Archivi del giorno: settembre 5, 2014

Moldavo con 30gr di marijuana viene bloccato dai Granatieri

Roma, 5 settembre 2014 – Ieri sera, una pattuglia di militari dell’Esercito, durante il tragitto di ritorno dal servizio, all’altezza della via Ostiense, ha soccorso il personale coinvolto in un incidente stradale con due morti e tre feriti gravi e ha coadiuvato le Forze di Polizia nella gestione dell’evento. I militari sono del 11° reggimento Genio Guastatori di Foggia (FG), e impiegati nell’operazione Strade Sicure, raggruppamento Roma a guida della brigata Granatieri di Sardegna

Nella stessa serata, presso il nodo di scambio Anagnina, una pattuglia effettiva al reparto comando e supporti tattici Granatieri di Sardegna che opera nell’ambito della citata operazione unitamente alle Forze dell’Ordine, ha fermato un uomo che ha iniziato a scappare appena si è accorto dei militari. L’uomo, che è stato prontamente fermato dal personale dell’Esercito, era privo di documenti ed in possesso di 30 g di marijuana; portato in caserma dai carabinieri, a seguito di accertamenti, è risultato essere di cittadinanza moldava ed è stato arrestato.

La Brigata “Granatieri di Sardegna”, oltre che ad essere impiegata in attività addestrative e operative in ambito nazionale e internazionale, dall’agosto del 2008, rinforzata da assetti di altre unità, come in questo caso i genieri del 11° Reggimento, partecipa ai 4000 uomini dell’Esercito all’Operazione “Strade Sicure” sulla territorialità della città di Roma, coordinata dal 2° Comando delle Forze di Difesa (2° FOD) di San Giorgio a Cremano, in concorso e congiuntamente alle Forze dell’Ordine a garanzia della sicurezza e prevenzione della microcriminalità nella Capitale.

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Fonte: Stato Maggiore della Difesa


Arriva dall’Olanda con la cocaina “nastrata” nelle mutande. Arrestato dai carabinieri

Carbonia (CA), 5 settembre 2015 – È arrivato dall’Olanda con 200 grammi di cocaina “nastrata” nelle mutande. Si tratta di A.B., nato a Milano classe ’84, residente in Olanda. 

I Carabinieri del Nucleo Operativo di Carbonia, a seguito di una notizia ricevuta da un confidente, hanno saputo dell’arrivo dalla Germania di una partita di cocaina diretta ad una non meglio definita località del Sulcis-Iglesiente.

Sono stati avviati allora una serie di servizi di analisi ed osservazione dei voli in arrivo da Dusseldorf, Berlino, Francoforte e Karlshrue (unici scali tedeschi collegati direttamente con l’aeroporto di Elmas). Ieri 4 settembre l’uomo è stato individuato e sospettato di essere il corriere dello stupefacente.

Sottoposto a controllo, al momento dello sbarco del volo Dusseldorf-Cagliari, è stato trovato in possesso di 200 grammi di cocaina, suddivisi in due involucri, che erano stati nastrati su una mutanda, indossata dallo stesso corriere sotto un boxer intimo. L’uomo era solo e non aveva nessun contatto con la Sardegna.

Su disposizione del P.M. di turno, Dr.ssa Genoese, è stato associato al carcere di Buoncammino a Cagliari.

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Fonte: Arma dei Carabinieri
(Comando provinciale di Cagliari)

Reggio Calabria: cambio al vertice della compagnia, il capitano Francesco Soricelli è il nuovo comandante

GRIMALDI-SORICELLI

Reggio Calabria, 5 settembre 2014 – È avvenuto nei giorni scorsi l’avvicendamento al comando della compagnia carabinieri di Reggio Calabria, dopo due anni di operato, il comando della compagnia passa dal maggiore Pantaleone Grimaldi al capitano Francesco Soricelli.

