Archivi del giorno: luglio 31, 2014

Sardegna, esercitazione multinazionale VEGA 2014: nessun bombardamento inerte, sarà una simulazione elettronica

(MNFI)

Roma, 31 luglio 2014 – Si svolgerà a Decimomannu in Sardegna l’esercitazione VEGA 2014, ed è prevista nei primi dieci giorni di dicembre, ma la programmazione è ancora in fase di approvazione. La fase di pianificazione dell’esercitazione non è stata ancora completata. Non sono previste azioni a fuoco, e non è previsto l’utilizzo di armamenti (anche inerti), sarà esclusivamente un’attività simulata.

In merito alle notizie recentemente pubblicate da alcuni organi di stampa lo Stato Maggiore della Difesa sottolinea che “il programma delle esercitazioni che si svolgeranno in Sardegna nel secondo semestre del 2014 non è stato ancora approvato”, e a proposito dell’esercitazione Vega 2014 ribadisce che “non è stata ancora completata la fase di pianificazione dell’esercitazione che, comunque, non prevede azioni a fuoco né utilizzo di armamenti (anche inerti), ma esclusivamente attività simulata.”

Le attività di pianificazione dell’esercitazione multinazionale si svolgeranno a settembre e solo in quella sede verranno confermate le nazioni partecipanti.

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Fonte: Stato Maggiore della Difesa
© Ph. Gian Luca Onnis (per gentile concessione)
Le fotografie di Gian Luca Onnis sono visionabili CLICCANDO QUI


Il 15° Stormo di Cervia ha ospitato l’attività addestrativa aviolancistica degli Incursori del 17° Stormo

 

Cervia (RA), 31 luglio 2014 – Durante la settimana dal 14 al 18 luglio, un distaccamento di Incursori ha effettuato attività aviolancistica, presso la base militare di Cervia (RA), sede del 15° Stormo.

L’attività, finalizzata al rilascio delle qualifiche aviolancistiche in Tecnica della Caduta Libera (Brevetto TCL) e per la specializzazione di Direttore di Lancio (DL), è stata condotta, in collaborazione con la Scuola di Paracadutismo Militare Italiana dell’Esercito Italiano, mediante il supporto aereo di C-27 della 46^ Brigata Aerea di Pisa.

L’addestramento condotto in modalità Interforze, è un elemento peculiare della componente aeronautica delle Forze Speciali che, a vario titolo, operano in contesti sia “single service” che all’interno di pacchetti operativi complessi, sotto il Comando del COFS (Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali).

La connotazione prettamente aeronautica degli Incursori del 17° Stormo, si rispecchia nella qualifica di Combat Controller: tale figura è la prima ad essere inserita mediante aviolancio in un territorio potenzialmente ostile o proibitivo, per valutare le condizioni di sicurezza di una striscia di terra, ove necessario di ammorbidire la presenza nemica sul posto, ed eventualmente guidare il fuoco aereo. Solo dopo la messa in sicurezza dell’area d’operazione, il Combat Controller è anche addestrato per autorizzare e guidare l’atterraggio dei velivoli.

La figura del Combat Controller pertanto, oltre a richiedere le capacità di una forza speciale, è anche fondamentale nella realizzazione di ponti aerei, evacuazione di connazionali, azioni a tutela degli interessi nazionali ed in risposta a situazioni di crisi.

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Fonte: Aeronautica Militare
(17° Stormo – Furbara (Rm) – Cap. Cristina Ferdinandi)

 


Caserta: carabinieri sequestrano beni per 2 milioni di euro ai prestanome di Antonio Iovine

Caserta, 31 luglio 2014 – Nelle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del Reparto Operativo di Caserta, coordinati dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), nell’ambito di un’articolata indagine, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro nei confronti di dieci soggetti considerati intestatari fittizi di beni riconducibili ad Antonio Iovine detto “O’ Ninno”, esponente di vertice dell’omonima fazione della consorteria criminale dei Casalesi ed attualmente testimone di giustizia.

In particolare sono stati identificati i dieci prestanomi che avevano intestati beni immobili e terreni, dislocati tra le province di Caserta e Modena e riconducibili al citato Iovine.

