Archivi del giorno: settembre 26, 2014

Piantagione di marijuana nel giardino di casa, finirà in un inceneritore. Il proprietario arrestato dai carabinieri

Cantù, 26 settembre 2014 – Continua il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti da parte dei Carabinieri della Compagnia di Cantù. Questa volta, ancora una volta, i militari della Tenenza di Mariano Comense hanno colpito a Carugo, già obiettivo di attività e di arresti, anche in un recente passato, di spacciatori locali.

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A finire in cella è stato S.G., trentasettenne, già sottoposto alla detenzione domiciliare a casa propria a Carugo, appunto, per rapina. L’uomo, confidando nella sua astuzia, aveva iniziato una florida coltivazione di piante di marijuana, 104cm per l’esattezza, quasi pronte per il raccolto delle foglie. I militari si sono presentati all’alba in casa dell’uomo con l’intenzione di eseguire una perquisizione alla ricerca di droga. Ottimo risultato per i Carabinieri marianesi, visto il grasso bottino di piante alte tutte tra il metro e mezzo ed i due metri e mezzo fatte crescere nel giardino retrostante l’abitazione, in una zona della piccola palazzina lontana da occhi e “nasi” indiscreti. Tradotto in carcere col l’accusa di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti, ora il prigioniero è a disposizione dell’A.G.. Per le piante, invece, attende solo la distruzione all’inceneritore di Como.

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Fonte: Arma dei Carabinieri
(Comando provinciale di Cantù)

Cerimonia finale del progetto “European Union Police Services Training 2011 – 2013” (EUPST 2011-2013)

26 settembre 2014 – Questa mattina, presso la sede del Centro di Eccellenza per le Stability Police Units dell’Arma dei Carabinieri (CoESPU), alla presenza del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri generale Leonardo Gallitelli, di componenti del Servizio Europeo per l’Azione Esterna (EEAS), di Delegati del CIVCOM, nonché di rappresentanti di Organizzazioni Internazionali dell’UE e di 45 Forze di Polizia/Gendarmeria, si è tenuta la cerimonia finale del progetto European Union Police Services Training 2011 – 2013 (EUPST 2011-2013) con la consegna dei diplomi ai partecipanti alla settima sessione addestrativa, appena conclusa.

Il progetto EUPST 2011-2013 è nato alla fine del 2010, quando un Consorzio multinazionale composto dal Collegio Europeo di Polizia (CEPOL), dal Ministero degli Affari Esteri Francese, dalla Gendarmeria Nazionale Francese, dalla Guardia Civil Spagnola, dalla Gendarmeria Romena, dalla Marechaussee dei Paesi Bassi e dall’Arma dei Carabinieri – che ne ha assunto la leadership – si è aggiudicato un bando della Commissione Europea relativo all’addestramento, nel triennio 2011-2013, di 2400 operatori di polizia di Paesi UE (60%, 1440 u.), contributori non UE della Politica di Sicurezza e Difesa Comuni (20%, 480 u.) ed appartenenti all’Unione Africana (20%, 480 u.) nel corso di almeno 6 sessioni addestrative, delle quali 2 in territorio africano e le restanti in Europa.

La finalità per la quale la Commissione Europea ha indetto il bando era quella di consentire a rappresentanti di diverse forze di polizia di confrontarsi su procedure operative, per poi individuare e provare sul campo – tramite simulazioni pratiche complesse – le best practice da riportare (con un sistema di insegnamento a cascata) in ciascun Paese di provenienza, nonché da mettere in pratica in caso di interventi umanitari o di sostegno alla pace a favore delle Istituzioni locali nella gestione civile delle crisi internazionali. Un progetto molto impegnativo per via della contestuale attivazione di molteplici “capacità” di polizia – da quelle connesse con la tradizionale “polizia robusta”, a quelle di carattere investigativo, tecnico-forense, di tutela dei diritti umani e di contrasto al traffico di rifiuti – eseguite, peraltro, in un potenziale contesto ambientale destabilizzato.

Nel triennio in argomento, rispettando ampiamente gli obiettivi fissati dal bando, sono state organizzate 7 sessioni addestrative (5 in Europa e 2 in Africa) a favore di 2510 operatori di 50 Paesi in tema di gestione del quartier generale di una missione di Polizia internazionale, dell’ordine pubblico, delle investigazioni sulla criminalità organizzata locale dedita anche al traffico di esseri umani ed al traffico illecito di rifiuti, delle indagini forensi, delle attività delle Unità di intervento speciale, dei servizi di protezione e della bonifica di ordigni esplosivi, nonché nozioni sul rispetto dei diritti umani, parità di genere e protezione dei gruppi vulnerabili (in specie donne, bambini e rifugiati).

