provincie di Bolzano, Trento, Belluno, Vicenza e Padova.
Roma, 19 febbraio 2016 – Nella Basilica di Santa Maria degli Angeli i Granatieri di Sardegna hanno tenuto ieri a Roma per il 240° anno, la celebrazione in suffragio di don Alberto Genovese onorando l’impegno assunto nel 1776.
Quando Don Bernardino Genovese patrizio sardo, il 10 luglio 1744, costituì a Cagliari a sue spese il Reggimento di Sardegna al fine di garantire la sicurezza dei coloni sardi approdati sull’isola di San Pietro, non sapeva che aveva dato luogo alla più antica specialità del futuro esercito italiano.
Il figlio di Don bernardino, Alberto Genovese Duca di San Pietro e Cervellon, Ufficiale del Reggimento fondato da suo padre, donò al Reggimento la somma di 120.000 lire vecchie di Piemonte per costituire un fondo di assistenza alle famiglie bisognose dei granatieri caduti, una banda musicale e perchè venisse celebrato in perpetuo il suffragio nel giorno della sua morte.
A questo impegno il Corpo ha tenuto fede nei secoli come dice il Gen. Giovanni Garassino, neo presidente dell’associazione nazionale granatieri (ANGS).
Agli ordini del Col. Raffaele Morello, comandante del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna sono sflilate in armi due compagnie di formazione composte in 7X9 e in 4X9 la banda reggimentale. Al comando delle compagnie di formazione un Capitano comandante e due Tenenti comandanti di plotone.
Al centro dei reparti la pluridecorata bandiera di guerra del Reggimento.
MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE – “Per essersi distinto alla presa di Perugia”, 14 settembre 1860.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE “AL CORPO SANITARIO” – “Per essersi lodevolmente portato alla presa di Perugina”, 14 settembre 1860.
MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE – “Per bella condotta tenuta alla presa di Mola di Gaeta”, 4 novembre 1860.
CROCE DI CAVALIERE DELL’ORDINE MILITARE DI SAVOIA – “Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell’aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ordinamento: audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d’Italia”, 1915 – Guerra Italo – Austriaca.
MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE – “Con grandi sacrifici di sangue e con insigni atti di valore, scrisse nel grande Trentino fulgide pagine di grande storia, contrastando per più giorni, sul fronte M. Cengio – Cesura, il passo al nemico che tentava di sboccare nella pianura vicentina (22 maggio – 3 giugno 1916). Sanguinosamente conquistò formidabili posizioni nemiche, difendendone con tenacia sovrumana il possesso, pur con forze assottigliate dalla lotta. Ritirato dalla prima linea da meno di un giorno (19 ore) nuovamente vi accorreva per respingere un riuscito minaccioso contrattacco nemico, e gettandosi ancora nella lotta con abnegazione sublime, riconquistava definitivamente, in mischie convulse, le tormentate posizioni. Nella intera campagna rinverdì di novella gloria le fiere tradizioni dei Granatieri di Sardegna”, Carso – Regione Fornaia – 23 maggio/7 giugno 1917.
MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE – “Durante più di un anno di guerre (giugno 1915 – agosto 1916), segnalandosi a Monfalcone sul Sabotino, ad Oslavia, sull’altopiano Carsico, ha ognora dimostrato di essere degno delle secolari tradizioni”, 1915-1918 – Guerra Italo-Austriaca
MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE – “Nella difesa di Roma reagì con decisione al proditorio violento attacco tedesco che scatenò nel suo ampio settore prescelto dall’invasore per una redditizia e immediata penetrazione. Per due giorni sostenne tenace lotta e in tre violenti combattimenti oppose alla schiacciante superiorità del nemico la ferrea volontà dei suoi gregari, che pagarono a caro prezzo il volontario sacrificio sempre degni delle secolari tradizioni di gloria dei Granatieri”, Roma 8-10 settembre 1943.
I granatieri si riuniranno ad Asiago il 4 e 5 giugno 2016 per il 31^ Raduno annuale in occasione del centenario delle gloriose giornate del Cengio, di Cesuna e di Magnaboschi, come ci spiega il granatiere generale Ernesto Bonelli.
Alla cerimonia hanno preso parte autorità politiche, militari e civili, tra le quali il sottosegretario di Stato alla Difesa – on. Domenico Rossi, il consigliere per gli Affari del Consiglio Supremo di Difesa e segretario del Consiglio Supremo di Difesa – generale Rolando Mosca Moschini, il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito – generale di corpo d’armata Giovan Battista Borrini. Presente nella chiesa rappresentanze del corpo della Croce Rossa Italiana, dell’aeronautica, una rappresentanza del Lancieri di Montebello con il tenente colonnello Emanuele Patalano e il tenente colonnello Giancarlo Cati, e molti altri.
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