Il maggiore Pantaleone Grimaldi ha comandato la compagnia di Reggio Calabria conseguendo rilevanti risultati nell’attività di prevenzione e controllo del territorio, numerosi sono stati gli arresti in flagranza per reati contro il patrimonio e la persona, e numerose ed importanti sono le attività di indagine svolte.

In particolare si ricorda l’operazione Whatsapp che aveva portato all’arresto di un gruppo di giovani dedito alla commissione di rapine ai danni di escort, attive nel centro cittadino, l’operazione Cripto culminata con l’arresto di appartenenti alla consorteria criminale Borghetto – Caridi – Zindato operante nei quartieri di Modena, Ciccarello e San Giorgio Extra ed infine l’operazione Cilea con la quale veniva disarticolata un associazione di “professionisti del furto in abitazione” operante in Reggio Calabria, Roma ed in altre città italiane.

L’ufficiale dopo i brillanti risultati operativi, e l’impareggiabile esperienza reggina, ha assunto l’importante incarico di comandante della compagnia carabinieri di Roma Casilina, incarico nel quale continuerà ad occuparsi in modo approfondito del contrasto alla criminalità di ogni genere.

Il nuovo comandante, il capitano Francesco Soricelli è originario di Roma, ha frequentato l’Accademia Militare di Modena e successivamente la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, conseguendo la laurea in giurisprudenza. Al termine del percorso formativo è stato assegnato alla Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze in qualità di Comandante di Plotone e insegnante di informatica.

Successivamente, ha ricoperto l’incarico di Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia di Firenze, da dove, dopo due anni, è stato trasferito al Comando della Compagnia di Vittoria in provincia di Ragusa, ove ha portato a termine diverse operazioni di contrasto alla criminalità diffusa ed organizzata.

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Fonte: Arma dei Carabinieri
(Comando provinciale di Reggio Calabria)

Carabinieri trovano una vasta piantagione marijuana. Arrestato il “produttore”

Calanna (RC), 5 settembre 2014 – Arrestato in flagranza di reato A.G., un 55 enne di Reggio Calabria, dai carabinieri Calanna, e di Villa San Giovanni. L’uomo è ritenuto responsabile dei reati di produzione a fini di spaccio di ingente quantitativo di sostanza stupefacente.

I militari dell’Arma, durante la perquisizione domiciliare, estesa anche alla sua vecchia abitazione di residenza, hanno scoperto, in un terreno da lui utilizzato, diverse coltivazioni di piante di marijuana, alcune già in buono stato di maturazione ed altre ancora di piccole dimensioni. In particolare, celata tra la fitta vegetazione, i militari hanno trovato una piantagione di ben 230 piante, alte in media 3 metri, per le quali era stato realizzato un sistema di irrigazione “a caduta”.

Inoltre, come se non bastasse, all’interno di un capannone, ubicato sempre nello stesso terreno, sono state ritrovate altre 109 piante di marijuana, di altezza variabile dai 3 ai 4 metri, piantate all’interno di fusti in plastica ed altre 119 piantine di piccole dimensioni, altezza dai 10 ai 30 cm, messe all’interno di contenitori di polistirolo.

I carabinieri hanno anche recuperato un barattolo in vetro, che conteneva 440 semi di piante di cannabis, pronti per essere utilizzati per altre coltivazioni.

Al 55enne, la cui posizione era già di per sé compromessa, è stato contestato anche il reato di furto aggravato di energia elettrica, poiché tramite un bypass al contatore di energia elettrica alimentava il capannone, e la detenzione abusiva di un caricatore e 6 munizioni cal. 6.35, regolarmente denunciate ma detenute in località diversa da quella comunicata.

L’arrestato, dopo le formalità di rito è stato ristretto presso la casa circondariale di Reggio Calabria, in attesa della convalida dinanzi al G.I.P. La piante di marijuana, previa campionatura per le analisi di laboratorio, sono state estirpate e distrutte dai militari operanti.

