Civitavecchia, 6 giugno 2014 – Un dirigente sessantunenne di un’associazione scoutistica di Civitavecchia è stato arrestato due sere fa gli agenti della polizia di frontiera presso scalo marittimo di Civitavecchia, diretti dalla dott.ssa Lorenza Ripamonti. L’uomo è stato arrestato per aver compiuto nel tempo e reiteratamente, approfittando della posizione di cui godeva, atti sessuali su ragazze minorenni giovanissime.
Le indagini iniziarono in seguito a una denuncia fatta pochi mesi fa da una ragazza, ormai ventenne. Da quando compì dieci anni, ha raccontato alla polizia, iniziò a subire veri e propri abusi sessuali da parte dell’uomo e, per sette lunghi anni fatti di angoscia, paura, sensi di colpa, questi atti sessuali continuarono approfittando di ogni scusa e momento propizio.
Finalmente un giorno la ragazza trovò il coraggio di lasciare gli scouts e di raccontare tutto alla madre. Con l’aiuto di una psicologa la ragazza iniziò un lungo percorso di cura, per rimarginare le sue “ferite”.
Intuita la fondatezza delle accuse gli inquirenti iniziarono una capillare indagine, coordinata dal sostituto procuratore dott.ssa Alessandra d’Amore. Le audizioni protette di altre ragazzine, in presenza di personale specializzato, ha fatto scoprire che anche un’altra ragazzina, ormai adolescente, dall’età 8 ai 12 anni fu oggetto di palpeggiamenti nelle parti intime.
Le intercettazioni video ambientali, fatte dove lavorava il dirigente scout, hanno anche consentito di scoprire che l’arrestato continuava ad avere lo stesso comportamento, denunciato dalle ragazze, nei confronti di un’altra ragazzina di circa 13 anni, atti confermati poi dalla minore agli inquirenti. In occasione di quest’ultimo episodio è scattato quindi per l’uomo l’arresto in flagranza di reato.
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Fonte: Polizia di Stato