Archivi del giorno: febbraio 12, 2016

Il questore Fernando Giusti: 100 anni e non sertirli

Roma, 12 febbraio 2016 – È stata quasi una chiacchierata tra “vecchi colleghi” quella si è svolta questa mattina tra il capo della Polizia Alessandro Pansa e Fernando Giusti, storico questore della Polizia di Stato ricevuto a Palazzo Viminale in occasione del suo 100° compleanno.

«Eccellenza entrare di nuovo qui al Ministero dopo tanti anni e soprattutto essere ricevuto da lei, è stato per me un grande onore, così come lo è stato far parte della polizia – ha detto Giusti –  Questo momento lo ricorderò per sempre… Certo chissà ancora per quanto, vista la mia età… Lei invece è quasi un ragazzino». «In realtà sono io ad essere onorato di averla qui oggi – ha risposto sorridendo il prefetto Pansa -».  

In questo scambio di battute con il capo della Polizia c’è tutta la verve da buon toscano di Fernando Giusti che nella sua carriera ha attraversato quasi mezzo secolo di storia del nostro Paese:  dalla scelta di entrare in polizia agli anni della guerra e all’incontro con Giovanni Palatucci a Fiume, dagli anni del dopoguerra segnato dall’occupazione delle terre dei contadini grossetani fino ai primi sequestri di persona a Genova e alle rivolte nelle carceri. «Personalmente però il periodo più difficile della mia carriera – ha sottolineato Giusti – è stato quello vissuto come questore di Torino al tempo dei picchetti davanti ai cancelli della Fiat.. Sarebbe bastato poco per far scoppiare la città. Per fortuna tutto è filato liscio».

L’incontro si è poi concluso con la consegna di una targa ricordo da parte del capo della Polizia Alessandro Pansa: «Sono orgoglioso di poterle consegnare questo piccolo ricordo, così come sono orgoglioso di far parte assieme a lei di quella grande famiglia che è la Polizia di Stato». Un lampo di commozione ha velato gli occhi del questore Fernando Giusti, che ha ringraziato il Capo dicendosi pronto a rifare cento volte quella stessa scelta che lo portò, oltre 70 anni fa  e quasi per caso, a indossare la divisa subito dopo essersi laureato.

Fernando Giusti ricorda il collega Giovanni Palatucci

Molti gli argomenti trattati durante il colloquio, tra i quali quello della conoscenza tra Giusti e Giovanni Palatucci, il questore di Fiume che salvò migliaia di ebrei dalla furia nazista e che morì nel campo di concentramento di Dachau.

«Io Palatucci l’ho conosciuto durante la Seconda Guerra Mondiale, quando ero in servizio come ufficiale del battaglione mobile a Trieste – ha detto Giusti – Lavoravamo in due uffici diversi, lui si occupava degli stranieri. Quando ci incontravamo nei corridoi della questura Giovanni era sempre simpatico e sorridente, salutava cordialmente e si intratteneva a parlare con i colleghi. Mai nessuno di noi avrebbe potuto minimamente immaginare cosa stesse facendo in quel momento. Era stato bravo a tenere nascosta la sua opera. Se avesse fatto scappare tutti insieme i prigionieri, avrebbe attirato l’attenzione dei nazisti, ma “sfilandone” due-tre alla volta è riuscito a fare quel che ha fatto senza dare nell’occhio. Poi, una volta che lo catturarono, capimmo e restammo tutti a bocca aperta. Avevamo conosciuto un vero eroe! Posso dire di essere fiero di essere stato un suo collega».

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Fonte e immagini: Polizia di Stato
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Esercito: il commissario straordinario di Roma Tronca alla mostra sulla Grande Guerra

 

Roma, 12 febbraio 2016 –  Questa mattina il commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca ha visitato la mostra sulla Grande Guerra presso il Museo Storico della Fanteria in piazza S. Croce in Gerusalemme.

Il prefetto Tronca è stato accolto dal generale Danilo Errico, capo di Stato Maggiore dell’Esercito, dal generale Giuseppenicola Tota, capo del V Reparto Affari Generali dello SME, e dalla sorella Monica Dialuce, ispettrice nazionale del Corpo Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana.

Nel museo è possibile visitare due mostre dedicate alla “Grande Guerra”: la prima organizzata dall’Esercito intitolata “Bollettino 1268. Il confine di carta” che rimarrà aperta fino al 4 novembre del 2018, la seconda invece, dal titolo “Il Corpo Militare della C.R.I. nella Grande Guerra: una storia fatta di uomini”, che rimarrà aperta al pubblico fino al 29 febbraio 2016.

L’Esercito, in occasione del Centenario della Grande Guerra, ha voluto realizzare una mostra commemorativa che rappresenta il conflitto a partire dai suoi protagonisti, ovvero, i tanti uomini che, anche non essendo votati alle armi, imbracciarono il fucile per combattere sul fronte, in risposta all’appello del Paese. Il bollettino della vittoria, il numero 1268, sancì la fine della guerra ed è stato assunto quale emblema della mostra, quale memoria dell’istante in cui l’Italia tutta si strinse unita e commossa attorno alla propria bandiera, guardando alla pace come a un’enorme conquista.

Il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana ha realizzato, invece, una mostra con fotografie, oggetti e attrezzature inerenti le attività di soccorso svolte nel corso della Prima Guerra Mondiale per illustrare e mettere in luce l’imponente mole di lavoro svolto in soccorso di tutti coloro che furono vittime delle vicende della guerra: militari al fronte, militari feriti e malati ricoverati negli ospedali territoriali, o civili colpiti dalla violenza della guerra. Un soccorso fornito ininterrottamente dal 24 maggio 2015, fino a tutto il 1919.

Nel corso della visita il commissario Tronca ha affermato: “Le trincee del Primo Conflitto Mondiale raccontano atrocità ma hanno rappresentato anche il luogo di coesione nazionale tra siciliani e veneti, tra romani e milanesi che si incontravano per la prima volta combattendo per un’unica Patria. Dobbiamo ispirarci a quei valori e investire sempre sui giovani e sulla cultura per avere un’Italia consapevole della sua grande storia”. Successivamente, ha ringraziato il generale Errico per l’importante lavoro svolto dai militari dell’Esercito che sono sempre al fianco dei cittadini.

Ingresso gratuito al pubblico. Per ulteriori informazioni consultare il link:

http://www.esercito.difesa.it/storia/musei/Il-Museo-Storico-della-Fanteria/Pagine/Descrizione.aspx

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Fonte e immagini: Stato Maggiore dell'Esercito
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Esercito: concorso per il reclutamento di 599 allievi agenti della Polizia di Stato riservato ai volontari delle Forze Armate

logo esercitoL’Aquila, 12 febbraio 2016 – E’ indetto un concorso pubblico sulla Gazzetta Ufficiale 4^ Serie Speciale n. 8 del 29 gennaio 2016, per esami e titoli, per il reclutamento di 599 Allievi Agenti della Polizia di Stato riservato, ai sensi dell’art. 2199, del Decreto Legislativo 15 marzo 2010, n. 66, ai Volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) o quadriennale (VFP4) ovvero in rafferma annuale i quali, se in servizio abbiano svolto alla data di scadenza del termine di presentazione della domanda almeno 6 mesi in tale stato o, se collocati in congedo, abbiamo concluso tale ferma di un anno.

La domanda di partecipazione deve essere compilata utilizzando esclusivamente la procedura informatica disponibile sul sito https://concorsips.interno.it, seguendo le istruzioni ivi specificate, entro il termine di giorni trenta a decorrere dalla data del 29 gennaio 2016.

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Fonte: CME Abruzzo
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