L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive prende le distanze dall’ennesimo episodio di inciviltà esibito con cori e striscioni allo stadio Dall’Ara durante “Bologna – Napoli”, stigmatizzando il comportamento di quella frangia della tifoseria bolognese che, con il proprio censurabile comportamento, ha determinato la chiusura per un turno con la condizionale della curva Bulgarelli.
L’organismo collegiale manifesta il proprio apprezzamento al Presidente onorario del Bologna Gianni Morandi, che non ha esitato a palesare rabbia e delusione per il comportamento di quello sparuto gruppo di tifosi, dissociandosi apertamente da coloro che “hanno oltraggiato la figura di Lucio Dalla e insultato gli avversari con maleducazione deficiente”.
Auspica che la posizione di chiara dissociazione del noto cantautore possa divenire esempio da seguire in tutte le circostanze in cui il comportamento incivile di pochi pregiudica la passione e la sportività di molti.
Con questo auspicio l’Osservatorio ha ribadito la necessità che le politiche di fidelizzazione e dialogo devono essere indirizzate ai vari tifosi, anche interrompendo drasticamente i legami ancora esistenti con le frange violente ed incivili di alcuni gruppi ultras.
Roma, 22 gennaio 2014 – Cyber bullismo, adescamento, sicurezza e violazione della privacy online sono gli argomenti della nuova campagna educativa itinerante Una vita da social, realizzata dalla Polizia di Stato sui temi del social network. Stamane presso la Scuola Superiore di Polizia di Roma, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione sulla campagna, presenziata dal Capo della Polizia Alessandro Pansa, dal Prefetto Santi Giuffré, direttore centrale delle Specialità della Polizia e dal Dr. Roberto Sgalla direttore della Scuola superiore di Polizia.
Da sinistra: il Prefetto Santi Giuffré, il Capo della Polizia Alessandro Pansa e il Dr. Roberto Sgalla
L’iniziativa, afferma il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza – Alessandro Pansa, vuole fare in modo che Internet possa essere vissuto da tutti, a partire dai banchi di scuola, come un’opportunità e non come un pericolo. Prevenzione e formazione – continua il Capo della Polizia – sono gli strumenti più efficaci per far sì che i giovani imparino a navigare con prudenza in internet e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web”.
Durante la presentazione sono intervenuti artisti del mondo dello spettacolo e testimonial del progetto: il presentatore Amadeus che ha illustrato, ai giovani presenti, l’importanza delle cautele da usare nella rete. Sul truck, in linea diretta dall’esterno, il comico Maurizio Battista mostrava ai ragazzi l’interno facendo loro domande su come utilizavano la rete. Presente in sala anche il conduttore/giornalista Massimo Giletti. Sono stati inoltre proiettati i trailer del film Disconnect e un video-contributo di Fiorello.
Una vita da social è un progetto dinamico, innovativo e decisamente al passo con i tempi, che si avvicina alle nuove generazioni attraverso i social network, evidenziando sia le opportunità del web, sia i rischi di cadere nelle tante trappole dei predatori della rete, confezionando un vero e proprio “manuale d’uso”. Ovviamente non poteva mancare la pagina Facebook della campagna.
Un truck multimediale, allestito dal consorzio Gruppo Eventi come un’aula didattica, andrà in giro per l’Italia, isole comprese, dove gli operatori della Polizia di Stato del territorio e delle aziende partner, incontreranno in oltre 30 città italiane, studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito, adatto a tutte le fasce di età.
Per la prima volta in assoluto Aziende come Facebook, Fastweb, Google, 3, Libero, Microsoft, Poste italiane, Telecom Italia, Norton by Symantec, Skuola.net, Vodafone, Virgilio, Wind e Youtube insieme alla Polizia di Stato per un solo grande obiettivo: rendere la rete sempre più sicura dopo i gravissimi recenti episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti, ed arginare il dilagante fenomeno del cyber bullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie.
Da uno studio svolto da skuola.net, su un campione di 2000 ragazzi, si evince che 1 ragazzo su 3 è sempre connesso ai social network, il 27% degli intervistati ha incontrato una persona conosciuta sul web e il 23% di quest’ultimi li ha incontrati da soli senza informare nessuno, mentre il 35% degli intervistati ha informato genitori o amici. 1 ragazzo su 4 si presta occasionalmente a comportamenti da cyber bullo, mentre il 6% dei ragazzi lo fa in via sistematica. Il 13% dei ragazzi confessa di aver inviato foto e video di se stesso in atteggiamenti provocatori, mentre il 17% ha rivelato di averlo fatto in cambio di regali, denaro o ricariche telefoniche.
Con questo progetto la Polizia di Stato si conferma sempre più insieme ai giovani, sempre più trasparente, sempre proiettata al futuro.
Piccolo contributo per diffondere, in Italia e nel mondo, la conoscenza e l'amore per le Bande e le Fanfare delle Forze Armate, dei Corpi di Polizia e delle Associazioni d'Arma della Repubblica Italiana, della Repubblica di San Marino e dello Stato della Città del Vaticano.