di Monica Palermo
Roma, 20 aprile 2015 – Ieri si è svolto il raduno del 2° battaglione Cengio, presso la caserma “Ruffo”, sede del Reparto Comando e Supporti Tattici del Comando Brigata “Granatieri di Sardegna”. Il tenente colonnello Alberto Di Giorgio ha fatto gli onori di casa, con la sua cordiale disponibilità, fino alla fine della manifestazione.
Circa cento granatieri in congedo giunti da tutta Italia per rivivere un giorno di naja, per partecipare al raduno voluto e organizzato dai granatieri Stefano Cocumelli e Sebastiano Genovese.
Negli occhi dei partecipanti ci sono forti emozioni, che fanno intuire la grande nostalgia di chi manca da quella caserma anche da oltre 30 anni. Camminano assaporando momenti di un periodo che è rimasto indelebile. Ogni luogo è intriso di fatti, aneddoti, ricordi, che mai si cancelleranno.
Subito dopo l’arrivo i militari in congedo si sono preparati per la marcia di adunata, proprio come succedeva allora, per presenziare all’alzabandiera. Cantano l’Inno d’Italia, tutti sugli attenti, massicci e con sguardi fieri, proprio come allora. Prende la parola poi il generale Filippo Ferrandu ringraziando tutti i partecipanti del raduno con dei rimandi ai periodi trascorsi. Tra i presenti il generale Gianpaolo Torrini, Irridio Palomba, presidente della sezione Anzio, Silvio Belatti, presidente ANGS della regione Toscana, il generale Antonino Torre, segretario dell’ANGS, e molti altri.
Con il sottofondo del Silenzio d’Ordinanza i granatieri hanno poi deposto una corona d’alloro al monumento ai caduti.
Una messa è stata poi celebrata dal cappellano militare, padre Pier Luca Bancale, che durante l’omelia si è soffermato sull’importanza della fratellanza, sul significato del bene e del male.
Poi un momento di spensieratezza in giro per la caserma, ognuno ci ha tenuto a rivedere il posto dove aveva prestato servizio, per rivivere quei momenti che in tutti questi anni non si sono mai scordati. Militari della caserma hanno poi illustrato ai presenti il funzionamento del mezzo tattico VTML Lince. La giornata si è quasi conclusa, è ora di pranzo, alcuni hanno optato per un rinfresco, altri hanno voluto rivivere il momento del “rancio”, andando a mangiare alla mensa militare. È stata una giornata intensa, è ora di andare, si sono dati appuntamento al prossimo raduno. Oggi un altro ricordo permanente fa parte di loro e li accompagnerà per la vita.
© All rights reserved Immagini: Ph Monica Palermo