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Fonte: Arma dei Carabinieri
(Comando provinciale di Reggio Calabria)

Piante di cannabis tra pomodori, basilico e peperoni. Carabinieri arrestano una famiglia di sedicenti “contadini”

Reggio Calabria, 5 settembre 2014 –  Ancora droga nel mirino dei Carabinieri di Reggio Calabria. Durante un’operazione di contrasto allo spaccio di droga nel capoluogo reggino, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato in flagranza di reato una intera famiglia per spaccio e coltivazione illegale di sostanze stupefacenti. Il padre pensionato di 65 anni, la madre disoccupata di 51 anni, e il figlio di 30 anni, anche lui disoccupato, tutti i componenti della famiglia sono reggini.

Durante la perquisizione domiciliare i militari hanno trovato, nel giardino, un orto molto particolare. Tra piante di pomodori, basilico e peperoncino crescevano pure 100 piante di cannabis indica, di altezza variabile tra 1 e 4 metri. 

Nel minuzioso controllo all’interno dell’abitazione, i militari hanno trovato anche poco più di 400 grammi di marijuana già essiccata, sapientemente occultata in appositi involucri e persino un vero e proprio laboratorio per il confezionamento della sostanza stessa: macchine per il sottovuoto, essiccatoi, bilancini di precisione e buste di cellophane.

Infine, nel corso dell’operazione antidroga, è stata trovata anche una somma di circa 6.000 euro in contanti, parte della quale in banconote di piccolo taglio.

I membri del nucleo familiare sono stati immediatamente arrestati e condotti in caserma. Al termine delle formalità di rito, sono stati associati presso la locale casa circondariale di Arghillà e saranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria reggina.

Dalla piantagione sequestrata si sarebbero potuti ricavare più di 70 chili di marijuana per un potenziale ricavo complessivo di circa 100 mila euro.

L’azione repressiva da parte dei Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria proseguirà senza sosta nel contrasto allo spaccio e alla coltivazione di droga. Solo pochi giorni fa i carabinieri di Rione Modena hanno arrestato due soggetti trovati in possesso di 50 grammi di marijuana e di 2 piante di cannabis indica dell’altezza di 110 cm circa cadauna, nonché un bilancino elettronico di precisione, una forbice, un accendino e una busta in cellophane ritagliata.

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Fonte: Arma dei Carabinieri
(Comando provinciale di Reggio Calabria)

Carabinieri mettono fine a una piazza di spaccio di cocaina nell’hinterland di Napoli e Caserta

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Santa Maria Capua Vetere (CE), 5 settembre 2014 – Dopo un’articolata attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nelle province di Caserta e Napoli, i Carabinieri della Compagnia di Caserta hanno portato a termine una vasta operazione volta a disarticolare delle piazze di spaccio presenti a ridosso del centro casertano.  In tutto sono 17 le persone a cui i militari hanno, finora, dato esecuzione di ordinanze di custodia cautelare e arresti domiciliari. I reati contestati sono quelli di furto aggravato e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Tra i destinatari del provvedimento figurano anche soggetti dell’hinterland napoletano.

Gli indagati sono stati ritenuti gravemente indiziati dei delitti di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente, nonché di delitti contro il patrimonio, commessi al fine di predisporre la provvista di denaro necessaria per gli acquisti delle ingenti quantità di sostanza stupefacente, poi vendute prevalentemente nel territorio del Comune di Casagiove. Nel corso delle perquisizioni operate a seguito degli arresti i militari dell’Arma hanno rinvenuto 600 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, denaro contante e vari attrezzi utili al confezionamento dello stupefacente e alla divisione in dosi. Sono stati sequestrati anche telefoni cellulari, schede telefoniche ed un pc portatile.

Le diverse tipologie di sostanze spacciate, poi oggetto di sequestro (cocaina, extasyhashish e marijuana), valutate unitamente al numero delle cessioni osservate, hanno offerto agli investigatori l’allarmante dimensione e gravità del fenomeno oggetto di indagine, pur in assenza di una stabile organizzazione criminosa.