A seguire, nel pomeriggio, si è tenuta l’annuale riunione del Consiglio Superiore dei Direttori/Comandanti Generali dell’Associazione Euro-Mediterranea delle Gendarmerie e delle Forze di Polizia a statuto militare (FIEP – acronimo ricavato dalle iniziali dei quattro Paesi fondatori: Francia, Italia, Spagna e Portogallo), che quest’anno assume una connotazione particolare per gli eventi che la caratterizzano. Nel 2014, infatti, ricorrono il 20° annuale di fondazione della FIEP, nonché i Bicentenari dell’Arma dei Carabinieri e della Marechaussee.

Le delegazioni, ricevute dal comandante generale dell’arma dei carabinieri generale Leonardo Gallitelli, hanno tracciato un resoconto delle attività compiute nell’anno che sta per finire e hanno individuato gli argomenti da approfondire nel corso delle riunioni tecniche in programma per il 2015.

Ha poi avuto luogo la cerimonia del cambio della presidenza annuale, simboleggiata dal passaggio del “martelletto” fra il Comandante Generale dell’Arma, presidente cedente, ed il Direttore Generale della Gendarmeria Nazionale Francese, subentrante.

La FIEP è un’associazione aperta alle Forze di Polizia e alle Gendarmerie Europee e Mediterranee ad Ordinamento Militare, con finalità di rinforzare intese e relazioni, di promuovere un’innovativa e attiva riflessione sulle forme di cooperazione tra le Istituzioni aderenti e di valutare i modelli di organizzazione esistenti.

L’associazione si prefigge, inoltre, di agevolare, in conformità con gli accordi internazionali e le normative nazionali, lo scambio di informazioni ed esperienze per il progresso e lo sviluppo nei settori: Nuove Tecnologie e Logistica, Organizzazione del Servizio, Affari Europei e Risorse Umane.

Il pieno raggiungimento degli obiettivi fissati nell’ambito del progetto EUPST 2011-2013 e la consolidata collaborazione tra le Forze di Polizia / Gendarmerie della FIEP evidenziano ulteriormente il ruolo sempre più pregnante che l’Arma ha progressivamente assunto nello scenario internazionale. Ne sono ulteriore testimonianza la costituzione, proprio in Vicenza, di Centri di eccellenza NATO per le Stability Police Units (CoESPU e SP COE) e della Forza di Gendarmeria Europea, ai cui progetti collaborano i medesimi partner della FIEP e di EUPST.

Ulteriori informazioni potranno essere reperite sul sito internet www.eupst.eu e su twitter #EUPST_2011-2013.

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Fonte: Arma dei Carabinieri


Marina militare: il relitto Polluce continua a restituire i suoi tesori

Elba, 26 settembre 2014 – Ieri la Marina Militare, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), ha recuperato una serie di monete provenienti dal “tesoro” del relitto del piroscafo Polluce nelle acque dell’Isola d’Elba.

L’operazione è stata condotta da nave Anteo e dal Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) Teseo Tesei, ad una profondità di oltre 100 metri.

Il piroscafo Polluce, noto per il suo leggendario tesoro, affondò il 17 giugno 1841, speronato dal piroscafo Mongibello.

La scoperta è stata possibile grazie all’impiego del nuovo ROV (Remoted Operative Vehicle) PEGASO, in dotazione a COMSUBIN, un sofisticato sistema robotico dotato di potenti bracci manipolatori, telecamere ad alta definizione e sonar di ultima generazione, che può raggiungere i 2.000  metri di profondità.

Le monete recuperate – colonnati spagnoli  d’argento da 8 reali – sono di grande interesse storico e numismatico e vanno ad aggiungersi alle oltre cento monete riportate alla luce da nave Anteo e dai suoi palombari  nelle precedenti missioni del 2007 e 2008.

La Marina Militare esprime le proprie capacità ed impiega i propri uomini e mezzi su una gamma di attività ed operazioni che spaziano dal sociale, all’umanitario, all’ambientale, allo scientifico ed in tutti i settori d’interesse della collettività che unitamente alla funzione prettamente militare delineano le capacità dual–use in senso più ampio.

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Fonte: Marina Militare

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