Archivi del giorno: marzo 19, 2014

Carabinieri: al via la missione di addestramento della polizia palestinese

Carabinieri addestrano militari stranieri

Carabinieri addestrano militari stranieri

Roma, 19 marzo 2014 – Questa mattina è partita per Gerico in Palestina, la prima aliquota di istruttori dell’Arma dei Carabinieri destinati ad addestrare le Forze di Sicurezza Palestinesi (FSP) nell’ambito di un accordo bilaterale stipulato tra il Ministero della Difesa italiano e il Ministero dell’Interno palestinese. Un impegno che si propone di contribuire in modo efficace agli sforzi internazionali di stabilizzazione dei paesi che emergono da una situazione di crisi ed anche accrescere le capacità internazionali di polizia palestinesi.

Il corso, della durata di dodici settimane, vedrà coinvolto un team di 30 carabinieri che svolgeranno le loro attività presso il Centro di Addestramento Generale di Gerico con lo scopo di fornire una formazione di base sulle tecniche di polizia, la gestione dell’ordine pubblico, le tecniche investigative  e la protezione dei siti di interesse culturale.

L’impegno a favore delle forze di sicurezza in Palestina si inserisce nell’impegno delle Forze Armate italiane nelle missioni di capacity building che vedono i militari italiani in Afghanistan, Libia, Mali e Somalia contribuire allo sviluppo di Forze di sicurezza locali capaci e autonome.

Carabinieri in fase di addestramento a militari stranieri

Carabinieri in fase di addestramento a militari stranieri

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Fonte: Stato Maggiore della Difesa
Foto: © Stato Maggiore della Difesa


Presentato al CASD il volume Prospettive 2014 del CeMiSS. L’ammiraglio Binelli Mantelli illustra la leadership militare nel contesto attuale

di Monica Palermo

Roma, 18 marzo 2014 – Presso il Centro Alti Studi per la Difesa, è stato presentato il volume Prospettive 2014 del Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS), opera che individua nuove opportunità e crisi in un sistema internazionale sempre più complesso con riferimento al breve-medio periodo.

L’ammiraglio di squadra Rinaldo Veri, presidente del CASD e il generale D. Nicola Gelao, direttore del CeMiSS, hanno introdotto la tavola rotonda, moderata dalla giornalista RAITg1 Barbara Carfagna a cui hanno preso parte: Alessandro Politi, analista politico e strategico, Paolo Quercia, direttore del CENASS (Center for Near Abroad Strategic Studies), Nicola Pedde, direttore dell’Institute for Global Studies e della ricerca sul Medio Oriente e Golfo Persico e Marco Massoni, direttore di Ricerca per l’Africa al CeMiSS.

La presentazione del volume “Prospettive 2014”, è stato anche un momento di confronto e di discussione sulle principali questioni geopolitiche che stanno caratterizzando il nostro pianeta, individuando le linee di tendenza con cui si dovranno confrontare i decisori nazionali ed internazionali.

La presentazione si è articolata in una panoramica generale sull’anno che si è appena concluso e sugli eventi relativi ai primi mesi del 2014. Successivamente, nel vasto panorama dei mutamenti in atto, sono state analizzate alcune aree e questioni di interesse per il nostro Paese (Balcani, Iran e Africa Centrale), cogliendo gli elementi maggiormente caratterizzanti delle crisi in atto o potenziali, con una visione prospettica e pragmatica sullo sviluppo degli eventi.

Erano presenti quasi tutti i collaboratori del CeMiSS che, nel corso del 2013, hanno contribuito al monitoraggio strategico degli eventi e alla stesura del volume. All’evento hanno partecipato rappresentanti del mondo istituzionale, accademico, diplomatico e militare nonché un nutrito gruppo di studiosi e ricercatori con cui il CeMiSS normalmente si confronta e collabora.

Al termine della presentazione è intervenuto il capo di stato maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, che ha illustrato come si pone la leadership militare nel contesto attuale: “La gerarchia militare ha un senso perché noi dobbiamo, e siamo obbligati in certi casi, a richiedere al nostro personale sacrifici che altre organizzazioni non chiedono. Quindi la gerarchia militare, a prescindere dalle scelte… è fondamentale per non disperdere le responsabilità. Oggi noi, in questo paese…, vediamo una progressiva dispersione della linea chiara di responsabilità, che per noi è comando. Il comando vuol dire avere i mezzi, gli uomini, ma soprattutto sapersi assumere le responsabilità. Se questo non avviene allora è vero che bisogna cambiare la leadership. I militari sono i primi che hanno cominciato a parlare di leadership, in tempi non sospetti, in cui si parlava di managerialtà. Managerialità significa saper gestire, la leadership significa avere una visione, sapersi far seguire – e conclude dicendo che – è chiaro che se interventi legislativi, finanziari, economici portano ad annacquare il senso della gerarchia militare, le Forze Armate perdono le loro capacità fondamentali.”

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Foto: Ph. Monica Palermo


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