
Pristina, 7 agosto 2014 – Il Comandante di KFOR, generale di divisione Salvatore Farina, ha ricevuto nei giorni scorsi la visita del capo di stato maggiore della difesa della Serbia generale Ljubisa Dikovic nella base militare di Camp Film City sede del comando KFOR a Pristina in Kosovo.
L’incontro fa parte del programma di periodici colloqui di alto livello previsti dal denominato Accordo Tecnico-Militare (Military Technical Agreement) altrimenti conosciuto come il Trattato di Kumanovo, siglato nel 1999 alla vigilia dell’ingresso delle truppe NATO in Kosovo. È la quinta volta che il generale Farina incontra il capo di stato maggiore serbo da quando ha assunto il comando della Kosovo Force, nel settembre dell’anno scorso.
I due Generali hanno trattato importanti temi di attualità, come la situazione della sicurezza in Kosovo e nell’area dei Balcani, e l’importante ruolo svolto dalle unità KFOR come “terze responsabili” a sostegno della Polizia del Kosovo e degli agenti della missione dell’Unione Europea EULEX. Il generale Farina ha aggiornato il generale Dikovic sulle moltissime attività che la forza multinazionale conduce in Kosovo, sottolineando che il trend è molto positivo per quanto riguarda le condizioni di sicurezza in tutto il territorio, compreso il nord, area nella quale KFOR continua a mantenere una permanente presenza, volta a garantire un ambiente sicuro e la necessaria libertà di movimento, a tutti i cittadini ed alle Organizzazioni Internazionali e locali che operano in quella parte del territorio.
Durante l’incontro è stata affrontata anche l’importante questione del monitoraggio della Linea di Demarcazione Amministrativa (Administrative Boundary Line) che separa il Kosovo dalla Serbia secondo le disposizioni contenute nel citato MTA.
Nella fattispecie il comandante di KFOR ha confermato che la situazione è calma e stabile lungo i circa 350 chilometri della ABL.
In sintesi, nessun incidente di rilievo, evento speciale o violazione che abbiano messo in discussione la sicurezza e la libertà di movimento è stato registrato di recente. La costante attività di monitoraggio, svolta dalle forze multinazionali di KFOR, l’eccellente livello di cooperazione tra i membri della KFOR appartenenti alla Commissione Militare Congiunta (Joint Military Commission) e le controparti delle Forza Armate della Serbia (Serbian Armed Forces), nonché le attività di “pattugliamento sincronizzato” svolte quotidianamente lungo la ABL dai militari di KFOR e quelli delle SAF hanno contribuito a mantenere un clima sereno, positivo e collaborativo.

I due alti ufficiali hanno confermato che questa proficua cooperazione è destinata a continuare anche in futuro.
Durante la colazione di lavoro, i due comandanti hanno anche discusso l’importante cooperazione tra KFOR e SAF, nel più ampio quadro della sinergia di intenti con le altre Forze Armate dei paesi vicini, allo scopo di migliorare la generale situazione di sicurezza nella più ampia area dei balcani.
Nel pomeriggio, a margine della riunione, nella base di Camp Bondsteel, sede del Comando del Multinational Battle Group East, è stata giocata un’amichevole di calcio tra la compagine di KFOR e la squadra delle SAF, che si è conclusa 4 a 1 in favore della squadra dei militari serbi, un’occasione informale fortemente favorita dai due comandanti per migliorare la fiducia reciproca. Questa è stata la partita di “ritorno” dopo la prima giocata in Serbia nell’aprile scorso e vinta dalla squadra serba con il risultato di 3-1.

Nell’ambito di quanto disposto dal MTA il comandante di KFOR si riunisce regolarmente con i capi di stato maggiore della difesa dei quattro paesi vicini l’area di responsabilità di KFOR vale a dire Albania, FYROM, Montenegro e Serbia.
Il generale Farina nel corso degli ultimi mesi ha visitato Belgrado, Tirana, Skopje e Podgorica e ha, viceversa, sinora ospitato presso il comando KFOR in Pristina il capo di stato maggiore della difesa della Serbia nel mese di gennaio, il capo di stato maggiore della difesa dell’Albania lo scorso marzo ed il capo di stato maggiore della difesa della FYROM in Aprile.
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Fonte: Contingente italiano in Kosovo