Per le indagini gli investigatori si sono avvalsi di intercettazioni telefoniche. Il contenuto delle telefonate ha messo in luce contenuti che sono risultati oggetto di puntuale e specifico riscontro, attraverso l’effettuazione da parte della p.g. operante, di puntuali servizi di osservazione e controllo, che hanno consentito il sequestro della sostanza stupefacente, e di accertare la pluralità delle cessioni oggetto di contestazione.

Gli spacciatori utilizzavano, nel corso delle conversazioni, un linguaggio convenzionale collaudato nel tempo, sintomatico di una spiccata proclività a delinquere, confermata dai precedenti specifici da cui risultano gravati alcuni degli indagati.

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Fonte: Arma dei Carabinieri
(Comando provinciale di Caserta

Sospetto dirottamento aereo. Intervengono due caccia dell’aeronautica militare

Grosseto, 5 settembre 2014 – Ieri notte due caccia sono decollati dalla base di Grosseto per raggiungere un velivolo di linea e difendere la sicurezza dello spazio aereo nazionale. Il velivolo di linea, con tratta Lamezia Terme-Orio al Serio, ha fatto scattare l’allarme di scramble a seguito di un sospetto dirottamento con minaccia di ordigno a bordo riportato dall’autorità competente. L’evento ha attivato il sistema di difesa aerea avviando la procedura di scramble, ovvero il decollo immediato di velivoli caccia intercettori dell’Aeronautica Militare in servizio di allarme sul territorio nazionale.

Alle ore 22.14, il CAOC-TJ (Combined Air Operation Center di Torrejon) agenzia NATO responsabile di settore, ha ordinato lo scramble. I due caccia Eurofighter partiti dall’aeroporto di Grosseto in pochissimi minuti, sotto il controllo dei radar della difesa aerea assicurata dall’Aeronautica Militare, hanno eseguito la procedura di intercettazione in contatto con l’Autorità Governativa Nazionale (NGA). Una volta verificato l’atterraggio in sicurezza del velivolo di linea da parte dell’NGA, è stato comunicato l’ordine di rientro alla base per i due Eurofighter del 4° Stormo.

Tutta l’attività, così come le procedure (nazionali e NATO) per la sorveglianza e controllo continuo dello spazio aereo, si sono confermate efficaci, oltre che prontamente e professionalmente eseguite.

L’Aeronautica Militare assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato, fin dal tempo di pace, con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO. Il servizio è garantito dal 4° Stormo di Grosseto, dal 36° Stormo di Gioia del Colle e dal 37° Stormo di Trapani con velivoli caccia Eurofighter.

 

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  Fonte: Aeronautica Militare
  © Ph. Gian Luca Onnis (per gentile concessione)
  Le fotografie di Gian Luca Onnis sono visionabili CLICCANDO QUI

Kosovo: donazione in memoria del Maresciallo Polsinelli

Peja, 05 settembre 2014 – Si è svolta nei giorni scorsi, in Kosovo, una donazione di giocattoli in favore del centro per l’infanzia Casa della Pace di Bec, nella municipalità di Gjakova, gestito dalle suore basiliane.

I doni sono stati raccolti in Italia dall’Istituto Comprensivo 3° di Sora (FR), che per l’attività si è avvalso della collaborazione del contingente Italiano del Multinational Battle Group West (MNBG – W).

In occasione della consegna è stato ricordato il maresciallo dell’Esercito Italiano Luca Polsinelli, caduto in Afghanistan il 5 maggio 2006 nell’ambito della missione ISAF.

I militari italiani hanno inoltre inaugurato un palco in legno realizzato dalla componente logistica nazionale del MNBG – W, che sarà utilizzato per le recite a cui i bambini del centro Casa della Pace si dedicano durante i corsi didattici e i soggiorni estivi.

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Fonte: contingente italiano in Kosovo


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