Le dichiarazioni, e i successivi accertamenti, hanno tracciato un quadro chiaro della situazione degli immobili che Iovine aveva messo da parte negli anni di latitanza e che costituiscono parte del proprio patrimonio esclusivamente personale. È stato inoltre accertato che i fittizi proprietari non avevano palesemente disponibilità economiche tali da giustificare la proprietà dei cespiti.

Tra i beni oggetto delle indagini vi è anche una ditta, intestata ad uno degli indagati ma riconducibile di fatto al sodalizio camorristico, che aveva ottenuto in concessione un terreno da parte del comune di San Cipriano d’Aversa (CE) in area P.I.P. per edificarvi un capannone industriale poi non costruito.

Rilevante è poi la circostanza che uno degli intestatari fittizi, è la figlia del proprietario dell’abitazione in cui lo stesso Iovine fu catturato al termine della sua latitanza.

Il valore complessivo dei beni sequestrati (costituito da 4 ville di grandi dimensioni, 1 autorimessa, 1 appartamento e 2 terreni) è di circa 2 milioni di euro.

I magistrati della DDA interessati nell’operazione sono il procuratore capo Giovanni Colangelo, il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli e i sostituti procuratori Antonello Ardituro, Cesare Sirignano, Alessandro D’Alessio.

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Fonte: Arma dei Carabinieri


La goliardia della Folgore. Ognuno ha una sua chiave di lettura in ciò che osserva o ascolta

di Monica Palermo

Roma, 31 luglio 2014 – Onore, rispetto, regole e disciplina sono i valori su cui è basata la vita militare. Ed è a questo che si deve pensare quando si incontra qualcuno in divisa. Ultimamente l’attenzione è focalizzata su un video che gira sul web, di un canto dei fratelli della Folgore, corpo di élite dell’Esercito Italiano, una delle Grandi Unità che la Forza Armata annovera fra le sue forze di proiezione.

Forse ci saranno inchieste, forse ci saranno provvedimenti, quello che succederà sarà comunque competenza solo dello Stato Maggiore. Non credo inoltre sia opportuno fare parallelismi con la situazione dei Fucilieri della Marina ancora in India, sono due situazioni collocate in ambiti diversi, una è una questione prettamente di pertinenza militare, nell’altra ci sta anche un coinvolgimento a livello di diritto internazionale.

Ciò che ritengo invece utile focalizzare è su come si interpretano le notizie e, in questo caso, su cosa si sa di un mondo che, se non se ne fa parte, o non lo si è vissuto, è di difficile interpretazione.

Ognuno si fa idee secondo il proprio vissuto, basandosi sulla propria cultura ed esperienze personali, difficilmente spaziando o approfondendo con ciò che è diverso. Ho chiesto in giro a persone di diverse ambienti che cosa rappresenta per loro il rosso. Per il pompiere il rosso è il colore del fuoco, dell’incendio, per il bagnino è segnale di pericolo in mare, di divieto di balneazione, per il vigile è il colore del semaforo, per un chirurgo il colore del sangue, nel settore bancario il rosso è il colore dello scoperto, per un militare rosso è il colore della fanteria fuori corpo, per chi si occupa di politica è il colore del comunismo, etc etc. Quindi ogni notizia può essere diversamente interpretata e mediata a seconda del proprio know how, da ognuno con una sua diversa chiave di lettura.

Ora, la mia interpretazione ascoltando la canzone, quasi verso la fine, i militari dicono “paraca e fantone giocavano a scopone…” dove paraca sta per paracadutista e fantone per militare della fanteria, può tornare utile sapere che il colore della fanteria, delle mostreggiature in particolare, è rosso, mentre quello delle mostreggiature dei paracadutisti è azzurro, insomma rientra nelle “rivalità” goliardiche tra reparti. Perché politicizzare sempre tutto?

Tornando ai valori militari, riporto le parole del giuramento che fanno gli uomini e le donne in divisa, parole in cui credono fermamente:

«Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana,
di osservarne la Costituzione e le leggi e di
adempiere con disciplina ed onore tutti i
doveri del mio stato per la difesa della Patria e la
salvaguardia delle libere istituzioni»

Santo Pelliccia, reduce El Alamein

Insomma il militare ha una posizione super partes rispetto alla politica, ne sta al di fuori. Ovviamenete poi ognuno ha il suo credo, ma quello rientra nella sua vita privata. Trovo sia giusto evidenziare cosa vuol dire il giuramento, quali sono i valori su cui il militare basa tutta la sua vita, mentre presta servizio e anche una volta congedato.

“Con il giuramento, il militare di ogni grado si impegna ad agire sempre animato da una elevata idealità del dovere, con spirito di abnegazione e sacrificio tale da sopportare i necessari disagi e privazioni, affrontare con coraggio i pericoli e dimostrandosi generoso in ogni contingenza. Il militare deve avere elevato il senso dell’onore militare che costituisce il bene più prezioso del patrimonio ideale delle forze armate. Egli nel culto del dovere, nella fedeltà alla Patria, nel ricordo delle tradizioni militari, vive rettamente e generosamente la vita militare, dando prova in ogni occasione, di lealtà e fermezza di carattere. La lealtà determina la massima chiarezza nei rapporti tra i militari di qualsiasi grado, a mezzo di essa la disciplina si rafforza nella stima e nella fiducia reciproche”.*

Chiudo pubblicando il parere del colonnello Ennio Druda, ufficiale paracadutista in congedo, che ha prestato 34 anni di servizio nella Folgore, una sua considerazione per i lettori di MNFI.

Colonnello Druda, che ne pensa di cio che sta succedendo intorno al video dei militari della folgore che gira sul web? “Penso che sia solo una goliardata imprevedibile fra paracadutisti in congedo (raduni del genere se ne fanno molti e di solito non accade nulla di strano); penso altresì – prosegue il colonnello – che giornalai (l’errore è voluto e chiedo scusa agli edicolanti…) e soprattutto vertici militari, debbano occuparsi di problemi ben più gravi visto quello che sta succedendo al Paese…”

* (così l’art. 8 del Manuale di disciplina militare redatto a seguito dell’entrata in vigore della legge 382/78 vigente nelle more dell’entrata in vigore del Regolamento di disciplina militare del 1986)

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Foggia: assaltavano tir usando kalashnikov. In stato di fermo 8 persone (video)

Foggia, 31 luglio 2014 – La Polizia di Stato di Foggia sta eseguendo 8 decreti di fermo nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di rapina, sequestro di persona, nonché di porto e detenzione illegale di armi.

Le indagini, condotte della Squadra Mobile foggiana e del Servizio Centrale Operativo, con il concorso della Squadra Mobile e del Compartimento Polizia Stradale di Bari e il Reparto Prevenzione Crimine di Bari, sono partite lo scorso 18 giugno, dopo l’assalto armato ad un tir che trasportava tabacchi.

Schermata 07-2456870 alle 11.17.48

Il supporto di attività tecniche ha consentito di individuare un pericoloso gruppo malavitoso, composto da pregiudicati di origine cerignolana e barese, specializzato nella commissione di assalti, anche con l’impiego di kalashnikov, a veicoli adibiti al trasporto di merci di ingente valore. I destinatari dei provvedimenti, peraltro, sono ritenuti gli autori di un’ulteriore, analoga rapina perpetrata, lo scorso 24 luglio, sempre nella zona di confine tra le province di Foggia e Bari.

L’adozione, in via d’urgenza, dei fermi è stata concordata con il magistrato titolare dell’inchiesta, al fine di impedire la prossima realizzazione di ulteriori assalti armati che erano stati pianificati dagli indagati.

Schermata 07-2456870 alle 11.17.08

L’operazione si inquadra nell’ambito delle attività svolte da appositi gruppi di lavoro, composti da investigatori del Servizio Centrale Operativo e delle Squadre Mobili pugliesi, per contrastare le forme più gravi di criminalità predatoria riconducibili alle numerose consorterie malavitose originarie della Regione.

Errore
Questo video non esiste

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Fonte: Polizia di Stato


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